mercoledì, dicembre 07, 2022

Cinema: il politicamente corretto floppa

 


Cinema: Il politicamente corretto floppa

La valanga di film politicamente corretti e ispirati alla ideologia Woke, che ha caraterizzato gli ultimi 5-6 anni, sembra che si stia tramutando in una frana a livello economico, traducendosi in sempre maggiori flop.

Il primo esempio che viene in mente è “gli anelli del potere” soprannominato gli anelli di Cipolla per le lacrime che ha prodotto, sia ai fans di Tolkien, per il tradimento del testo originale e la mediocre realizzazzione, ma soprattutto ai produttori e ad  Amazon, che si sono ritrovati per le mani un flop spaventoso. Difatti, dopo aver già annunciato ben 5 stagioni non sanno cosa fare per rilanciare la serie prima che affondi definitivamente, producendo un disastro finanziario.  Anche la serie She-Hulk, dove il noto protagonista dell'universo Marvel ci viene proposto (o propinato) in versione femminile, ha raccolto pochissimi consensi nel pubblico, vista la totale alterazione del personaggio, che non cambia solo sesso ma anche caratteristica del personaggio, passando da Mostro maledetto che salva il pianeta, ad una tipa che è superfiga in quanto mostruosa, e, soprattutto, donna.

Passando al cinema sia Wakanda Forever che The Woman King, hanno fatto meno bene della aspettative. Se il primo non può essere definito un flop, ma sta comunque incassando molto meno del previsto (-67% dopo il primo week end ) il secondo, proposto come la rivincita delle donne di colore africano, Ha incassato più critiche che consensi. In effetti quello che ci viene spacciato per un empoworment della donna afro, è in realtà una lettura distorsiva della storia, per cui delle bande di guerriere che agivano per un Re in una società patriarcale (  e sul serio patriarcale! ) e sottomettevano popoli procurandosi degli schiavi vengono spacciate come eroine  dell'antirazzismo .

Non c'è da stupirsi che, nonostante il trucchetto di dire che se non ti piace il film sei sessista e razzista i numeri non siano grandiosi : 67  milioni per una produzione di grande Budget e distribuito capillarmente sono mediocri.  Anche Don't worry darling, nonostante la pubblicità avuta dal film per via di veri o presunti litigi ha avuto scarso successo di critica e pubblico. Ma i due flop più evidenti  sono quelli della settimana del Giorno del Ringraziamento.

She said, un film processuale giornalistico che parla dello scandalo che ha portato al movimento “Me Too” è stato un vero disastro, incassando al momento meno di 5 milioni di dollari in 2 settimane nonostante una distribuzione importante in pià di 2000 sale. Si è detto per giustificare il magro bottino che i film per adulti non trainano più il pubblico, ovvero Hollywood dopo aver puntato per dieci anni su film per bambini ed adolescenti si accorge di aver fatto un disastro. Ma questa lettura non basta., perché film per adulti come Glass Onion. Knives out distribuito in circa 700 sale per soli 3 giorni ha incassato più di 13 milioni di dollari e film per adulti come The Menu e The Banshee of Inesherin stanno incassando molto meglio.

Ma è il caso di Strange World che taglia la testa al toro e mostra come il pubblico semplicemente sia stufo di determinate ideologie che gli vengono cacciate nello stomaco (e nella testa) a prescindere da chi sia il pubblico di destinatari. In questo caso è un film di animazione Disney, ovvero la casa di produzione che più di ogni altra ha puntato sulla ideologia Woke di inclusività a 360 gradi. Il film è la summa del politicamente corretto, una famiglia interrazziale, un figlio gay, il cane è diversamente abile, ed infine quello che devono fare è salvare il pianeta da….. sì avete azzeccato! gli idrocarburi ed il riscaldamento globale !!

Risultato:  20 milioni dopo 15 giorni nonostante il periodo favorevole ad ottimi risultati e la distribuzione in ben 4150 sale, ovvero uno dei flop se non il flop maggiore per la Disney, che difficilmente rientrerà dalle spese (stimate attorno ai 150 milioni di dollari, ma forse sono 180)

E la Disney piange anche sul piano del suo canale TV: Disney plus ha raggiunto una perdita eccezionale di 1 miliardo e mezzo di dollari.

Il detto Go Woke Go Broke (diventa politicamente corretto e finirai in bancarotta) sembra realizzarsi ogni giorno di più. Basterà per tornare a vedere film di intrattenimento senza più messaggi stereotipati a senso unico?

domenica, novembre 27, 2022

Mondiali in Qatar: calcio, dollari ed ipocrisia

 


Sui mondiali di calcio in Qatar si stende inesorabile ed inevitabile, il velo sempre confortante della ipocrisia. Partiamo dai fatti: L'assegnazione del mondiale in Qatar è stato deciso ben 12 anni fa, con una decisione già discutibile per i tempi affrettati. Normalmente si decidono i mondiali di volta in volta con al massimo 8 anni di anticipo, tempo necessario per presentare i progetti e dimostrare di poterli realizzare. Attualmente sono assegnati i mondiali del 2026 ai paesi nordamericani (USa Canada e Messico) mentre non si ha l'ufficialità per i mondiali del 2030. Nel 2010 furono assegnati in tutta fretta e furia l'edizione del 2018 alla Russia e quella del 2022 al Qatar. La decisione fu controversa dapprincipio, soprattutto per ragioni sportive. Un paese senza alcuna tradizione calcistica, caratterizzato da un clima così caldo da rendere obbligatorio la disputa inedita durante l'inverno, creando non pochi grattacapi organizzativi  soprattutto alle federazioni europee . Poi c'erano altri problemi, il fatto che il Qatar non sia un paese democratico particolarmente attento ai nuovi e antichi diritti umani(per usare un eufemismo), a cui si possono aggiungere l'inaccettabile bilancio in vite umane per costruire stadi ed infrastrutture mancanti, infine, anche se a nessuno pare importare molto, l'appoggio finanziario dato al terrorismo islamico. Tuttavia nessuno ha mai parlato di boicottaggio, fino ad una settimana prima almeno. Le uscite di Fiorello ci sarebbero state se l'Italia avesse partecipato? Non credo. In quanto alla Germania, i cui giocatori hanno fatto una vera e propria messinscena tappandosi la bocca, perchè "censurati" (in realtà la FIFA ha ammesso che potesse essere indossata una fascia con scritto "No discrimination", ma i tedeschi come loro solito volevano fare di testa loro e mettersi la loro fascetta, si sono fatti fotografare con le mani sulla bocca per poi perdere pietosamente contro il Giappone), avrebbe potuto semplicemente non partecipare alla competizione, ovvero fare un vero boicottaggio. Boicottaggi sportivi in passato ce ne sono stati. L'URSS non giocava contro il Cile ed il Sudafrica nel tennis e negli altri sport. Gli USA boicottarono i giochi olimpici di Mosca, e l'URSS li ripagò della medesima medaglia ai successivi giochi di Los Angeles etc. Insomma se si pensava e si era veramente convinti di avere delle ottime ragioni per boicottare questi mondiali, beh, c'erano 12 anni di tempo per farlo e magari riuscire a far cambiare la decisione. Ma queste manfrine hanno solo un nome: ipocrisia.

domenica, novembre 20, 2022

Serie Tv: promossi e bocciati

 


 Nell'ultimo anno (diciamo due)  ho potuto dedicarmi ad una delle mie passioni, peraltro condivise da sempre più persone, quella delle serie Tv, di cui ho parlato anche altre volte: ormai questo tipo di arte è stata sdoganata da tempo ed è ormai accettato da molti che i telefilm non siano affatto espressioni cinematografiche minori, ma anzi oggi sono spesso superiori ai film per qualità e argomenti affrontati

In ordine sparso ma fondamentalmente per argomento partiamo da uno dei più attesi (e deludenti) telefilm.

Anelli del Potere (Rings of Power): questa serie TV è stata ampiamente reclamizzata, e pompata oltre ogni limite, e già questo poteva far pensare male, si è data una importanza esagerata al casting multietnico, allo scopo probabilmente di creare un falso dibattito che portasse pubblicità alla serie, e probabilmente per pararsi le chiappe con la storiella ormai insopportabile di "rendere moderne le storie". Altre polemiche e dubbi riguardavano la canonicità della serie, ovvero l'aderenza all'universo creato da Tolkien, e già ben portato sullo schermo da Peter Jackson (che non è il primo pirla che passa, diciamolo...)

Bene, direi che, anche facendo finta di non notare che il cast multietnico è stata una sciagurata idea, buttata lì a casaggio con personaggi che sono "diversamente caucasici" random senza nessun nesso logico, e che la serie centra con Tolkien quanto una puntata di Zelig (a cui assomiglia decisamente di più) gli anelli del potere vincono ampiamente il premio di peggior serie dell'anno (e forse del decennio, ma non voglio esagerare). Sostanzialmente siamo fronte ad una fan fiction scritta male: personaggi appena abbozzati e poco sviluppati, spesso simpatici come una  mano ar culo, situazioni assurde, contraddizioni del racconto e buchi di sceneggiatura, dialoghi spesso noiosi e malscritti, abuso della slow motion manco fosse un film di Packinpah, e anche tanta noia da cui ci si risveglia ogni tanto perchè ci sono alcune scene d'azione girate in modo dilettantesco  e che inducono alla risata. Un vero disastro, a tal punto che Amazon, che ha prodotto e pubblicizzato la serie buttandoci tipo un miliardo di dollari, non sa cosa fare di questa roba e già si parla di un "reboot" (sic!") voto: un generoso 3 per via della fotografia almeno quella di ottimo livello.

