mercoledì, dicembre 31, 2008

Racconto: Democrazia diretta

Sul sito di Carmilla ho trovato questo raccontino, una pungente satira del populismo maggioritario attuale.
E per il resto: Buon anno a tutti!

Democrazia diretta
di Alessandra Daniele

Claude fu bloccato da un paio di agenti davanti all’uscita del terminal.
- Benvenuto al confine dell’Italia, il paese più democratico del mondo! – gli sorrise la donna.
- Fra qualche minuto le diremo il risultato della votazione – disse l’uomo.
- Quale votazione?
- Gli italiani stanno decidendo se permetterle di entrare nel nostro paese.
- E perché?… Non sono mica un famigerato criminale!…Sono solo un turista qualunque!
La donna annuì.
- Lo sappiamo, ma i nostri cittadini hanno il diritto costituzionale di decidere direttamente su chiunque venga ammesso nel nostro paese.

- Chiunque?… - disse Claude, basito – Ma c’erano più di duecento passeggeri sul mio volo, come possono gli italiani…
L’uomo estrasse dalla tasca una sorta di telefonino, e glielo mostrò.
- Col DemoPhone! – sul touch-screen Claude vide la foto del suo passaporto, una stringa dei suoi dati personali, e due pulsanti, uno rosso, e uno verde. – Ogni cittadino italiano ne ha uno, e ogni volta che riceve la chiamata dal ministero può votare dovunque si trovi semplicemente toccando il pulsante scelto. Il Demoph ha rivitalizzato la democrazia, e debellato l'astensionismo. Naturalmente si può dare un solo voto per volta, e il touch-screen riconosce solo l’impronta del suo legittimo proprietario.
Claude scosse la testa.
- Non è possibile comunque, ci saranno decine di migliaia di persone che ogni giorno chiedono di entrare in Italia….
- Non più. Le nostre frontiere sono solide adesso – disse la donna, con una punta di orgoglio – Si entra quasi esclusivamente su invito. Il suo aereo è l’unico a essere stato autorizzato ad atterrare sul nostro suolo oggi.
- Autorizzato da chi?
La donna sorrise.
- Dal voto popolare, naturalmente.
- Ma…questo sarà un disastro per l’economia... – obiettò Claude. La donna s’irrigidì.
- La crisi c’è per tutti, e in Italia non è peggiore – scandì - noi siamo ottimisti! – tornò a sorridere - Si accomodi pure nella sala, non ci sarà molto da aspettare.
Un paio d’ore dopo, l’ agente richiamò Claude. Gli sorrise, e gli indicò lo schermo del Demoph divenuto tutto verde.
– Congratulazioni, lei è stato ammesso con una percentuale del 54%
- Benvenuto in Italia, il paese più democratico del mondo! - sorrise ancora la donna, e gli aprì la porta del terminal.
Appena uscito, Claude fu infastidito dallo sbalzo di temperatura. Si precipitò all’ interno di un taxi, comunicando l’indirizzo del suo albergo. Il tassista non accese il motore. Si voltò lentamente verso di lui, e disse
- E’ zona gialla.
- Cosa?…
Il tassista si rigirò verso il volante, e cantilenò con aria di annoiata sufficienza.
- I cittadini italiani hanno il diritto costituzionale di decidere quotidianamente in quali zone consentire il traffico, e sulle zone gialle oggi s'è votato no.
Claude notò che il tassametro era già partito. Fece per protestare, ma il tassista gli mise sotto il naso il suo Demoph, dallo schermo tutto rosso, dove campeggiava un inequivocabile “No 61%”.
- Mi dispiace. La posso portare solo fino al limite della zona. All’albergo ci deve arrivare a piedi.
- Ma chi l’ha deciso? Chi l’ha dato questo voto?…
- Gli italiani
- Quali?
- Tutti quelli che hanno diritto di voto.
- Ma che ne sanno tutti gli italiani dei problemi urbanistici di ogni singolo quartiere? – disse Claude, stranito - Li conoscerà chi ci abita, no? Che ne sanno tutti gli altri?
Il tassista si voltò verso di lui con aria torva.
- Guardi che noi siamo informati.
- Informati da chi?…
Il tassista gli diede un’occhiata di disprezzo. Poi si rigirò, mise in moto, e partì.
- La porto al limite della zona. – ripetè – Il resto a piedi.
Scaricato a più di due chilometri dalla sua meta, Claude sentì il bisogno di mettere subito qualcosa sotto i denti. Entrò in una pizzeria, e si sedette. Una cameriera molto giovane e vistosamente incinta gli portò un menù diviso in due colonnine. Poi estrasse il suo Demoph.
- Non mi dirà che adesso gli italiani devono decidere a maggioranza quello che devo mangiare?
La ragazza ridacchiò
- Ma no. L’hanno già deciso stamattina il menù giornaliero per le pizzerie di tutta Italia. Stavo solo controllando.
Claude si alzò, esasperato
- E se io volessi mangiare un’altra cosa?
- Lei è straniero, vero? – gli chiese un tipo corpulento, uscendo da dietro il bancone.
Claude si rimise seduto. Era affamato e stanco, e decise di abbozzare.
Si sforzò di sorridere alla cameriera.
- Mi scusi. Porti pure...quello che c’è. E auguri per il bambino!…E’ il primo, vero?
- Veramente è il terzo, ma gli italiani hanno deciso che lo dovevo tenere.
Claude chinò gli occhi sul menù, e finse di leggerlo.
Cenare prima di camminare non era stata una buona idea. A metà strada dal suo albergo, Claude sentì il bisogno di riprendere fiato. Era ormai buio, e le vie s’andavano svuotando. Si fermò davanti a un videonoleggio che esibiva la scritta: “Solo i film più votati!”, poggiò sul marciapiede la grossa valigia, e ci si sedette sopra. Sentì una pacca sulla nuca.
- Ce l’hai una sigaretta?
Si girò, e vide tre ragazzotti dalle facce anonime e i vestiti firmati.
- Non fumo – rispose.
- Neanche io – ridacchiò il primo dei tre, e gli sferrò un cazzotto con un tirapugni di metallo, sbattendolo a terra.
- Cazzo, hai sentito che accento? Ma da dove viene questo? – disse il secondo – Perché l’hanno fatto entrare?
- E’ che sul Demoff l’ accento non si sente, e di faccia sembra bianco – rispose il terzo. Poi sferrò due calci nello stomaco a Claude che si stava rialzando.
- Cazzo, dobbiamo rimediare – disse il secondo, e impugnò la spranga.
Il primo annuì, ed estrasse un Demoph.
Claude provò di nuovo ad alzarsi. Il terzo lo bloccò con una bastonata. Il secondo gli sferrò un altro paio di calci. Poi disse al primo
- E allora?
Il primo gli si avvicinò esibendo il DemoPhone.
- Ecco il risultato! – disse. E lesse ad alta voce – “Eliminare barbone immigrato? Sì 78%”.
- Come da pronostico – commentò il secondo, sollevando la spranga.
Claude vide la luce verde del piccolo schermo brillare nel buio.
Poi non vide più nulla.

