lunedì, maggio 31, 2010

Isreale: uno Stato canaglia

Con l'assalto, tragico, crudele ed insensato, alle navi che portavano soccorso alla popolazione di Gaza, stremata da un inumano blocco da ormai 3 anni, Israele entra ufficialmente nel club degli Stati canaglia.
Israele è dotato difatti di armi di distruzione di massa, senza alcun controllo; ha violato e viola decine e decine di risoluzioni dell'ONU;ha causato diverse guerre ed è stata protagonista di diverse aggressioni a Stati confinanti (va qui riconosciuto che in alcuni casi, come nel 1973, subì l'attacco,ma nella maggior parte dei casi è stato l'aggressore);ha utilizzato armi chimiche anche di recente, occupa territori in modo illegale da 40 anni; viola sempre più di frequente i diritti umani e molte delle sue leggi sono discriminatorie verso i non-ebrei.
A tutto questo si aggiunge, oggi la pirateria, perché l'attacco ad una nave con bandiera di uno stato estero in acque internazionali è un atto di pirateria sul piano legale.
Non riesco a vedere molte differenze tra il modo di agire di Israele e quello della Nord Corea, se non nella labile differenza che, ogni 4 anni, in israele vanno a votare.
Labile differenza, perchè alla fin della fiera gli atti criminali rimangono atti criminali, a prescindere se chi li compie si autodefinisce democratico o meno.
L'Inghlterra è stato il primo paese ad avere un parlamento, ed è stato anche il paese che ha scatenato le peggiori guerre coloniali, tra cui va ricordata la guerra dell'oppio
Da questo punto di vista, niente di nuovo sotto il sole

sabato, maggio 15, 2010

Se la polizia mena chi dovrebbe proteggere


Quanto è successo a Stefano Gugliotta, il ragazzo aggredito, picchiato selvaggiamente ed arrestato con la risibile accusa di resistenza a pubblico ufficiale (in sostanza, l'hanno arrestato perché non si faceva menare senza opporre resistenza, ma per quale ragione dovesse essere menato, non è dato sapere, stava commettendo un reato? evidentemente no, altrimenti sarebbe stato arrestato per quel reato, ma è stato arrestato per aver opposto resistenza, resistenza a cosa? Non è dato sapere) è solo la punta dell'iceberg di un modo di comportarsi delle forze di Polizia italiane, siano esse Carabinieri, Pubblica Sicurezza o Polizia Locale, che vede nel cittadino non una persona avente diritti e che bisognerebbe proteggere ma una controparte, da arrestare, picchiare, umiliare, fino all'uccisione vera e propria, come nel caso di Aldovrandi, di Stefano Cucchi ed altri.
Questa mutazione dei rapporti tra Forze dell'ordine e cittadini a mio modo di vedere origina dalle giornate del G8 di Genova, quando centinaia di cittadini furono selvaggiamente picchiati ed in alcuni casi torturati da membri delle forze di polizia.
Quello che è accaduto in seguito ha, secondo me, aperto la strada a questo stillicidio di violenze sempre più assurdo a cui assistiamo ormai ogni giorno.
In effetti ci fu una difesa a spada tratta da parte del governo di allora, tra i quali si distinse un certo Gianfranco Fini: secondo costoro i poliziotti hanno ragione a prescindere, punto e basta, se uno le prende in qualche modo se lo è meritato.
Non molto lontano da questa posizione quella dei Dipietrini, che pur ammettendo che c'erano stati alcuni (alcuni? ) eccessi sostanzialmente si riconosceva nell'operato delle "Forze dell'ordine".
Un pochino più critica l'allora Sinistra democratica,che tuttavia non è mai arrivata a mettere sotto accusa realmente l'organizzazione della polizia, limitandosi a prendersela con alcune "mele marce".
I risultati poi delle varie inchieste e processi sono stati, ca va sans dire, deludenti: nonostante le ammissioni di qualche responsabile ("si trattò di una macelleria messicana", fu una sincera ancorché tardiva ammissione di uno degli altri graduati interrogati durante il processo a Genova) le pene furono leggere e comminate a pochissimi imputati, nella sostanza un'assoluzione, tenuto conto che si era trattato di centinaia di persone che erano state coinvolte.
Se una sospensione di tre giorni dello Stato di Diritto, è passato così, si deve essere detto qualcuno, perché la sospensione del diritto per qualche minuto e solo su qualche persona deve avere sorte peggiore?
In più il continuo ed esagerato allarme sull'ordine pubblico ha creato un humus favorevole a qualsiasi eccesso, anche il più gratuito.
Credo proprio che molti tra i cosiddetti tutori dell'ordine escano di casa convinti di avere una missione sacra a cui ottemperare, e non vedano l'ora di far vedere il proprio valore ed il proprio attaccamento alla divisa rompendo le ossa al primo disgraziato che incontrano.
Anche questo è un altro sintomo della malattia che pervade la società italiana, una società che, fosse un individuo, potremmo definire come sociopatica (ovvero mancante di empatia, asociale, anomica e paranoide)

domenica, maggio 02, 2010

Leggi anti-immigrati in Arizona: anche Shakira dice No.