House of the Dragon: Per fortuna per gli amanti del fantasy, praticamente in contemporanea a RoP, è uscito questo prequel de "il Trono di Spade". Anche su HotD c'erano molti dubbi, più o meno per gli stessi motivi ma soprattutto per la delusione delle ultime due stagioni, invero deludenti, di GoT. Invece fin dalla prima puntata la serie riesce ad appassionare, con una trama ben scritta, personaggi convincenti, ottime interpretazioni, ottima regia ed effetti speciali come si deve (altro che Mannari che sembrano gatti randagi bavosi!).  Tra l'altro la serie ha il merito di mostrarci dei personaggi femminili forti che sono tali proprio a causa del loro essere donne, basti vedere come affrontano con coraggio il parto, anche se in una società come quella era più rischioso che andare in guerra. Qualche piccolo difetto c'è, ma non posso altro che aspettare la prossima stagione con l'acquolina alla bocca. Voto 9

Romulus: Altra nota dolente. Questa serie Tv, dopo una promettente prima stagione, purtroppo si è arenata nel modo peggiore, ovvero è caduta proprio su quello che deve essere la base di una serie storica, ovvero la veridicità storica. Se nella prima stagione la rilettura del mito di Romolo e Remo e della fondazione di Roma poteva essere discutibile, ma indubbiamente era interessante e reggeva sul piano narrativo, qui purtroppo va tutto a ramengo dall'inizio. La stagione si chiama la guerra per Roma, e narra i fatti che scaturiscono dal ratto delle sabine. La storia è nota, i romani, una popolazione raccolta fra sbandati, rifugiati, apolidi e banditi vari, insomma non proprio dei "bravi ragazzi" scarseggiano di donne, e le popolazioni locali non vogliono dare in spose a questi energumeni le loro figlie. Perciò i romani, dimostrando che i vicini non hanno proprio tutti i torti a diffidare di loro rapiscono le ragazze "ratto delle sabine" provocando la ovvia reazione. Alla fine tutto rientra grazie proprio alle sposine sabine che si frappongono fra mariti e fratelli e padri) A parte il finale alla volemose bene, tutto qui è cambiato, i Sabini vengono descritti come degli imperialisti che vogliono sottomettere i poveri romani, le sabine rapite sono le vestali/sacerdotesse, che vengono prese in ostaggio per proteggersi (ma la cosa pare non funzionare molto) ed infine la pace finale avviene per via di una suprecazzola inventata dalla vestale sposa di Romolo (che uccide il fratello Remo per via del suo pacifismo mistico ma poi cambia idea e si arrende (!)) che fa credere al Re dei Sabini (descritto come una specie di Rockstar del Glam rock) che si tratti del suo fratello abbandonato nel bosco (cioè?) Come potete vedere un vero pasticcio, ed è un vero peccato, Gli elementi per fare una valida seconda stagione c'erano tutti, buoni attori, personaggi importanti, ottima ricostruzione storica come costumi ed usi, e alcune scene e puntate non sono male, soprattutto gli scontri militari e i momenti più avventurosi(non molti)e la regia è di ottima qualità, ma le scelte di sceneggiatura anche a proposito dei personaggi risultano poco convincenti.voto 5,5

L'assistente di Volo: Simpatica commedia/giallo, ne ho vista la prima e la seconda stagione. La prima stagione è stata veramente una bella sorpresa: la storia è quella di una Hostess (Kaley Cuoco di The Big Bang Theory)  sbarazzina e fuori di testa che viene coinvolta in una trama di omicidi, complotti e altre cose decisamente più grandi di lei, ma in qualche modo riesce a cavarsela. La seconda stagione è più o meno sulla stessa riga, ma diventa in alcuni momenti decisamente pesante e ripetitiva, e la storia è meno brillante, insomma discreta ma non di più. Temo per la terza stagione.. voto stagione 1: 8,5 stagione 2 : 6,5

Delitto a East Town: bella miniserie gialla, prodotta e intrepretata da Kate Winslet, che dimostra ancora una volta quanto sia una brava attrice. Una poliziotta controversa indaga su un rapimento e scopre le magagne di un paesino di "brave persone normali" . la banalità del male. voto 9

Per rimanere in America e non allontanarci dal tema giallo Thriller ecco Yellow Jacket, serie molto interessante che racconta di 4 ex componenti di una squadra di calcio femminile che vent'anni prima erano state protagoniste di una oscura vicenda, un disastro aereo da cui si erano salvate, ma nascondono (più di ) un segreto: E il passato tornerà a farsi sentire... Prima stagione molto promettente, anche se forse vengono svelate troppe cose troppo presto. Cast ottimo di attrici anche ben conosciute. voto 9

TOrniamo in Italia per Petra una serie TV gialla. Ho iniziato a vederla con un certo scetticismo, che si è man mano diradato, anche se la serie non mi ha convinto del tutto ed una volta finita non mi ha lasciato un gran ricordo,Tratto da una serie di libri di una autrice spagnola a cui la serie si ispira piuttosto liberamente, interpretato da Paola Cortellesi (brava, ma tutt'altro che straordinaria, fa il suo insomma) ci presenta storie discrete ma non sempre convincenti, le puntate seguono un canovaccio che è sempre quello, presentazione del caso, falsi indizi che portano ad una conclusione prematura che poi viene rovesciata. La regia è buona decisamente per una serie italiana, gli attori decenti (non tutti) ottima scelta musicale, ma le puntate sono troppe lunghe, il rapporto fra la protagonista, ispettore di polizia ed il suo vice, non riesce veramente a decollare (è possibile che ai giorni nostri due colleghi si diano del lei, e poi si comportino come due amici per la pelle, per quanto invece continuino a punzecchiarsi senza troppa verve?). In più la serie si svolge a Genova, ma potrebbe svolgersi dovunque, perché di gente che parla genovese, di piatti genovesi e vita genovese non si vede nulla. voto 7

Un paese europeo che propone ottime serie TV è la Germania, un paese non ancora inquinato dal politicamente corretto ( o almeno non lo sono le loro produzioni) e che punta alla qualità delle proprie produzioni, più che all'adesione a qualche ideologia preconfezionata. Ne è ennesima prova, oltre al bellissimo Babyon Berlin, la serie Pagan's Peak, di cui ho visto le prime 2 stagioni. PP ci propone non uno ma due ispettori di polizia, tra loro quasi antitetici ma il cui Mix funziona a meraviglia e non appare affatto forzato (a differenza di Petra). Una è tedesca, è una donna single animata da un profondo senso di giustizia e compassione che vive in modo addirittura esagerato, mente l'altro è un austriaco, un poliziotto non propriamente onestissimo e cinico al punto giusto, apparentemente disinteressato al proprio lavoro,ma che è in realtà un abilissimo detective un po' alla ispettore Callaghan, e non esita ad utilizzare metodi non propriamente canonici. le due stagioni sono entrambe molto dark, basate su un pessimismo di fondo La giustizia in qualche modo trionfa ma non la verità, questa infatti deve in qualche modo essere messa da parte, perché alla fine è irraggiungibile e sarebbe di ostacolo al raggiungimento della giustizia. I due protagonisti rimangono tormentati ed insoddisfatti nonostante apparentemente trionfino, come rimangono separati perché i loro metodi e la loro filosofia sono diversi e antitetici. Niente storielle d'amore o sesso all'americana. Non certo ottimista ma molto realista. prima stagione 10 seconda 9 (si disvela forse troppo presto il colpevole)

Babylon Berlin stagione 4. Una delle serie tv più belle di sempre, nella quarta stagione proseguono le avventure dei due protagonisti, il commissario Rath e la (ex) detective Charlotte, in una Berlino sempre più alla mercé delle imprese dei nazionalsocialisti delle SA, in cui il commissario Rath si infiltra. A differenza di PP, qui i due protagonisti finalmente finiscono felicemente a letto, e non per dormire, ma dopo 3 stagioni ci sta. Rispetto alle perfette due stagioni iniziali e alla solidissima terza, qui qualche piccola crepa c'è: non si capisce bene quale fra le varie storie sia quella principale, si presume quella più politica, visto che poi sappiamo come sono andate le cose in Germania negli anni 30, qualche piccola forzatura e banalità c'è (il nipote/figlio ormai nazificato che forse si denazificherà con la sorellina teppistella di Charlotte, con la quale parte in treno verso chissà dove..) ma il livello di regia e scrittura rimane comunque decisamente alto e irraggiungibile per il 95% delle altre serie: voto stagione 4: 9 (voto complessivo 10)

