lunedì, aprile 01, 2024

Il caso Salis: un mix di disinformazione e strumentalizzazione

E' tornato di moda il caso di Ilaria Salis, la cosidetta "antifascista" detenuta in Ungheria con accuse di violenze gravi nei confronti di presunti avversari politici.La cosa che incuriosisce di più, è il motivo per cui un banale fatto di cronaca giudiziaria abbia attirato così tanto l'attenzione mediatica rispetto a molti altri, e analizzando i fatti è facile capire perché.

Tutto lo scalpore è dato dalle foto uscite sui giornali, e va ricordato autorizzate dalla stessa Salis, che la mostrano incatenata e ammanettata. E' del tutto ovvio che tali misure vadano considerate inumane ed eccessive, ma è altrettanto ovvio che queste immagini sono servite a deviare l'attenzione della opinone pubblica dal caso specifico e dalla gravità delle accuse rivolte alla Salis, al trattamento "inumano" che lei, peraltro diventata un'idola di certa sinistra e dei media, raccogliendo anche il sostegno di personaggi ridicoli come il presentatore televisivo Fiorello che l'ha assolta urbi et orbi in diretta televisiva, cosa un tempo inconcepibile ma nell'attuale sistema dell'infotainment totalitario diventata del tutto normale.

Vediamo allora di analizzare i fatti in modo oggettivo attraverso una veloce FAQ:

La Salis viene definita semplicemente "antifascista" senza altra specifica: Chi è?

E' una militante di centri sociali con 39 segnalazioni giudiziarie e imputata in quattro processi per atti di violenza vari. Insoma una testa calda.

Perché si trovava a Budapest?

Si trovava nella capitale ungherese in quanto militante di un gruppo internazionale che pianifica ed esegue attacchi a veri o presunti simpatizzanti di estrema destra. Questi vengono identificati sulla base dei vestiti (sic!)

Di cosa è accusata?

Di avere aggredito con tale gruppo nove persone, di cui 5 gravemente, una ragazza è stata accoltellata.

Ci sono prove?

Alcune prove ci sono, l'essere presente a Budapest , avere fatto parte di questo gruppo, un manganello e alcuni filmati, seppure questi non siano chiari. Inoltre la Salis ha aggravato la sua situazione mentendo sui motivi per cui si trovava lì e sui suoi trascorsi in Italia. Non ci sono prove risolutive, ma gravi indizi certamente.

La Melis è l'unica italiana incarcerata all'estero in attesa di giudizio?

No. Alla fine del 2022 erano 2.058 i detenuti italiani all’estero, di cui 1.526 (il 74 per cento sul totale) si trovavano in Paesi appartenenti all’Unione europea. Duecento detenuti erano in Nord e Sud America, 232 in Paesi europei che non fanno parte dell’Ue, 33 in Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, 54 in Asia e Oceania, e 13 in Africa subsahariana.Di questi il 41 per cento è in attesa di giudizio, il 2% di estradizione

La Salis è quella trattate peggio?

No di certo. la Salis ha parlato di "cibo cattivo e uno scarafaggio". Decisamente poco per essere convincente come vittima di sorprusi. Ci sono persone italiane carcerate che sono morti in carcere, come Mariano Pasqualin. Altri come Mosca, detenuto in ROmania, che vive inuna cella di 30 metri quadri con altre 24 persone, costrette a defecare in un buco. E molte di queste persone sono state arrestate senza prova alcuna.

Come mai si parla solo della Salis quindi?

Le ragioni sono evidentemente strumentali: da un lato si viole attaccare Orban, uno dei pochi leader europei a non essere schierato nella demenziale ed autolesionista campagna di odio guerrafondaio contro la Russia. Dall'altro lato ovviamente la Meloni, con la sola motivazione che anima la sedicente sinistra antifascista (ma che supporta i nazisti in Ucraina e tutte le legislazioni liberticide che Ue e Onu producono a getto continuo) ovvero il fatto che sia fascista e quindi non voglia interessarsi di questo importantissimo caso, che, come abbiamo visto, è stato scelto con la lente di ingrandimento in mezzo a duemila altri. Infine serve a ricreare una identità per la sedicente sinistra, che, avendo tradito tutti gli ideali può però con l'idea della "lotta antifascista" sentirsi di nuovo importante e compatta. Infine ci sono le beghe nel governo e la divisione con il PDR Mattarella, che fa un ostruzionismo silente (ma non troppo) al governo.

Infine è un'arma di distrazione di massa, come molte altre cose, per non parlare di cose più importanti, e non solo la guerra e la proposta di trasformare l'economia europea in una economia di guerra, ma i fallimenti della cosidetta transizione ecologica, la crisi energetica e quindi economica che attanaglia l'Europa sempre di più. La povertà crescente da 12 anni ( e di cui sono responsabili tuttti i governi, normalmente a guida PD) i tagli alla sanità, una scuola fatiscente, il calo demografico (l'Italia ha perso 2 milioni di abitanti) le emergenze criminalità, e l'attacco sempre maggiore alla libertà di informazione, di insegnamento, e alla libertà di pensiero ed espressione politica, fomentata anche dalla sedicente sinistra antifascista, oltre che dalla destra.


Post in evidenza

L'OMS e la carne cancerogena: tanto fumo per pochissimo arrosto

Il 26 ottobre il mondo dell'informazione ha rilanciato una sorta di annuncio Shock. All'ora di pranzo radio e televisioni hanno &quo...