venerdì, agosto 31, 2007

Videologia 6: Cyndi Lauper - Time after time



Cyndi Lauper è una cantante che ebbe un grosso e inaspettato successo a metà degli anni 80 per poi cadere altrettanto rapidamente nell'anonimato. Di lei rimane impressa nella memoria questa canzone e il video che l'accompagnava.
La canzone, molto bella, è stata rifatta da vari altri artisti.
Nel video si vede lei che lavora in un modesto negozio di una qualsiasi cittadina di provincia americana. Una sera lei si presenta alla solita tavola calda dove si trova col fidanzato e gli amici con un nuovo ed inusuale taglio di capelli. Il fidanzato non la prende benissimo, per così dire. Questo porta Cyndi ad una decisione: quella di lasciare la piccola città, sua madre ed il fidanzato verso qualcosa di nuovo.
Il significato del video è che, se si vuole maturare e prendere in mano la propria esistenza, bisogna saper fare delle scelte dolorose, e per quanto queste siano difficili da prendere, è solo attraverso di esse che possiamo crescere.
Giorno dopo giorno
Time after time.

giovedì, agosto 30, 2007

Un argomento scomodo

Come ho accennato nel mio resoconto sulle mie vacanze in Irlanda, ho avuto la sventura ( o meglio, l'avventura) di avere il volo spostato e di dover passare la notte a Francoforte. COme spesso succede in tali frangenti, capita di conoscere altri compagni di ventura, e di chiacchierare del più o del meno. Da uno di questi, un ragazzo di Roma che mi pare di aver capito è spesso in Irlanda per lavoro e pensa di stabilirsi lì con la sua ragazza, ho appreso che i prezzi per l'acquisto di una casa sono nettamente più bassi che in Italia, a fronte di stipendi decisamente più alti.
Nel corso della conversazione il ragazzo( di cui non ricordo più il nome) ha lasciato cadere un'osservazione che mi ha molto colpito, anzi un paio di osservazioni: La prima è che il problema della non adeguatezza degli stipendi al costo della vita era secondo lui il più grosso problema in Italia, e che qualsiasi governo avrebbe dovuto metterlo al primo posto della propria agenda politica, la seconda era che trovava sconcertante come di questo problema non si parli,e sembri quasi un tabù affrontarlo.
Due osservazioni molto precise ed inconfutabili, che poggiano su dati di fatto che, proprio perché non facilmente smentibili, si preferisce bypassare.
In effetti l'Italia è uno dei paesi con i più bassi salari d'europa. Portogallo e Grecia hanno stipendi più bassi dei nostri, ma il costo della vita è molto più basso che da noi, quindi relativamente stanno meglio.
A fronte di stipendi bassi per l'uomo comune abbiamo invece stipendi altissimi per la casta politica, i più alti in Europa, e dopo tanto cianciare di tagli e "moralizzazione" leggo in queste ore di un ulteriore aumento di 340 € a capoccia.
Di questo però è meglio non parlare, meglio, molto meglio parlare del delitto estivo o criminalizzare quei disperati, sfruttati dai vari racket della miseria che sorgono nelle nostre ricche (ma solo per alcuni) società, e che vivono lavando vetri o elemosinando.
Questo fino a quando il tappo salterà, e allora saranno cazzi...

domenica, agosto 26, 2007

Enzo Baldoni


3 anni fa veniva assassinato da uno dei tanti, misteriosi, gruppi terroristici operanti in Iraq, il giornalista Enzo Baldoni. Una vicenda strana, con l'allora responsabile della Croce Rossa, Maurizio Scelsi, che andò in giro raccontando che Baldoni era in gita di piacere , pur sapendo benissimo cosa era successo. E pennivendoli del calibro di Feltri che dicevano che Baldoni era in cerca di emozioni e se l'era andata a cercare.
Un ricordo per Enzo, giornalista coraggioso e fuori dagli schemi, un abbraccio alla famiglia, ed il disprezzo per sciacalli ed avvoltoi ( e gli assassini).

Fabrizio Corona

Oh My God! direte voi, un altro che vuole parlare di Fabrizio Corona!
Vi rassicuro, non voglio affatto parlare di costui, e nemmeno delle sorelle (o gemelle, o cugine ) Cappa (si chiamano così?).
E allora perché ho intitolato così il post?
Ma per un semplicissimo e squallido motivo di opportunismo.
Ho letto che basta scrivere il nome dell'innominabile (da ora in poi) e migliaia di visitatori si riversano sul tuo blog.
Da curioso voglio vedere quanti pesciolini abboccano....

