mercoledì, maggio 31, 2006

Telefilm: Veronica Mars, Surface e Firefly


Riprendo un mio vecchio post sui telefilm attualmente in onda sule reti in chiaro e non.
Per capire il livello reale di un Tf non basta vederne una puntata o due ( a meno che non siano talmente orribili o noiose da sconsigliare ulteriore visioni) ma bisogna vederne un numero sufficiente a capire se la trama è correttamente portata avanti, se i personaggi funzionano o meno, se vi sono incoerenza narrative eccecc.
Devo dire che, dopo aver visto credo 16 puntate di Veronica Mars, devo ridimensionare il mio giudizio positivo, seppure con riserva, che avevo espresso. In effetti a fronte di qualche puntata ben costruita, ce ne sono ormai troppe di livello mediocre.
Non solo, ma il Tf continua a soffrire di incredibili buchi e incoerenze narrative, In particolare il numero di personaggi che appaiono e poi scompaiono senza alcuna spiegazione è ormai a livello dei desaparecidos argentini,se mi si passa la battuta di dubbio gusto. Inoltre non si è ancora vista una puntata di livello superiore, una di quelle che ti coinvolge emotivamente. Troppi temi vengono accennati e poi lasciati cadere, così come i personaggi di contorno rimangono tali senza alcuna possibilità evolutiva. Credo che i paragoni con Buffy non solo non siano giustificati sul piano contenutistico (anzi VM è l'antitesi di Buffy, per ragioni su cui mi soffermerò magari un altra volta) ma non lo siano soprattutto sul piano qualitativo. Ormai sono convinto che l'aver chiamato VM "erede di Buffy" sia stto solo un trucco per vendere meglio un prodotto altrimenti poco attraente.
Invece una serie Tv che mi sta sempre di più appassionando e si sta dimostrando di bel altra consistenza è SURFACE in onda su FOX. Se inizialmente poteva sembrare una ordinaria storia di science fiction, man mano che ci si addentra nella vicenda questa diventa sempre più appassionante e intrigante, e soprattutto riesce a creare quel pathos indispensabile alla riuscita di un TF. Beninteso, non che Surface possa essere considerato un Tf da culto, ma sicuramente un ottimo Tf questo sì.
Last but not at least FIREFLY.
Trasmesso da un canale periferico dell'impero SKY, questo TF, creato da Joss Whedon, che i buffyani di tutto il mondo ben conoscono (e adorano) è considerata una delle serie Tv più interessanti in assoluto. Peccato che sia stata cassata brutalmente dai responsabili (si fa per dire) della FOX, peraltro famosi per mandare al massacro le più interessanti serie Tv (DARK ANGEL, TRU CALLING tra gli altri)
Firefly in realtà ha molti pregi ma anche alcuni difetti vistosi. Se da un lato le sceneggiature e le puntate sono di buon livello, anche se raramente di alto livello, gli interpreti sono all'altezza, i dialoghi frizzanti e mai banali, dall'altro lo scenario è poco credibile. Il mix tra western e fantascienza pare poco riuscito, sia per l'implausiblità di avere nel 2517 svariati pianeti con usi e costumi del western o addirittura più antiquati (in una puntata gli abitanti di un villaggio minacciano di bruciare sul rogo quale strega la simpatica River) ma soprattutto per la mancanza di una sintesi tra i momenti western e quelli sci fi. Alcune puntate sembrano puramente western e altre pura scifi. I personaggi poi non brillano nella maggior parte dei casi per originalità, anche se sono funzionali al dipanarsi della vicenda. Dipanarsi della vicenda che è estremamente lento e confuso, come sono lente alcune puntate. L'impressione è di una serie tv con enormi potenziali, ma che non sappia prendere una direzione precisa,e si perde in una seriedi avventure più o meno interessanti ma spesso ripetitive e fini a se stesse
Personalmente ritengo il film tratto dalla serie Tv( Serenity,la cui visione consiglio caldamente) di livello nettamente superiore, grazie al fatto che glia autori hanno saputo correggere gli errori , mentre Firefly è da considerare un esperimento non pienamente riuscito, per quanto interessante e fondamentalmente valido.

martedì, maggio 30, 2006

Come volevasi dimostrare...