lunedì, dicembre 29, 2008

Quando si dice l'obiettività.....



Ecco come il sito di "La Repubblica" (che sarebbe il giornale di sinistra in Italia) riporta quanto sta avvenendo a Gaza:

Gaza, continuano i raid / Video
Razzo su Ashkelon: un morto


LA DIRETTA. Un israeliano ucciso da un Qassam. Decine di attacchi dell'aviazione sulla Striscia. Pronta l'offensiva di terra: "La frontiera zona militare chiusa". I morti sarebbero più di 330. Tra le centinaia di feriti il caporale Gilad Shalit, ostaggio dei palestinesi dal giugno 2006


Come si vede la notizia più importante, secondo La Repubblica è il morto israeliano, che viene prima dei 330 morti (tutti palestinesi, ma il sito del quotidiano evita di dirlo).
Quel morto , ucciso da un Qassam, viene prima e giustifica i 330 morti successivi.
Anche perché è stato ucciso, gli altri sono semplicemente morti.
Ne uccide più la lingua della spada?
No, ma la lingua è al servizio di chi usa le spade (in questo caso missili ad alta tecnologia e potenziale esplosivo)

giovedì, dicembre 18, 2008

Telefilm: Dexter, Sarah Connor Chronicles, Bionic Woman



Le feste natalizie stanno portando con sè, oltre che i soliti programmi a base di buoni sentimenti, cinepanettoni riciclati per il piccolo schermo ed altre delizie similari, anche una manciata di telefilm che promettono di essere un po' disturbanti e perturbanti, almeno del clima natalizio.
Uno di questi è Terminator: The Sarah Connor Chronicles, serie ispirata direttamente alla serie filmica creata da James Cameron.
Il Tf vede come protagonista appunto Sarah Connor, madre del futuro leader della resistenza, ed i suoi sforzi per salvare figlio ed umanità da un triste ed apocalittico destino.
Ad Aiutarla un robottino ( o meglio una terminatrix) sexy e implacabile, interpretata da Summer Glau, che già nei panni di River Tam in Serenity s'era ritagliata un ruolo da combattente di primissimo piano. E dire che Summer sembra una ragazza così dolce fuori dal set!
Il Telefilm, almeno in queste due prime puntate trasmesse, non delude affatto le aspettative: azione, ritmo, colpi di scena ed effetti speciali a gogò; la trama pare interessante, gli attori sono tutti decenti, la regia è buona, e c'è anche un minimo di approfondimento psicologico.
Decisamente meno lusinghiero il giudizio che dò del Tf che lo segue a ruota nella programmazione di Italia1: Bionic Woman, remake di una celebre serie Anni 70 (o forse 80, devo controllare) appare al confronto come un produzione di serie B.
Trama confusa e banale, stereotipi, recitazione inferiore agli standard medi, regia insufficiente e dei dialoghi che sono invontariamente comici.
In effetti la battuta " dobbiamo andare via di qui" dopo mezz'ora di sparatorie induce alla risata anche il più paziente e bendisposto degli spettatori.
A parte la protagonista, (Michelle Ryan), non vedo altro motivo per vedere la serie.
Anche perché, in contemporanea su FoX Crime va in onda Dexter.
Ora lo hanno scoperto tutti, pure quelli de "La Repubblica" ma a parte che è diventato "In" vederlo e parlarne (o forse solo parlarne) e la cosa mi dà un poco sui nervi, resta un gran TF.
La conferma viene dalla prima puntata della nuova serie, in cui si iniziano ad esplorare nuove sfaccetature del protagonista.
Il nostro simpatico serial killer infatti ha qualche problema con il suo hobby, ma di più non posso dire.
Molto promettente.
Due su Tre non è male, di questi tempi.
PS
Le ultime notizie danno degli incredibili ed assurdi cambiamenti di palinsesto per quanto riguarda le due serie di Italia 1: infatti sia Terminator che Bionic Woman dopo essere stati spostati dal mercoledì al martedì sono stati spostati alla Domenica sera.
Già c'è stato un calo di ascoli, adesso ci sarà un crollo. Lo fecero persino con la prima stagione di House!
Il lupo perde il pelo ma non il vizio...

martedì, dicembre 16, 2008

Più di Mille parole

PUNKREAS - Cuore Nero (Futuro imperfetto 2008)


