giovedì, aprile 30, 2009

I Razorlight a Milano



Mi ero dimenticato del concerto dei Razorlight a cui ho assistito la sera del 24.
Conoscevo di questo gruppo appena tre canzoni scaricate e ne avevo ascoltato forse altre tre; mi sembrava un buon gruppo e, visto il prezzo invitante (16 euri di questi tempi equivale a gratis, visto che c'è gente, peraltro secondo me bollita e strabollita, oppure che non sono risuciti nemmeno a bollire, che pretende che si scuciano per loro 80-90-110 euri, se non di più)
Il concerto non ha deluso affatto, anzi: certo la durata è stata quella settantina di minuti che ormai pare la norma, però settanta minuti veramente di grande energia e divertimento: canzoni con melodie irresistibilmente orecchiabili, buona competenza tecnica e grande tenuta del palco da parte del cantante, insomma quello che si richiede ad un gruppo di rock'n'roll che si rispetti.
E questi Razorlight sembrano da rispettare, altroché.
Come dimostra questa Stumble and Fall live.

mercoledì, aprile 29, 2009

Berlusconi il Narciso

Perdonatemi ma oggi ho un rigurgito antiberlusconiano.
Mentre giracchiavo nel sito di cui sotto mi sono imbattuto in un'altra perla del Pir...cioè.. del Premier:
Eccola qui:
"Il leader più amato del mondo". Inutile dire che il clou della giornata è stata l'incursione di Berlusconi. Il presidente del Consiglio ha snocciolato i successi del suo governo e ha sfoderato un nuovo sondaggio: con il 73,5% di consensi è il leader più amato al mondo, seguono il brasiliano Lula con il 69,4%, il presidente americano Obama con il 59,5%, il polacco Tusk con il 59% e il turco Erdogan, con il 51%.

Beh si vede che io conosco solo persone che fanno parte del restante 26,5%, mi son detto.
Però la cifra è talmente ridicolmente alta, che non può insospettire.
Pure la fonte insospettisce, per dire il vero.
Verifico velocemente: QUI, dove si cita un sondaggio di un ente di ricerca straniero (e quindi, non legato in alcun modo alle aziende Mediaset, come invece quasi tutti gli istituti di sondaggi Italiani) secondo cui la popolarità del Bauscione si attesta al 38% in Italia, e solo al 17% nel mondo.
Una spiegazione del dato citato da Berlusconi viene da quest'altro sito che riprende e conferma il dato precedente, e lo confronta con il sondaggio citato da Berlusconi.
Ecco se uno vuole capire il significato della parola "propaganda" deve partire da qui.
IL "sondaggio " è stato realizzato da Euromedia ( un' azienda data per molto vicino al Premier, che lavora solitamente per Rete4 e, appunto il Giornale) su commissione de Il Giornale (di famiglia, come dice Traverso) insomma l'organo ufficiale di Berlusconi stesso.
Insomma, si è fatto fare un sondaggio su misura per poter dire che lui è il più amato dagli italiani (ma non era la Cuccarini?)
In ciò, in questa voglia irrefrenabile di essere amato da tutti, sta proprio l'anima, ma direi la mente, del Nostro amatissimo Premier.
Il suo è chiaramente un caso di disturbo narcisistico della personalità, infatti I soggetti affetti sono spesso caratterizzati da un bisogno affettivo specifico, quello di essere ammirati, in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti

E sull'altro lato, il sapere che qualcuno non lo ama, porta il soggetto a scoppi di ira, vedi i vari insulti dedicati a quelli che lui chiama di volta in volta "signori della sinistra" comunisti, giornalisti faziosi etc.
Un'altra cosa che fa impazzire il narciso è essere ignorato dagli altri.
Ecco, allora, ignoriamolo, per quanto possibile.
Di cosa stavamo parlando?