Ritornando in Italia...

Ho appreso che i vescovi hanno stabilito che sì, pagare le tasse è giusto ma non quelle "ingiuste" ovvero loro continueranno a non pagare l'ICI.
Ma qualcuno non aveva detto "date a Cesare quel che è di Cesare" già tempo fa?
Poi ho vagamente saputo di una polemica, sempre dello stesso cardinalone di cui ho rimosso il nome,nei confronti di Amnesty International, rea di essere d'accordo con l'aborto in caso di stupro. Già perché se nasce un bambino figlio di uno stupro è volontà di Dio. Domanda delle cento pistole: ma anche lo stupro allora è volontà di Dio?
A parte questi quesiti pseudo etici, non posso che constatare con una certa amarezza e anche fastidio che, in Italia, la Chiesa continua ad occupare per bene i mass media e, quindi, il dibattito politico, o quel che ne rimane.
Altra notizia e questa volta è una notizia di "giustizia": pare che un tipo abbia tagliato le corde di una imbarcazione di qualche papavero grosso. Per sfortuna del tizio in questione sulla nave c'era anche il Ministro della Giustizia (che spreco di maiuscole!) mastella (questa non ce la faccio proprio a metterla). Risultato: tizio arrestato e processato per direttissima, e condannato.
Straordinaria rapidità per un processo, che in Italia, impiega normalmente tra i 4 e i 10 anni (poi ci sono i casi tipo Piazza Fontana, in cui un processo dura 35 anni per approdare ad un nulla di fatto).
Ma si sa, la giustizia nonè uguale per tutti, e se tocchi uno della casta dominante od un suo amico, sono guai.
Se investi uno qualsiasi per strada allora la "giustizia" torna a farsi buonista.
Quasi quasi me ne torno in Irlanda...

giovedì, agosto 23, 2007

Viaggio in Irlanda


Un piccolo racconto della mia esperienza in Irlanda.
Premetto che non era la prima volta che mi recavo in Irlanda,le altre volte però mi ero limitato al sud dell'EIRE, sopratutto Dublino e le città più grosse (cork limerick Galway) più qualche gita. Non potendo muovermi che non mezzi pubblici non vidi molto. Questa volta con la macchina sono potuto andare più a mio piacere, spingendomi in zone alquanto fuori portata, le zone più "selvagge" per così dire. Inoltre ho voluto vedere non solo la parte nord dell'eire ma anche l'irlanda del Nord propriamente detta.

La partenza:
Il mezzo più veloce per andare in Irlanda è l'aereo. Purtroppo esistono pochi voli diretti, il più delle volte si è costretti a fare scalo da qualche parte, Londra, Bruxelles, Parigi. Stavolta è toccato a Francoforte, visto che il volo era con la LUFTHANSA. Soliti controlli di sicurezza prima di partire. Qui voglio aprire una parentesi: capisco la sicurezza, la prudenza eccetera eccetera, ma qualcuno mi spieghi il senso di non consentire liquidi (ovvero acque minerali o succhi di frutta "oltre i 100 ml". Che io sappia l'acqua minerale e il succo di frutta non sono esplosivi. E, se lo fossero, anche 90mil basterebbero. Credo proprio che tra 30 o 40 anni questa epoca verrà ricordata come una delle più paranoiche e deliranti della storia.
Va ben, tiramm'innanz, come disse un simpatico tipografo milanese prima di essere fucilato.
Comuque si arriva e piove. Una costante del viaggio, come vedremo