Guardate questo video: sono i Punkreas, la più grande band punk italiana (e non solo).
Il titolo del pezzo è Cuore nero.
E le scritte che vedete non sono altro che il "Programma di rinascita democratica" della loggia massonica P2 di Licio Gelli, attualmente editorialista di qualche pseudo televisione privata.
Alla P2 era iscritto con tessera 1816 un (allora) giovane imprenditore milanese, tale Silvio Berlusconi.
Guardatelo: vale più di mille parole

venerdì, dicembre 12, 2008

Atene is Burning



Gli incidenti e gli scontri seguiti alla morte di un giovanissimo studente di 15 anni ad Atene non sono un fatto casuale ma l'ennesimo esempio della polveriera che è diventata l'europa delle banche e dei banchieri.
Come un paio di anni fa nelle banlieus francesi, l'esplosione di "violenza" è stata causata da un atto di violenza delle forze dell'Ordine cosidette.
Nel tentativo di mistificare si è raccontato di un morto causato durante scontri di piazza, lanci di bottiglie molotov e quant'altro.
Niente di vero in tutto questo; in realtà pare da diverse testimonianze che l'uccisione sia avvenuta dopo un semplice alterco, qualche insulto lanciato verso una volante della polizia, forse una bottiglia vuota, a cui gli agenti hanno reagito uscendo dall'auto e mirando ad altezza d'uomo.
Al di là della dinamica e del fatto in sè, resta da capire come mai questo fatto ha portato ad una reazione così forte e diffusa sull'intero territorio Greco.
Indubbiamente in Grecia esiste una forte tradizione di scontri con la polizia, anche violenti, cose ormai impensabili in italia, dove basta uno slogan politically incorrect o una scritta su un muro per giustificare sanzioni di vario tipo, da quelle morali a quelle penali.
Ma al di là di questo non credo sia casuale che vi siano, in Italia, in Grecia e altrove, dei movimenti giovanili che, pur essendo molto diversi nelle pratiche e probabilmente negli obiettivi, ammesso che ci siano, sono espressione di un forte disagio.
Questo avviene da sempre quando segmenti della popolazione sentono di essere esclusi e di non avere davanti a sè quel futuro che gli era stato promesso.
Il tipo di organizzazione sociale attuale non permette, non dico la realizzazione di sogni o di progetti mirabolanti o alternativi, ma nemmeno quello che è la semplice sopravvivenza all'interno del sistema.
Stipendi da fame, precarietà, un sistema sociale e politico bloccato, una classe politica costituita da semplici funzionari del grande capitale e di Lobby lontane dalle esigenze della popolazion, la paure dell'esclusione persino dalla grande giostra del consumismo, tutti questi fattori producono una estraneità all'ordine esistente, e sfociano in ribellione più o meno aperta al sistema.
Con il progredire della crisi economica c'è da aspettarsi che questo tipo di rivolte si allarghino e si intensifichino sempre di più.
I Padroni del Vapore sono avvertiti.

venerdì, dicembre 05, 2008

Chi semina vento...

...raccoglie tempesta.
Così dice un noto proverbio popolare, che mi viene alla mente in relazione alla vicenda dei due cittadini marocchini arrestati con l'accusa di "terrorismo internazionale".
Tralasciamo le soilte strumentalizzazioni pietose: prendere spunto da questo per chiudere moschee o altri luoghi di culto è privo di senso: se qualcuno vuole preparare attentati ha mille modi per incontrarsi e pianificare quel che vuole attuare.
Probabilmente poi, questa vicenda, come molte altre similari, è destinata a sgonfiarsi: i due tizi, in effetti, paiono essere più due esaltati che progettano presunte stragi con lo stesso entusiasmo con cui un adolescente pensa alla sua compagna di banco o a qualche festa promettente, ma non paiono realmente pericolosi, visto che di armi non ne è stata trovata traccia al momento nè vi sono collegamenti con persone realmente pericolose.
Ma il fatto che si tratti, con ogni probabilità, di due poveri mentecatti, non deve tranquillizzare più di tanto.
In effetti, dopo anni in cui musulmani ed Islam sono oggetto di campagne di odio e diffamazione continuate ed esasperate, i cui politici locali e "bravvaggente" vanno a innaffiare di urina di maiale i luoghi deputati alle preghiere,i cui si fa credere che ogni musulmano od arabo (che non sono poi la stesssa cosa, va da sé) sia un potenziale terrorista, in cui si esasperano le differenze attraverso l'uso del "politicamente scorretto" che è un modo elegante e mistificatore di chiamare la diffusione dell'odio "a prescindere" non ci si può illudere sulla conseguenze letali di tutto ciò.
Presto o tardi qualcuno penserà che è ora di farla finita, che la misura è colma, magari qualcuno un po' meno imbecille dei due disgraziati di cui sopra, e allora saranno guai.
Chi semina vento raccoglierà tempesta.
Ma forse è proprio quello che vuole.

mercoledì, dicembre 03, 2008

Aiuto La Crisi!

