lunedì, luglio 31, 2006

La strage degli innocenti: Perché?

Domenica 30 luglio. E' una domenica come le altre, almeno per noi che abbiamo la fortuna di vivere in paesi che sono in pace, o almeno, che non sono teatro di guerra. Ormai le vacanze sono prossime e l'unica preoccupazione sembra quella di difendersi dal caldo. Come ogni domenica vado dai miei genitori a pranzare. Guardiamo il tg in attesa che inizi il (noiosissimo ) GP di formula 1. E una notizia stravolgente viene a turbare il sonnacchioso pomeriggio domenicale.
A Cana, in Libano, una bomba ( o forse più di una) ha centrato un edificio. Ma l'edificio è pieno di civili, per lo più bambini. Come si verrà a sapere più tardi, molti sono disabili. E' una strage, una infame strage. 60 morti di cui 37 bambini. Una strage che, fatte le dovute proprozioni, non è inferiore a quella delle Twin Towers . Mi verrebbe da gridare, da urlare, ma si sa le convenzioni sociali sono più forti delle emozioni. MI sale il sangue alla testa. Penso di sfogarmi attraverso il blog. Poi ci ripenso: meglio aspettare e vedere se ci sono novità, qualcosa che spieghi l'accaduto. E poi ci sono altri siti che sviscerano i problemi del mondo. Vado avanti con il mio stupidissimo e vacanziero post (quello che leggete qui sotto). Ma stamattina accendo la tv, cerco notizie, e mi incazzo di brutto. però incomincio a riflettere con più lucidità
E allora decido che qualche cosa va detto, oltre l'indignazione e la facile condanna ( non troppo facile se si abita in un paese così conformisticamente filoisraeliano come l'Italia)
E allora mi pongo la domanda: perché questa strage? le risposte più o meno valide che mi vengono in mente sono le seguenti
1) Errore: secondo un video diffuso dai comandi israeliani quell'edificio era il punto di partenza di lanci di missili da parte dei miliziani di Hezbollah. Il problema è che il video non dimostra nulla; può essere un edificio qualsiasi, inoltre gli israeliani si contraddicono dicendo che era da dietro l'edificio che sparavano ( o da davanti? decidiamoci!) Inoltre il video viene tirato fuori almeno 9 ore dopo la strage. Troppo tempo per non pensare ad una affannosa ricerca in qualche archivio. Infine i giornalisti presenti non vedono traccia di rampe di lancio , nè vengono trovati corpi di persone che possano essere miliziani hezbollah, nonostante le immagini vadano in diretta su tutte le emittenti arabe ( e non). Insomma una delle tante bugie israeliane.
peraltro se si sbaglia, si chiede scusa. Ma le scuse, per quanto inutili possano essere in casi come questi, non arrivano.
2) Teoria del "fallo di frustrazione": da calciofilo so che, quando un giocatore o una squadra non beccano palla, o non riescono a fare quello che vorrebbero, se la pigliano con le gambe degli avversari, e cercano di romperne qualcuna.
Tradotto: l'offensiva Israeliana non procede molto bene, anzi, finora il risultato è uno 0-0, per non dire che il mitico esercito con la stella di Davide sta facendo, militarmente parlando, sincera pena: tanti morti fra i civili, ma il potenziale di fuoco di Hezbollah rimane intatto. E le perdite tra i soldati israeliani aumentano. Addirittura le truppe sono costrette a sgomberare un paio di villaggi occupati perché vengono fatti a fettine dal fuoco incrociato. E allora ecco che arriva il "fallo da frustrazione" sotto forma di strage di innocenti. Non potendo sconfiggere chi le armi ce le ha, ce la si prende con chi non ce le ha, ed è troppo piccolo per usarle.
La differenza con il calcio, che per quanto sputtanato è un gioco con delle regole, è che qui si muore, E le regole non ci sono, perché l'arbitro è distratto, o meglio, indossa la stessa divisa di chi compie le stragi oppure ha perso il fischietto. E quindi si limita a "deplorare".
3) L'ipotesi più inquietante: Israele ha fatto quella strage, non per errore, o perché le è scappata la mano per impotenza e frustrazione, ma perché voleva fare la strage. E la voleva fare per la stessa ragione per cui ha voluto questa guerra.
Ricapitoliamo: è da due mesi che l'esercito israeliono fa strage di civili e non, palestinesi. Arrestano l'intero governo di Hamas, stroncando sul nascere qualsiasi possibile trattativa, poi mandano un gruppetto di soldati sul territorio libanese. Questi vengono arrestati (lo so, la versione ufficiale è che sono stati "sequestrati" sul territorio israeliano, peccato sia falsa, come dimostrano i primi lanci di agenzia del 12 luglio). Al posto di trattare uno scambio di prigionieri iniziano a mettere a ferro e fuoco l'intero paese. però non sfondano. E , nonostante i tentativi di coinvolgere Iran e Siria il conflitto rimane circoscritto, Tutttavia Israele continua ad avere l'appoggio USA e l'indifferenza europea ovvero la "luce verde". A questo punto la strage, con la promessa di andare avanti fino a "lavoro finito" (proprio così, uccidere è un lavoro)
Il dubbio allora è questo: e se Israele facesse il "lavoro sporco" per qualcun altro, ovvero cercassi di creare un caos in medio Oriente tale da giustificare l'entrata in guerra degli USA, che così potrebbero finalmente attaccare Damasco e, soprattutto, Teheran?
Certo, un'a strategia rischiosa, e che va perseguita calcolando bene i tempi e i modi, facendo finta di fare una azione limitata, aprendo speranze di trattative e "cessate il fuoco" abbastanza improbabili da non potere essere realizzate, insomma perseguire la stessa strategia che ha portato alla rioccupazione di Gaza, solo che stavolta con ben altre prospettive e ben altri rischi.
Spero francamente di sbagliarmi, ma il timore è che questa sia un'ipotesi tutt'altro che peregrina.
PS
Non ho volutamente messo alcuna foto della strage. Mi è parsa una forma di rispetto verso le giovanissime vittime di questo eccidio. Gli hanno tolto la vita, non togliamoli la dignità.