In Arizona è stata approvata sotto la spinta dell'ultradestra repubblicana e grazie al beneplacito del governatore Jan Brewer una illiberale e repressiva legge anti-immigrati
Secondo tale legge :
Quanti non saranno in grado di esibire, ad esempio, una patente di giuda rilasciata dallo stato dell’Arizona, un passaporto oppure un permesso d’immigrazione come la Carta Verde, potrebbero essere soggetti ad arresto e al trasferimento presso l’Ufficio Immigrazione, senza nessuna possibilità di ricorso. Le autorità potranno rivolgere le loro attenzioni verso qualunque persona sollevi un “ragionevole dubbio” relativamente al proprio status, potenzialmente dando il via libera ad una ondata di perquisizioni e arresti per quanti abbiano un aspetto “straniero”.

Ci sono state molte proteste da parte soprattutto della comunità latinoamericana, lo stesso governo Obama pensa di ricorrere contro questa legge e il prestigioso new York Times ha criticato la legge.
Tra le varie voci di protesta si è levata anche quella della cantante colombiana Shakira, da sempre attenta ai temi sociali, che si è schierata decisamente contro la legge:
Dobbiamo combattere per difendere i diritti umani, la costituzione dice che ogni essere umano deve essere difeso dal governo e noi siamo tutti essere umani, con o senza documenti. Leggi come queste non creano sicurezza o eguaglianza, ma creano divisioni e risentimenti. Anch'io potrei essere arrestata perchè non ho documenti o patente: lo sceriffo può arrestarmi anche ora se vuole!

Questa una delle dichiarazioni di fronte ai manifestanti come documentato da questo video.
C'è chi dice No, come diceva il Blasco.



PS
Mi viene in mente che Lindo Ferretti, ex cantante dei Cccp e di altri gruppi, uno che cantava "produci consuma crepa" e faceva l'alternativo si è schierato con la Lega Nord dichiarando pubblicamente: per fortuna che c'è la Lega altrimenti sarei stato costretto ad astenermi.
Per fortuna che c'è Shakira, direi.
E con questo la teoria che il rock sarebbe rivoluzionario ed il pop conservatore è ufficialmente superata.

sabato, maggio 01, 2010

Via Padova come Kabul.

Via Padova (Milano) è stata sulle prima pagine dei giornali per un fatto di cronaca accaduto un paio di mesi fa: l'accoltellamento mortale di un ragazzo egiziano da parte di un sudamericano facente parte di una di quelle gang che infestano la capitale lombarda.
La comunità araba, sentendosi accerchiata e colpevolizzata sempre, ha reagito con rabbia: ci sono state vetrine rotte e auto rovesciate in una sorta di vendetta contro i sudamericani.
A seguito di questo è iniziata la solita triste cagnara: si è dimenticato il morto e ci si è concentrati sugli incidenti facendo paragoni assurdi con le banlieu francesi.
Il Comune non ha trovato di meglio che operare una vera militarizzazione della zona con pattugliamenti continui e del tutto inutili di Polizia carabinieri guardia di finanza e persino esercito, rastrellamenti, richieste di documenti (anche nei confronti dei residenti italiani) chiusura dei locali entro una certa ora (l'omicidio è avvenuto alla fermata di un autobus in pieno pomeriggio) e tutto ciò per un omicidio di cui sono stati trovati (facilmente, anche se con una certa lentezza) i responsabili.
Contro questa situazione insostenibile è stata organizzata una manifestazione da parte delle associazioni del quartiere: gente comune, anziani,ragazzine, cani, tante biciclette e anche tanti bambini sulle spalle dei loro papà.
Contro questa masnada di pericolosi estremisti e facinorosi è stato schierato un piccolo esercito di carabinieri poliziotti agenti in borghese.
Giovedì si è potuta vedere una situazione paradossale, un piccolo corteo festoso e tranquillo di alcune centinaia di cittadini, scortato e chiuso da trenta-quaranta carabinieri con lo scudo, manco fossimo nell'antica Roma.
Più un altro pattuglione davanti alle scuole elementari del Parco Trotter, altro noto ritrovo di sovversivi.
Evidentemente alle richieste di democrazia e solidarietà non sanno altro che rispondere facendo la faccia truce.
Intanto tra lodi alfani, legge sulle intercettazioni, leggi antiregistrazione, Governo e maggioranza (o quel che ne rimane) si preparano ad un bel colpo di spugna per poter continuare i loro sporchi affari senza più disturbo da parte di magistratura e giornali.
Al resto ci penseranno i loro sbirri.
Vergogna!!!

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