sabato, ottobre 19, 2024

Sconsigli cinematografici per Halloween

COn l'avvicinarsi di Halloween (che in Italiano poi si dice Ognissanti) e l'uso di vedere film Horror o presunti tali, fioccano i consigli di veri o presunti esperti per passare la serata o le serate in allegra o per meglio dire mortifera compagnia di un qualche film Horror. Bene, andrò controcorrente anche questa volta e vi darò un breve ma sapido elenco di film che sconsiglio, film che mi hanno deluso o fatto letteralmente cagare ( e non per la paura ma per la pessima qualità cinematografica). NOn colpirò nel mucchio, non parlerà male di film magari scombussolati ma fatti in buona fede e con risibili budget, sarebbe troppo facile, e molto da snob. Mi sembra più utile ed onesto colpire film strombazzati da critica (ma esiste ancora?) e certo pubblico come "capolavori" o roba del genere, ed in realtà molto lontani dall'esserlo. Ecco quindi l'elenco in ordine di importanza (non di bruttezza)

 1) Invisible Man Che sia una cacata lo fa già capire che non abbiano tradotto il titolo. Ci voleva tanto a scrivere "l'uomo invisibile"? IN realtà forse ha senso che non l'abbiano tradotto, difatti il film non è su un uomo che diventa invisibile, per via di un esperimento andato a male o viceversa fin troppo bene. Difatti il film parla di una donna, fin troppo visibile e petulante, che scappa da un uomo, ovviamente il solito maschio tossico, a cui capita pure di essere un genio della scienza. Questo genio ha inventato una tutina che lo rende invisibile (non si sa bene sulla base di quale principio, la cosa non interessa minimamente regia e sceneggiatur) ma al posto di sfruttare economicamente e professionalmente tale scoperta (insomma potrebbe vincere un Nobel e ricevere miliardi come piovesse) perde il suo tempo dietro la donna di cui sopra (detto fra di noi, non propriamente una bellezza incredibile, anzi). L'inizio del film in realtà non è male, e si è indotti a pensare che l'uomo invisibile esista solo nella mente sconvolta della protagonista. Sarebbe stato un film effettivamente più interessante, ma ad un certo punto la trama scivola verso qusta storia insensata di stalking e molestie sempre più esagitate, il tutto condito con buchi di sceneggiature in cui passerebbe l'astronave di Star Trek, fino al finale "liberatorio" e vendicativo in cui la "nostra" scanna il cattivo (e sopratutto stupido, seppure geniale) maschio tossico. Se si paragona questo filmetto a "l'uomo senza volto" piccolo quanto misconosciuto capolavoro, si nota la mediocrità. I temi affrontati dal precedente, che non erano soltanto la personalità narcisista e aggressiva del protagonista, ovvero lo scienziato che diventava invisibile (ma sul serio, mica una tutina!) ma i rapporti malati fra scienza, ricerca militare, politica e denaro. Tutte cose che qui non ci sono perché evidentemente non interessano.

 2) Barbarian Altro film misandrico femminista e quindi debitamente sopravvalutato. Il film non parte male, e per una mezz'oretta scarsa crea una certa sensazione di disagio e tensione, ma è proprio quando l'azione parte che il film crolla via via. La storia è quella di una ragazza che prende in affitto un alloggio per motivi di lavoro in una parte abbandonata della città. Il momento clou che segnala il crollo della trama è quando viene introdotto il personaggio maschile, che è il ritratto di come è l'uomo medio secondo la femminista media lesbica e misandrica. Violentatore, inetto, bugiardo, incapace e pure codardo. E bruttino e mammone, per giunta. Il film a questo punto diventa una tiritera sul maschilismo tossico, la trama deraglia sempre di più verso delle assurdità e contraddizioni, che sarebbero anche accettabili in un film che fosse fatto solo per divertire attraverso i meccanismi della paura, ma qui diventa solo noioso e imbarazzante.