domenica, luglio 30, 2006

...ma sposano le brune..


Almeno così dice il luogo comune.
Per quanto mi riguarda la lista delle attrici brune che mi sposerei vede in testa, se non altro per ragioni "cronologiche" la simpatica Diane Lane, lanciata nel firmamento delle star da nientepopodimenoche il sommo Francis Ford Coppola, poi sparita per un po', causa matrimonio con Cristopher Lambert (ma chi te l'ha fatto fare, Diane?) ed ora ritornata in auge grazie a diversi film, (tra cui Complice la luna, La tempesta perfetta e qualche commediola sparsa)






Ma come resistere alla charme tutto francese di Emmanuelle Beart, e ai sui occhioni? Figlia di una modella ( ah beh, direte voi) e di un cantautore francese, Emmanuelle si è ritagliata un posto tutto suo nel panorama del cinema transalpino ed europeo. Meno fortunata invece nelle sua rare esperienze oltreoceano, dove continuano ad ignorarla.
Peggio per loro.





Una che non si può ignorare è indubbiamente Angelina Jolie . Figlia di John Voight, indimenticabile protagonista di veri e propri cult movies degli anni 70 come "Un uomo da marciapiede" e l'ossimorico nonché terrifico "Un tranquillo Weekend di paura", Angelina non ha ancora convinto nelle sue quaità di attrice, nonostante un Oscar vinto ( e chi se lo ricorda?). Per altre qualità pare invece aver convinto tutti, in particolare Brad Pitt. Che invidia!




E adesso arriva il turno di lei, anzi Lei, la vera icona di inizio millennio. Giustiziera geneticamente modificata nel cult CyberPunk "Dark Angel", dura ma con un cuore d'oro (battuta cult del serialTv "sotto la sua aria da dura e tutto quel cuoio sado-maso Max è una vera tenerona", poi ballerina di Lap dance che aspetta fedelmente il suo cavaliere senza macchia nè paura (Bruce Willis) che la difenderà in "Sin city" racchiude nei suoi ruoli le contraddizioni delle giovani generazioni. Il suo sorriso è una garanzia di genuinità. E che bel maglione!

sabato, luglio 29, 2006

Gli uomini preferiscono le bionde....


Questo il titolo di un mitico film con l'indimenticata Marylin Monroe.
Chissà poi se è vero. Che Marylin sia indimenticata.
Ma soprattutto, che gli uomini preferiscano le bionde
Per quanto mi riguarda ecco qui
una Sharon Stone al meglio della forma. Indimenticabile anche lei, ma forse per quello era meglio lasciare stare coi basic instinct 2 e 3 e 4. Forse Marylin fece Niagara 2?
Altri tempi.