Svegliato dal suono di una sirena, accendo il computer e vengo a sapere che il lentissimo spoglio delle schede, non ancora terminato (sic) dà in vantaggio per la carica di sindaco Letizia Brichetto in Moratti con circa il 52% dei voti.
Bene, anzi, benissimo. Milano sarà governata da una tizia che non sa nemmeno che a Roma ci sono due linee metropolitane, da una furbetta del quartierino circondata da altri furbetti, da una che spara delle grandissime cazzate, senza collegare il cervello, secondo la più vieta abitudine dei politicanti da strapazzo di cui Milano è sempre stata culla e tomba (speriamo).
Una teatrante che farà finta di fare la mamma con la lacrimuccia facile mentre alle sue spalle intrallazzatori e cortigiani si divideranno il grosso bottino.
Ci aspettano cinque anni di ipocrisia, scemenze assortite, e tanta, tantissima speculazione.
Si parte bene con uno scrutinio fatto ad una velocità ridicola che seppellisce una volta per tutte la favola dell'efficienza meneghina, già peraltro in crisi da tempo.
Milano si conferma ancora una volta quello che è.
Una città di merda.

lunedì, maggio 29, 2006

Ken Loach vince a Cannes


Entusiasmante notizia da Cannes: Ken Loach vince la palma d'oro 2006 come miglior film con il film The wind that shakes the barley. Un giusto riconoscimento ad uno dei pochi registi che riescano ad essere "impegnati" a tutto tondo senza essere pallosi. Basti vedere il film "11 settembre" firmato da ben 11 registi. Il più bel episodio era di gran lunga quello del tenace regista inglese. Un regista che, nella sua ormai lunga carriera, ha saputo dire cose importanti e controcorrente su un bel po' di questioni importanti.
Pedro Almodovar è rimasto con un palmo di naso (anzi... una Palma) ma ha potuto festeggiare il premio come miglior sceneggiatura. A mani vuote Nanni Moretti , e questo ci riempie di ulteriore gioia.
Ignorata, e giustamente, Sofia Coppola.
Passo e chiudo

sabato, maggio 27, 2006

Evitare un ulteriore problema per Milano

La sonnolenta campagna elettorale per eleggere il sindaco di Milano ha subito due improvvisi scossoni, in entrambi i casi provocati dalla candidata cidiellizzata Letizia Brichetto in Moratti.
Allora riassumiamo per chi si fosse perso le due mitiche uscite
1) "Non c'è bisogno di migliorare il trasporto pubblico milanese perché funziona bene e poi a Roma nun c'hanno la metro "(sic!)
Evidentemente la Moratti non usa i mezzi pubblici romani altrimenti saprebbe che è da 20 anni e passa che ci sono due linee del metro a Roma. Ma la cosa grave è che probabilmente non usa nemmeno i mezzi pubblci milanesi, altrimenti saprebbe che, su alcune linee, si aspetta delle mezz'ore. Il che non è molto da "città europea"
2) "Mi impegno a creare 100.000 posti di lavoro in 10 anni"
Eddaje, sempre con sti posti di lavoro!, ma perchè non migliorare i serivizi pubblici, la sanità, il verde, la situazione del traffico, la vivibilità di una città sempre più invivibile.
No, bisogna creare "100.00 posti di lavoro"
E come? con quali soldi? e per chi, visto che Milano ha sempre meno abitanti, sempre più anziani e ha un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Italia?
Creare posti di lavoro per chi non abita a Milano?
Allora vuol dire far affluire persone da fuori, possibilmente dall'estero per impiegarli...in cosa?? visto che le grandi aziende hanno smobilitato da anni? E come la mettiamo con la Bossi-Fini e con quella massa di cialtroni xenofobi con cui ti sei alleata, cara Letizia?
E poi, in 10 anni?
Evidentemente dà per scontato di vincere questa volta e poi anche la volta successiva.
Ora, va bene considerare l'elettore medio un po' coglione, ma pensare che sia così coglione, da votare pe due volte consecutive un tizia che ha poche idee e pure confuse, mi pare francamente un atto di eccessiva sfiducia verso il prossimo.
Milanesi, fatevi un favore, evitate che costei diventi Sindaco.
Già troppi problemi affliggono questa città.

