L’inserto salute di La Repubblica è un giornale umoristico,
quasi satirico.
Si tratta di una satira e di un umorismo del tutto
involontario, ovviamente, ma proprio per questo molto divertente. Un giorno
pubblicano un lungo articolo che è semplicemente una pubblicità dei medicinali
anticolesterolo, provati ormai del tutto inutili e molto probabilmente anche
molto dannosi, ritirano fuori le vecchie teorie ormai quasi del tutto
abbandonate dai più grandi cardiologi del mondo del colesterolo alto come
indice unico di malattie cardiovascolari. Ed il giorno dopo si strappano i
capelli perché leloro diete non funzionano
Qualche giorno fa parlano di sovrappeso ed obesità dichiarando
che “i rimedi sembrano inefficaci” e “Non si sa come fermare l’epidemia di
obesità”
In realtà avrebbero dovuto scrivere “i rimedi che vi abbiamo consigliato fino
ad ora sono inefficaci e dannosi” e “noi non vogliamo ammettere di non saper
fermare questa epidemia che noi stessi abbiamo provocato”
In realtà c’è un modo molto semplice per perdere peso o non
assumerne troppo. Fare esattamente i contrario di quello che gli apologeti
delle diete Low-fat (a basso contenuto di grassi) e quindi High carb (ad alto
contenuto di carboidrati) consigliano di fare: mangiare più grassi (e proteine) e meno
carboidrati. E’ quello che ho fatto io (e molti altri milioni di persone) con
risultati eccellenti. Diminuzione del peso (nel mio caso oltre 10 kg in 6 mesi
corrispondenti al 12% del peso di partenza) Miglioramento della pressione
sanguigna, miglioramento del sonno e del riposo, maggiore energia, miglioramenti
nella pelle, nell’umore, Nel funzionamento dell’intestino, e pare anche nei
valori ematici.
Infatti quello che conta realmente non sono gli astratti
modelli matematici su cui si basano questi signori, ma come realmente funziona
il nostro corpo. IL nostro corpo, quando si tratta di cibi, funziona grazie ad
un meccanismo che si chiama metabolismo. Il metabolismo è quella cosa per cui
qualche fortunato può mangiare quello che vuole e quanto vuole, e a malapena
mette su un etto, mentre un altro si conta le calorie, fa lunghi e massacranti
digiuni, sta pure a digiuno, e se butta giù due chili è un miracolo, ma molto
probabilmente appena mollerà un attimo li riprenderà con gli interessi. Non è
però solo questione di sfortuna o di geni: è questione di cosa mangiamo.
Ciò che mangiamo si chiama macronutrienti (poi esistono i
micronutrienti). I macronutrienti si dividono in tre categorie: carboidrati
(detti volgarmente zuccheri) grassi (che sono perlopiù di origine animale, e
proteine (di origine animale o vegetale). Secondo la vecchia scuola i grassi
erano da evitare ed erano la cosa che faceva ingrassare. E’ ovvio, mangi grassi
diventi grasso. Punto.Esisteva anche una giustificazione scientifica di questo.
UN grammo di grasso contiene 9 calorie, un grammo di zuccheri o di proteine 4.
Quindi se mangi 100 grammi di grassi assumi 900 calorie mentre se mangi 200 grammi di carboidrati e proteine
ne assumi “solo” 800. Quindi bisogna evitare di mangiare i grassi.
Non è così. Non è così perché il nostro corpo non funziona
secondo questi principi matematici. Il nostro corpo funziona secondo altri
principi. Studi nati già negli anni 30 in Germania ed Austria e poi ripresi negli
anni 90 (addirittura!) hanno dimostrato cose molto diverse. Il nostro corpo non
riesce ad utilizzare gli zuccheri,ma sa utilizzare motlo bene i grassi, non si
sa perché, ma è così.
Allo stesso modo in cui il nostro corpo assume quasi
completamente le proteine contenute nelle carni e nei cibi di origine animale
mentre stenta ad assumere quelle contenute nei cibi di origine vegetale. (circa
90% contro 20%, che è poi la ragione per cui le diete vegetariane e vegane sono
sconsigliabili) il nostro corpo utilizza bene i grassi, ma molto male gli
zuccheri. Questi non vengono utilizzati, se non in minima parte, come fonte di
energia, ma vengono immagazzinati nel fegato e pancreas o nel corpo in forma di
adipe. Mangiare quindi un eccesso si carboidrati e zuccheri produce
inevitabilmente o quasi nel migliore dei casi sovrappeso ed obesità, con tutte
le conseguenze del caso (tra cui allergie, ipertensione ed infarto) e nel
peggiore diabete e cancro.