 3)Revenge Film che avrebbe potuto essere un onesto B.movie, ed invece è un disonesto C.movie. Come si capisce fin dal titolo questo è un film del filone "revenge" ovvero quel filone il cui capostipite è considerato I spit on you grave, film Maledetto degli anni 80, in cui una ragazza violentata e seviziata fino alla morte (apparente) torna per ammazzare ad uno ad uno i suoi aguzzini. Nel remake del 2010, la storia era credibile, la ragazza una scrittrice che viveva in una casa isolata e veniva presa di mira senza che lei avesse colpa alcuna da un gruppo di bulli guidati dal poliziotto locale. Qui invece la ragazza è una specie di velina, che si propone im modo volutamente sexy e provocatorio, si trova per una battuta di caccia (ma lei non sa sparare un colpo!) con il suo uomo (che ha l'aria di essere un mafioso) in una zona desertica (!)con i tirapiedi del boyfriend mafioso. Uno di questi "fraintende" e la violenta (ma non si vede molto, sarà poi vero?) e allora il boss al posto di menare il suo sgherro, decide di buttare lavelina in un crepaccio, dove ella finisce trafitta da un ramo e data per morta. Ma non abbastanza, perché la ragazza risorge meglio di Gesù Cristo, si trasforma in un Rambo alla ennesima potenza, e nonostante abbia perso qualche litro di sangue (con uno in meno vai in coma, per la cronaca) fa fuori tutti i cattivi. L'unica nota positiva è che l'attrice è una bella ragazza, perà non credo vincerà mai un Oscar... 

 4) Scream 5   Scream è una delle mie saghe preferite. I primi 4 capitoli sono tutti, chi più chi meno, gradevoli e riusciti, persino il terzo assicura momenti di pura gioia cinematografica e divertimento e sano splatter. La formula è nota ma non per questo molto facile da imitare. Citazionismo, ironia e molto splatter. E sono proprio questi gli elementi che mancano quasi totalmente nel racconto. Il film è alquanto noioso, invita agli sbadigli più che ai salti, la conta dei morti è scarsa, nella prima scena di tutti i film della saga morivano almeno due persone, Qui la ragazzina sfilettata (la bravissima Jenna Ortega, qui decisamente sottotono) se la cava con qualche graffio nonostante l'abbiamo vista massacrata di coltellate. Il  citazionismo è limitato ad uno spiegone del tutto inutile dove ci viene spiegato che stiamo guardando un requel, quasi a chiedere allo spettatore di non essere troppo severo nel giudicare la ciofeca che sta vedendo. Altro elemento distintivo di tutti i precedenti film era l'importanza di polizia e mass media. Non a caso tra i personaggi ricorrenti della saga vi erano una giornalista d'assalto (Courtney Cox) ed un poliziotto debitamente imbranato (David Arquette) che qui viene eliminato prontamente. Giustamente, perché degli omicidi fra teenager attirerebbero l'attenzione di media e polizia. Qui pare invece che a nessuno importi e ai poliziotti viene riservata la parte della carne da macellare (forse in onore del Defund the police che in quel momento andava di moda). Ma la cosa peggiore è la scelta della protagonista, che sarebbe la figlia di uno dei killer del primo film (?) e alla quale quest'ultimo comparirebbe in sogno/allucinazione come già in "Dexter". Peccato che in Dexter il protagonista abbia conosciuto il padre, che è stato il suo mentore e lo abbia reso quello che poi diventerà. Ma la ragazza (Melissa Barrera)  ha saputo del suo vero padre soltanto a 13 anni di età, lui era morto, quindi la cosa è impossibile e insensata. Se si copia almeno bisognerebbe copiare bene. Ma sono cose che la Ai non sa fare... Per fortuna il successivo Scream 6, pur portandosi dietro parte delle sciocchezze di questo filmetto sconclusionato, riesce a trovare nuovo sangue ed è almeno girato bene con alcune scene effettivamente degne della saga ed una trama decente. 