Ma che cosa è questa crisi di cui tanto si parla? E' una crisi congiunturale, finanziaria o non è in un certo senso l'inizio di una nuova era, un fatto che produrrà maggiori cambiamenti di celebrati media event quali l'11 settembre o il crollo del Muro di Berlino?
Innanzitutto non posso nascondere una certa malcelata soddisfazione di fronte a notizie quali il fallimento della Merryl Lynch, che per me equivale più o meno alla morte di Adofl Hitler, o vedere e sentire, o leggere. tutti quelli che hanno passato gli ultimi 20 o 30 anni a glorificare le sorti sempre magnifiche e progressive del "libero mercato" della Globalizzazione" dire con grande e presunto, ancorchè tardivo, pentimento che bisogna tornare ad un mercato regolato, che l'intervento dello Stato è fondamentale e benevolo e che in fondo, nella vita il denaro non è tutto (troppa grazia Sant'antonio!).
Quello che mi preme invece definire è il perché si è giunti a questo.
In realtà quel che sta accadendo non dovrebbe produrre grande sorpresa, la sorpresa casomai, dovrebbe nascere dal fatto che solo adesso si hanno conseguenze che gli economisti più acuti, ovvero quelli che non troverete mai e poi mai sui media mainstream, avevano previsto con largo anticipo.
In sostanza quella che è stata chiamata "globalizzazione" consisteva nel prevalere del mercato finanziario su quello dei beni e servizi, insomma la vittoria del virtuale rispetto al reale.
Il 98% degli scambi riguardava beni finanziari, ovvero fittizi, e solo il 2% la produzione dei beni e servizi. E' abbastanza ovvio quindi che il mercato dei titoli fosse ampiamente sopravvalutato, e che questo prima o poi, avrebbe dovuto subire un ridimensionamento. Fino a qui nulla di strano, in fondo anche il 1929 nacque da questo.
Il fatto è che la situazione attuale non è quella del 1929, ma molto peggio, almeno per i paesi occidentali.
Infatti, al prevalere del mercato finaziario su quello dei prodotti, ha corrisposto la delocalizzazione della produzione di beni materiali dal primo mondo all'ex secondo mondo (gli stati ex membri del Patto di Varsavia) e al terzo mondo ( cosidetti Paesi in via di sviluppo).
Questo ha comportato una crescente precarizzazione dei rapporti di lavoro nei paesi occidentali, un aumento del debito verso l'estero (in particolar modo per quanto riguarda gli Stati Uniti d'America) il tutto condito, per così dire, da un forte ridimensionamento sia dello Stato Sociale che della spesa pubblica.
Sugli Stati Uniti D'america l'analisi è molto chiara e netta: è un paese in evidente declino, perché un paese che non produce quasi più nulla, a parte film hollywodiani e un po' di software che viene copiato da cinesi e giapponesi in un batter d'occhio, ed è basato a tutti i livelli sul debito, debito dello stato, debito del paese verso l'estero, debiti dei clienti e delle imprese verso le banche, debiti delle banche verso investitori esteri, è chiaro che un paese in queste condizioni non possa reggere a lungo, e la vittoria di Barak Obama, più che essere un cambiamento storico (che certo è, intendiamoci) è sopratutto la presa d'atto da parte dell'intera nazione della propria decadenza ed un tentativo di porvi un freno.
In generale però tutto l'Occidente è in una situazione simile: negli ultimi 15-20 anni la crescita è sempre stata molto bassa, sopratutto in Italia, si è smantellato pezzo per pezzo lo Stato sociale, definito assistenzialista, si sono trasferiti redditi e ricchezza dal lavoro al capitale, capitale che poi viene bruciato nel giro di una mattinata, insomma si è distrutta l'economia reale e si è distrutta la classe lavoratrice, che invece è in grande espansione in altri paesi, le sue capacità organizzative, che sono state tra le componenti del Boom economico degli anni 50-60.
In buona sostanza la produzione ed i produttori sono per lo più all'estero,e si può dire, in modo un po' provocatorio ma non lontano dalla realtà, che l'europa (e l'occidente in generale) è diventata una grande Casta, mantenuta dal resto del mondo.
Naturalmente all'interno di questa casta ci sono differenze abissali di reddito, cultura, potere (altro che siamo tutti ceto medio!)però è un fatto che gran parte della ricchezza viene prodotta all'estero e da noi si importa quasi tutto.
La differenza con gli USA risiede nel fatto che qualche ammortizzaore sociale ancora esiste,e che non vi è una situazione debitoria così generalizzata.
Però uscire da questa crisi richiede tempo ed investimenti in settori nuovi quali le energie rinnovabili e la ricerca.
Il contrario di quel che il Governo italiano sembra intenzionato a fare.
(fine prima parte)

lunedì, novembre 24, 2008

Come Arancia Meccanica

Vi ricordate quell'episodio di odiosa violenza, che sembrava tratto da Arancia meccanica, del clochard a cui era stato dato fuoco?
Inizialmente, la spiegazione "rassicurante" dei mass-media è che fossero stati degli spacciatori che volevano punire il clochard perché allontanava i loro clienti.
Spiegazione rassicurante quanto debole: Allo spacciatore interessa spacciare, e che il suo cliente paghi, del resto non gli importa nulla. E di certo evita di attirare l'attenzione della polizia con cose di questo tipo.
Infatti i responsabili pare siano altri ovvero dei ragazzi di "famiglia modesta ma normale, come emerge da questo articolo di Repubblica.
La realtà è quind meno rassicurante della spiegazione: persone "normali", ragazzi "normali", che provengono da famiglie normali, compiono un atto di violenza immotivata, e pare non sentano alcun rimorso, come fosse una cosa legittima, "normale" appunto.
Ora capisco l'espressione "la banalità del male".
O forse sarebbe megli dire: la "normalità" del male.

martedì, novembre 04, 2008

O Gorizia tu sei maledetta



Per ricordare il massacro di 10 milioni di proletari e contadini voluto dall'imperialismo europeo per mere ragioni economiche e di mercato.