Ed ecco qui la dolce e raffinata Michelle Pfeiffer, indiimenticabile in Married to the mob (il titolo italiano non me lo ricordo proprio, comunque è quello dove lei faceva la vedova di un mafioso, lui era matthew Modine e la regia di j.Demme) in I Favolosi Baker, in Batman returns e in molti altri film





E di lei che dire, della dolce e bravissima Naomi Watts. Che di lei si innamorano anche gli scimmioni di 12 metri. Anche le scimmie preferisono le bionde?
Per non parlare dei fantasmini giapponesi. ma "i'm not you fucking Momma!"








L'innocenza è una delle caratteristiche delle bionde, almeno così pare.
ma che dire di questa ALicia Silverstone ?
Siamo proprio sicuri che sia "la ragazza della porta accanto"?







Di certo non lo è Rebecca Stamos, femme fatale nell'omonimo film di Brian De Palma, nonchè mutante "cattiva" nei tre capitoli degli X-Men.






E per finire in bellezza, anzi con qualcosa di Bello, in tutti i sensi ecco Maria, Bello Maria, e mi fermo qui con i giochi di parole.
Infermiera in E.R, moglie inquieta in A History of violence e madre inquietante in The Dark.
Spero che continui ad inquietarci a lungo










Oh che sbadato, quasi mi dimenticavo di lei
E come si fa a dimenticare un premio Oscar?
Non si può, almeno in alcuni casi.
E nel caso di Charlize Theron non solo non si può, ma nemmeno si deve,
ecchecavolo!

Sono in vacanza!!

...E finalmente, dopo un anno quasi ininterrotto di duro lavoro. Avrò un po' più tempo per il blog, e per altre cose magari.
LA situazione, guardandosi attorno . è quel che è. Indulti e inciuci vari in arrivo, pensioni tagliate, il Libano, l'immondizia-calcio....C'è una gran voglia di tirare i remi in barca, e pensare ad altro.
Non mi darò al completo cazzeggio, anche se, ribadisco, la voglia è tanta.
Anyway, auguro a tutti di ricaricare le pile, almeno quelli che se lo possono permettere.
E il resto...è vita!

martedì, luglio 25, 2006

Calciopoli: Quando è peggio il tacon del buso...

Così si dice in Veneto per dire quando il rimedio è peggiore del male. Non mi viene inmente altro dopo la scandalosa sentenza che, in pratica, assolve tutti o quasi i protagonisti, dando un buffetto sulla guancia per colpe gravissime.
In effetti si può dire che la montagna abbia partorito il topolino: Di fronte ad uno scandalo di proporzioni gigantesche, in cui è stato provato che almeno gli ultimi due campionati, ( ma i sospetti riguardano gli ultimi dieci campionati) erano stati totalmente falsati, con arbitraggi che aggiustavano questa o quell'altra partita, i responsabili degli arbitri coinvolti e su su fino alle massime autorità sportive,e almeno 4 squadre (ma ce ne sono un altro paio in ballo) coinvolte fino al collo. la CAf ha così sentenziato: Juve in B a -17. fiorentina lazio e milan incredibilmente in A con pene che vanno dai 19 punti della fiorentina ai soli 7 del Milan, per giunta in Champions league, e quindi senza danno economico alcuno, einfine squalifica di pochi mesi a Carraro e Galliani.
TAnto per fare qualche paragone, nell'altro grande scandalo, quello delle scommesse del 1980, in cui tutto verteva su alcune partite forse aggiustate per lucro, ben due squadre, milan e lazio, furono retrocesse e fu squalificato per due anni un certo Paolo Rossi, in aggiunta a giocatori come Manfredonia, Giordano e altri. Nel 1974 una semplice telefonata dell'allora presidente del Verona ad un suo ex-giocatore prima di un Napoli-Verona decisivo per quest'ultima portò alla retrocessione del Verona. L'anno passato il Genoa fu retrocesso in classifica all'ultimo poato della serie B, e quindi in serie C, dopo che aveva conquistato la serie A, il che vuol dire che fu sostanzialmente retrocesso dalla A alla C per una sola partita.
Quisquilie in confronto a quanto avvenuto in questi anni.
Ed il risultato di tutt questo can-can che ha occuapto per mesi i giornali qual'è stato? un buffetto.
Anzi, vengono addiruttura preannunciati altri ricorsi, equinid, altri sconti . D'altro canto come dare torto agli juventini, che sono gli unici a pagar dazio, seppure in modo molto meno duro del previsto, tanto che loor stessi avevano chiesto una serie B con 15 punti di penalizzazione?
E' finita a taralluci e vino, certo non per molti arbitri, squalificati per anni, ma ci si chiede, per conto e per chi agivano quei signori, se poi i mandanti l'hanno fatta franca? Che senso ha prendersela con Tizio, manovalante di Caio, se quest'ultimo viene sostanzialmente assolto?
Scrivevo un paio di mesi fa: "Spero di sbagliarmi, ma alla fine il sistema assolverà tutti perché deve autoassolversi. "
Purtroppo, non mi ero sbagliato di molto