Guidare in Irlanda
Il mezzo di trasporto prescelto è stata la macchina: lo so, non sono vacanze a basso impatto ambientale come, che so andare in bici, ma l'ultima volta in bici in Irlanda ero finito all'ospedale, e andare su strada con continui saliscendi e piogge intermittenti è un po (tanto) da masochisti.
Per cui sticazzi se l'impatto ambientale è quel che è, peraltro io vado a piedi più o meno tutto l'inverno.
La famosa guida a sinistra (che poi è il contrario, la guida è a destra, ma bisogna tenere la sinistra) si è rivelato uno spauracchio, ma niente più.
IL più grosso problema è che, quando schiacciavo la frizione, automaticamente staccavo la mano destra dal volante, che annaspava nel nulla, o contro il finestrino, prima di tornare al volante, e a quel punto staccavo la mano sinistra e finalmente riuscivo a cambiare. dopo i primi due giorni ho imparato l'automatismo.
Per il resto guidare in EIRE è come stare sulle montagne russe. Nel senso che questi non spianano nemmeno la più piccola delle asperità e così è pieno di dossi, dossetti e dossettini, se prendi un po' di velocità ti fai dei su e giù che ti procurano un certo mal di stomaco.
Glli irlandesi sono tranquilli e gentili, il traffico è scarso, insomma persino per me che non sono di certo un accanito guidatore guidare è stato quasi rilassante. Il quasi si riferisce ai dossi di cui sopra e al traffico di Belfast, che poco ha da invidiare a quello di Milano o Roma.

Mangiare e bere

Poi c'è la questione cibo: noi italiano siamo viziati su questo e quando si va all'estero siamo sempre un po' con la puzza al naso. Io sono anche di Bocca buona, come suol dirsi, ma in Irlanda la puzza al naso è giustificata, vi posso assicurare.
Conoscendo i miei polli (anzi chicken) mi sparavo regolarmente la Irish breakfast (insomma beacon, salsicce, e quant'altro e qualche volta pure l'ovo) tanto sapevo che a mezzogiorno si saltava e alla sera ci si arrangiava. Alla fine non ho mangiato nemmeno male, anche se il pasto migliore è stato, guarda caso, in un ristorante indiano.
Per fortuna c'è la birra anche se, non ci crederete, ma mi sono moderato.

Irlandesi
Ho trovato ospitallità nei B&B e farm house. Semplicemente favoloso quello di Cushendal e molto simpatica la lady che ci ospitava ma comunque sempre ho trovato un abuona accoglienza.
A dire il vero a Belfast mi è parso di stare in una pensioncina più che in un B&B, però le città sono così, sotto ogni latitudine.
Gli irlandesi sono al solito ospitali e se sanno che sei straniero parlano più piano ( a differenza degli inglesi che vanno pure più veloce). L'impiegata del Tourist office di Belfast ci ha fatto lo sconto quando ha saputo che eravamo italiani.



In Irlanda del nord come detto c'è la pace ora, e le formazioni paramilitari, sia cattoliche che protestanti (queste ultime vengono sempre ignorate dai nostri mass-media ma sono sempre state ben presenti ed anche attive)hanno deposto le armi, ma il fuoco cova ancora sotto la cenere. I villaggi e quartieri protestanti sono pieni di bandiere inglesi mentre i cattolici sfoggiano quelle dell'Irlanda ( anche se in misura molto minore),
Ciò lo si vede con chiarezza nei due quartieri contrapposti di Skankill (protestante) e Falls (cattolico). Skankill mi ha fatto un'impressione inquietante. Pieno di bandierine inglesi che manco a Wembley quando gioca l'inghilterra, cose militariste, murales dedicati a Sua Maestà e cose così.
Meglio i murales di Falls, dedicati a varie problematiche, che potremmo definire "antimperialiste", da Cuba alla Palestina, alla guerra di Spagna.




Belfast

Belfast non so dire se mi è piaciuta o meno. Non è male, ma l'ho vista sotto la pioggia intermittente. Alle sei di sera (anzi a partire dalle 5 ) i negozi chiudono. per cui ti trovi a girare in una atmosfera da Ghost city.
Però, casualmente, a quell'ora si riempono i pub.
La città è piena di ragazzi e ragazze agghindati alla moda gothic/emo, con alcune imitazioni di Avril lavigne pure.
Poca polizia in giro comunque, gli irlandesi sembrano tranquilli, questioni religiose a parte.

Paesaggi

La cosa più interessante sono però i paesaggi: il verde è il colore che domina, ma non è un verde chiaro, ma un verde a tinte forti che si unisce al marrone della terra e al, purtroppo, grigio del cielo, comunque creando un insieme di colori veramente unico, molto diverso da quelli a cui siamo abituati. A Giants Causeway il mare del nord così scuro con le sue onde che si infrangono sugli scogli sovrastato da un cielo minaccioso crea un'atmosfera che è veramente qualcosa di particolare.