Poltica, Bugie e Veline

Leggo dal sito di Repubblica on LIne:
La polemica sulle notizie che davano alcune "veline" candidate in Europa con il Pdl fa esplodere la rabbia di Silvio Berlusconi. Rabbia nei confronti della moglie che oggi sui giornali ha pubblicamente sconfessato la decisione del marito di far correre ex veline e attrici di soap per un seggio a Strasburgo. Veronica "ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali", tuona il Cavaliere da Varsavia. Ex show girl in lista? Ma quando mai. E' tutta una manovra della stampa di sinistra. Mi sembra che la situazione sia molto chiara, c'è una manovra montata dalla stampa di sinistra e dell'opposizione sulle nostre liste con notizie assolutamente infondate. Mi spiace che la signora (ovvero la moglie, ndr) abbia creduto alla stampa".
Ora, a me non frega molto di questa storia, non mi scandalizzo per le candidature di ragazzotte generalmente più esperte di ballo e makeup che non di politica, leggi ed economia.
La politica spettacolo è un dato di fatto, non l'ha nemmeno inventata il Berlusca che, casomai, l'ha sfruttata e portata al massimo livello.
Che poi lui neghi, fa parte del personaggio e della politica della destra: negare tutto, sopratutto l'evidenza.
Insomma Mara Carfagna non l'ho fatta ministro io, e comunque meglio lei di un Brunetta, o peggio, un Dell'Utri, per dire.
Però dire che la stampa di sinistra è talmente potente da imbrogliare persino la moglie del Premier su ciò che il Premier sta facendo, beh è talmente grossa che persino uno come Berlusconi dovrebbe vergognarsi a dirla.
Tralasciando il fatto che la Stampa di sinistra avrebbe imbrogliato persino Alessandra Mussolini e una fondazione vicina a Fini, ovvero l'eterno numero 2 del suo stesso partito, che nei giorni scorsi avevano espresso dure critiche all'intenzione di candidare quello che "la Signora" come Berlusconi chiama la propria moglie, ha definito ciarpame.
Però, è incredibile che questa sinistra, dotata di stampa così potente e persuasiva, abbia perso le elezioni....

venerdì, aprile 24, 2009

il G8 all'Aquila: l'ultima pagliacciata

Cercherò di essere breve e conciso, anche perché secondo me l'argomento non merita grandi riflessioni. La decisione (presunta) di spostare il G8 dalla Maddalena in Sardegna all'Aquila è una classica boutade propagandistica, che sono convinto non si realizzerà.
Sull'isola sarda sono stati avviati lavori da tempo , e non è pensabile che questi vengano fermati, ci sarebbero cause milionarie e ricorsi a tutti gli organi competenti, dal TAR alla Corte dei Conti.
Quindi la motivazione che "si risparmia " (che noia!) è risibile, visto che alla fine, dovendo orgnanizzare l'evento da un altra parte, le spese risulterebbero almeno raddoppiate.
Non vedo come si possa poi realizzare un evento del genere, con migliaia fra invitati, giornalisti, forze di sicurezza,addetti etcetc, in un luogo disastrato dove le persone hanno a stento il minimo indispensabile, sia sotto il profilo organizzativo che della sicurezza, in un lasso di tempo così ristretto.
Quindi non mi stupirei affatto che vada avanti un po' la manfrina, facciano un po' di blablabla per far vedere che "Loro" sono vicini alle popolazioni abruzzesi, e poi diranno (o meglio, dirà) "purtroppo non ci è stato possibile farlo blablabla" dando la colpa a qualcun altro.
E lo spottone avrà raggiunto il suo effetto.

martedì, aprile 21, 2009

Referendum: Ebbasta con sto' risparmio!

Tiene banco, da un paio di settimane, la questione se e in quale data dovrebbe svolgersi l'ennesimo (ed inutile, a parere di chi scrive) referendum a tema elettorale.
Pare che tutto il discorso verta sul fatto se si debba accorpare o meno il referendum al turno elettorale delle europee, piuttosto che al secondo turno delle elezioni locali, oppure addirittura fare una terza data in mezzo alle due.
Qualcuno, già che c'è, vorrebbe rimandare di un anno il referendum.
Tutto il dibattito verte esclusivamente sulla questione del risparmio; i favorevoli all'accorpamento dicono che così si risparmierebbero 400 milioni di Euro, i contrari che invece il risparmio sarebbe solo di 10, o forse solo di un milione di euro.
A me di questo referendum importa pochissimo, visto e considerato (come direbbe Giampiero Galeazzi) che tutti i referendum elettorali degli ultimi 15 anni non hanno cambiato nulla, se non in peggio, però questo modo di dibattere ed affrontare il problema mi fa incazzare, non tanto tanto, visto il mio scarso interesse per la questione, ma un pochino sì.
In effetti è da almeno una ventina d'anni che, tutte o quasi le volte che c'è un referendum, ampi settori della classe politica, o della cosiddetta informazione, o di lobby da loro ben rappresentate, invitano i cittadini a non andare a votare, ad andare al mare etc, oppure compiono raffinate strategie di boicottaggio e disinformazione tendenti a far sì che il popolo sovrano, già pigro e bue di suo, si comporti in modo ancor più pigro e bue e, insomma, non disturbi il manovratore.
Si è iniziato con il referendum sulla caccia, che per una manciata di voti non ottenne il Quorum (perché i referendum siano validi è necessario voti il 50& degli aventi diritto)e si è finito con quello sulla legge 40.
Ancora più disgusto mi procura il fatto che, quando invece si tratta di elezioni politiche, allora gli stessi, le cui remunerazioni dipendono dall'esito delle elezioni, invitino a votare anche i moribondi, e paventino in continuazione il "rischio dell'assenteismo", cioè di non venire eletti.
Quello che una classe politica democratica seria dovrebbe fare, invece, è tutelare il diritto dei cittadini ad essere informati ed invitarli ad esprimere la propria volontà secondo il convincimento raggiunto che potrebbe anche essere quello di non votare affatto, ma sulla base di un ragionamento e di una convinzione seria, non di una furbata o dell'invito a starsene a casa propria.
Ed è quindi il diritto degli italiani ad esprimersi quello che andrebbe tutelato, non il risparmio. Se questo diritto costasse di più, sarebbe comunque da tutelare.
Eppure non c'è nessuno tra i politici che faccia questo semplice ragionamento, che dica questa semplice verità.
Anche da queste cose emerge la mancanza di credibilità di una classe politica arruffona.