Vigil. Ci spostiamo nella perfida albione per questa serie crime di ambientazione militare, con una tematica ahinoi alquanto attuale: Una misteriosa morte a bordo di un sottomarino nucleare inglese su cui indaga una poliziotta tormentata (ma va? che strano...) da un incidente mortale in cui ha perso la vita...non ricordo più chi, ah sì, il marito. Lei è tormentata da questo ricordo talmente tanto da soffrire di allucinazioni. Ha trovato però un nuovo amore ( controverso anch'esso) in una dottoressa che guarda caso segue anche lei l'indagine. Insomma ci hanno messo dentro la tematica Lgbt altrimenti non va bene. Nonostante questo la serie è godibile e ben fatta, anche se l'ideologia di fondo (i russi sono cattivi e i pacifisti nel migliore dei casi degli utili idioti se non dei corrotti vendipatria) non è che mi induca a fare la Ola, tuttavia c'è di molto peggio, ed una guardata puà essere consigliabile. Voto 7.5

Wolfe: altro film britannico, ma in questo caso c'è poco da salvare. Si tratta di una sorta di Dr House politicamente corretto, e dal momento che non c'è nulla di più politicamente scorretto del Dr House (serie che difatti è finita nel 2012, quando hanno inziato ad ammorbarci col pc) potete capire che non è gran cosa: anche perché i casi che deve risolvere questo Dottore, che tiranneggia (ma fino ad un certo punto, è politicamente corretto non dimentichiamolo!) non sono un granché e passano in secondo piano rispetto alla descrizione dell'ambiente e dei suoi colleghi e della sua famiglia, descrizione che non è un granchè. Ho dimenticato di dirvi che il Dottor Wolfe ha la pelle di colore scuro, ma credo si fosse intuito, perchè se fosse stato bianco non ci sarebbe nemmeno stato un motivo per girare la serie: voto 5

Coroner: torniamo dall'altra parte dell'oceano per questa serie Canadese, che ci presenta una donna il cui marito ha perso un sacco di soldi ed in più si è fatto venire un infarto ,probabilmente non mangiava "corretto", lasciandola in un mare di guai, insomma il classico maschio tossico eterosessuale. La vedova, con figliolo debitamente gay e fornito anche di fidanzatino gay, è ovviamente giovane e bella e intelligentissima, trovo un nuovo amore in un misterioso uomo dei boschi che ha un passato nelle forze speciali canadesi in cui deve aver fatto qualcosa di brutto, ma lo ha fatto per la democrazia e la patria, quindi va bene così e non rompiamo troppo,  e vive pure in modo supersostenibile ed è vicino di casa. Poteva andarle peggio: per il resto come in Wolfe ci sono dei casi poco interessanti che lei risolve perché...è lei è donna e quindi può, voi no. Il telefilm come capirete è il top dei luoghi comuni woke e pc: su 12 personaggi ricorrenti compresa la protagonista 5 sono gay, insomma il 40%, mi pare un poco esagerato, così come di Black People mi pare ce ne sia una percentuale decisamente superiore al reale (3,5% per la cronaca) ma magari sono io che mi preoccupo di queste quisquilie eccessivamente. Diciamo che il telefilm è vedibile, ma se ne può fare tranquillamente a meno, almeno per la prima stagione (poi mi sono fermato, proprio non ce la faccio...) voto 5,5

Westworld stagione 4: ecco questa è forse la più grande delusione di sempre. Dopo una ottima prima stagione questa serie si è inabissata sempre di più nei territori della noia e della inutilità, diventando sempre più noioso, confuso, insensato. Se la seconda stagione era un pasticcio creativo, la terza è solo un pasticcio e questa quarta nonostante alcune flebili promesse nelle prime puntate diventa talmente grossolanamente incasinata ed incompresibile da essere addirittura invedibile. Un vero peccato tenuto conto del cast sontuoso e degli effetti visivi di prim'ordine. Ma alla fine dei conti è la storia che conta e quando questa non c'è più, sostituita dalla necessità di voler stupire, ecco che il disastro è annunciato- voto 4

Reacher: serie tra le meno pubblicizzate fra quelle reperibili sul servizio Prime di AMazon, risulta sorprendentemente buona: Nulla di eccezionale, beninteso, ma un action ben fatto, con un protagonista per una volta Politically incorrect, bianco, etero, militare, che mangia schifezze come se non ci fosse un domani e se ti devespezzare le ossa lo fa senza buonismi di sorta. Viene affiancato nella sua lotta per la giustizia (ma anche per la vendetta) da un poliziotto nero ed una poliziotta bionda e bianca: Ah be' mi pareva, direte voi, siamo sempre nella solita ricetta Pc. Ed invece no, perché il poliziotto non è ben visto dai locali, perché proveniente da Boston, ma lui mai fa la vittima del razzismo dei bifolchi del sud, ma va dritto per la sua strada, come la ragazza fa la poliziotta senza mai lamentarsi del maschilismo degli altri poliziotti e di come sia dura fare la sbirra etc, anzi ha come motivazione aggiuntiva la vendetta per la morte del suo mentore, che pur essendo uomo non l'ha mai molestata o roba del genere. Insomma un film che esce dai luoghi comuni ripetitivi di quest'epoca, ha una solida struttura da giallo, certo alcune cose sono debitamente esagerate ma non troppo, e si lascia vedere con piacere, soprattutto intrattiene senza rompere l'anima. Non indimenticabile ma gustosto. Diciamo 7.5


martedì, novembre 01, 2022

La distruzione delle indentità


Un regime totalitario per esistere e riprodursi ha bisogno di non avere alcun tipo di reale opposizione.  L'opposizione maggiore ad un regime totalitario che vuole imporsi proviene da modi di pensare e agire precedenti alla instaurazione del nuovo regime. Questi modi di pensare e agire rappresentano le identità della vecchia società. Il nuovo deve sostituire il vecchio assorbendolo o distruggendolo. Una identità residua rappresenta un pericolo per il nuovo regime totalitario, in quanto rappresenta una forma di resistenza, magari anche passiva, che conserva i vecchi caratteri della società che si vuole sostituire.

Per questa ragione l'attuale sistema tecnocratico che vuole rimodellare la società attraverso la messa in atto di quel piano chiamato Great Reset, vuole distruggere ad una ad una tutte le identità potenzialmente pericolose per il proprio progetto di nuovo ordine e nuovo dominio. 

Da ciò l'attacco a tutti i tipi di indentità: si è iniziata con la identità di classe, per cui è stato distrutto il concetto di classe operaia o  lavoratrice (da quanti anni non sentiamo più questo termine?) sostituito con l'imbelle e tremebondo "ceto medio" termine che non ha alcun significato esplicativo serve solo per mistificare l'appartenenza di classe, sostituita dal concetto di "ceto" che non riguarda l'appartenenza economica ma solo quella culturale. Poi si è passati alla identità nazionale, poi a quella linguistica, sostituendo la lingua nazionale con un miscuglio di anglicismi e termini "innovatori", non parliamo dei dialetti, già vituperati da tempo. Poi si è attaccato le tradizioni culinarie dei paesi, prima con la diffuzione del trash food di origine americana, poi con la diffusione di mode e alimenti spacciati per "salutari" ma che dietro portano l'ombra delle multinazionali produttrici di OGM (vedi la industria delle soia e mode come quella vegana) ed infine cercando di imporre il consumo di insetti, ultima stazione della aberrazione culinaria. Neppure la storia è stata risparmiata, ed ecco la cosidetta Cancel Culture, che vuole cancellare personaggi ed eventi ritenuti scomodi, cancellando però anche la identità storica, che si crea attraverso il percorso storico che ,nel bene o nel male, un popolo percorre.
 

Questo fino ad arrivare all'attacco alla identità biologica delle persone, le differenza di sesso, che sono un dato biologico e naturale non modificabile, secono la folle e antiscientifica teoria del gender fluid, creata non per proteggere fantomatici diritti, ma per distruggere persino la identità sessuale.

Tutta questa follia ha uno scopo preciso: distruggere il vecchio individuo con uno nuovo, disposto a credere a qualsiasi assurdità gli venga propinata (uso della pseudoscienza e lotta alle cosidette fake news) senza nessuna identità da difendere, e quindi prono a qualsiasi volere dell'Imperatore. 

Il problema è che il sistema si è impegnato in una guerra contro la Russia, da cui uscirà perdente: infatti la Russia ed il popolo russo hanno una identità, l'Europa non he ha più alcuna, è quindi destinata alla sconfitta, insieme ai suo folle progetto.

sabato, ottobre 29, 2022

I ghiacciai dell'artico continuano a non sciogliersi!