Le stradine che si inerpicano per sentieri sempre più stretti e impervi, con solo qualche pecora sdraiata pigramente sui margini della strada e nessun'altro intorno sono una delle immagini che mi porterò dietro.
Ho provato a fissare qualcosa di questo con la digitale.






Le foto le ho messe sul mio Myspace se qualcuno vuole darci un occhio e magari un commento è ben gradito


Ritorno

Il ritorno un po' incasinato, l'aereo faceva tappa a Francoforte ma è partito con un'ora di ritardo, così è saltata la coincidenza. HO passato la notte a Francoforte insomma, per fortuna ospitato a gratis nell'albergo della compagnia aerea. Non ho chiuso okkio però.
Ad attendermi ancora pioggia.
Il giorno della partenza suonavano i Manics Street Preachers a Belfast.
A proposito di coincidenze perse....

giovedì, agosto 09, 2007

I'm going to Ireland

Bene, cari lettori, Vi avviso che per una decina di giorni (anche di più) non aggiornerò il blog, poichè sarò nelle verde terra di Irlanda.
Beh, non è che nemmeno prima fosse tanto aggiornato....
A risentirci tra un po' allora.
See you up there!

sabato, agosto 04, 2007

Videologia 5:Kim Wilde - Cambodia



Facciamo un piccolo passo indietro. siamo nel 1981 e fa il suo esordio una bionda ragazza inglese: Figlia d'arte (il padre Marty è stato una specie di Paul Anka inglese agli inizi dei favolosi anni 60) Kim si butta in quel filone che va sotto il nome di New-wave- power pop. Canzoni veloci e asciutte con ritornelli che ti entrano nella testa, una spolveratina di new wave e quel po' di elettronica che non guasta.Al resto ci pensa lei con la sua notevole presenza scenica ed una voce che lentamente crescerà insieme al suo spessore artistico, crescita che la porterà ad aprire i concerti di un certo Michael Jackson.
Questa è sicuramente la sua migliore canzone del primo periodo, una ballata elettronica dalle cadenze ipnotiche. Il video illustra il testo della canzone, lui è un aviatore ed è incaricato di una ultima rischiosissima missione in Cambogia. Lei come Penelope lo attende mentre, come direbbe Lucarelli, L'orrore incombe. Molto freudiani i serpenti che sgusciano per il clip ed ottima l'idea della bodyart, un anticipazione di cose che verrano in futuro (vedi La tortura di Shakira)

giovedì, agosto 02, 2007

Videologia 4: Madonna - Like A Virgin



Dal punto di vista della storia dei video si può tranquillamente affermare che esista un prima Madonna ed un dopo Madonna. In mezzo, a separare le due ere c'è questo video: Like a Virgin.
Il video è un po' un'epitome di Madonna e del suo personaggio: Cantante dotata di scarso talento, e compositrice mediocre, eppure dotata di grande intelligenza e capacità di cogliere l'animo del tempo, oserei dire l'attimo fuggente.
Madonna gioca in questo video (e nel contemporaneo Material Girl) con tutti gli stereotipi della femminilità. E lo fa in modo assolutamente consapevole e dirompente. Il video ci mostra una Madonna in abiti nuziali tradizionali ovvero bianchi (e ricordiamoci che il bianco sta a significare l'illibatezza della sposa, anche se adesso non se lo ricorda nessuno) e una Madonna trasgressiva, con quello che era il suo tipico look dell'epoca (che da lì a poco abbandonerà) che si addatta al suo personaggio (come si vede nel film Cercasi Susan disperatamente)ovvero quello di una ragazza disinibita che non ha certo nel matrimonio e tantomeno nel mito della verginità il suo punto di riferimento esistenziale, per così dire.
Da questo punto di vista si tratta di un perfetto video post-moderno, che mischia antico e moderno, sacro e profano etc etc etc(iù).
Tutto il video è girato a Venezia, città romantica per antonomasia.
Poi per il resto sappiamo che "Like a virgin" sia una metafora della "fava grossa", come ci ha insegnato l'inimitabile Tarantino in "le Iene".
E comunque io, Madonna, da quando è entrata nel periodo "Papa don't preach", non la seguo più.

Segui le altre puntate di Videologia su http://itsonlyrockenroll.blogspot.com/

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