sabato, aprile 18, 2009

Terminator: The Sarah Connor Chronicle; Anche i Cyborg hanno un'anima




Avevo già parlato di questo telefilm qui.
Non avendolo potuto seguire nei modi convenzionali a causa della censura (chiamiamola col suo nome) di Italia 1 (o i Tagli-amo- uno, vista la loro tendenza alla censura) ho deciso di utilizzare le grandi risorse della rete.
E così ho potuto scoprire che quello che emi era sembrato un buon telefilm, è probabilmente uno dei migliori degli ultimi anni, sicuramente il migliore nel campo della Science.Fiction.
La storia è apparentemente tanto semplice quanto nota: Sarah Connor (interpretata da Lena Headey ) è la madre di John, (Thomas Dekker) futuro leader della resistenza degli umani contro le macchine guidate da un sistema computerizzato chiamato SkyNet, e deve proteggere il figlio dai Cyborg (meglio noti come Terminator) mandati indietro nel tempo per ucciderlo e uccidere chiunque possa opporsi nel futuro al loro dominio.
Ad aiutare i due Connor, una bella cyborg, di nome Cameron(Summer Glau), in evidente omaggio al creatore di tutto l'ambaradan.
Nelle prime puntate si vede quel che ci si può aspettare di vedere, inseguimenti e lotte. Ma dopo 4 o 5 puntate, e soprattuto nel corso della seconda stagione, il telefilm esplode letteralmente in una trama sempre più complessa, con personaggi sempre più strutturati e sfumati (non tutti, ma una buona quantità) ed interrogativi sempre più pressanti.

La domanda non è più solo; riusciranno i nostri eroi etc, ma ci si chiede se Derek, lo zio del ragazzo venuto anche lui dal futuro, non nasconda qualche segreto inconfessabile, se la graziosa macchina da morte chiamata Cameron non deciderà un giorno di tornare alla sua "mission" originaria. ovvero uccidere il predestinato,
e così via, in un crescendo di interrogativi in cui la trama si sviluppa senza cali di tensione e con l'innesto di pochi ma ben calcolati colpi di scena.
Ma soprattuto il telefilm tocca e sviluppa, certo in modo romanzesco, temi di pressante attualità, come il rapporto tra uomo e tecnologia, quanto macchine così complesse quali quelle che siamo abituati ad usare (compreso il computer sul quale scrivo) siano al nostro servizio, e quanto non sia invece l'uomo ad essere o a rischiare di divenire un appendice o addirittura uno schiavo della macchina.
E ancora, il tema dell'umanità, di cosa distingue l'uomo dalla macchina, in rapporto anche allo studio ed allo sviluppo della Intelligenza Artificiale.
Perchè tra non molto, forse non avremo a che fare con cyborg assassini ma di sicuro dovremo confrontarci con robot come quello rappresentato da John Henry.
Una tale complessità pare addirittura eccessiva per il mezzo per il quale è stato pensato, e difatti gli ascolti sono presto calati, nonostante l'alto gradimento tra i fans del settore.
Ma l'atout del film, prima ancora di trama effetti speciali e sotto testo, per me è lei.
Voglio dire LEI,Summer Glau, la simpatica robottina spezza-ossa.
Infatti il tf si sarebbe dovuto chiamare The Summer Glau Chronicle.
Già dopo poche puntate appare chiaro come la ventisettenne Texana abbia rubato la scena a a Lena Headey, non sempre convincente nel suo ruolo tant'è che le puntate più belle sono quelle dove il personaggio di Cameron è protagonista o almeno centrale nel racconto.
Cameron è protagonista infatti della più straziante scena di "spegnimento" di un robot dai tempi dell'Hal 9000 di Odissea 2001, anzi direi che ne cancella lo sbiadito ricordo.Il modo in cui implora John (che ha una giustificata cotta per lei) è da antologia.


