sabato, novembre 14, 2020

Il covid e la voglia matta di delazione

 I regimi totalitari si sono sempre basati su un ampio consenso. Certo non ampio quanto preteso o sperato, ma pur sempre ampio. Proprio però per la natura totalitaria del potere, non  hanno mai tollerato possibili opposizioni, pe quanto blande, e soprattutto si sono sempre preoccupati di stroncarle sul nascere prima che possano diventare forti e creare grattacapi. Per questa ragione è sempre stato importante per tali regimi un attento controllo del corpo sociale. Ma per controllare bene le persone ed essere sicuri che nulla sfugga non ci si può certo affidare solo agli organi ufficiali di repressione, che proprio in quanto ufficiali sono facilmente riconoscibili, e quindi diviene altrettanto facili per i possibili "devianti" occultare i propri pensieri e  parole per non dire opere sovversive. Ecco che la figura dell'informatore, o meglio del delatore, diviene la figura giusta per poter informare le autorità preposte di eventuali comportamenti ,o anche solo intenzioni. Nelle società che si dicono democratiche il controllo poliziesco è ovviamente molto meno intenso, sorttoposto a regole giuridiche di garanzia che sono difficilmente evadibili. Il potere si premura quindi di evitare comportamente che non può sanzionare sul piano legale o giuridico, sanzionadoli sul piano ideologico o morale. Ed ecco quindi il ruolo dei massmedia mainstream, che riempiono la testa dei poveri lettori o ascoltatori di vuoti concetti pseudoetici e psuedo scientifici inducendoci a non comportarci "male" e tantomeno a pensare male Ecco quindi che si producono miti pseudoscientifici come quelle sulla alimentazione sana, che devi seguire acriticamente, altrimenti morirai giovane nel fiore dei tuoi 80 anni, oppure altri moralismi da accatto spesso legati a varie forme di marketing fra cui la "sostenibilità" e il "green" sembrano avere affiancato la insopportabile "eccellenza" italiana (O francese o tedesca o ...) Chi non è d'accordo con queste teorie viene accusato di gretto egoismo, populismo, complottismo o, ultimo e più odioso di tutti, "negazionismo"

Ma anche qui c'è bisogno, sopprattutto in tempi di coronavirus e lockdown, che nel corpo sociale nascano persone che si incarichino, del tutto spontaneamente si intende, a riportare all'ordine i trasgressori, che li spiino e li sottopongano ad un processo di umiliazione pubblico. 

Mi riferisco in particolare ad un caso, in cui uno di questi "giustizieri del Web" ha diffuso un video in cui una donna, non fornita di mascherina, veniva fermata da ben tre auto della polizia e dinveiva contro i poliziotti. Il commento era "questa persona non dotata di cervello che va in giro senza mascherina, è per colpa di persone come lei che il virus si diffonde" Il giustiziere però precisava che la sorella della persona lapidata sul web gli aveva scritto dicendo che la donna "smascherata" era stata in cura presso uno psichiatria. Quindi l'idiota aveva pubblicato un video (che non ha nemmeno ritirato anche se avvertito) di una persona con disturbi mentali e l'aveva sottoposta ad un giogo mediatico. NON solo, ma l'affermazione di questo idiota secondo il quale " se vai senza mascherina sei responsabile dell'aumento dei casi " è una affermazione dl tutto priva di qualsiasi valore scientifico, come detto dal Dottor Fauci e dallo stesso OMS e come derivante dal fatto scientifico che una persona per strada non può contagiare nessuno, dal momento che il virus di disperde nell'aria e che ci vuole almneo un quarto d'ora in un ambiente chiuso, o contatti con parti infettabili (come naso ed occhi) per poter contagiare od esser econtagiati. Tanto è vero che i casi di contagio ci sono stati nella prima fase negi ospedali e case di riposo e in quest aseonda fase in famiglia, e secondariamente a scuola e nei posti di lavoro, ma ASSOLUTAMENTE non per strada.

La logica di queste cose è la stessa di quelli che riprendono ragazzine ubriache a feste per poterle "sputtanare"in pubblico

L'emergenza da COvid risulta quindi in una sorta di delazione di massa, dove, attraverso i social, si possono controllare i comportamenti e persino le opionioni considerate "a rischio"

E questo spiega perché nella DDR ci fossero mezzo milione di spie e delatori della Stasi.


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