mercoledì, luglio 19, 2006

Il continuismo del governo Prodi

Sono passati ormai alcuni mesi dalle elezioni del 9-10aprile, e possiamo trarre qualche primo , se non bilancio, giudizio di massima.
E il giudizio, fin'ora, è tutt'altro che positivo.
Questa grande rottura che doveva esserci, almeno a livello di immaginario, non mi pare che ci sia stato. A parte una maggiore misura nei toni ( e non è che ci volesse molto) non mi pare che ci siano stati grandi cambiamenti:L'informazione continua ad essere esattamente quella che era prima, tendenziosa e superficiale, e finora non sì è visto nessun provvedimento particolarmente eccitante.
A parte l'aver "spezzato le reni" ai taxisti e ai farmacisti, da cui probabilmente dipendono tutti i guai del'Italia, non mi pare che il tanto osannato "decreto sulle liberalizzazioni " abbia mutato di molto la situazione. Tutto sommato il fatto di permettere la vendita anche ai supermarket di farmaci e giornali e altre merci non fa altro che rafforzare una tendenza già in atto, ovvero l'ulteriore crescita della grande distribuzione (che è nelle mani del grande capitale e delle multinazionali) a scapito dei piccoli negozi, ovvero della mitica ( e ormai in via d'estinzione) classe media.
I veri poteri forti sono, per il momento, lasciati totalmente indisturbati, a partire da quelli mediatici, per passare ad assicurazioni, case discografiche, Banche,Pubblicità, insomma dove ci sarebbe sì bisogno di leggi per tutelare consumatori e concorrenza si è lasciato tutto come stava.
Persino di "conflitto di interessi" non si parla più, non dico a livello legislativo, ma puramente come problema.
Riassetto dell'etere? E che cosa sarà mai?
Per quanto riguarda la politica estera mi pare che ci sia anche qui un sostanziale continuismo. In effetti si è detto che le truppe italiane andranno via dall'Irak, ma solo a partire da ottobre e a piccoli scaglioni. insomma, più o meno la stessa cosa promessa da Berlusconi,e ormai nell'ordine delle cose, visto che ormai dal gennaio 2007 anche Stati Uniti e Gran Bretagna ridimensioneranno la loro presenza.
In compenso aumetenrà la presenza di truppe in Afganistan, come se non si trattasse della medesima e disastrosa "guerra al Terrorismo" che così bene ha fatto.
Al Terrorismo, ha fatto bene.
Infine per quanto riguarda la morale pubblica le cose sono ancora più sconfortanti.
Basta citare le reiterate dichiarazioni di Clemente Mastella, vecchio arnese democristiano assurto allo scranno di Ministro della Giustizia (povera Giustizia!), su calciopoli, in pieno stile demomafioso,e i suoi complimenti a Berlusconi perché minacciando e inveendo contro i giudici, gli ha convinti a dare al Milan un buffetto al posto della meritatissima retrocessione in B.
Cose che da altre parti avrebbero portato alle dimissioni, ma da noi sono cose normali.
Infine, ciliegina sulla torta, il voto compatto con cui la camera (a parte 21 sovversivi) ha bocciato la proposta bipartisan (da parte di un deputato del PRC e uno di AN) di impedire a chi ha in essere processi e procedimenti giudiziari a suo carico, di fare parte della commissione Anti-mafia.
Non sia mai che un mafioso non possa essere giustamente rappresentato nei posti che contano.
Altrimenti che fine fa la povera democrazia?
adesso possiamo dormire sonni più tranquilli.
Tutto cambia perchè nulla cambi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che dire? Sono d'accordo quanto depresso...

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