Nella scena seguente in cui danza sembra convincere persino il truce soldato Derek di avere nascosta, in qualche parte recondita del suo splendido corpo artificiale, quella che gli uomini chiamano anima.
Non so rispondere al quesito se i Cyborg abbiano un'anima, ma di sicuro Summer ce l'ha.

mercoledì, aprile 15, 2009

La vera indecenza

Hanno detto che la trasmissione di Santoro, dedicata al terremoto, sia stata indecente.
Eppure c'erano esponenti politici di varia estrazione, qualche galoppino pidiellino,tra cui l'inascoltabile Giordano, per cui il pluralismo era ampiamente rispettato, ed infine le cose che sono state dette e mostrate erano vere e nessuno ha potuto smentirle, ed erano peraltro già apparse su vari organi di informazione.
Ora non mi metterò a berciare sull'ennesimo tentativo di censura operato dal regimetto, e nemmeno voglio ricordare che in nessun paese democratico il Presidente del Consiglio e quello della Camera possono decidere di tappare la bocca ad una rete pubblica (e nemmeno privata, se per quello).
Voglio dire cosa è indecente veramente secondo me.
E' indecente che la Protezione Civile, pur avvertita e dopo una serie di scosse di avvertimento, non abbia predisposto un immediato sgombero, quantomeno nelle zone più a rischio.
E' indecente che ci siano strutture pubbliche che non sono costruite secondo criteri di sicurezza, e addirittura non siano a catasto, (come l'Ospedale de L'Aquila)
E' indecente che Ministri e politici vadano a sfilare nelle zone terremotate, dopo che per anni(dal 2001, per l'esattezza) hanno rimandato qualsiasi piano e progetto di legge volto a prevenire catastrofi come queste, e l'ultima volta questo si è verificato nel febbraio di quest'anno.
E'indecente che si cerchi di approfittare dell'occasione per far passare l'ennesimo condono fiscale, con la scusa di far rientrare capitali dall'estero.
E' indecente che si cerchi di prelevare i soldi dal 5 per mille, ovvero i soldi destinati al volontariato e all'associazionismo, mentre non si pensi a prelevarlo da quella quota dell'8 per mille che i cittadini NON destinano ad alcuna confessione religiosa, e che viene poi data per la gran parte alla Chiesa Cattolica secondo un riparto assai discutibile a prescindere da eventuali necessità ed urgenze.
E' indecente che si sprechino 400 milioni di euro per un referendum che non interessa nessuno solo perché la Lega Sprecona ha così deciso.
Ecco; tutto questo è veramente indecente

giovedì, aprile 09, 2009

G20:la Black List a tasso zero

Lo scorso fine settimana si è svolto un importante incontro a livello internazionale, denominato G20 che ha visto riuniti i rappresentanti dei primi (o così considerati) paesi del mondo, per discutere le decisioni da prendere per fronteggiare la grave crisi economica mondiale.
Un avvenimento importante, che oggi ci appare già lontano e sfumato a causa della terribile tragedia dell'Abruzzo.
Tuttavia è il caso di richiamare un attimo l'attenzione sul G20.
A parte le solite gaffes Berlusconiane e alcuni scontri tra polizia e dimostranti, peraltro molto enfatizzati (lo so, c'è stato un morto, ma onestamente non ci sono prove che sia stato ammazzato, e in quanto alla vetrina della banca sfondata, era appunto una vetrina, dieci blackblock e 100 fotografi attorno, lo chiamerei spettacolo più che violenza....) sono state prese delle decisioni.
una di queste, molto strombazzate, prevedeva un "giro di vite" contro i cosiddetti paradisi fiscali, ovvero paesi in cui è possibile esportare capitali pagando pochissime tasse eludendo così il fisco.
Per questo è stata approntata una "black List" di questi paesi, ed è stato solennemente annunciato che ci sarebbero state gravi conseguenze per questi paesi.
Peccato che il lunedì è venuto fuori che il numero di paesi nella "Black List " era....Zero.
Insomma tanto rumore per nulla.
Nel frattempo il Fondo Monetario Internazionale scopre che i cosiddetti titoli tossici ammontano addirittura a 4 mila miliardi di dollari, ovvero circa 3000 miliardi di Euro, cioè 5 milioni ottocentomila miliardi di vecchie lire.
Il doppio di quanto era stato stimato prima.
Bazzecole.....