giovedì, ottobre 30, 2008

Le spranghe fasciste ed il fallimento di Re Silvio

Non sono passati che qualche giorno dalle dichiarazioni della coppia Berlusconi-Cossiga (anzi Kossika)che dalle parole si è passati ai fatti. Una cinquantina di fascisti, in uniforme da picchiatore fascista (che è poi la stessa da sempre) hanno aggredito a colpi di spranghe e bastoni gli studenti in Piazza Navona, il tutto sotto gli occhi complici della polizia, prima di subire la reazione da parte, con tutta probabilità, di gente dei centri sociali o studenti un po' più grandi dei quattordicenni sprangati ferocemente, lo ripeto, sotto gli occhi della polizia italiana.
Le foto pubblicate e circolanti parlano chiaro e non lasciano adito a dubbi di sorta, come la testimonianza di Curzio Maltese su Repubblica.
E' del tutto evidente che chi fa certe azioni a volto scoperto le faccia perché sa di poterle fare, ovvero gli sono state date delle garanzie. E' altrettanto evidente che questo gruppo di fasciti è stato mandato all'attacco per creare divisioni e paura, per cercare di sviare l'attenzione dell'opinione pubblica verso il problema ordine pubblico, insomma le solite azioni diversive.
Questo però dimostra chiaramente che il Governo è in netta difficoltà, e ha il terrore di perdere tutto quel consenso, peraltro virtuale, che finora ha vantato.
Berlusconi, si sa, ama essere amato e non concepisce che qualcuno non lo adori.
Perciò ha riempito il governo di lacché (in qualche caso in senso non solo metaforico)e di ministri nella gran parte dei casi privi di personalità.
Non solo, ma pretende che l'opposizione sia docile come un agnellino, che i giornali siano entusiasti sostenitori di qualsiasi iniziativa governativa, che le televisoni "non diffondano pessimismo" come ha dichiarato proprio ieri con la sua solita faccia tosta.
Se non sopporta nemmeno la pavida opposizione di centro (sinistra), la televisione e la stampa più ammaestrate che ci siano in occidente, come può sopportare decine di migliaia di studenti chiassosi e determinati, e sopratutto fantasiosi in un modo imprevedibile?
Ma capisco la sua rabbia: ha passato una vita a rimbambire la gente con i programmi più stupidi che si siano mai visti, e adesso comprende una cosa: che ha fallito.
E la parola fallimento è una di quelle che proprio non riesce a sopportare.
Ps
Oggi manifestazioni in tutta Italia ed una gigantesca a Roma. Confesso che pensare alla faccia di qaulcuno mi fa godere in modo smisurato.
Ps Ps
Nelle foto si vedono i militanti di Blocco Studentesco caricare gli studenti, nella seconda si accaniscono con uno studente a terra


venerdì, ottobre 24, 2008

Finalmente!



Finalmente, dopo mesi di immobilismo e di catatonia della società italiana, ipnotizzata da incantatori di serpenti, ed in preda a deliri identitari e xenofobi, qualcosa si muove in senso positivo.
Sono gli studenti (ma non solo) a portare una ventata di energia, di partecipazione, di freschezza ad un corpo sociale in via di decomposizione, e a spiazzare una politica fatta di annunci, di slogan vuoti quanto ridicoli.
Il tutto è stato innescato dalla cosidetta "Riforma Gelmini", ovvero la legge 133, che consiste sostanzialmente in un progetto di distruzione della scuola pubblica, che apre la strada alla privatizzazione del sapere.
In effetti i tagli all'istruzione comportano la chiusura di centinaia, se non migliaia di scuole, che verrebbero sostituite da altrettante scuole private, mentre la legge prevede che le Università si trasformino in Fondazioni Private.
La riforma è tutto qui, le chiacchiere su meritocrazia e modernizzazione, sono appunto tali, ed il ritorno al grembiule ed al 7 in condotta fanno parte dello scontato repertorio reazionario e nostalgico a cui questo governo ha ormai abituato gl italiani.
La legge è talmente mal concepita che persino le Regioni sono insorte contro di essa.
Ma queste sono diatribe fra istituzioni, il fatto saliente sono manifestazioni, occupazioni e sit-in.
Sorpresi da questa improvvisa ventata di contestazione, Berlusconi e i suoi stanno dando il peggio di loro, reagendo in modo non solo esagerato, ma quasi isterico.
Non mi ricordo, francamente, di aver mai visto un Presidente del Consiglio dire che "Le Università occupate saranno sgomberate", o dire che sta dando i dettagli di come fare a gestire l'ordine pubblico al Ministro dell'interno!
Il primo compito spetta, nel caso, a Rettori e presidi, ed il Ministro dell'Interno dovrebbe essere abbastanza competente da sapere come comportarsi.
Ma si sa, il Berlusca è fatto così, come diceva Enzo Biagi "se avesse le tette farebbe l'annunciatrice".
Peggio ancora la Gelmini che, in Parlamento, accusa chi la critica di aver progettato una "campagna terroristica".
Puro delirio.
Devo dire che, sentendola parlare, si capisce perché abbia dovuto andare fino a, mi pare, Cosenza, per superare l'esame di abilitazione.
A questi si è aggiunto l'ineffabile e incorreggibile Francesco Cossiga che, dall'alto della sua esperienza, ha consigliato di infiltrare il movimento in modo tale da provocare incidenti e poi poter reprimere con durezza "non con gli arresti ma mandandoli in ospedale"
Per il momento gli studenti hanno evitato saggiamente di cadere in queste lugubri provocazioni, ma anzi, hanno inventato un nuovo modo di contestare, attraverso lezioni in piazza, sit in pacifici, insomma niente di veterosessantottino o peggio settantasettino, ma un modo determinato e pacifico e intelligente di contestare.
può essere che questo movimento sia un bluff, è già successo, ma potrebbe anche essere la nascita di qualcosa di nuovo, che spazzi via il putridume a cui l'Italia sembra(va) essere destinata.

giovedì, ottobre 09, 2008

Halle, la donna più sexy



Halle Berry è stata nominata Donna più sexy dell'anno tra le viventi (non male come precisazione, a quando la nomina di zombie più sexy?) dalla rivista Esquire.
Concordo, o, per dirla all'americana..I Agree with Esquire

La Claque a pagamento del Ministro Gelmini

Martedì scorso i dipendenti del Pirellone, ovvero il palazzo dove hanno sede gli uffici della Regione Lombardia, si vedono recapitare la seguente e-mail: il Direttore Generale chiede a tutti la partecipazione all'evento del prossimo 13 ottobre, ... Segnalo l'utilità di essere in loco alle ore 9.00, per ovvie ragioni organizzative, e preciso che la partecipazione è da intendersi, a tutti gli effetti, quale attività di lavoro'".
A quale evento gli impiegati della regione sono invitati a partecipare, come "attività lavorativa", ovvero a spese del contribuente?
Si tratta di un Convegno dall'ameno titolo di "La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca" , e no, non si tratta di una sezione del Mi-Sex, ma di un convegno sull'educazione organizzato dalla Regione e con ospiti di primissimo piano come il Presidente della Regione Lombardia, nonché ciellino di ferro, Roberto Formigoni, e il Ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini.
Questa vicenda non è passata inosservata grazie alla denuncia di un consigliere di Rifondazione Comunista
Ma cosa c'è da stupirsi in fondo? Siamo in un regime nazional-popolar- televisivo, dove la claque è importante, e, visto l'evidente calo di popolarità della sopracitata Ministra, è ovvio che ci si premuri di trovare qualcuno che, come da copione, ed essendo per giunta pagato per questo, vada a dare il suo appoggio con qualche applauso ritmato, ancorché non spontaneo, evitando spiacevoli contradditori, o addirittura contestazioni.
D'altro canto si sa "The Show must go on".
Quello che non è chiaro è che fine farà la scuola italiana.
Ma questo è secondario, pare.

domenica, ottobre 05, 2008

Orroreeee!!