5) Totally Killer Parlando di Scream il passaggio a questo altro filmetto pare obbligatorio. Difatti TK pare essere un "Omaggio" proprio a Scream, oltre che ad Halloween, ma il film più saccheggiato dagli sceneggiatori (coadiuvati quasi di sicuro da un abbondante dose di AI) è Ritorno al futuro, di cui è una (involontaria) parodia condita di Woke, ma soprattutto incompetenza. La protagonista è una ragazzetta che prenderesti a schiaffi dopo 2 minuti di film e dopo 20 ti auguri venga fatta a pezzi il più presto possibile, e viene catapultata nel passato da una macchina del tempo costruita da una sua amica di 16 anni (mica un boomer maschio di 50 anni qualsiasi!)IL film vorrebbe essere ironico, ma è solo noioso in modo esagerato, e arrivare alla fine è un vero sacrificio

 6) Wrong Turn (2020) NOn si tratta del film originale, che anzi consiglio, ma di un inutile remake. L'originale ti portava fin dalle prime inquadrature dentro un incubo, seppure la storia non fosse originalissima (riprendeva le colline hanno gli occhi, però in meglio) si parlava delle conseguenze degli esperimenti sulla popolazione locale. I protagonisti erano però tutti bianchi ed eterosessuali, e questa cosa oggi proprio non va bene. Ecco che nel remake il regista per mezz'0ra non si preoccupa di creare una storia horror, ma solo dipresentare i "protagonisti" che sono sempre in 6 ma questa volta sono 4 maschietti e 2 solo femminucce. Si tratta anche qui di 3 coppie, quindi una non può essere che gay (ma qualche single no?) una è mista (lui nero lei bianca) e l'altra è tutta bianca. E qual è fra queste quella che è presentata sotto la migliore luce? ovviamente quella mista: lei ha ben due lauree e pure sa cambiare la ruota della macchina (vi è un incidente stradale solo per far darci questa preziosa informazione, nell'originale questo episodio era l'inizio dell'incubo)Lui invece lavora a gratis nel settore dell'energia rinnovabile perché "voglio cambiare le cose". Risate pesanti a questa affermazioni. Le rinnovabili sono il posto dove si fanno più soldi,altro che "cambiare le cose"! I due ragazzi della coppia bianca sono presentati come egoisti, ignorantelli e violenti. Strano eh? Quando poi inizia l'azione la cosa diventa ridicola rapidamente, a tal punto che ho interrotto la visione.

 7) IL rito delle streghe. Inutilissimo e disastroso remake del classico "giovani Streghe" in originale entrambi si titolano The Craft. Ne ho parlato diffusamente QUI e quindi non direi che è il caso di sprecare altri tempo, direi, in breve, che è un perfetto esempio delle differenze che ci sono fra il modo di fare film, magari anche politicamente corretti, di 20/30 anni fa, e quello attuale, in cui non conta più la voglia e la capacità di raccontare storie, ma solo quella di lanciare dei "messaggi" per lo più imbarazzanti. Per fortuna ancora esistono dei film dove si raccontano delle storie con lo scopo di intrattenere il pubblico, magari anche in modo intelligente e, nel caso degli horror, spaventoso, senza doppi fini. Ne parleremo prossimamente.