domenica, luglio 23, 2006

Un crimine contro i bambini

C'è un cosa che mi stringe la bocca dello stomaco da un paio di giorni, e non riesco a darmi pace.
Di cosa sto parlando? Ecco di cosa sto parlando...

Guardate bene, questa foto: lo so non è un bello spettacolo, anzi non è uno spettacolo. E' l'immagine di una tragedia. o meglio, di un assassinio. L'assassinio di un bimbo libanese da parte dei missili israeiliani, uno dei tanti causati da quella che in Italia i più coraggiosi hanno osato definire "una reazione eccessiva". Gli altri hanno applaudito in piedi.
Il mio scandalo non nasce dalla ipocrisia e dal criminale cinismo dei nostri (nostri?) politici e giornalisti.
O meglio, non solo da quello.
La mia angoscia nasce da questa altra foto:

Qui vediamo una bambina israeliana (in realtà sono almeno due) mentre mette la sua firma, sorridente, su una di quelle bombe. Una di quelle bombe che, tra qualche ora, o giorno, o settimana, ammazzerà qualche altro bambino, da qualche altra parte, libanese o palestinese.
I bambini sono innocenti, si dice, ed è vero. Fanno quel che gli si dice di fare. Quello che gli adulti gli dicono di fare. Ma gli adulti non sono innocenti, sanno cosa stanno facendo. Sanno a cosa servono quelle bombe e sanno cosa vuol dire far mettere una firma o, magari, qualche bel pensiero di retorica patriottica su una bomba dalla mani di un bambino.
Significa farlo partecipare a qualcosa di più grande di lui, che non conosce. Signifca invischiarlo moralmente in un omicidio.
Significa fare di lui un individuo abituato alla guerra e alla violenza, Significa abituarlo alla guerra, in modo che domani sia pronto ad andare a combatterla, ad uccidere e a morire.
Non mi interessa qui stabilire se anche gli arabi o altri fanno lo stesso. Non mi interessa perché non mi interessa stabilire chi siano i"buoni" o i "cattivi".
Voglio solo dire una cosa; che chi fa questo, chi coinvolge bambini in una guerra, chi li rende indifferenti o addirittura contenti della morte di altri bambini dovrebbe essere bandito dal consesso umano per sempre.
punto e a capo.
Già, ma quale "consesso umano"?