"Ho orrore di chi trae profitto dal proprio corpo"
Questo quanto dichiarato qualche settimana fa dalla ministra delle pari opportunità Mara Carfagna, a commento (e giustifica) dei suoi provvedimenti anti-prostituzione,per il vero molto sopravvalutati nei loro effetti da un po' tutti, ma questo è un altro paio di maniche.
Molti hanno fatto frizzi e lazzi a questa avventata dichiarazione, facendo notare che chi ha fatto calendari e altre foto ammiccanti non abbia le carte in regola per ergersi a moralizzatrice.
Il che è vero quanto banale: peraltro si potrebbe obiettare che in fondo quelli sono errori di gioventù, che tutti ci si può sbagliare. salvo poi ravvedersi, ed infine che i provvedimenti presi sono necessari e blablabla.
Le parole della Ministra (o ministro, fate vobis) sono secondo me improvvide, per il substrato ideologico che nascondono.
Mara Carfagna dice una grossa banalità, talmente grossa da rientrare nel campo delle "cazzate da treno", e la condisce con una confusione semantica.
La confusione semantica riguarda il termine profitto, laddove andrebbe usato il termine reddito, che non è la stessa cosa.
Il primo riguarda l'uso del lavoro altrui, il secondo riguarda l'uso del proprio lavoro.
La banalità riguarda il fatto di trarre reddito dal proprio corpo.
Mi pare che anche gli atleti traggano reddito dal loro corpo, e perché i cantanti non traggono dalle loro corde vocali reddito? Oltre che attrici, attori fotomodelle...ma anche al di fuori del mondo più o meno dorato dei "vip" si usa il proprio corpo.
Lo usano i lavoratori manuali, ma anche gli intellettuali, visto che il cervello fa parte del proprio corpo, fino a prova contraria.
La Carfagna quindi mistifica la situazione sociale delle prostitute, in quanto a trarre profitto dal loro corpo sono, ovviamente, gli sfruttatori, che infatti si chiamano così proprio perché sfruttano gli altri.
I provvedimenti che colpiscono le prostitute sono l'equivalente del colpire gli schiavi per colpire la schiavitù.
Non è che il reato di immigrazione clandestina sia poi lontano da questa logica.
Ma in cosa consisterebbe poi la differenza tra il lavoro di prostituta e qualsiasi altro lavoro, se in tutti i casi si trae reddito dal proprio corpo?
Essenzialmente solo dalla parte di corpo da cui si trae "profitto" per dirla carfagnamente.
Ci sarebbero parti pure e parti impure del proprio corpo, così come esistono animali impuri di cui è vietato mangiare la carne, secondo alcune religioni.
Insomma alla fine è un problema di carattere ideologico: ti punisco perché usi una parte impura di te, e colpisco te prima che il "pappone" perché ti dò la colpa della tua schiavitù.
Ho orrore di chi trae profitto dalla propria ipocrisia...

martedì, settembre 23, 2008

Promesse Elettorali



Piccolo riassunto di alcune promesse elettorali dell'attuale Presidente del Consiglio

"Da una settimana faccio i conti con Tremonti per cercare di abolire gradualmente i bolli di auto, moto e motorini. Sono tasse assurde. Solo per le auto si tratta di 4 miliardi di euro".
E' l'annuncio-sorpresa di Berlusconi davanti ai microfoni di Matrix.

fonte: la Repubblica
12.04.08 01:49

"Tra i primi atti del Consiglio dei ministri adegueremo le pensioni sotto i mille euro al costo della vita: è un atto di giustizia assolutamente dovuto"
: lo ha detto Silvio Berlusconi in un passaggio del suo comizio in corso a Savona.

fonte: la Repubblica
08.04.08

La riforma elettorale è il meno. Dobbiamo ridurre della metà la casta, cioè il numero delle persone che vivono di politica. Secondo alcuni calcoli, si tratta di circa 300mila persone. Dovremmo ridurre della metà il numero dei parlamentari, quello dei consiglieri regionali e comunali, dovremo abolire le province e quasi tutte le comunità montane"

Silvio Berlusconi
fonte: la Repubblica
11.04.08

PS
non ho voluto infierire: non ho messo quelle riguardanti l'Alitalia e la Cordata tutta italiana