giovedì, maggio 25, 2006

Peggio del fascismo

"Lesbica, Frocio, Finocchio, Terrorista, Coglione, anzi Coglioni!"
L'argomentare degli esponenti della sedicente Casa della libertà (che sarebbe meglio chiamare "Caserma della libertà di insulto") è un inno continuo alla contumelia, alla volgarità, all'aggressione vigliacca e arrogante, alla prepotenza e alla violenza, seppure solo (per il momento) verbale.
L'ultima a farne le spese è stato il neo-ministro Rosy Bindi che è stata apostrofata da tale Saia, deputato di An, con la seguente dotta argomentazione " la Bindy è una lesbica e quindi non può capirne niente di famiglia".
A parte che non si capisce perché una lesbica od un omosessuale dovrebbero capire di famiglia meno di altri.
Per esempio di Saia o di qualche alto prelato. Ma il punto non è tanto la mancanza di logica dell'affermazione, quanto il disprezzo che trapela da queste parole, non tanto e non solo nei confronti dell'oggetto di questa osservazione, ma in generale verso intere categorie di persone, che comunque sono cittadini come gli altri e come gli altri pagano le tasse, che tra le altre cose servono anche a mantenere, e bene, le persone come i vari Saia, Calderoli , Borghezio e via discorrendo.
Alle volte si paragona il berlusconismo al fascismo. Io continuo ad insistere nel dire che tale paragone è offensivo.
E' offensivo per il fascismo,
Almeno questi aveva il coraggio di usare la violenza fisica e, si sa, che chi fa questo se ne assume le responsabilità e corre i suoi rischi.
Molto, molto più vigliacco è usare la violenza morale e psicologica, pronti un istante dopo a ritrattare ipocritamente, a dire "è stata solo una provocazione" oppure "un'affermazione ironica" oppure "è tutta colpa dei giornali", e, nel caso ci sia una reazione, pronti a frignare e a rovesciare la frittata, secondo il malcostume italico del "piagni e fotti".
No, non sono fascisti. Sono molto peggio.

sabato, maggio 20, 2006

Dia il buon esempio, Cavaliere

Una delle ultime boutade del Cavaliere appena defenestrato da Palazzo Chigi, suona pressapoco così: "Il Milan è vittima dello scandalo del calcio, Ci restituiscano due scudetti" e in aggiunta" Galliani non si deve dimettere perché si è comportato correttamente"
L'uomo perde la poltrona ma non il vizio: fare finta di essere la vittima quando è il carnefice: In realtà il Milan è dentro allo scandalo Moggi-juve-Gea fino al collo e un po' oltre. Tutti sanno che tra juve e milan esisteva (e tuttora esiste) un patto di ferro, con tanto di amichevole rituale celebrativa ogni agosto. Tale patto di ferro si basava sugli accordi televisivi tra mediaset e la società bianconera, su svariati accordi commerciali e sulla non ingerenza nelle campagne acquisti delle 2 squadre. Non solo, ma le intercettazioni documentano come Moggi abbia procurato i voti a Galliani necessari alla sua elezione e rielezione ai vertici della Lega Calcio. Il Milan è coinvolto con uno dei suoi dirigenti nello scandalo. E se parliamo di Scudetti da restituire dovremmo parlare allora anche dello scudetto 2003-04 vinto dal MIlan davanti alla Roma con una serie piuttosto evidenti di sviste arbitrali a favore della compagine rossonera.
Inoltre la frequentazione dei vertici rossoneri con il signor Moggi è ben precedente all'arrivo di questi alla Juventus, ma risale a quando Lucianone stava dall'altra parte della barricata ovvero era dirigente del Torino e, in questa veste, ebbe uno ruolo rilevante nell'"affare Lentini", affare a cui si può far risalire come inizio della caduta del mondo del calcio (già prima tutt'altro che immacolato) nel fango della corruzione più assoluta che oggi è finalmente sotto gli occhi di tutti.
Il Milan è responsabile tanto quanto la juventus di quello che è accaduto, per cui, Cavaliere, visto che le piace primeggiare, dia finalmente il buon esempio, restituisca il maltolto!

