domenica, agosto 26, 2007

Ritornando in Italia...

Ho appreso che i vescovi hanno stabilito che sì, pagare le tasse è giusto ma non quelle "ingiuste" ovvero loro continueranno a non pagare l'ICI.
Ma qualcuno non aveva detto "date a Cesare quel che è di Cesare" già tempo fa?
Poi ho vagamente saputo di una polemica, sempre dello stesso cardinalone di cui ho rimosso il nome,nei confronti di Amnesty International, rea di essere d'accordo con l'aborto in caso di stupro. Già perché se nasce un bambino figlio di uno stupro è volontà di Dio. Domanda delle cento pistole: ma anche lo stupro allora è volontà di Dio?
A parte questi quesiti pseudo etici, non posso che constatare con una certa amarezza e anche fastidio che, in Italia, la Chiesa continua ad occupare per bene i mass media e, quindi, il dibattito politico, o quel che ne rimane.
Altra notizia e questa volta è una notizia di "giustizia": pare che un tipo abbia tagliato le corde di una imbarcazione di qualche papavero grosso. Per sfortuna del tizio in questione sulla nave c'era anche il Ministro della Giustizia (che spreco di maiuscole!) mastella (questa non ce la faccio proprio a metterla). Risultato: tizio arrestato e processato per direttissima, e condannato.
Straordinaria rapidità per un processo, che in Italia, impiega normalmente tra i 4 e i 10 anni (poi ci sono i casi tipo Piazza Fontana, in cui un processo dura 35 anni per approdare ad un nulla di fatto).
Ma si sa, la giustizia nonè uguale per tutti, e se tocchi uno della casta dominante od un suo amico, sono guai.
Se investi uno qualsiasi per strada allora la "giustizia" torna a farsi buonista.
Quasi quasi me ne torno in Irlanda...

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