domenica, luglio 24, 2011

Non ci sono parole...

NOn ci sono parole adeguate per commentare quello che è avvenuto in Norvegia.
Non così a caldo.
No, non ci sono parole....

Amy Winehouse: l'amara parabola di una Popstar

Ieri 23 luglio 2011 è morta Amy Winehouse, stroncata da un mix di alcool e sostanze chimiche, almeno a quello che dicono le prime notizie.
Sono onesto: non l'ho mai amata e non la ritenevo un personaggio a livello della fama che le era riconosciuta. Non che Amy non avesse del talento, era sicuramente di un'altro livello rispetto alle Britney ed alle Gaga che imperversano con le loro stupide e banali canzonette dance. Il suo sound particolare, che recuperava certe forme del soul e certo jazz degli anni 50, era qualcosa di diverso da quello che si sentiva attorno al 2007, ed ha aperto ad una serie più o meno riuscita di imitazioni, fino all'attuale Adele che sta spopolando ma che, senza Miss Winehouse, probabilmente non avrebbe nemmeno inciso un disco. La sua voce era pure particolare; intendiamoci, tecnicamente parlando Amy non era una grande cantante, aveva una scarsa estensione vocale e poca potenza, ma il suo timbro vocale era unico, e sembrava fatto apposta per quel tipo particolare di musica, diciamo come il cacio sui maccheroni, o il pecorino sulla matriciana.
Quello che non mi piaceva era il personaggio che si era costruita o più probabilmente le avevano costruito addosso. Non mi piaceva l'esaltazione acritica della sua "trasgressività" come se non si sapesse a cosa abusare di alcolici e droghe conduca prima o poi. Mi facevano schifo, ed ancora di più mi fanno ora, quei cosidetti "critici" o giornalisti musicali, che di fronte allo sfacelo fisico di una giovane ragazza, e di fronte a performance fiacche quando non del tutto disastrose, non solo chiudevano gli occhi, ma pure le orecchie, ed incensavano acriticamente definendole magnifiche, deliziose, impareggiabili, il tutto perché Amy stava vendendo bene e doveva vendere di più, lo show doveva andare avanti. Ancora oggi, Gino Castaldo esalta l'esibizione di Amy a Glastonbury, scrivendo che aveva fatto scomparire tutti gli altri. In realtà proprio quella esibizione mostrava una Winehouse vicina al punto di non ritorno, che barcollava e faceva fatica ad inseguire le note.
Eccovela per farvi una idea


Il problema è perché nessuno gli ha detto di smetterla, perché nessuno le ha fatto capire che aveva preso la via dell'autodistruzione, artistica prima ed infine biologica.
Penso perché l'industria aveva una gallina dalle uova d'oro da spennare, e poi da buttare via, e gli faceva comodo che il "personaggio" trionfasse a scapito dell'artista e della persona: i mass media potevano vendere di più, ed esaltare la trasgressione che " se no, non è rock" (peccato che Amy con il rock non c'entrasse nulla!).
Per me i responsabili della sua morte sono loro, ed il circo continua,inarrestabile: i suoi dischi stanno già andando in cima alle classifiche, usciranno inedite e greatest hits e DVD,e l'industria culturale potrà celebrare i suoi fasti sul corpo freddo di una giovane ragazza troppo fragile per sopportare il successo.
Che schifo!

giovedì, luglio 14, 2011

Sparlando di un po' tutto

Da quando non seguo più questo blog sono pieno di pensieri che non riesco a far uscire in modo coerente: proviamoci anche se penso che sia un'impresa destinata al fallimento.
Ci sono un sacco di cose che mi stanno sulle palle, ed un po' di queste si ammantano del carattere del Politically correct, del finto progressista, della "cosa giusta"
Per esempio dirsi preoccupati delle sorti del pianeta e dare consigli demenziali su quello che gli altri dovrebbero fare per risolvere non so, il problema del riscaldamento globale: domanda: ma esiste veramente il riscaldamento globale?
Iniziamo a darci una risposta, e poi vediamo: Perchè non sono seriamente convinto che esista veramente, visto che alla fine i dati del buon Al Gore erano falsificati (una delle scoperte di Wikileaks, tenute gelosamente nascoste da chi governa l'informazione). Gli scostamenti dalle medie sono inferiori di mezzo grado e quest'inverno è stato l'inverno più freddo degli ultimi trenta anni (e pure i due precedenti erano stati freddini), é in aumento il ghiaccio al Polo Sud, insomma, ci sarà pure il riscaldamento globale, ma non è l'apocalisse prossima ventura.
Un po' di idiozie sull'argomento natura: Diceva ieri "la Repubblica" che una fiorentina di tre etti costa 4560 litri d'acqua un kilo di ciliegie 250 e le patate al forno solo 25.
Insomma non dobbiamo sprecare acqua e mangiare di conseguenza. Peccato che queste cifre siano date alla pene di segugio. Sarà una vacca a consumare 4560 litri d'acqua e da una vacca si tirano fuori molto di più di tre etti di fiorentina: il calcolo non è quindi quello, ma anche se lo fosse (e non lo è) resta il fatto che per non sprecare l'acqua, non è che non dovremmo mangiare la mucca, ma ammazzarla subito o lasciarla morire di fame e sete altrimenti consuma lo stesso, anzi di più. Idem le ciliege, lasciamole sull'albero le mangeranno gli uccelli o cadranno ma l'acqua la consumano uguale, a meno che non abbattiamo l'albero. Insomma uccidiamo tutti gli essere viventi e risparmiermo l'acqua. beviamo solo quella e vivremo duecento anni. O no?
Prendiamo adesso la mania di dire che la plastica inquina: certo inquina, ma quei cavoli di sacchetti che ti danno quando vai a fare la spesa che si rompono subito perchè sono fatti con la merda (e difatti puzzano) sono la soluzione? servono a farti spendere di più visto che ti devi ricomprare metà della spesa ( a proposito di sprechi)
E vogliamo parlare delle lampadine a basso consumo energetico ovviamente tutte made in China? Le ho messe in quasi tutte le stanze. Risultati? Non ho visto la mia bolletta calare però dopo un anno e mezzo ne ho già sostituite due. Un buon affare per i fabbricanti, senz'altro.
Saltando di palo in frasca: a me tutta questa storia della Grecia e della speculazione mi convince poco: penso sia tutta una messinscena per fottere sempre gli stessi, da parte di quelli che sono i veri responsabili dell'attuale crisi, ovvero banche finanze, grande industria e politici servi.

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