Di recente c'è stata la Giornata contro la violenza sulle donne. Sensibilizzare su questo problema è importante, e di questo problema ho parlato anni fa in questo Post.
Il problema della violenza sulle donne, esiste, e va combattuto. Quello che non esiste è la categoria del "patriarcato" concetto decisamente superato sul piano storico, e che viene usato a pene di segugio non soltanto dalle rappresentanti del femminismo più estremo (per la grandissima parte lesbiche fanatche che odiano gli uomini a prescindere) ma anche da certi omaruncoli "di sinistra" che ragionano a slogan.
Secondo il dizionario della lingua italiana il Patriarcato è organizzazione familiare in cui l’individuo più anziano di sesso
maschile è a capo della famiglia, detiene l’autorità e la proprietà e in
cui la trasmissione di beni e diritti avviene secondo la linea maschile. Questo potere dovrebbe essere assoluto, altrimenti non potrebbe definirsi tale. In realtà anche nella società patriarcale la donna aveva il suo regno, rappresentato dalla cura della casa e dalla educazione dei figli.
Il Patriarcato è, quindi, una forma sociale e famigliare della società contadina, e ovviamente con l'arrivo della società industriale e postindustriale, è inevitabilmente andato in crisi per poi sparire. Non solo non esiste più la famiglia patriarcale, ma ormai non esiste più o quasi la famiglia. Questo almeno fra i nativi italiani ed europei, lo stesso non si può dire, o almeno non sempre, di persone provenienti da altri paesi, in particolare quelle di cultura islamica.
Le donne che hanno posizioni di potere sono tantissime, dalla Meloni alla Schlein, alla Von der Leyen alla Lagarde, alla Harris alla Clinton più le varie leader dei paesini dell'Est al servizio dell'imperialismo americano. Per non parlare di donne di affari, celebrità ed influencer, come Chiara Ferragni, o Madonna ad esempio. L'esistenza di questa società patriarcale è quindi, allo stato attuale dei fatti, un puro MITO.
Per dimostrare l'esistenza del Patriarcato (che viene confuso con il maschilismo, che esiste, come esiste appunto il femminismo, e sono estremismi da rifiutare) si tira in ballo gli omicidi di donne, chiamati "femminicidi" affermando che ci sarebbe una emergenza (e ti pareva...)
Già qua siamo di fronte ad una mistificazione, poiché i femminicidi sono solo gli omicidi di donne perpetrati per ragioni esclusivamente di "genere" ovvero in sostanza gelosia. andrebbero esclusi quindi i delitti economici,compresi quelli in ambito famigliare (se avveleno mia sorella per prendermi l'eredità non è un femminicidio) ma anche i casi di suicidio/omicidio, o in cui viene ucciso tutto il nucleo famigliare.
Gli omicidi in Italia sono in calo da anni, sia quelli con vittime uomini, sia con vittime donne
La mortalità per omicidio (non femminicidio) tra le donne è di 0,26 su 100.000. perlopiù donne anziane sopra i 65anni
Le studentesse della facoltà romana de "La sapienza" (che io rinominerei l'Ignoranza) che hanno manifestato lo scorso anno con lo striscione "vorremmo non morire prima di laurearci" hanno più o meno le stesse probabilità di morire per un fulmine che per un "femminicidio" (20 morti all'anno, senza discriminazioni).
Vediamo però i dati dell'ISTAT in riferimento al 2023
Nel 2023 si sono verificati 334 omicidi (+3,7% rispetto al 2022): 117 donne e 217 uomini. L’aumento ha riguardato soltanto le vittime di sesso maschile (+10,7% rispetto al 2022), mentre le donne uccise sono diminuite (-7,1%).
Nell’ultimo anno sono aumentati di un punto percentuale i casi in cui è noto l’autore dell’omicidio (dall’88,5% all’89,5%). Nei casi in cui si è scoperto l’autore, l’88,9% delle donne e l’80,6% degli uomini sono vittime di un omicida uomo.
Le vittime sono in prevalenza cittadini italiani (74%), per il 26% stranieri.
Il 94,3% delle donne italiane è vittima di italiani, il 43,8% delle donne straniere di propri connazionali.
Sono 63 le donne uccise da un partner o un ex partner, quasi tutti (61) sono uomini. A livello europeo nel 2022 l’Italia ha il tasso di omicidi più basso.
Il primo paragrafo smentisce il fatto che esista una emergenza, visto che i casi sono in calo rispetto all'anno precedente, al contrario degli uomini.
Nel secondo paragrafo si dice che gli assassini sono quasi sempre uomini ma questi ammazzano senza discriminare sia persone del loro genere che dell'altro genere, Tra l'altro se l'80,6% per cento degli uomini sono vittime di altri uomini, significa che il 20% quasi è ucciso da una donna. Si tratta di circa 40 casi all'anno. Ovvero molto vicino al reale numero di vittime reali di femminicidio, stimato fra i 40 ed i 70 all'anno.
Infine si chiude dicendo che a livello europeo nel 2022 l’Italia ha il tasso di omicidi più basso.
Quindi sulla base di questi dati, possiamo affermare che in Italia vi sia il Patriarcato che si esprime attraverso un aumento dei casi di femminicidio a tale livello di poter rappresentare una emergenza su cui intervenire come priorità, come affermato da taluni politicanti e giornalisti?
Ad ognuno la sua risposta, per me direi proprio di no.
Siamo di fronte alla solita finta emergenza, agitata per distrarre dai veri problemi (Pace, lavoro, dignità sociale e sicurezza), per dividere la società in false contrapposizioni distruggendo il tessuto sociale e la solidarietà di classe, che è poi la metodologia di governo della tecnocrazia, che sta imponendo la sua dittatura "liquida" in tutto l'Occidente.