 


La storiella che i ghiacciai dell'artico si stanno sciogliendo e che spariranno nel giro di pochi anni è una delle narrazioni più gettonate degli ultimi decenni. Tuttavia questo non significa che sia vera. Come tutte le bufale che si rispettino, essa trae origine da un fatto reale, seppure esagerato ed estrapolato dal contesto. Il fatto reale è che le osservazioni effettuate attraverso i satelliti a partire dal 1979 mostrano un calo evidente del livello dei ghiacciai marini, in particolare fra la metà degli anni 90 e la metà del decennio scorso. Il contesto da cui è estrapolato è l'andamento dei ghiacciai nell'attuale era integlaciale, o quantomeno degli ultimi 100 anni. In realtà ciò che sappiamo ridimensiona molto queste osservazioni, perché l'anno di partenza delle rilevazioni è considerato l'anno con maggiore estensione dei ghiacciai marini dal 1910 almeno. In ogni caso svariati scienziati e non hano predetto a partire dal 1988 la sparizione totale dei ghiacciai, addirittura anche nei mesi invernali ! Nel 2007 Al Gore in persona, di fronte a milioni di persone collegate in diretta, affermò che entro 7 anni non ci sarebbero stati ghiacciai nell'artico. Questa predizione è stata poi spostata in avanti per cui non solo il 2014, ma il 2015, il 2016 etc avrebbero dovuto vedere l'addio dei ghiacciai marini a questo mondo crudele e surriscaldato. Ovviamente non è successo niente del genere, in copertina mostro la situazione nel 2007, nel 2012 (anno di maggiore scioglimento estivo) e quello di quest'anno. E' evidente che non solo le previsioni catastrofiste non si sono avverate, ma la tendenza pare essere addirittura inversa, con un leggero ma significativo aumento soprattutto negli ultimi 2 anni. un altro grafico mostra l'andamento  dal 2006 e anche qui vediamo come la situazione sia in realtà stabile. Insomma al momento non c'è nulla che faccia pensare ad una improvvisa sparizione dei ghiacciai, ed infatti i più furbi hanno aggiornato la previsione: i ghiacciai sparirano un qualche anno previsto fra il 2030 ed il 2052. Non so se nel 2053 sarà ancora vivo, ma sono abbastanza sicuro che i ghiacciai saranno ancora lì, e probabilmente ce ne saranno anche di più di adesso


 

venerdì, settembre 30, 2022

La protesta più stupida di sempre

 


Il Liceo Manzoni uno dei licei classici più famosi di Italia è stato occupato. Per protestare contro i tagli all'istruzione?, Contro la ormai imminente terza guerra mondiale? contro il carovita, la crisi energetica o l'attacco che viene portato alla Scienza e alla Cultura dalla politica ? No, niente di tutto questo. Come ha detto una studentessa dall'aria tutt'altro che sveglia "per protestare, diciamo, contro la supervittoria di Giorgia Meloni e del governo di destra (sic!).

Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere. Chi mi conosce e anche chi non mi conosce, capisce al volo dalla lettura di qualche post che il sottoscritto è di idee diametralmente opposte a quelle di Meloni e C.  Mi ricordo da ragazzo che alcuni bulletti che si autodefinivano "camerati" infastidivano me e mio fratello perché ci impegnavamo in una attività decisamente "sovversiva": la partecipazione ai tornei di scacchi presso i locali della parrocchia del quartiere...

Al di là dei ricordi personali su quello che era l'atteggiamento di larga parte della destra giovanile dell'epoca, so perfettamente cosa è stato il fascismo come movimento storico, ma so altrettanto bene che esso è legato a situazioni di 100 anni fa, non ripetibili oggi, esattamente come il comunismo (come movimento non come utopia, che è altra cosa) e quelli dei 2 rispettivi fronti che si fronteggiano ormai ridotti a poche decine mi fanno venire in mente quelle rievocazioni storiche in cui i partecipanti si vestono da guerrieri romani o galli o normanni eccetera e se le suonano di santa ragione (per finta in realtà).

Non mi piacciono la Meloni e la destra, e peraltro forse mi piace anche meno la "sinistra" attuale, ma quello è un risultato elettorale, ti piaccia o non ti piaccia lo devi accettare, caso mai puoi organizzarti per opporti al governo quando ci sarà e attuerà dei provvedimenti negativi, non preventivamente prima che faccia qualcosa. O magari dovresti protestare contro i vertici dei partiti di sinsitra, visto il loro evidente fallimento politico. 

Ed è veramente stravagante che questi ragazzi si mobilitino sul nulla e non su cose molto più importanti, sulle quali stanno tutti belli zitti, dal momento che ormai si "sciopera" solo sulle fesserie che i padroni , quelli veri, quelli di Davos e della (dis)Unione Europea utilizzano come specchietti per allodole per gli utili idioti, dal cambiamento climatico ai non meglio precisati "diritti" di qualche minoranza privilegiata e si trascura quello che realmente dovrebbe essere fonte di interesse e preoccupazione per i giovani studenti e non solo. Parliamo del Grande Reset con tutte le sue nefaste conseguenze, della censura e del controllo sulla informazione, parliamo della guerra, parliamo del controllo sociale, parliamo della crisi economica gigantesca che si profila. Per i  giovani si sta preparando un futuro distopico, fatto di controllo, persino sui loro corpi (a questo serve la teoria gender) disoccupazione, medicalizzazione esagerata, cibo a base di insetti, miseria e mancanza totale di reale democrazia e non certo per colpa del successo elettorale di Meloni, che casomai è una risposta confusa e velleitaria alla crisi epocale dell'Occidente, non certo la sua causa né il rimedio.

Un consiglio, studiate, leggete e aprite le vostre menti, prima che ve le chiudano con il mastice. Per sempre.

lunedì, settembre 05, 2022

Su Gorbacev

 


    Come saprete è morto Gorbacev. La mia opinione è al solito ben distante da quella dei media di regime e politicanti, che si sono sperticati in lodi e in lacrime come al solito di coccodrillo. Gorbacev è il classico esempio di come le vie dell'inferno siano lastricate di buone intenzioni. Se andiamo vedere i fatti, l'obiettivo di democratizzare e liberalizzare la società sovietica ha portato ad una esplosione della povertà interna che passò da 2milioni a 66 milioni, la Russia divenne quasi un paese del terzo mondo, acquistato e svenduto alle multinazionali (periò ne parlano bene!) e la cosa peggiorò con l'ubriacone Eltsin, che non fu nemmeno tanto democratico, visto che fece bombardare il parlamento, ma si sa, se sei filo-occidentale sei democratico a prescindere... Sul piano internazionale poi l'idea di dare l'indipendenza a cani e porci non mi pare sia stata brillante, anzi è stata un disastro, e si era visto molto prima dell'Ucraina (in cui gli scontri sono iniziati nel 2014, ricordo agli smemorati), un paese che non era mai esistito prima essendo solo una provincia russa prima e sovietica poi, sotanzialmente creata da Lenin e rafforzata da Krusciov che ebbe la bella pensata di accorpare la Crimea, la regione che Zelensky ora vuole "riconquistare" anche se mai è stata ucraina. Ma la cazzata più grossa fu lo scioglimento del patto di varsavia basandosi sulla semplice parola data dall'allora presidente USa Bush sr. che la Nato non si sarebbe mai estesa ad Est. Magari una telefonata a qualche Capo Indiano a chiedergli se era il caso di fidarsi dei visi pallidi sarebbe stata d'uopo.. infatti poi sappiamo che gli USA hanno ancora una volta rispettato l'impegno...ah no non l'hanno fatto, strano... Se Putin è così popolare in Russia è perché ha fatto di nuovo grande e temuto quel paese, piaccia o non piaccia, Macchiavelli qualcosa aveva capito diciamolo...



domenica, luglio 24, 2022

Due Statistiche imbarazzanti sul cambiamento climatico

 


Con l'estate come era prevedibile, gli esperti virologi, poi trasformatisi in esperti di geopolitica, sono diventati esperti di clima. E via quindi, grazie ad una estate calda sul mediterraneo (non una gran notizia, anche se le temperature sono sicuramente elevate anche rispetto alle medie, che come sappiamo sono appunto medie) ad una sequela di sciocchezze catastrofiste (non pioverà fino a settembre, fra 10 anni ci sarà il deserto, il caldo è la prima causa di morte etc etc). Ora per sapere come stanno realmente le cose dal punto di vista climatico generale (il clima globale non è la temperatura della provincia di Lodi) non c'è altro da fare che andare a cercare la stima della temperature come risulta dalla rilevazioni satellitari ed eccovele qua


grafico con andamento delle temperature rispetto alla media 1991-2020

Questo grafico mostra che nel giugno 2022 la variazione rispetto alla media del trentennio precedente è di 0,06 gradi, una inezia. Ma soprattutto mostra come le temperature siano più o meno le stesse da più di 20 anni, e più ancora mostra un vero e proprio crollo rispetto alla'apice toccato nel 2016 con 0,7 gradi di anomalia positiva, in sostanza le temperature dal 2016 sono calate di almeno mezzo grado celsius. E questo nonostante la Co2 continui ad aumentare (per fattori al 90% naturali, voglio ricordare) Un altro  grafico interessante è quello della concentrazione del ghiaccio artico dove si nota che quest'anno il ghiaccio è maggiore degli ultimi anni.


 
la linea nera mostra l'attuale livello del ghiaccio sostanzialmente nella media 2004-13

Questo risultato è ancora più straordinario se si tiene in considerazione che questi dati sono molto probabilmente sottostimati, dal momento che, agli inizi di dicembre, il servizio meterologico danese che cura questi dati, ha pensato bene di “aggiustare” i dati, diminuendo il livello di ghiaccio degli ultimi 3 anni (compreso il 2021) altrimenti saremmo oltre la media, Per paragonare il prima ed il dopo ecco l'ultima rilevazione fatta con la vecchia metodologia

 

ultima rilevazione con il vecchio metodo

Come si vede il livello a dicembre era già oltre la media. Nonostante questo aggiustamento al ribasso, i ghiacciai mostrano un andamento positivo. Questo è mostrato anche dai dati di NSDIC che rilevano circa 700.000 km quadri in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

In conclusione quella attuale è un'ondata di caldo e siccità certamente rilevante, ma non è indice di un cambiamento climatico verso la desertificazione del pianeta e nemmeno dell'Italia, come peraltro già detto da Nasa e altri enti.

lunedì, luglio 04, 2022

La Censura su Internet : parliamone



 Negli ultimi due anni la censura su internet è cresciuta in modo esponenziale, e non si tratta di una crescita che riguarda la giusta tutela dei minori o il contrasto a idee o pratiche criminali, ma è una censura che si esercita sulle opinioni e le idee discordanti da quelle che i media ufficiali o mainstream, al servizio delle lobby dominanti, diffondono come verbo unico.