martedì, ottobre 08, 2024

Guerra e pace: il tradimento vergognoso della sinistra tecnocratica

Tra tutte le oscenità, gli errori e i tradimenti della sedicente sinistra italiana ed europea, quello che mi disgusta di più, perchè non ha nemmno mezzo grammo di giustificazione, è quello sull'argomento della guerra e della pace. Il voto di Carole Rackete, una delle tante bimbeminkia che la sinistra borghese e tecnocratica ha eletto a sua idola negli ultimi anni, a favore dell'uso di armi sul territorio russo, è solo l'ultima goccia di un vaso che ha traboccato da molto tempo. Per entrare brevemente nel merito, va ricordato che l'uso di queste armi può essere fatto solo da personale NATO, si tratta di armi della Nato usate da personale Nato per colpire un altro paese, dotato per giunta di arsenale atomico. Qui non si tratta di pacifismo, si tratta di sempice buon senso, buonsenso che alla tecnoburocrazia UE manca (da tempo...) e manca anche alla servetta Rackete, La servetta ha giustificato la decisione con lo slogan infantile (tipico delle bimbeminkia sinsitrate) che "bisogna stare dalla parte degli oppressi e gli ucraini sono oppressi" dimostrando di non sapere nulla e di non avere capito una beata fava di quello che è successo in Ucraina a partire dal 2014. Alla poverella manca la conoscenza di base sul fatto che dal 2014 c'è im Ucraina un regime sostanzialmente neonazista, che ha bandito i partiti "filorussi" fra cui il Partito comunista ucraino (va ricordato che l'attuale "sinistra" è anticomunista e antimarxista oltre che antilibertaria molto di più di quanto non sia antifascista )che ha bandito la festa della vittoria del 9 maggio (il corrispettivo del 25 aprile)e ha eletto a proprio idolo Stepam Bendera, un ultranazionalista e collaborazionista nazista noto per i massacri di centinaia di migliaia di sovietici, ebrei e anche polacchi. Di recente Reporter sans frontiers ha documentato la presenza di almeno 1000 casi di ostentazione di simboli nazisti nella zona invasa dalle trupe di kiev (che stanno prendendo sonore legnate, tra parentesi). IL regime neonazista di Zelensky ha violato i diritti delle minoranze russe e non solo (ci sono report dell'OCSE e di Amnesty) da anni, ha messo fuori tutti i partiti che non siano filonazionalisti e messo all'indice persino la chiesa Ortodossa Russa, oltre ad aver bandito il russo e imprigionato e ucciso centinaia di oppositori. Quindi ce n'è abbastanza perché chi di dice "di sinistra" e "antifascista" abbia almeno il buon senso non di proporre trattative (per carità, vogliamo andare contro gli interessi di venditori di armi e dell'Impero USa? e poi sappiamo che le armi occidentali sono inclusive e sostenibili...) ma almeno di votare contro ad una follia guerrafondaia. Ma il discorso va al di là delle fesserie di questo o quell'altro esponente della "sinistra" radicale o moderata che siano. IL problema è più generale. La sinistra ha sempre avuto un'anima pacifista, che non era solo un sentire comune, spesso condiviso anche con la "destra" (ebbene sì) ma si basava su una cosa chiamata "internazionalismo proletario" che, detto in parole povere, significava che la patria e la nazione erano sì cose importanti, ma la cosa principale era riconoscersi come nazione del proletariato, degli sfruttati contro gli sfruttatori. Nostra patria è il mondo intero, non significava essere contro la Patria, ma riconoscere l'importanza della patria, per noi ma anche per gl altri, ed estendere il concetto al mondo intero, cessando le discriminazioni e le lotte e le guerre che erano create dalla classe dominante per i suoi fini di dominio. In questo la guerra era il momento clou delle strategie di dominio della borghesia. Mettere i proletari l'un l'altro contro per interessi che non erano i loro. Purtroppo la prima guerra mondiale mandò in crisi questa visione, molti "socialisti" e persino anarchici, si schierarono per la guerra contro gli imperi centrali. Tra di loro c'era anche un certo Mussolini... Oggi, dopo due sanguinose guerre mondiali,e un lungo periodo di pace dove il rifiuto della guerra sembrava cosa