mercoledì, luglio 19, 2006

Il continuismo del governo Prodi

Sono passati ormai alcuni mesi dalle elezioni del 9-10aprile, e possiamo trarre qualche primo , se non bilancio, giudizio di massima.
E il giudizio, fin'ora, è tutt'altro che positivo.
Questa grande rottura che doveva esserci, almeno a livello di immaginario, non mi pare che ci sia stato. A parte una maggiore misura nei toni ( e non è che ci volesse molto) non mi pare che ci siano stati grandi cambiamenti:L'informazione continua ad essere esattamente quella che era prima, tendenziosa e superficiale, e finora non sì è visto nessun provvedimento particolarmente eccitante.
A parte l'aver "spezzato le reni" ai taxisti e ai farmacisti, da cui probabilmente dipendono tutti i guai del'Italia, non mi pare che il tanto osannato "decreto sulle liberalizzazioni " abbia mutato di molto la situazione. Tutto sommato il fatto di permettere la vendita anche ai supermarket di farmaci e giornali e altre merci non fa altro che rafforzare una tendenza già in atto, ovvero l'ulteriore crescita della grande distribuzione (che è nelle mani del grande capitale e delle multinazionali) a scapito dei piccoli negozi, ovvero della mitica ( e ormai in via d'estinzione) classe media.
I veri poteri forti sono, per il momento, lasciati totalmente indisturbati, a partire da quelli mediatici, per passare ad assicurazioni, case discografiche, Banche,Pubblicità, insomma dove ci sarebbe sì bisogno di leggi per tutelare consumatori e concorrenza si è lasciato tutto come stava.
Persino di "conflitto di interessi" non si parla più, non dico a livello legislativo, ma puramente come problema.
Riassetto dell'etere? E che cosa sarà mai?
Per quanto riguarda la politica estera mi pare che ci sia anche qui un sostanziale continuismo. In effetti si è detto che le truppe italiane andranno via dall'Irak, ma solo a partire da ottobre e a piccoli scaglioni. insomma, più o meno la stessa cosa promessa da Berlusconi,e ormai nell'ordine delle cose, visto che ormai dal gennaio 2007 anche Stati Uniti e Gran Bretagna ridimensioneranno la loro presenza.
In compenso aumetenrà la presenza di truppe in Afganistan, come se non si trattasse della medesima e disastrosa "guerra al Terrorismo" che così bene ha fatto.
Al Terrorismo, ha fatto bene.
Infine per quanto riguarda la morale pubblica le cose sono ancora più sconfortanti.
Basta citare le reiterate dichiarazioni di Clemente Mastella, vecchio arnese democristiano assurto allo scranno di Ministro della Giustizia (povera Giustizia!), su calciopoli, in pieno stile demomafioso,e i suoi complimenti a Berlusconi perché minacciando e inveendo contro i giudici, gli ha convinti a dare al Milan un buffetto al posto della meritatissima retrocessione in B.
Cose che da altre parti avrebbero portato alle dimissioni, ma da noi sono cose normali.
Infine, ciliegina sulla torta, il voto compatto con cui la camera (a parte 21 sovversivi) ha bocciato la proposta bipartisan (da parte di un deputato del PRC e uno di AN) di impedire a chi ha in essere processi e procedimenti giudiziari a suo carico, di fare parte della commissione Anti-mafia.
Non sia mai che un mafioso non possa essere giustamente rappresentato nei posti che contano.
Altrimenti che fine fa la povera democrazia?
adesso possiamo dormire sonni più tranquilli.
Tutto cambia perchè nulla cambi.

Solidarietà al Libano aggredito


"La Tana del Lupo" esprime la propria piena solidarietà alla popolazione libanese vittima dell'avventurismo degli estremisti di Hezbollah, ma sopratutto della follia sionista, e, non da ultimo, dell'ignavia per non dire collaborazione con gli aggressori della cosidetta e sedicente Comunità Internazionale, buona solo a parlare e permettere disastri.
Centinaia di Morti e almeno mezzo milione di sfollati. Fatte le dovute proporzioni, è come se in Italia ci fossero 2-3000 morti e 8 milioni di profughi.
Ci pare che si commenti da solo.