Abbiamo visto scienziati come Roy Spencer censurati perché mostravano dati in contrasto con il catastrofismo climatico, televisioni oscurate, canali web banditi.

Anche il sottoscritto si è reso conto di essere vittima di tale esecrabile pratica antidemocratica e totalitaria.

Da certi post che su Facebook non ti fanno condividere, il fatto che certe parole sempre su Facebook portano alla rimozione automatica dei link o all'automatico inserimento di link non richiesti (per esempio basta digitare "vaccino" o Covid" e subito ti viene fuori il consiglio di visitare il sito ufficiale sui vaccini, come se esistesse una sola verità indiscutibile.

Anche Social che sembravano "tranquilli" come Pinterest, un social fatto per condividere immagini, si sono dati alla censura più estrema. Infatti un mio pin che riportava il link al mio articolo sulle mobilitazioni definite "sciopero contro il clima" è stato tolto dalla bacheca in quanto non corrispondente ale linee guida, che recita : Contenuti falsi o ingannevoli che negano che il cambiamento climatico sia reale, causato dalle attività umane, un problema serio, riconosciuto dalla comunità scientifica o che negano soluzioni supportate a livello scientifico

Sono linee guida assurde, perché che il cambiamento climatico sia causato da attività umane è una ipotesi da dimostrare, e nella scienza le ipotesi sono discutibili per definizione, persino le teoria, Che sia un porblema serio andrebbe anch'esso dimostrato, ma serio non significa credere ad ogni allarme catastrofista, Non parliamo poi del fatto che questo sia riconsociuto dalla comunità scientifica, dal momento che non esiste una comunità scientifica, esistono scienziati con livelli diversi di attendibilità che portano avanti teorie diverse, e ci mancherebbe, senza il dibattito scientifico non esisterebbe la scienza nè la democrazia. NON parliamo poi delle "soluzioni supportate a livello scientifico" che è come dire che qualsiasi supercazzola ci venga propinata per risolvere questo problema non si possa criticare.

Siamo evidentemente di fronte a linee guida che negano il dibattito scientifico e l'esposizione di idee differenti. Peraltro su Pinterest è pieno di pin bugiardi contenenti informazioni fasulle, dal clima fino all'alimentazione, quest'ultima è una cosa pericolosa tra l'altro perché può indurre a seguire diete prive di proteine e vitamine importanti e necessarie (come la vitamina B12) producendo gravi conseguenze di salute, eppure non sono proibiti ma incoraggiati.

 Ho fatto ricorso contro questa decisione, ricorso che ho dovuto fare non esponendo il mio punto di vista, ma soltanto cliccando su un tasto. Passa qualche giorno e mi dicono che hanno riammesso il Pin, salvo dirmi che però devo stare moooolto attento a quello che pubblico. La cosa mi sa di furbata, ovvero ti avverto che ti controllo in modo che non te ne vai da un'altra parte, ma però ti faccio capire che ti tengo d'occhio. E difatti uno o due giorni dopo vengo avvertito che hanno rimosso un'altro pin, nella bacheca Catwoman, perché violerebbe altre disposizioni su contenuti erotici, fetish, pornoeccetera . Non so di quale pin si tratti, e non mi viene concessa la possibilità di reclamare ma tant'é. MI viene da ridere che ci siano Pin con contenuti osceni su un personaggio come Catwoman, forse il disegnatore le ha fatto le tette troppo grosse o troppa scollatura, ma non siamo negli anni trenta o cinquanta, giusto?

Altro problema è il shadow banning: questa è la pratica di oscurare certi siti "fastidiosi" facendo in modo che non siano facilmente trovabili sui motori di ricerca. Anche questo blog credo proprio che abbia subito questo tipo di pratica. Ho notato un drammatico calo dei contatti da circa un anno  emezzo, mentre il mio altro blog, it's only rock'n roll che tratta solo temi musicali e non politici o d'attualità, va alla grande.

Ho quindi provato a pubblicare il medesimo articolo con il medesimo titolo su entrambi i blog. Si tratta dell'articolo Il pop va in guerra: risultato al momento attuale:

Tana del lupo 6 visualizzazioni, Rock'n roll 394 (!)

Come sia possibile che lo stesso articolo abbia 50 o 60 volte più visualizzazioni da una parte rispetto all'altra non è dato sapere. Teniamo anche conto che la tana esiste dal 2006 e non ho mai smesso di pubblicare e pubblicizzare, mentre rock'nroll esiste dal 2008, l'ho sospeso per almeno 2 anni, e poi ho pubblicato abbastanza a spizzichi e bocconi. L'unica risposta è che la tana del lupo sia sotto Shadow banning, oscurato dai principali motori di ricerca, in particolare Google, mentre Rock'n roll, non occupandosi di "temi sensibili" ovvero dove vige la limitazione della libertà di parola, non subisce lo stesso "trattamento".

Questa è solo la mia esperienza personale, ma ci sono molti altri che subiscono le stesse cose. Persino lo scrittore di origine Moldava Nicolaj Lilin, autore di un libro su Putin e ospite in svariate trasmissioni televisive, ha avuto un suo video rimosso da Facebook, perché diceva qualcosa di scomodo sulla resa (chiamata evacuazione) della acciaieria Azovstal da parte delle truppe ucraine e del battaglione nazista di Azov. Massimo Mazzucco, giornalista indipendente, viene spesso colpito da shadow banning o rimozione dei video su Youtube, e l'elenco può continuare a lungo.

Certo se scrivete idiozie come "Parlare in corsivo" nessuno vi toccherà, anzi andrete ospiti in trasmissioni televisive, se pensate con la vostra testa e dite cose intelligenti e magari incontrovertibili venite censurati ed oscurati. D'altro canto siamo il paese delle liste di proscrizione di "filoputiniani" pubblicate sui giornali più importanti.

L'intelligenza è sotto attacco, l'idiozia impera.

martedì, giugno 14, 2022

Diritti, diritti...ma quali diritti?

 L'ideologia tecnocratica e capitalista di oggi utilizza il politicamente corretto come strumento di controllo delle masse e diffusione dei propri programmi di espansione economica e controllo politico, in particolare di deviazione del discorso pubblico verso falsi miti utilizzati come  armi di "distrazione di massa"

Un caso tipico è quello della battaglia per i  "diritti negati" che vede protagonista assoluta la cosiddetta "comunità LGBTQIA+" (seppure ci siano altre definizioni più o meno inclusive) una comunità che neppure esiste. In effetti il significato stretto di comunità è quello di un gruppo più o meno ristretto di persone che vive nello stesso luogo e condivide la propria vita, gran parte del proprio tempo, e a volte anche la proprietà, con gli altri componenti detta comunità.Spesso queste comunità sono di tipo religioso o parareligioso, o ancora sono ispirate a ideali politici di sinistra. La comunità di San Patrignano o la Comunità di Sant'Egidio, i Kibbutz israeliani sono esempi di questo. A volte il termine comunità viene usato in modo improprio quando si parla di "comunità internazionale" intendendo l'ONU, che è una organizzazione politica, o "comunità scientifica" termine che non si sa bene cosa designi.