venerdì, maggio 19, 2006

Codice da Vinci 2

Leggo la notizia che due tristi e loschi figuri intendono bruciare delle copie del libro "Il codice da Vinci".
Motivazioni: le solite che usano gli integralisti di ogni risma e le teste vuote di ogni dimensione. Offesa intollerabile alla nostra civiltà blablabla. Memore di quanti improvvisati difensori della libertà di parola e financo di bestemmia si erano mobilitati all'epoca delle vignette su Maometto (che effettivamente davano del terrorista a Maometto ergo a tutti i musulmani, quindi un tantinello offensive e razziste lo erano, digiamocelo... digiamocelo) mi aspetto ora una altrettanto netta alzata di scudi ed una bella e vivace manifestazione bipartisan, indetta da Giulianone Ferrara, con l'appoggio dei vari Belpietro e di quel luminare di Vittorio Feltri e con ampia partecipazione di esponenti di spicco di tutti i partiti, nonchè la condanna delle gerarchie vaticane di questo ignobile atto di intolleranza e liberticida della libertò di espressione, fondamento della civiltà occidentale, che è migliore delle altre perché da noi si può dire di tutto anche che Berlusconi è ********.
Sono troppo ottimista per caso?

giovedì, maggio 18, 2006

Il codice Da Vinci

Domani esce nei cinema di Italia, in un numero esagerato di copie, il tanto chiacchierato "Codice Da Vinci" tratto dall'omonimo e altrettanto chiacchierato best-seller.
Confesso che non ho letto il libro, non mi interessa leggerlo, e non ho alcuna intenzione di spendere due ore della mia vita per vedere sto ca**o di film.

venerdì, maggio 12, 2006

Telefilm Festival

Dal 5 al 7 maggio si è svolto a Milano al cinema Apollo l'annuale rassegna di telefilm. Tre sale destinate all'evento, qualche banchetto, un bar (a prezzi altissimi), ospiti stranieri (quest'anno in particolare due attori del "cult"adolescenziale THE O.C.) e la possibilità di scorazzare da una sala all'altra, e da un tf all'altro, il tutto ad un modico (insomma...) prezzo di 10 euri a giornata. Non potevo di certo mancare ad un appuntamento del genere, e nonostante la mancata presenza dell'annunciato David Boreanaz (d'altro canto che ci si può aspettare da uno che recita nei panni del vampiro ?) seguendo il detto "piatto ricco mi ci ficco" ho approfittato dell'occasione.
Così ho potuto gustare come fossero leccornie svariate anteprime. Da una mezza puntata di Veronica Mars (non un granché come anteprima visto che la puntata è stata trasmessa 5 giorni dopo) alla sesta stagione di CSI, Law and Order, l'interessante Invasion, un polpettone familiare in salsa fanta (del genere "gli alieni stanno arrivando) che promette di essere il Visitor del prossimo autunno. E poi ancora sit comedy divertenti come "Kitchen confidential" e "How I met your Mother" (soprattutto la prima, assolutamente irresistibile), i "soliti" tf ospedalieri con il capostipite E.R e il nuovo "Grey's Anatomy". Non tutto è oro quel che luce e capita anche la produzione trash (nello specifico Mutant-x, mediocre clone modificato geneticamente dell'indimenticabile e inarrivabile Dark Angel). Tra le cose più interessanti "Bones", il nuovo show con il già citato Boreanaz. il tf si propone come un incrocio tra XFiles e CSI. Molto interessanti e ben fatte le trame, mentre un po' sfuocato appare il rapporto tra i due protagonisti, e soprattutto la protagonista non convince molto. Un telefilm che sarà interessante seguire, sperando arrivi al più presto. Le perle sono state comunque rappresentate dalle prime due puntate della seconda stagione di Dr House, veramente magnifiche, e dalle quattro puntate inedite (seppur vecchiotte) di "Angel" che era poi la cosa che giustificava l'invito a Boreanaz. In tutto ciò brillava l'assenza di produzioni italiane. Esterofilia degli organizzatori o effettiva mancanza di proposte? Al di là di specifiche ragioni che possono aver impedito la presenza delle cosidette fiction c'è da rilevare come all'estero(sopratutto negli USA) abbiano una capacità di mettere per immagini storie che da noi ci sogniamo.
Prendiamo un fumetto come Dylan Dog ( o come Magico Vento). Fosse stato creato in america ne avrebbero tratto una serie di grande successo. Da noi non si può nemmeno pensare una cosa del genere.
Ci sono le idee (volendo) ma mancano i soldi, le strutture e soprattutto il coraggio per realizzarle.
Dulcis in fundo chiudo con lasolita nota di colore fornita dai nostri massmedia. Su "La Repubblica" mi capita di leggere di "migliaia di adolescenti che prendono d'assalto lo Spazio Cinema Apollo per la presenza dei divi di OC blablabla".
Il sottoscritto, testimone di questo mitico assalto può asserire che c'era sì un po' di folla, un po' di ragazzine legittimamente eccitate dalla presenza dei divi di cui sopra (di cui non ricordo il nome, scarso interesse o arteriosclerosi fate voi ) ma che il loro numero non superava il paio di centinaia e il comportamento era assolutamente nei limiti della decenza e del buon gusto.
Domanda: ma al posto di scrivere le solite fole ( o balle, per dirla in francese) non potevano dedicare un po' di spazio ai contenuti del tf festival?
Troppa fatica eh?