martedì, luglio 11, 2006

Alexander


Qualche sera fa ho visto finalmente il film "Alexander" di Oliver Stone. Un film interessante, pieno di difetti, anche vistosi, ma almeno un film costruito su un'idea e con qualcosa da dire.
Partiamo dai difetti: la più vistosa è la presenza di Angleina Jolie nel cast. Come la si vede ci si domanda; ma cosa ci fa Lara Croft qui? Domanda a cui non riesco a dare risposta.Eh sì la bella Angelina sembra veramente Lara Croft, o meglio, sembra capitata lì per caso, per il dovere di mettere una star femminile di peso (non in senso anatomico, si intende) Quello che sconcerta, non è solo il fatto che la Jolie dovrebbe essere la madre di uno che ha, nella realtà, un paio di anni in più di lei, ma che non fa nulla per nasconderlo. Non so, un po' di grigio nei capelli qualche convincente ruga...niente di niente. Solo nelle ultime inquadrature qualcsoa viene abbozzato. Se a questo si aggiunge la pettinatura da paggetto biondo finta di Colin Farrell si può capire perché la parte più superficiale del pubblico e della critica non abbiano preso sul serio il film.
Che invece andrebbe preso sul serio, giacché, a parte un'insistenza eccessiva sul rapporto con madre e padre, che finisce per dipingere Alexander come un complessato mammone, il che è francamente risibile, per il resto, ovvero psicologia all'ingrosso e Angelina a parte, il film è tutt'altro che il bidone che molti, anche in europa, hanno sostenuto che fosse.
Innanzitutto ha una ricostruzione storica dettagliata e credibile, a differenza di gladiatori et similia, Due scene di battaglia memorabili e che dimostrano come il tanto decantato Ridely Scott, al confronto di Oliver Stone, sia un bravo mestierante ,ma niente di più.
Soprattutto il film però mostra un uomo con un grande ideale, un ideale di cosmopolitismo e fratellanza, certo perseguito in un modo discutibile, forse l'unico modo che gli era stato insegnato, un ideale che informa e motiva tutta la sua storia, un ideale che, ad un certo punto diventa troppo grande per un uomo,
Alexander si troverà quindi a scontrarsi con la chiusura mentale e dil provincialismo dei suoi generali e compagni d'arme, che gli rimproverano di aver sposato una non-macedone, e di trattare gli "stranieri" come degli esseri umani, e non degli schiavi sconfitti. In questo percorso egli perderà il rispetto della sua gente e i suoi affetti più cari, tra cui l'amato Efestione (ben interpretato da Jared Leto) diventerà irascibile con tratti di paranoia accentuati dal largo uso di alcool ( cosa storicamente vera) ucciderà persino i suoi compagni come traditori e morirà, forse avvelenato, forse semplicemente consunto da un sogno più grande di lui.
Un film imperfetto, che non è il capolavoro che avrebbe potuto essere ma che col tempo troverà una più giusta valutazione.

Ah, dimenticavo...

L'Italia ha vinto il campionato del mondo di calcio.
La vittoria del collettivo, il mondiale del riscatto blablabla...non aggiungo altro alla colata di retorica.
Per quanto mi riguarda è stato un mondiale discreto sotto il profilo tecnico, ottimo su quello agonistico, nullo su quello tattico. Gli arbitraggi sono stati ampiamente accettabili, soprattutto in rapporto all'ultimo indecoroso mondiale nippo-coreano (indecoroso sotto tutti gli aspetti). Ottima l'organizzazione tedesca e, sopratutto una vera festa, senza violenze né atti di insensato terrorismo.
Che poi abbia vinto l'Italia mi fa piacere, ma è un particolare secondario.

venerdì, luglio 07, 2006

Perché "Il Romanista ha Ragione"


