Uno dei termini più in voga fra i climacatastrofisti e gli allarmisti è quello di “negazionista del clima” o negazionista del cambiamenti climatici. Lasciamo stare che tale definizione sia demenziale e non abbia nessun significato, visto che chi studia il clima non lo nega di certo, casomai sono questi signori e non sapere nulla di clima e a negare che i cambiamenti climatici sono la norma, e non l'eccezione, e non possiamo fare nulla contro di essi se non adattarci.

Riflettendo, non posso non notare   che il termine “negazionista” si riferisce a chi nega fatti storici assodati, sostanzialmente solo uno, ovvero la Shoa e l'esistenza dei campi di concentramento nazista. Il termine, a livello storico, è sempre stato usato solo ed esclusivamente in riferimento a questi figuri. Per il resto, sulla storia, essendo una scienza, è lecito avere ricostruzioni ed interpretazioni diverse. Qualsiasi scienza si basa su ciò che è accaduto, perché solo quello che è accaduto rappresenta un fatto. E soltanto ciò che è accaduto può essere negato. Ciò che non è accaduto, non rappresenta un fatto, od una verità. Non essendo accaduto semplicemente, in quanto fatto, non esiste. Non può essere considerato una prova scientifica né un fatto storico. Ora questa cosiddetta Scienza del clima, si basa quasi eslusivamente su previsioni poste nel futuro, e per la cui verifica dobbiamo  quindi aspettare che accada ciò che è stato previsto. Si tratta quindi di una pseudoscienza, come tutte le teorie che non posso essere verificate o falsificate.

Quindi il non credere a qualcosa che non è avvenuto, e probabilmente non avverrà o avverrà forse decine di anni o secoli più avanti, non è negazionismo, perché si è semplicemente e giustamente scettici su previsioni che  si basano su una ipotesi assai dubbia. Difatti nessuna delle centinaia di previsioni fatte negli ultimi 40/50 anni si è verificata, spesso anzi le cose sono andate in modo del tutto differente. Ad esempio la  previsione sulla desertificazione del Pianeta : In realtà il pianeta è più verde che mai da quando ci sono statistiche al riguardo.

In conclusione possiamo dire che il non credere a previsioni poste nel futuro basate su quella che la momento è solo una pseudoscienza, non sia negazionismo, ma semplice buonsenso.