mercoledì, maggio 10, 2006

Saturn awards: vincono Naomi e Peter


Per chi non lo sapesse I Saturn awards sono tra i più prestigiosi premi dedicati alla science fiction e all'horror. Come ogni anno anche quest'anno sono stati assegnati e fa piacere segnalare le vittorie di Naomi Watts come miglior attrice protagonista e di Peter Jackson come miglior regista. Altrettanto piacere fa la vittoria di SIn City nel best action movie, e la vittoria di Summer Glau come attrice non protagonista di Serenity ( vorrei capire però chi è l'attrice protagonista di quel film...)
Meno piacere fa la vittoria di Batman begins come miglior fantasy e addirittura migliore sceneggiatura (!).
Abbastanza scontato il trionfo di Lost e del suo protagonista nella categoria televisiva. Anche qui da segnalare la vittoria di Kristen Bell protagonista di Veronica Mars.

sabato, maggio 06, 2006

Lucky Luciano e gli scopritori di acqua calda



Le recenti intercettazioni telefoniche dove vengono scoperti gli altarini del nosro calcio, e in cui emerge che Luciano Moggi, dirigente della Juventus (ed ex DS di Napoli , LAzio Torino eccecc) facesse e disfacesse a suo piacere, designando in pratica lui gli arbitri e influenzando campagne acquisti di questa e quella squadra attraverso la società GEA diretta dal figlio, hanno fatto scalpore.
Però ancora una volta mi dico: è possibile che ci sia tanta gente che scopre l'acqua calda?
Ho un libro che si intitola "Lucky Luciano" è fin troppo ovvio chi sia il protagonista: è un libro scritto mi pare nel 2000, se non prima. e lì è già scritto tutto di "Lucianone".
Quello che ha fatto alla lazio, al Napoli, al Torino, quello che gli è stato impedito di fare alla Roma (grazie a Sensi e all'indimenticato Dino Viola). tutte cose note.
Per il resto queste telefonate rendono noto solo quello che era chiaro per chi non crede alle versioni ufficiali.
Moggi sceglieva gli arbitri fin dai tempi del Napoli, perché mai non dovrebbe farlo ora?.
Al Torino vendeva per milioni di lire dei giocatori che in realtà facevano gli studenti universitari.
E come si può pensare che sia regolare un campionato in cui vincono sempre le stesse due ( e alla terza, ovvero l'intere del patetico Moratti viene riservato qualche premio di consolazione.)
Le uniche eccezioni a questo andazzo sono state Lazio e Roma vincenti nel 200 e nel 2001, in un momento in cui la federazione era Commissiariata ovvero c'era un vuoto di potere.
Ma Roma e LAzio hanno dovuto svenarsi per fare squadre competitive, col risultato di essere poi travolte o comunque ridimensionate dai debiti, mentre altri mandavano in campo giocatori prelevati dall'interregionale (vi ricordate torricelli?) che di colpo diventavano dei fenomeni per poi tornare al loro (scarso ) livello una volta smollati dalla più grande farmacia d'Italia, ovvero la Juventus.
In questo anni in tutte le trasmissioni sportive il signor Moggi ha imperversato, è stato ospite d'onore senza che nessuno mai gli ponesse una domanda "inopportuna". Addirittura viene fuori che diceva ai moviolisti cosa dovevano e non dovevano dire.
Mi pare questo un perfetto esempio di cosa sia l'Italia di oggi un paese in cui, non solo chi è più furbo (ma dovremmo dire disonesto) la sfanga, ma pure che ha gli onori mentre gli onesti (vedi Zeman o il dimenticato De Sisti, fatto fuori dalla GEA di Moggi) sono emarginati.
Spero di sbagliarmi, ma alla fine il sistema assolverà tutti perché deve autoassolversi.
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mercoledì, maggio 03, 2006