Viceversa mangiare i grassi permette al corpo di sfruttarli
come fonte di energia, e questi vengono quindi bruciati (ovviamente dipende
dalla quantità di grassi ingeriti e dal fatto di fare o meno una certa quantità
di attività fisica) In sostanza, se non si esagera con il mangiare, ci si muove
un poco, e si tagliano zuccheri a favore di grassi e proteine (i grassi sono
necessari anche all’assorbimento delle proteine e al funzionamento dei reni,
per questo proteine vegetali o solo carni bianche e magre non sono
consigliabili oltre una certa dose)
La spiegazione di tutto ciò è tutt’altro che esoterica.
L’uomo ha vissuto per migliaia, anzi milioni di anni (circa 2 milioni)
mangiando in modo molto diverso da quello attuale. L’uomo cacciava, pescava, e
raccoglieva frutta e ortaggi o radici che trovava in giro. Una dieta del genere
era basata evidentemente su molte proteine, tantissimo grasso, e pochi
carboidrati (solo quella della frutta, sostanzialmente) Gli studi condotti già
un secolo fa su popolazioni “primitive,” quali Masai, Indiani d’America,
Esquimesi e Maori mostravano come questi popoli non soffrissero delle malattie
di cui oggi soffre l’uomo moderno, quali infarto e tumore, oltre che il
sovrappeso, e difatti vivevano molto più a lungo (fatte salve le morti per
violenza o mancanza di medicine, ovviamente più alte che nei paesi civilizzati
e ricchi),
Nei titoli dell’articolo si accenna al fatto, che poi non
viene spiegato, che gli immigrati arrivano sani e si ammalano qui.
Evidentemente a casa loro mangiano in modo più naturale, più grassi e meno
zuccheri.
Poi arrivano qui, dove l’industria alimentare offre
scorpacciate di cibo “per una dieta sana e corretta” piena di cerali, legumi e
soprattutto zuccheri, dove i nutrizionisti e medici compiacenti (con
l’industria alimentare) divinizzano i carboidrati sostenendo che almeno il
50%-60% di ciò che mangiamo deve essere tale, e si ammalano. E chi li ha fatti
ammalare (insieme agli italiani) scrive queste cazzate sui giornali, cercando
di nascondere la testa nella sabbia.
Non ci credete? Pensate che i carboidrati non abbiano a che
vedere con l’obesità? Basta guardare la cartina pubblicata proprio su quelle
sciagurate pagine: le regioni più colpite dall’obesità sono le regioni
meridionali, quelle meno colpite le settentrionali e quelle meno colpite in
assoluto sono Val d’Aosta e Trentino AltoAdige, zone dove non credo seguano
alla lettera la dieta mediterranea ma dove probabilmente mangiano meno pasta e
pane e pizza e più carne e burro.
Negli ultimi trenta/quarant’anni è crollata la spesa per
carni (soprattutto rossa) formaggi e uova, le cose che fanno “male” mentre è
aumentata la spesa per cereali (cioè farinacei di vario tipo) e altre cose che
“fanno bene”. E contestualmente è aumentato il peso degli italiani ed i loro
problemi di salute.
Mangiare meno carboidrati e più grassi e proteine e fare
movimento, e non seguire la pubblicità occulta ed il pensiero convenzionale, questa
la soluzione,molto semplice, my friends.
Ps
La cosa è ancora più evidente negli USA, dove, da quando è
stata emanata la SAD (standard american Diet) i risultati sono stati
effettivamente sad (cio+ tristi) gli obesi sono raddoppiati in 20 anni(1980-2000)
passando dal 15 al 31%, per poi salire al 35% nel 2010 (rallentamento dovuto
probabilmente all’avanzare delle Lowcarb diet). Un vero disastro a conferma che
il governo, meno caccia il naso negli affari dei cittadini, meglio è.