Nel forum "Impero Giallorosso", forum a cui partecipo da tempo, qualcuno ha criticato la prima pagina de "Il Romanista" che qui riporto, giudicandola troppo di parte: Posto anche qui la mia replica, perché ritengo che, al di là del caso specifico, dice alcune cose che nessuno ha il coraggio (ma sarebbe megli dire l'onestà intellettuale) di dire
"Io invece non critico il Romanista, anzi.l'applaudo.
Secondo me "Il Romanista" ha tutte le ragioni per fare quel titolo.
Innanzitutto è un giornale che si chiama il Romanista ed è quindi, apertamente ed onestamente, di parte. Diverso è il discorso se quel titolo lo avesse fatto la Gazzetta, o il CDS o tutto sport ecc.
Ma un giornale che è dichiaratamente di parte, non credo abbia l'obbligo della "obiettività" (Ammesso che esista realmente). che invece dovrebbero avere gli altri.
In secondo luogo, i giornali di cui sopra, ed altri, diciamo pure tutti gli altri,per nonparlare delle televisioni private del Nord Italia, di titoli, per non parlare di scritti o comizi televisivi, faziosi come e più di quello, ne hanno fatti e ne fanno a bizzeffe. Ancora mi ricordo quel titolone in prima pagina della Gazzetta nella magica annata 2000-2001 "La Roma ringrazia Samuel e l'arbitro".
Se la Gazzetta, che dovrebbe rappresentare tutta Italia e vende centinaia di migliaia di copie al giorno, si è potuta permettere un titolo così evidentemente fazioso e squilibrato, non vedo perché il Romanista non possa fare un titolo in cui non si offende nessuno ma si esalta solo un campione.
Infine, ragione più importante, ritengo che quel titolo sia soltanto la pura e semplice verità, verità magari scomoda per molti, ma pur sempre la verità
Innanzitutto Totti ci porta in finale, perché comunque è lui il giocatore più responsabilizzato. Se l'Italia fosse stata eliminata, cosa credete che avrebbero scritto i giornali "obiettivi" e "non schierati"? VE lo dico io: Che Totti ci aveva fatto perdere il mondiale. MAgari con qualche giro di parola più elegante, ma questo sarebbe stato.
Non gli si è per caso rimproverato per due anni l'episodio, certo riprovevole e condannabile, dello sputo a Poulsen agli europei 2004 indicandolo come il principale artefice della prematura eliminazione dell'italia, coprendo in quel modo le manchevolezze di Trapattoni e degli altri attaccanti azzurru, che sbagliarono valanghe di gol ?
E poi, se andiamo a vedere nello specifico, ci accorgiamo che è proprio così, Totti ci ha portato in finale. Non solo perché ha calciato il rigore fondamentale contro l'Australia, che non ha solo voluto dire evitare supplementari (in 10 contro 11) e una complicatissima sfida ai rigori, ma anche ha voluto dire una svolta sul piano psicologico fondamentale.
Se poi guardiamo al campionato dell'Italia, le cifre parlano chiaro.
In 150 minuti circa senza Totti la nazionale ha realizzatoun solo gol, di Iaquinta, su assist del ghanese Kuffour, nei 420' minuti con Francesco 10 gol ovvero uno ogni 42 minuti.
Inoltre buona parte dei gol sono nati o passati dall'infortunato piede di Totti
ricordiamo: passaggio a Pirlo (Ghana 1-0)
corner per la testa di MAterazzi (rep ceka 1-0)
tacco per il tiro di Zambrotta (1-0 ucraina)
cross per la testa di Toni (2-0 ucraina)
infine lancio per Gilardino che passa a Del piero per il gol del 2-0 alla geramaia.
A questi va raggiunto il già citato rigore contro l'Australia, che ricordiamo, fu sì provocato da un'azione di grosso ma questa fu innescata da un lancio di Totti.
sono cinque assist (o se preferiamo 4 e mezzo ed un gol)
ovvero sei su dieci, cioè il 60% delle azioni vincenti.
Poi per carità, tutti hanno dato il loro contributo, chi più chi meno, ma chi ha portato l'italia in finale é Francesco Totti.
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lunedì, luglio 03, 2006

THE DARK


Jon Fawcett,già con le mani in pasta in uno dei progetti Horror più interessanti degli ultimi anni, quel Ginger Snaps (da noi tradotto con il titolo di Licantropia) trilogia teen-lupesca già oggetto di culto presso i fan del genere, si ripresenta con un altro piccolo gioiellino.
Il film in questione si chiama THE DARK, e annovera come attori protagonisti Sean Bean (già Boromir in La Compagnia dell'Anello) e la splendida Maria Bello (E.R e A History of violence)
La storia, in estrema sintesi, è una storia di fantasmi, o meglio ancora di morti ritornanti, di antichi culti celtici, di segreti innominabili, di torture e, soprattutto, è una storia di amore materno per la propria figlia, e sul sacrificio estremo che, per amore, si può giungere a commettere.
Ambientato in un Galles selvaggio e desolato, il film si giova di una regia attenta a sottolinare la tensione, ma ancor di più la tensione psicologica dei personaggi e le loro motivazioni, cosa piuttosto rara nell'horror d'oltreoceano.
Anche il montaggio serrato, ancorché un po' stancante, rende perfettamente l'ambiente calustrofobico.
La vera carta vincente del film è però la straordinaria interpretazione di Maria Bello, attrice poco famosa per il grosso pubblico, ma che già si era fatta notare con una splendida interpretazione di recente con "A History of violence".
Qui rende a tutto tondo un personaggio complesso, una madre separata e un po' egoista, con un rapporto difficile con la propria figlia, tormentata da un forte complesso di colpa che cerca disperatamente di riscattarsi dalle proprie colpe fino al sacrificio finale.
Il film è uscito in pochissime copie, come sempre quando c'è qualcosa di valore, si cerca di nasconderlo.
Non sia mai che qualcuno scopra qualcosa di valido e capisca che stronzate sono i vari Codici e i cinepanettoni che ormai ci propinano a gettito continuo.
Una visione di questo film, magari in DVD, è caldamente consigliata

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