Primo Maggio alla May Day del lavoro precario


Come ormai da tradizione, anche quest'anno ho partecipato alle manifestazioni del Primo Maggio. Da qualche anno non vado più alla manifestazione tradizionale dei "soliti" sindacati, ormai sempre più svuotata di significato, e ridotta ad una specie di celebrazione autoreferenziale o al meglio spettacolar-televisiva, come nel caso del "concertone" che si tiene ogni anno a Roma. Quest'anno poi, come già scritto pochi giorni fa, anche questa scadenza è stata deturpata e violentata dalle pagliacciate di politicanti in cerca disperata di visibilità.
Meglio, molto meglio, rivolgere le proprie attenzioni verso la manifestazione "alternativa", quella dedicata al lavoro precario, concetto una volta abbastanza estraneo ma che oggi non appare più tanto stravagante o elitario, anzi sta divenendo sempre di più una realtà, per lo più non piacevole per coloro che con questa realtà devono fare i conti.
SIa chiaro che il sottoscritto non è precario, se non a modo suo, ma molti suoi conoscenti, amici e compagni lo sono.
E tanto mi basta, dal momento che la solidarietà, per me, non fa rima con carità, ma, casomai, con condivisione.
Questo Primo maggio alternativo sta sempre più diventando un appuntamento importante e frequentato, raccogliendo ormai decine e decine di migliaia di dimostranti/festeggianti, a riprova dell'importanza e della centralità che i temi del lavoro precarizzato, flessibilizzato in tutte le sue svariate e innumerevoli forme va via via assumendo per molti, giovani e meno giovani.
Ancora una volta ho partecipato e, ancora una volta, mi sono divertito un mondo, tra autocarri, carriole , carrette e biciclette variamente addobbate, tra trampolieri e bande di suonatori, musica a tutto spiano e vino e birra ( e anche qualcos'altro) distribuiti lungo il percorso.
Qualcuno dirà forse che un conto è fare casino o ballare e un conto è arrivare a creare un movimento che possa incidere sulla realtà sociale, ma forse bisognerebbe ricordare che da qualche parte bisogna pur iniziare.
Il Primo Maggio è una festa che deriva dalle lotte di quanti un secolo e oltre fa, da perdere non avevano che le catene.
Oggi forse di catene ne abbiamo anche di più e ad alcune ci siamo pure affezzionati. Per il momento si è ridato senso ad unadata storica togliendola dalla naftalina. Rimane tutto da costruire un percorso per ottenere una tutela del lavoro precario che sia al passo con i tempi.
Se questo viene costruito a passo di danza, poco male, come diceva l'anarchica e femminista Emma Goldman "se nella vostra rivoluzione non potrò ballare, allora potete tenervela per voi!"

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