domenica, aprile 05, 2009

Lost- ovvero un telefilm perso per strada

Potrei parlare dell'ennesima figura da cioccolataio rimediata dal Pagliaccio di Arcore, ma preferisco concentrare la mia attenzione su qualcosa di molto più importante per i destini dell'umanità: la quinta stagione di Lost.
Ora so che tutti si aspetteranno uno dei tanti banali sdilinquimenti su Lost.
Invece io sostengo che si tratti di una delle serie TV più sopravvalutate degli ultimi anni.
Intendiamoci, pure io mi sono entusiasmato per la prima stagione, ho trepidato in attesa della seconda e ho seguito la terza con attenzione.
Poi con la quarta ho aperto gli occhi.
Il problema di questo telefilm è che è troppo platealmente un film fatto per piacere.
Difatti Lost nasce in un momento in cui gli spettatori erano attratti da reality quali isola dei famosi( in inglese Survivor, se non sbaglio) e simili.
L'idea è la stessa , mettere degli sconosciuti in una situazione diversa da quella da loro vissuta normalmente e far sì che gli spettatori trovino quelli per cui simpatizzare e quelli da odiare.
Anche il meccanismo della eliminazione rimane, infatti alcuni personaggi che non piacevano al pubblico sono fatti morire nel corso della vicenda.
Anche l'idea dell'isola è tutt'altro che originale , se pensare che alle scuole elementari ci dettero da fare dei racconti basati sull'idea che la mia classe fosse finita su un'isola a causa di un naufragio.
Qui il naufragio è aereo, e questo non so quanto sia meglio.
I vari personaggi vengono spiegati attraverso l'escamotage narrativo più classico: il flashback.
Tenuto conto che ci sono una dozzina di personaggi (o coppie di personaggi, per esempio i due sudcoreani, il padre ed il figlio, i due fratellastri) con un paio di puntate a testa ecco che la prima stagione è bella e fatta.
Il problema viene dopo, quando bisogna inventarsi una storia,e allora le cose incominciano ad ingarbugliarsi, e gli sceneggiatori incominciano a menare il can per l'aia (o per l'isola) inventandosi cose sempre più improbabili, spargendo indizi sempre più confusi e inventandosi nuovi personaggi sempre più improbabili.
Diciamolo: ma quante probabilità ci sono che ci sia un altro gruppo di sopravvissuti che viene da un pezzo di aereo cascato a miglia di distanza?
O che un truffatore come Sawyer caschi in un trappola ridicola come quella architettata per mezzo di Michael alla fine della seconda, che come questo qui ricompare sostenendo di essere fuggito dalla prigionia uno dice "sì certo..come no"?
Gli sceneggiatori lavorano per accumulo, e a un certo punto pare che quell'isola sia più frequentata del centro di Milano.
Peggio i personaggi spesso si sono già incontrati da qualche parte, oppure il padre di quello aveva incontrato lo zio di quell'altro e via discorrendo.
Quando poi si arriva al flashforward, ovvero le premonizioni su quello che accadrà (quando sappiamo dai tempi di Back to the future che modificare il passato ha conseguenze sul futuro) la misura è colma.
Il problema è che i telefilm, da Twin Peaks in poi, sono diventati simili alle soap opera.
Come queste sviluppano una trama distribuita su svariate puntate. Ed esattamente come le novelas o soap, ad un certo punto le storie devono andare avanti a prescindere se ci sia qualcosa da raccontare, per cui si trascinano avanti storie già viste o assurde per intere stagioni, spremendo fino all'esaurimento, e alle volte oltre, tutti gli sviluppi narrativi possibili, che poi sono sempre quei tre o quattro,a dir tanto(fondamentalmente qualsiasi storia c'è una storia d'amore e qualche traditore in giro ed una missione da compiere, o un mistero da risolvere).
Il problema è che in Lost il concept è più importante della storia, quello che si devono essere detti i creatori deve essere stato: mettiamo della gente su un'isola, creiamo delle aspettative e poi si vedrà.
Sempre che uno abbia ancora la pazienza di vedere, ed il calo degli ascolti negli States segnala una certa disaffezione nel pubblico.
Magari qualcosa guarderò, ma preferisco un solido procedurale come Shark, che non bara con gli spettatori.

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