domenica, marzo 18, 2018

La società del Mi Piace mi piace molto poco

Una puntata della serie Tv Orville (una sorta di parodia del celeberrimo Star Trek in cui una nave mista di terrestri e alieni scorazza in giro per la galassia facendo incontri di vario genere) mostrava un paese "molto simile alla terra del 21esimo secolo" dove la persone andavano in giro per legge dotati di un pulsante verde ed uno rosso. Il pulsante verde veniva schiacciato e lampeggiava quando il soggetto aveva fatto qualcosa di positivo, come offrire un gelato ad una bambina, e quello rosso se aveva fatto qualcosa di enegativo, come versare del caffè sulla giacca di qualcun altro. Ma non finiva qui. Già perché se il comportamento considerato negativo veniva immortalato da una delle migliaia di videocamere o cellulari e veniva postato sui social, ecco che il pulsante rosso, insomma il "non mi piace" aumentavano a dismisura, divenendo nel genere di pochi minuti migliaia se non milioni. E quando il malcapitato superava il milione di Non mi piace, ecco che veniva istruito un processo, naturlamente mediatico, in sui il poveretto (o la poveretta) doveva discolparsi se non voleva vedere aumentare il numero di dislike: nel caso fossero stati più di 10 milioni sarebbe stato "ricondizionato" ovvero sottoposto ad elettroshock fino a renderlo del tutto mansueto (mansueto in quanto decerebrato)
Questa folgorante satira della società attuale, che potremmo definire la Società del "mi piace/non mi piace" non può non venire in mente nel caso di quell'insegnante immortalato mentre fa qualcosa di riprovevole, che nel suo caso è insultare genericamente degli agenti di polizia gridando una cosa che è gridata in tutti gli stadi d'italia dai tempi dei tempi "dovete morire!" che, in quella data situazione, corrispondeva né più né meno al "vammorìammazzato" .
Tralasciamo pure che il fatto è stato astutamente estrapolato dal contesto (una manifestazione contro dei gruppi fascisti che di certo non propagandano nè la non violenza né la tolleranza) e che ci fosse stata una carica (il che giustifica eccome una espressione forte, perché di questo stiamo parlando, non di reati) il tutto per porre sotto accusa, sotto la gogna mediatica del MiPiace/nonMipiace (in questo caso la seconda opzione è quella pressoché obbligatoria, visti i tempi) Non sono mancati i tristi rappresentanti della cosidetta classe politica, l'ineffabile Renzi, il truculento Salvini ed anche il pavido DiMaio, ad invocare il licenziamento, e poco mancava la forca, per la "cattiva maestra" che non era degna "di educare i nostri figli" (e se lo dice il razzista Salvini, deve essere proprio così).
Ora io non so se costei sia o no in grado di educare, ma è evidente a qualsiasi persona che abbia un cervello che funzioni che siamo di fronte ad un linciaggio morale degno di miglior causa.
Ci sono persone che ammazzano i propri familiari, o ammazzano la ragazzina vicina di casa, o rubano e truffano miliardi, senza che vi sia uno sdegno nemmeno lontanamente paragonabile. A meno che l'assassino non sia di colore, e allora, come a Macerata, ecco che lo sdegno del "non mi piace" sale a dismisura. Fino al punto di perdonare il fascista in prestito alla Lega di Salvini che va in giro a sparacchiare a vanvera nel tentativo di "vendicarsi" (raccogliendo Mi PIace come fosse un benefattore). Sdegno sospetto dal momento che la vittima del vile assassinio era una ragazza tossicodipendente, che difficilmente avrebbe potuto assurgere a vittima sacrificale con un processo di quasi sommaria beatificazione se l'assassino fosse stato un italiano .
Ma perché succede questo?
Una spiegazione ce la dà proprio il telefilm The Orville: in una scena una ragazza viene portata sulla astronave e spiega all'equipaggio che nel suo mondo "l''opinione pubblica è importante" e sceglie tutto, cure mediche comprese, sulla base delle opinioni e non dei fatti.
L'applicazione fino in fondo di quella stolta idea "democratica" secondo cui la maggioranza ha sempre ragione porterebbe al risultato quindi che l'emotività, unita al pregiudizio e al conformismo, siano le vere leve delle decisioni e degli orientamenti delle persone, non più esseri pensanti e razioncinanti, ma individui atomizzati ma facenti bensì parte di una massa a cui si chiede di mettere MI PIACE e NON Mi PIACE con conseguenze disastrose non solo per la libertà di pensiero, ma per il pensiero stesso.
E la società attuale sembra sempre di più assomigliare a quel pianeta. E questo a me NON PIACE, ma proprio per niente.

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