Per il resto vi sono organizzazioni di vario tipo , le organizzazioni sindacali, i patronati, i partiti politici, la Chiesa cattolica con le sue gerarchie, i club dei tifosi o dei fan di questo o quel gruppo musicale. NOn si capisce quindi cosa sarebbe questa "comunità LGBTQIA+" che raccoglierebbe persone che hanno in comune fra loro solo  abitudini sessuali eterodosse, dalla omosessualità (divisa in modo sessista fra omosessualità maschile ovvero gay e omosessualità femminile, ovvero lesbica, strano che non vi sia una eterosessualità definita in modo diverso fra uomo e donna...) alla bisessualità (che essendo uno stato vago e transitorio il più delle volte non si capisce come possa creare un interesse o comunità...) al transgenderism, il Queer che è il travestitismo, fino ad arrivare all 'asessualità (!) e a non meglio specificato + che potrebbe comprendere anche la pedofilia, la zoofilia la pansessualità (??) e non si sa bene che altro (ho letto anche di sesso con gli alieni, non scherzo) 

Nella realtà dentro a questo calderone che si esprime appunto con manifestazioni tanto divertenti quanto futili, esattamente come il carnevale di Rio si annidano organizzazioni e gruppi di interesse legati ad alcuni partiti politici di governo, segnatamente M5S e PD, e che portano avanti un'agenda politica che poco ha a che fare con i supposti e sbandierati "diritti".

Innanzitutto se c'è una "minoranza" che non è affatto discriminata ma anzi a cui tutti devono inchinarsi e riverire è proprio quella di questa "comunità". Addirittura vi è un intero mese dedicato a loro, con tanto di sponosrizzazioni, ma non c'è un giorno per i lavoratori che muoiono sul lavoro, evidentemente non vittime di discriminazioni, o alle madri che lavorano (lasciamo stare la  patetico giornata della mamma) ai disabili, agli anziani ai bambini  e quant'altri a cui ben altri diritti sono negati.

Quali sarebbero poi questi diritti negati non è dato sapere. Ai gay etc non è negato alcun diritto, nè quello a lavorare, né a studiare o insegnare o qualsiasi altra cosa. L'unica differenza è, parzialmente, sul matrimonio o ancora sulla adozione dei figli. Punto.

Le lobby gay (chiamiamole col loro nome) si sono quindi inventati "i crimini di odio" (sic!) che non si sa bene cosa siano, e hanno quindi pensato che fosse necessaria, anzi urgente, una legge contro la "omolesbobitransfobia" (termine che non significa nulla in italiano, come esattamente non esiste una comunità Lgbq etc etc) che sarebbe, se non ho capito male, qualsiasi atteggiamento o discorso che possa incitare all'odio e discriminazione, insomma fare una legge che tuteli piagnoni e vittimisti, creando quindi degli ulteriori privilegi oltre a quelli ideologici di cui sopra, passare dalla egemonia culturale, alla egemonia giuridica.

Il tutto era sussunto in quella porcheria chiamata "legge Zan", bocciata per le palesi assurdità che comprendeva, e che non aveva nulla a che fare con il sacrosanto diritto alla tutela per discriminazioni e violenze reali, ma che imponeva un ora di propaganda e indottrinamento nelle scuole di ogni ordine e grado a cura di un rappresentante di questa comunità ovvero delle organizzazioni.  Oltre a questo, in onore del peggio della ideologia gender fluid, una teoria visibilmente antiscientifica e che viene imposta attraverso la negazione della sua esistenza (un capolavoro di ipocrita demenza) veniva prevista lapossiblità di cambiare sesso non attraverso operazioni, ma attraverso una semplice dichiarazione all'anagrafe, una vera castroneria che, nei paesi in cui è stata fatta, ha portato a risultati tragicomici. Infine veniva prevista la limitazione della libertà di parola con la scusa appunto che questa avrebbe potuto portare ad atti non meglio precisati di violenza, cosa del tutto inutile, visto che esistono già leggi per colpire chi propaganda la violenza, non esistono leggi e né possono esistere che impediscano la critica a teorie sballate sul piano scientifico e che possono danneggiare nel concreto la vita di migliaia di bambini e futuri adulti, che possono essere indotti a scelte di cui poi potrebbero più avanti nella loro vita pentirsi di aver preso. Il massiccio aumento di sucidi fra transgender negli Usa ed in altri paesi è la prova di questo problema, che ovviamente si ignora perché in contraddizione con il fanatismo ed il fervore quasi religioso di questa ideologia.

Ideologia che affonde le ragioni della sua esistenza sia nel marketing, da quello farmacologico a quello degli interventi di chirurgia plastica, un mercato molto fiorente da 30 anni a questa parte (ed altro abominio sociale per chi scrive)ma soprattutto nell'idea di distruggere ogni tipo di indentità sociale, da quella di classe a quella nazionale, fino a quella di genere, in modo tale da non avere più ostacoli per i progetti di dominio totale che si nascondo dietro al politicamente corretto e alla cosidetta inclusività.


martedì, maggio 17, 2022

Eurovision: Il pop va in guerra !

 

Premesso che a me dell'Eurovision non me può fregà de meno, che lo considero per quello che è, il trionfo della banalità, del cattivo gusto e il perfetto esempio della decadenza culturale di quella roba che chiamano Europa (spero per loro che Indiani Arabi e Brasiliani siano risparmiati da tale "influenza" ) faccio una brevissima riflessione su ciò che è diventato la musica e la cultura "Pop". Negli anni 60 c'era questa idea, probabilmente una illusione, che il pop, il rock (all'epoca non esisteva questa distinzione) i fumetti (certi fumetti) e certo cinema fossero liberatori, ovvero fossero veicolo di una controcultura che avrebbe sostituito quella mercificata del capitale e dello Stato. Ma già i Sex pistols una decina di anni più tardi gridavano che il Rock'n roll era un truffa, e molto probabimente  avevano ragione. Diciamo che, in qualche modo, l'illusione che la cultura pop ed il rock in particolare fossero in qualche modo "opposizione" allo stato di cose vigenti ha retto fino ad una quindicina di anni fa. Da allora il pop nelle sue varie forme è diventato non solo ripetitivo e vuoto di contenuti, ma un ennesimo mezzo di diffusione del conformismo, che oggi magari si spaccia come anticonformismo, ma in realtà è il ripetere slogan che servono a diffondere l'adesione al modello dominante, che è quello del globalismo elitario, delle "buone cause", del buonismo a senso unico. Così tutti devono aderire a queste "Buone cause" e chi dissente viene riportato all'ordine attraverso lo squadrismo dei social e dei media. Come Nicky MInaj, che ha espresso dubbi sulla necessità di vaccinarsi, o Adele, che oltre che essere dimagrita (cosa che pare sia ora "scorretta", perché vuol dire che sei vittima del "patriarcato") si è permessa di dire che è orgogliosa di essere una donna, affermazione che fino a pochi anni fa l'avrebbe vista proclamata "femminista dell'anno, ma oggi, in tempi di "gender fluid", è praticamente una offesa a quel 0,01% della popolazione che è diventato l'idolo del popolo Woke. E per non parlare dell'autrice di Harry Potter, esclusa per lo stesso motivo da una celebrazione del mondo del maghetto che l'ha resa famosa, un po' come escludere  Stan Lee da una festa in onore di Spider Man.
LEurovision, che di per sè è la celebrazione del nulla, nella sostanza è la Champions League della Canzone commerciale, Il Festival di Sanremo Europeo, è diventato da tempo uno strumento di propaganda, come la Notte degli Oscar, della ideologia buonista-globalista.
L'anno scorso, in coincidenza con la mobilitazione italiana ed internazionale "contro la transomofobia" vinsero i Maneskin, gruppo psuedo rock che rifà quello che facevano DAvid Bowie &CO ormai 50 anni fa, e naturalmente molto meno bene, nel 2009 si era anche esibita una cantante svedese poi diventata famosa come mamma della famigerata Greta, la finta bambina finta scienziata creata  dalla confraternita del WOrld Economic Forum, a dimostrazione che sempre nello stesso circolo si va  apescare- Peraltro i  Manskin si sono segnalati per agitare il vessillo Ucraino nei loro concerti, senza porsi il minimo problema se uno stato che pratica l'odio etnico verso una parte della sua popolazione da ormai 10 anni e che ha fra le sue file noti criminali nazisti non sia un po' in contrasto con l'idea di pace e nonviolenza, ma queste sono problematiche per persone pensanti, non per "artisti" al soldo dei potenti.
All'eurovision nel 2014 Avevano premiato tale Conchita Wurst, un uomo che è diventato donna ma con la barba, e che è poi tornato/a rapidamente nel dimenticatoio. Come probabilmente sarà di questo gruppetto che ha usufruito del bispensiero in stile Orwell che ormai definisce Pace la guerra contro i russi, fino all'ultimo ucraino (ed europeo, forse)
Già i russi esclusi da tutte o quasi le competizioni. sportive o canore 
Un tempo Lennon cantava "immagina che non ci siano stati, niente per cui uccidere o morire" Infatti, basta eliminare tutti i russi e filorussi e poi il sogno di Lennon si sarà realizzato, facile no?
 
PS
Mi segnalano che Alina Pash, la cantante che avrebbe dovuto partecipare all'Eurovision contest, è stata esclusa per un suo viaggio in Crimea, avvenuto nel 2015, considerato "illegale". Per cui è stata sostituita dal più affidabile e "patriottico" gruppo denominato Kalush Orchestra. 
Inoltre In molti paesi (Georgia, Croazia etc) il "televoto" che ha deciso il contest non ha funzionato.
 Insomma una truffa del pop fino in fondo...