ormai definitiva, persino l'Europa sembra travolta dai richiami di guerra. La oscena VOn der Leyen (una nobilastra discendente da nazisti e sotto inchiesta per l'appalto dato alla Pfizer in gran segreto per i "vaccini" a MrnA) vuole trasformare l'economia europea, già stressata da Covid, politiche neoliberiste fallimentari e le follie "green", in una economia di guerra. E la sinistra cosa fa? Si oppone per caso? No, tutt'altro. Il PD italiano è in prima linea fra i sostenitori decerebrati del regime antidemocratico e nazionalista di Zelensky, con livelli di fanatismo degni dei "fascisti" che dicono di combattere ma che in realtà emulano. NOn parliamo poi dei verdi tedeschi, per cui la guerra è persino più importante delle loro menate climacatastrofiste. Contermporaneamente la graziosa Lilly Gruber ci informa che "a sentire le parole patria e nazione gli vieme male" C'è da chiedersi cosa direbbero di tale affermazione il partigiano Pertini e tanti altri illustri nomi della vecchia sinistra, che sapevano distinguere fra l'amore per il proprio paese ed il becero nazionalismo, e che avevano lottato armi in mano contro gli invasori tedeschi e nazisti, e però dicevano chiaramente di svuotare gli arsenali e riempire i granai. L'affermazione della Gruber non ha difatti nulla a che vedere con l'internazionalismo proletario, o con idee di distruggere i confini nazionali all'interno di un progetto rivoluzionario, tutt'altro. Ha a che vedere con il cosmopolitismo, la nuova ideologia con cui la nuova classe dominante tecnoburocratica vuole sostituire sia il vecchio nazionalismo (che alla bisogna può sempre servire, vedi appunto Ucraina ma anche il sionismo esasperato di Israele) che il decrepito e passatista "internazionalismo proletario" di cui nessuno parla più (non è politically correct). Cosa è il cosmopolitismo? IL Cosmopolitismo è ritenersi, o meglio, pretendere, di essere cittadino del mondo. Ma in realtà quello che i "cosmopoliti" moderni intendono per mondo è il "Mondo Occidentale", che non si sa nemmeno bene a cosa corrisponda esattamente (il Giappone è estremo Oriente od Occidente?). Per MOndo Occidentale si intende semplicemente in realtà gli Stati Uniti D'America e i suoi vassalli, dovunque siano. Il Cosmopolitismo non è altro che un modo politicamente corretto per definire l'Impero e i suoi vassalli quindi e corrisponde all'economia globalizzata basata sui mercati finanziari e sulla circolazione di merci, capitali e forza lavoro. Ne deriva quindi, inevitabilmente, che il Cosmopolitismo, non è affatto una versione moderna dell'internazionalismo proletario, ma ne è il suo perfetto contrario e negazione. Da ciò derivano quindi gli atteggiamenti di superiorità culturale, ideologica e politica nei confronti del resto del mondo, tutto quello che non è Occidente e che deve adattarsi alle esigenze e al modo di pensare dell'Occidente (anche quelli più stupidi come l'ideologia Woke, o quelli più catastrofici, come l'ideologia Green). Deriva dal "cosmopolitismo" anche l'immigrazionismo selvaggio che serve da un lato ad avere un esercito di riserva del capitale pronto a lavorare per una paga da fame a scapito degli interessi dei proletari nativi, e dall'altro a sostituire etnicamente lo stesso proletariato in modo tale da distruggere le identità nazionali, sostituendolo con un uomo (o donna o altro) senza patria ma con un'unica patria, quella del capitale globale cosmopolita ed imperialista, e del consumo puro in mano a multinazional del cibo che impongono al pianeta una alimentazione "corretta" basata non sulla tradizione, ma sulle esigenze del capitale globale Cosmopolita, che imporrà un piatto unico per tutti quanti. MA qui entriamo in un discorso molto più complesso, quello che interessa sottolineare è che, anche su un argomento dirimente come la Guerra e la Pace, la sedicente sinistra si proponga come pura portatrice di interessi ed ideologie del tutto opposte a quelle originarie, compiendo l'ennesimo tradimento. E poi si stupiscono se la gente gli preferisce "l'ultradestra"....

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