sabato, novembre 10, 2012

E se la Grecia....

E se quello che sta accadendo in Grecia non fosse il risultato inevitabile di una cattiva gestione interna e di un eccesso di rigidità da parte dell'europa dominata dalla finanza tedesca, ma fosse altro? Ragioniamo: se qualcuno mi deve dei soldi, e io so che non può pagare diciamo 100 entro un anno, dilaziono e mi accontento anche di prendere 50 o anche 40 in due tre anni, di modo che si ripigli e poi possa pagare eventualmente il resto più avanti. Non lo strozzo per avere tutto, perché se poi si suicida, non ho più nemmeno un euro indietro. Quello che l'europa sta facendo nei confronti della Grecia non è soltanto dimostrazione di insensibilità ma anche di logica economica. E allora mi viene un dubbio, un sospetto atroce. E se la Grecia fosse un esperimento di tipo sociale e politico? Se volutamente l'Europa o meglio i suoi vertici legati all'alta finanza stessero sperimentando in Grecia un modello da esportare poi negli altri paesi. Se volessero vedere quale è il livello di "sacrificio" e di lesione dei propri diritti che i Greci sono disposti ad accettare prima di prendere le armi o almeno i sassi e fare quello che stanno facendo nei paesi arabi? Se fosse un cinico esperimento di ingegneria sociopolitica? In fondo è quello che hanno fatto in Sudamerica nel corso degli anni 70-80 con la supervisione della CIA e degli USA, perché non provarlo in Europa?

sabato, novembre 03, 2012

Il Movimento 5 Stelle, fenomeno temporaneo o stabile?

Tutti gli analisti ed i commentatori si stanno chiedendo se il movimento 5 stelle di Beppe Grillo sia un fenomeno stagionale, destinato a spegnersi nel giro di poco tempo, oppure se, come sostengono naturalmente i sostenitori di tale movimento, sia invece destinato a durare ed a cambiare la politica italiana. DIffcile rispondere, ma credo che sia necessario distinguere tra il destino del movimento, o meglio diciamo pure del partito, perchè qui stiamo parlando di un partito, e le istanze e condizioni storiche da cui quel partito nasce e che costituiscono il suo nutrimento e la sua ragione d'essere. Innanzitutto diciamo che il M5S è un partito, non un movimento. Il trucchetto di spacciare un partito per movimento è già stato usato in passato (da Berlusconi in particolare, da Bossi parzialmente) e si tratta di un modo di giocare con i termini in modo tale da evitare di affrontare certe contraddizioni, o semplicemente per mistificare la natura dei fatti. Qual'è la differenza tra movimento e partito? Per movimento (operaio, studentesco, femminista, giovanile, pacifista, antiglobalizzazione, ecologista, etc etc) si intende un comune sentire che produce un comune agire, non precisato ideologicamente, organizzato in miriade di collettivi, comunità, o addirittura non organizzato se non in modo spontaneo, composto da componenti diverse fra di loro, alle volte molto diverse e quasi contrapposte (esistevano enormi differenze, nel 1968 e anni seguenti, fra un anarchico individualista ed un militante di una organizzazione marxista leninista, così come ci sono enormi differenze fra i cattolici pacifisti del movimento noglobal ed i militanti black block). Per sua stessa natura il movimento è magmatico (lo dice la parola stessa)fluido ed anti-istituzionale, e finisce di essere tale quando passa dallo scontrarsi con le istituzioni all'entrare nelle istituzioni. Il partito ha invece una base ideologica definita, secondo diversi gradi che dipendono dalle dimensioni e da altre variabili che non è importante specificare qui. Possiede una organizzazione non orizzontale ma verticale, ha una struttura non fluida ma stabile, ha un leader, o meglio, una leadership, definita e riconosciuta. Per i movimenti la nascita di leader segna spesso la crisi, la mancanza di leader in un partito è indice di crisi. Insomma il movimento è il contrario del partito, seppure è vero che da movimenti sono nati partiti (il che ha provocato la fine del movimento in quanto tale, ovviamente) Nel momento in cui un movimento punta ad entrare nelle varie istituzioni, rappresentative o meno, in quel momento cessa di essere un movimento. Cessa nei fatti, al di là delle parole che servono a nascondere questo fatto. Ora, a me sfugge la vera natura del "Movimento 5 Stelle", come sfugge a molti osservatori, alla gran parte dei suoi sostenitori (lo dico avendo letto i loro commenti in giro per internet) e secondo me, persino a Beppe Grillo, che non mi pare un mostro di lucidità (di demagogia, magari,ma non di lucidità, a meno che non faccia il finto scemo del villaggio ed in realtà sia furbissimo...)però alcune cose non mi sfuggono. E cioè che questo magma informale che é il M5S con un programma assolutamente vago, tenuto insieme solo dalla protesta (un filo demagogica diciamolo) anticasta, ovvero una istanza che gli si potrebbe facilmente rovesciare contro, nel momento in cui diviene parte delle isituzioni deve necessariamente darsi una struttura ed obiettivi chiari, dovrò confontarsi con i massmedia e gli altri partiti politici (a meno non vogliano fare un colpo di stato) ed inevitabilmente verrà fuori una leadership che non potrà essere quella del santone Grillo. Il quale avrà solo due possibilità: farsi da parte o continuare a fare il dittatorello del movimento. Se seguirà la prima forse il nuovo partito riuscirà nell'impresa (non semplice) di darsi una struttura che non tradisca le istanza originarie e posso essere efficace dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi. Nel secondo caso vedremo una serie infinita di espulsioni, scissioni, sconfessioni, tradimenti veri o presunti, e nel giro di un paio di anni, forse meno, il movimento imploderà lasciando solo macerie. Naturalmente possono esserci vie di mezzo e variabili imprevedibili possono giocare a favore dell'uno o dell'altro esito, ma nella sostanza questo credo sia il futuro di questo fenomeno politico, a cui comunque bisogna dare atto di aver movimentato un poco una scena politica asfittica e monotona.

giovedì, novembre 01, 2012

Ma chi ha vinto le elezioni Siciliane ?

Come sempre, dopo le elezioni, tutti tirano i dati dalla loro parte:- "ha vinto il candidato del PD Crocetta, quindi ha vinto il PD, anzi Bersani ed ha perso Renzi" -Al contrario ha vinto Renzi- - ma no, ha vinto l'UDC! - ma no! L'unico vincitore, anzi trionfatore, è Beppe Grillo ed il suo "partito-movimento" cinque stelle- -Ma no, ha vinto l'astensione- No ti sbagli chi si astiene perde sempre!- E bla bla bla.... IO dico che è buona cosa guardare i fatti ed i fatti dicono che solo il 47% degli aventi diritto (diritto non dovere) al voto ha esercitato tale diritto, con una diminuzione della percentuale dei votanti attorno al 20% rispetto alle precedenti regionali. Che tolte le schede bianche e nulle si scende al 45%. Insomma che il 55% NON ha Votato. Lo dico più chiaro su 100 siciliani 55 non hanno votato. dei restanti 16 circa hanno votato per Crocetta, 12 per Musumeci, meno di 9 per il candidato di Grillo, e poco meno di 7 per Micchiché. Chi ha vinto? Mi verrebbe da dire Nessuno ha vinto ma Ulisse mi sa che è fuori dai giochi da un bel po'....

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