 




sabato, maggio 07, 2022

Ucraina: il pensiero unico e la guerra

Per prima cosa definiamo il concetto  di Pensiero Unico : pensiero unico è quando su un dato argomento, viene data una sola interpretazione a cui le persone che informano, discutono, parlano su o attorno a quel dato argomento devono obbligatoriamente attenersi, pena la messa in discussione del loro diritto a discutere parlare e informare su quel dato argomento.

Il caso più eclatante negli ultimi anni di pensiero unico è quello del "cambiamento climatico" ovvero la teoria che l'uomo possa cambiare il clima a suo piacere emettendo un gas serra discutibilmente efficace come l'anidride carbonica, decretando nientepopò di meno la salvezza o la fine del pianeta. Nonostante la gran parte degli scienziati e degli studi scientifici, metta in discussione questa teoria, e nonostante le centinaia di previsioni fatte da 40 anni a questa parte, spesso  da parte di personaggi che nulla hanno a che fare con la scienza e tantomeno con la scienza del clima, siano state smentite o addirittura ribaltate (ne ricordo una, la desertificazione del pianeta, smentita dalla Nasa, ilpianeta è del 15% più verde di 40 anni fa) è praticamente vietato metterla in dubbio pubblicamente, e i giganti del Web censurano e multano chiunque, scienziati compresi, osi sfidare il pensiero unico sul CLima:

Pensieri unici o che vorrebbero imporsi come tali ne abbiamo tanti, dall'alimentazione "sana e corretta" ai vaccini "efficaci e sicuri al 100%,  alla "lotta al razzismo" all'ecologismo, il gender e quant'altro.

La guerra poi, è da sempre l'argomento su cui il pensiero unico raggunge il massimo, per ovvie ragioni. C'è un nemico da una parte e poi ci siamo noi, gli aggrediti, oppure gli aggressori che però non si riconoscono tali perché quelli di là sono comunque peggio di noi, che siamo buoni, democratici, abbiamo la "libertà di informazione " (basta non usarla e l'abbiamo, tranquilli...) e comunque noi siamo noi e gli altri non sono un beato ca..... (tranne i nostri padroni a stelle e striscie, quelli sono grandi, grossi e benefattori).

Il pensiero unico ricorre a delle semplificazioni della realtà, semplificazioni che non sono altro che il ribaltamento della realtà. Perchè la menzogna  diventi verità deve essere enorme, indiscutibile e definitiva.

Quindi la guerra in Ucraina non è iniziata con degli eventi che hanno portato alla invasione od operazione militare  della Russia nel territorio ucraino, ma è iniziata il 24 febbraio. Prima di allora in Ucraina c'era una democrazia ideale, gli uccellini volavano e cinguettavano e tutti erano liberi e felici, salvo alcuni cattivoni separatisti nel DOnbass che non ci stavano a farsi massacrare, scusate, non accettavano questa "grande bellezza".

Perciò chi osa dire che le cose non stanno così e non estrapola dal contesto, cosa pericolosissima perché pone dei dubbi, cosa vietatissima dal pensiero unico, viene zittito dicendo che "i russi sono gli invasori" ma perché i russi abbiano invaso non si deve sapere.

Nel pensiero unico i buoni devono essere per forza da una parte, ed i cattivi dall'altra, tutti i cattivi, nessuno escluso. Da ciò la negazione della presenza di milizie naziste nelle forze armate ucraine, questione che gli addetti al bispensiero fanno però fatica a negare: perciò si passa dal dire che non ci sono nazisti, poi che ci sono ma sono pochi, poi che hanno ricoperto cariche importanti, ma adesso non più, poi che sì ci sono hanno ricoperto cariche importanti e ci sono milizie naziste ma adesso non lo sono più. Tuttavia dal momento che ormai il battaglione Azov si sa che è composto da nazisti, ecco che il capo del battaglione Azov viene definito "Marines ucraino".

Siccome questo non basta, si mistifica chiamando "resistenza di un popolo contro le truppe dell'invasore, riesumando la retorica ormai dismessa da anni sulla guerra partigiana italiana, riciclata per l'occasione per definire "resistenza "non quella popolare contro il nazifascismo, ma quella di truppe regolari di uno stato che ha violato per anni accordi di pace (gli accordi di Minsk) che ha commesso crimini di guerra (nel Donbass) e di pace (la strage di Odessa) e nelle cui fila militano addirittura dei nazisti, dei mercenari, persino di estrazione musulmana (jihadisti), Quindi non di resistenza si tratta, ma semplice conflitto, e come tale andrebbe chiamato e descritto. (notasi che il termine resilienza con il quale ci hanno massacrato i maroni per anni per sostituire resistenza è di colpo finito nel dimenticatoio)

Dal momento che i buoni stanno tutti da una parte ed i cattivi dall'altra, ecco che i crimini di guerra possono essere  imputati senza ulteriore approfondimento solo ad una parte e non all'altra, anche se un missile che viene usato esclusivamente dagli Ucraini non può altro che essere lanciato dagli Ucraini, anche se una donna torturata e uccisa con l'incisione di una svastica sul corpo non può altro che essere compiuto dai "diversamente antinazisti" ucraini.

La narrazione traballa di fronte a quello che raccontano dal fronte gli inviati e i reporter, che vedono e documentano che le fosse comuni non esistono a Mariupol, e come gli abitanti di Mariupol compattamente denunciano il comportamento delle truppe ucraine, ed ecco che "der Spiegel" e altri giornali censurano queste dichiarazioni e queste testimonianze"

Ancora, quando un ospite parla in televisione, la prima cosa che deve dire è "condanno l'aggressione russa". Giusto, forse doveroso. Ma avete mai sentito durante le innumerevoli aggressioni di USA e nato sentire le stesse parole? Condanno la aggressione Americana? Anzi per prima cosa bisognava dire "condanno Saddam o milosevic oetc etc"

Difatti la frase che ci viene propinata nella sua interezza è "Questa volta le cose sono chiare c'è un aggressore ed un aggredito" Perché le altre volte invece non era chiaro, per caso?

No, le altre volte vi erano le spiegazioni, seppure raffazzonate e basate naturalmente su bufale e patacche varie, dalla "pulizia etnica del Kosovo " alle "armi di distruzione di massa" di Saddam. Tanto per essere chiari né l'una nè l'altra sono mai state provate minimamente. Insomma l'aggressore aveva delle buone ragioni, umanitarie per fare ciò che faceva, adesso solo la "pazzia" di un dittatore, eletto comunque in libere elezioni, fino a prova contraria, certamente non un campione di democrazia, forse capace anche di brogli elettorali  ma non è che ci siano tanti campioni in questa specialità, non Biden, eletto in elezioni dove la somma dei voti espressi è risultata superiore alla somma degli aventi diritto al voto. Un vero miracolo!

E la differenza fra i civili ammazzati nei precedenti conflitti, che erano "danni collaterali" noiose statistiche da liquidare con una alzata di spalle e la cinica constatazione che "così sono le guerre, ma tanto megli 0morti che sotto X, Y Z" con i civili uccisi oggi?. Adesso si contano addirittura i feriti e si inventano morti che non ci sono, pur di demonizzare il nemico e muovere a compassione e commozione a comando (un crimine contro l'umanità anche questo) il pubblico dei beoti e degli ingenui, che seppure in netta diminuzione (e almeno questa è una buona notizia)

In questo contesto si colloca anche la idiozia di un Saviano, che pubblica una foto di un ragazzino gravemente ferito nel 2015 nel Donbass con il tweet "ecco la guerra di Putin" mentre quella indicherebbe maggiormente la qualità della "democrazia" ucraina.  Ovviamente il Nostro, che si crede un padre eterno (caratteristica comune ai molti addetti al bispensiero unico) liquida la figura barbina con un "non fa differenza" E dal suo punto di vista ha ragione: se tutto è colpa di Putin, quindi quella non è vittima della politica di discriminazione ucraina, che in quanto "buoni" non possono aver fatto se non di malavoglia, ma colpa di Putin o di qualche suo servitore che non ha piegato ossequiosamente la testa. Forse del bambino stesso, chissà...

Quindi la direttiva è questa: semplificare, demonizzare, inserire in una cornice di riferimeno atta a provare la tesi che deve essere inculcata nella testa delle persone, impedire di mettere in discussione la stessa cornice sia con il ragionamento ( da qui l'odio verso Orsini, persona molto preparata e difficile da mettere in difficoltà sul piano della logica e delle informazioni) sia con il racconto dei fatti (ed ecco le botte da orbi riservate Giorgio Bianchi, Sara Reginella, o le censure per Vezzosi, Biloslavo, per non parlare di Rangeloni decisamente off limits)

A noi quello di fermare in questo ambito e in tutti gli altri questa slavina verso nuove forme di totalitarismo, che ricordiamoci, inizia sempre nell'ambito delle idee per poi trasferirsi in quello della legge e della politica.


domenica, maggio 01, 2022

Sulle bandiera Nato e filonaziste nelle piazze del 25 aprile

 

Ogg Voglio parlare di quello che è successo a Milano e in altre parti d'Italia il 25 aprile con l'esposizione di varie bandiere e simboli che NULLA hanno a che vedere con la festa medesima e riflettere un attimo su questo. Prima di tutto cerco di fare chiarezza su cosa si festeggi REALMENTE il 25 aprile. IL 25 aprile non si festeggia la "liberazione" in senso vago, e neppure la cadiuta del fascismo (che era caduto in realtà 2 anni prima) né l'arrivo degli americani (che arrivarono a MIlano il 1 maggio) né la fine della guerra (che per l'Italia fu ufficialmente il 3 maggio 1945 con la resa delle truppe tedesche, che perlopiù erano già fuggite). SI festeggia la data della insurrezione decretata dal CLN, in cui le truppe partigiane si incaricarono di dare la spallata definitiva alla traballante repubblica di Salò, e alle truppe tedesche ormai sfiduciate ma ancora in grado di combattere con ferocia. Si tratta del momento in cui un popolo (o almeno una parte rilevante e maggioritaria di esso) si scrolla di dosso simbolicamente e non, vent'anni di dittatura e la collaborazione con il peggior regime della storia, per far vedere al mondo che noi non siamo quelli, non siamo dalla parte dei nazisti, non siamo dei burattini ma siamo un popolo libero ed indipendente. Quindi bandiere della UE, della Nato, dell'ucraina o della palestina non c'entrano una minchia. E neppure tanto degli USA, perché senza disconoscere il contributo Statunitense (ma anche di molti altri paesi dal Regno UNito alla Francia, al Canada etc fino alla Unione Sovietica che ebbe 27 milioni di morti) la festa americana è il 4 di luglio, il 25 aprile è una festa Italiana.
Che poi qualche minus habens, probabilmente di età inferiore ai 14 anni (mi auguro) abbia anche avuto l'idea geniale di farsi una specie di volantino con su i simboli del battaglione Azov, una forza NEONAZISTA conclamata accusata di crimini di guerra con tanto di slogan aberrante, è una cosa vergognosa e disgustosa, e spero ( ma ne dubito fortemente)che i responsabili del PD prendano a calci nel culo in privato gli autori di questa indegna messinscena. Di cavolate beninteso ce ne sono sempre state, ma questa è sinceramente un po' troppo.

E passiamo alla esposizione delle bandiere NATO. queste bandiere non sono state esposte da qualcuno venuto lì per caso, ma si tratta di bandiere stampate, ordinate a qualche committente nelle settimane precedenti, e sono comparse in varie città, erano state pure annunciata. Si tratti quindi di una scelta politica ben precisa e che come tale va giudicata. Bene la Nato ovviamente non centra nulla col 25 aprile, e fin qui non ci piove, La Nato è una allenza militare, che si è contrapposta al Patto di Varsavia. Ovviamente alleanza, per chi sa un minimo di storia, significa che c'è un capo e dei vassalli o servitori del capo. Così era al tempo di Roma antica e così è ora. Nel Patto il Re era l'URSS, e nella Nato gli USA. Ora nel momento in cui il Patto di Varsavia veniva sciolto coraggiosamente (e forse frettolosamente) da Gorbaciov, la Nato non aveva più senso. E quanto meno avrebbe dovuto non espandersi. E' invece esattamente il contrario di quello che ha fatto, contravvenendo a tutti gli accordi, i particolare a quello fra Grbacthev e Bush Sr. 
Ma più importante di questo è il fatto che anche prima del 1989 la Nato è stata uno strumento di dominio e di controllo degli USA (come Il Patto per L'URSS) nei confronti dei propri "alleati, ovvero servitori. In Italia ed in altri paesi era attiva la organizzazione chiamata "STAY Behind" che in Italia assunse il nome di Gladio, realtà che emerse solo dopo il 1989, Questa organizzazione aveva il compito di controllare ed organizzare la "guerriglia preventiva" per evitare l'influenza sovietica o semplicemente progressista. La "strategia della tensione" nome con cui è benevolmente chiamato il terrorismo di Stato (anzi di Stati) che vedeva manovalanza neofascista, ma direzione atlantista, è stata la perfetta incarnazione in Italia di questa politica. La strage di Bologna del 2 agosto 1980, la più grave strage del dopoguerra in Italia con 85 morti, fu compiuta dagli estremisti neri dei NAR, ma l'esplosivo proveniva proprio dai depositi della operazione Stay Behind, e di certo non è stato il portinaio a dare le chiavi ai "Neri". Questo è scritto su una sentenza definitiva della magistratura, non è una opinione. Su queste vicende sono stati scritti vari libri, ai quali rimando per chi volesse farsi un quadro o ripassare cose che ci siamo dimenticati. ci furono anche l'eliminazione di vari uomini politici da Aldo Moro ad Olaf Palme, un grande leader svedese, politici che erano aperti alla sinistra o che predicavano la distensione fra le potenze armate già allora di atomica, omicidi tutt'oggi avvolti totalmente o parzialmente dal mistero.
Ora l'andare in piazza, in una data come il 25 aprile, (ma anche in generale) ha un preciso significato, ovvero volersi fare belli agli occhi dei padroni di oltre oceano, cercare di cancellare la memoria storica, persino giudiziaria di un intero paese, cercare di portare l'opinione pubblica ad accettare la prospettiva e la realtà di una terza guerra mondiale. Vuol dire riscrivere la storia ad uso e consumo delle elite globaliste e guerrafondaie, quelle che usano il "politicamente corretto" e i temi da esso derivanti (eco-catastrofismo, genderism, inclusività a intermittenza etc) come armi di distrazione di massa mentre perseguono una politica totalitaria di riduzione dei diritti reali e della libertà individuale e collettiva.
Esattamente quello che è successo in Ucraina, dove dietro un regime apparentemente "democratico" vi è una dittatura che riprende simboli del nazismo. 
L'ucrainizzazione della Europa pare essere il prossimo step del capitalismo tecnocratico, che dopo il fallimento della campagna vaccinale (guarda caso il covid non esiste più sui giornali pur continuando a colpire).
Forse è l'ora di riprendersi il 25 aprile e la demcrazia vera, prima che sia troppo tardi.


 

domenica, aprile 24, 2022

Perché Mariupol potrebbe essere la svolta della guerra in Ucraina

 La Caduta, o per meglio dire la liberazione di Mariupol dalla presenza del mortifero Battaglione D'Azov, i neonazisti che hanno occupato la città massacrando la popolazione civile negli ultimi anni nel totale silenzio della sedicente unione europea, potrebbe rappresentare un punto di svolta nella guerra della Russia all'Occidente imperialista e ai suoi vassalli ucraini.

Infatti non solo sta crollando miseramente la narrativa imposta a basa di fake news e "informazioni unilaterali" sul conflitto, che vogliono tutto il Bene da una parte ed il Male dall'altra, dal momento che le interviste fatte ai cittadini di Mariupol dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio i crimini di guerra compiuti dai nazisti in quella sventurata città (e le autorità russe stanno raccogliendo prove enormi su questi fatti) ma soprattutto sta venendo allo scoperto il vero motivo della guerra, la "pistola fumante".

L'acceieria Azovstal, dove si sono rifugiati gli ultimi elementi del battaglione Azov, con truppe regolari ucraine e civili presi in ostaggio (entrambi, ci sono voci da parte addirittura Ucraine che parlano di esecuzioni sommarie di chi voleva arrendersi) nasconde dei segreti imbarazzanti per la Nato.

Qui infatti, oltre a vari "consiglieri militari stranieri" leggi militari NATO, ci sarebbero armi chimiche, quelle armi del cui possesso il Cremlino ha accusato L'Ucraina. Armi che proverrebbero dai laboratori biochimici installati in Ucraina, un tempo appartenenti all'Unione SOvietica e poi passati in mano alla Nato.

Questa non è una supposizione "complottista" ma una affermazione del sottosegretario alla Difesa Italiano Mulè, a cui è sfuggita, in mezzo a tante menzogne, questa briciola di verità. 

E' del tutto evidente che, se venisse confermata l'esistenza di queste armi e il loro possesso da parte dell'Ucraina, tutta la narrativa sul conflitto finirebbe a gambe all'aria.

LA Russia potrebbe presentarsi all'ONU portando queste prove, e la guerra verrebbe giustificata in base all'articolo 51 della carta delle Nazioni Unite, che permette il ricorso alla guerra per difendersi, anche preventivamente. Va specificatoche la guerra preventiva è una forzatura, a cui hanno però ricorso gli USA nel caso dell'Irak nel 2003. Si tratta di un precedente di cui è impossibile non tenere conto, seppure va ribadito che di forzatura si tratta, ma in questo caso sarebbe più credibile, visto che l'Ucraina e la Russia confinano, cosa che non si può dire di Irak e Stati Uniti, ovviamente.

Questo è uno scenario che si potrebbe aprire, e in concomitanza con la sempre più evidente vittoria sul campo della RUssia porterebbe alla cessazione dell'ostilità e al riconoscimento delle richieste russe.

A meno che non si voglia veramente trasformare un conflitto locale che tale doveva rimanere e che si sarebbe potuto risolvere da tempo nella terza guerra mondiale.


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