lunedì, settembre 22, 2008

Riflessioni a margine del caso Englaro

Tutti avrete sentito parlare del caso Englaro, quella ragazza da sedici anni in coma, tenuta in vita da una macchina.
Questa vicenda ha portato ad una disputa tra coloro che, come il padre della ragazza, , sostengono il diritto a morire, una volta che sia stabilita l'impossibilità di un ritorno alla vita, e chi invece nega questo diritto, sostenendo che la vita, qualsiasi forma di vita umana, debba essere difesa sempre e comunque, e non sia compito dell'uomo porvi un termine.
A me pare che questa posizione, oltre che essere palesemente e dogmaticamente ideologica, sia intrinsecamente contradditoria.
Cosa sostengono infatti, i seguaci della seconda posizione, chiamiamola per comodità teo-naturalistica?
Che esiste un ordine naturale, un destino stabilito da qualcuno, si presume da Dio, e questo non può essere infranto.
E' la stessa concezione per cui esisterebbe un diritto naturale che, per esempio, riforme sul diritto famililare come i Pacs o i Dico, infrangerebbero.
In realtà il diritto fa parte della cultura, e la cultura è il modo in cui l'uomo ha da sempre modificato la natura, è in qualche modo la ribellione dell'uomo ai vincoli che la natura sembrava porre alla vita stessa dell'uomo.
La cultura, ed ogni invenzione umana, sia sociale che tecnica, o scientifica, sono una ribellione alla natura, e allo stato naturale delle cose, suppostamente voluto da qualche entità superiore.
Lo è l'invenzione dell'aratro, quello della ruota e via via fino alle astronavi.
Lo sono, ovviamente, le scoperte scientifiche,non a caso da sempre osteggiate dalle autorità religiose, che in esse scorgevano, ed ancora scorgono, la volontà dell'uomo di modificare il proprio destino, ovvero il supposto ordine naturale, che è stabilito da Dio e, in quanto tale, non modificabile.
Queste scoperte scientifiche, sopratutto nel campo della medicina, hanno però permesso agli uomini di sconfiggere malattie che causavano migliaia di morti, e di prolungare così la vita dell'uomo.
Questi progressi della medicina hanno voluto dire la sconfitta del destino dell'uomo, la sconfitta dell'ordine naturale, la sconfitta della potestà divina sul destino dell'uomo.
Non Lei, ma l'uomo, la sua azione cosciente, può decidere se si può vivere o morire.
A questo si sono inchinati anche gli uomini di fede, persino i Papi, che sono ricorsi alla medicina, o alle più moderne tecniche chirurgiche, più che alle preghiere, per sconfiggere la morte.
E qui arriviamo al caso Englaro. In questo caso i teonaturalisti sostengono che l'uomo non può porre fine ad una vita umana, questo diritto spetta infatti solo a Dio. Ma se Eluana Englaro è viva, è perché la tecnica, la scienza gli permettono di essere in vita.
Secondo natura, o secondo la volontà Divina, lei sarebbe già morta 16 anni fa.
Una contraddizione irrisolvibile:da un lato si rifiuta la possibilità, il diritto dell'uomo di modificare il proprio destino, di poter scegliere di vivere ma anche morire, dall'altro lato ci si affida proprio a quella tecnica che permette la scelta, che permette lo sfuggire alle regole della natura, per poter ribadire la dittatura che essa, o la volontà di Dio, devono esercitare sulla vita umana.
Una posizione gravemente contradditoria e discutibile, sopratutto poi se si gioca con il dolore di una famiglia.
Ma forse l'accanimento su questa ed altre questioni (basti pensare al dibattito sulla fecondazione artificiale) sono proprio dovute alla consapevolezza di questa intrinseca debolezza.

domenica, settembre 21, 2008

Già che ci siamo....

Apprendo la notizia che il Sindaco di Roma Alemanno presenzierà ad una messa fatta per ricordare i caduti papalini durante la presa di Porta Pia.
In questa frenesia revisionista che sta travolgendo i politici, sopratutto di destra,ma non solo, quest'ultima è una cosa che fa venire da sorridere, anche se è un sorriso amaro.
Ormai si riabilita tutto e di più, forse seguendo il motto che "gli ultimi saranno i primi" si è deciso che "gli sconfitti saranno i vincitori" e così, dopo lo scudetto a tavolino dell'Inter, abbiamo avuto la riabilitazione dei Repubblichini, che ammazzavano e torturavano italiani in compagnia dei nazisti, ma siccome lo facevano in buona fede (sic!) e per una loro idea di patria (ah vabbé , alura) vanno onorati.
Da tempo si è riabilitata Maria Antonietta e la sua corte di parassiti, che mangiavano brioche mentre i sudditi morivano di fame, ma i peccati di gola, si sa, vanno perdonati.
Adesso, in onore a Ratzinger, si riabilitano i papalini e quell'odioso regime papista che, ricordiamoci, condannava le persone a morte per reati di opinione.
Forse la cosa potrebbe andare bene anche ai leghisti, a cui "Roma Ladrona" capitale d'Italia non va proprio giù, anzi non va giù l'Unità d'Italia,e quindi a questo punto sono già certo che i prossimi ad essere riabilitati saranno i Borboni.
Alcuni programi televisivi ci hanno già informato che l'Inquisizione non era tanto male, ed in fondo se le streghe venivano bruciate sul rogo qualche ragione ci sarà stata.
A questo punto propongo la riabilitazione dei Curiazi, sconfitti con l'inganno dagli Orazi (o meglio dall'Orazio superstite) e perchè no, la riabilitazione di Remo, vittima di quel prepotente di Romolo.
Magari al posto di una messa sarebbe meglio un rito pagano, per l'occasione, ma nonostante questo piccolo problema i politici non mancheranno di certo l'occasione per presenziare.

mercoledì, settembre 17, 2008

Ancora un altro morto....

Sento come un dovere morale quello di scrivere su certi fatti, anche se come tutti, preferirei a pensare a qualcosa di positivo, ad una giornata di sole, ad una bella ragazza, ad un bel libro o film, a una buona bottiglia di Chianti (ma anche il Sangiovese mi sta bene).
Invece sono qui a scrivere sull'omicidio, l'ennesimo omicidio razzista di Abdul Guibre, italiano, nero, anzi "Negro", per giunta, forse, islamico.
Ecco qui ho già toccato il tasto, quello delle identità.
Un giorno bisognerà toccare questo tasto, disvelare quanto di mistificatorio c'è in queste identità, perché alla fine siamo tutti esseri umani, diversi ed uguali.
Per il resto ho già scritto in passato cose che, purtroppo, non posso che ribadire:


"Ama il tuo simile e distruggi il diverso" . Questo ed altri slogan simili si sono diffusi, su magliette e peggio nella mente di un certo mondo giovanile negli ultimi anni.
E non c'è da dubitare che il clima generale abbia facilitato il diffondersi di questo genere di ideologie.
Quando si parla di fucili, quando si parla di squadracce, quando si tolgono le panchine perché altrimenti la gente (magari extracomunitari,) ci si potrebbe sedere sopra (ad oziare, grave scandalo) quando si tirano su muri, quando si fanno leggi assurdamente razziste e ci si ripromette di farne di peggiori, quando si fa l'equazione oscena clandestino = delinquente, quando si delira di "emergenza sicurezza" quando l'emergenza oggettivamente non c'è, quando si ripete che il diverso è un problema, e possibilmente di ordine pubblico, quando si fa tutto questo e si invocano ronde non meglio specificate, si crea un humus culturale che incoraggia il verificarsi di questi episodi.

scrivevo a proposito dell'omicidio avvenuto a Verona
e citando questa frase di Fabrizio De André "Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi, dire siamo trecento milioni , siamo un miliardo e seicento milioni e, approfittando del fatto di essere così numerose pensano di potere, e di avere il diritto sopratutto, di vessare, di umiliare le minoranze"
così chiudevo un altro commento su un altro episodio di razzismo
Ormai quando apro il giornale e leggo queste cose provo solo schifo e vergogna e mi chiedo: cosa stiamo diventando "noi" italiani, noi "maggioranza"?
Aggiungo solo questo, L'Italia è sempre più un paese allo sbando, economico, sociale, ma sopratutto culturale e morale.
E la situazione non sembra destinata a migliorare.
PS
Per gli imbecilli che dicono "ma aveva rubato una scatola di biscotti!".
La pena di morte per un delitto del genere non esiste nemmeno in Iran o in Cina, e almeno si attua dopo un processo regolare.
E nel Far West c'era la giustizia sommaria ma per i ladri di cavalli non di merendine.
Ed infine, ma speriamo che qualcuno vi spranghi quella testa di cazzo che tenete!

sabato, settembre 13, 2008

Quei cattivoni Napoletani...

E' da un bel po' che non parlo di cose d'attualità, il che ha l'ottimo risultato di non farmi gonfiare troppo il fegato, peraltro già gonfio di suo per altre ragioni (non di carattere alcolico, checché dicano certe malelingue)
La prima domenica di campionato è stata funestata (come dicono i giornalisti "seri") da tanto gravi(insomma) quanto prevedibili incidenti per la partita Roma Napoli.
In realtà la partita non c'entra nulla, visto che gli incidenti sono stati sul treno.
Personalmente mi sono stupito del fatto che fosse stata autorizzata la trasferta dei tifosi (o ultrà) napoletani , visto che quella è una delle partite più a rischi incidenti.
Insomma gli incidenti erano nell'aria. Se si aggiunge che i tifosi (od Ultrà) mapoletani sono stati tenuti tre ore fermi alla stazione,facendo montare il nervosismo all'inverosimile, non c'è da stupirsi di quanto successo, anzi c'è da pensare che sia stato fatto di tutto (come già dopo la morte per mano di un poliziotto nervoso del tifoso laziale qualche mese fa)per creare una situazione di scontro di emergenza.
Se fossimo in un paese serio, questore e prefetto di Napoli, nonché quei cialtroni dell'osservatorio del viminale sulla violenza negli stadi, si sarebbero dovuti dimettere.
Invece abbiamo dovuo assistere al solito balletto, con Maroni che faceva la faccia brutta, (come il collega Amato qualche mese prima) e prometteva "tolleranza zero (e che due palle!) etc etc.
vittime di questo i Napoletani onesti, che non potranno andare allo stadio per mesi, nonché altre tifoserie, casualmente tutte del sud Italia (che il fatto che Maroni sia leghista è casuale).
Ho detto che la situazione è stata provocata: a che scopo? mi si chiederà.
Semplice: questo governo, come peraltro ampiamente il precedente , non può risolvere i problemi del paese (anche perché non vuole), non ci sono miracoli economici in vista, anzi, il paese è in recessione e presto ci saranno altre tasse, oppure aumenti dei costi dei servizi pubblci e tagli degli stessi. Sull'Alitalia la figuraccia (ed il disastro) incombono ed allora ecco che agitare l'ennesimo spauracchio, buono per tutte le stagioni, serve a distrarre l'opinione pubblica.
Vale ricordare poi che "la violenza negli stadi" è un fenomeno che esiste da tempo, di cui mi auguro la scomparsa ma che è in netto calo ormai da una decina di anni abbondanti, come dimostrato da qualsiasi statistica e studio.
Il resto è chiacchiera.

mercoledì, settembre 10, 2008

Viaggio negli USA parte 2



Wildlife

E sì gli States sono uno dei pochi posti del mondo, diciamo civilizzato nel senso di industrializzato, dove ancora la natura esiste, libera, selvaggia (fino ad un certo p unto però) e, sopratutto, incredibilmente a portata di mano.
E' difficile, credo, descrivere l'emozione, ma ancor più la sorpresa di trovarsi a pochi metri da Aquile, avvoltoi, leoni marini, lontre e addirittura serpenti a sonagli, cose da film western,
O da cartone animato, come nel caso del Roadrunner. proprio lui l'agognato e irraggiungibile pranzo di Wille il Coyote, che io pensavo fosse opera della fantasia degli autori.

Città
Forse è un luogo comune dire che le città americane sono tutte uguali e mancano di storia. In realtà la storia ce l'hanno, breve, ma spesso avventurosa, come le vite dei pionieri che affrontavano viaggi veramente difficoltosi e pericolosi per arrivare "alla terra promessa".
Mi chiedo come riuscivano, con i carri le donne ed i bambini, ad affrontare distese del nulla come la valle della morte, ma anche il resto dell'Arizona e della California non è molto meglio.
Le città, almeno quelle piccole, comunque, sono più o meno fatte come al tempo dei pionieri: all'epoca c'era la strada principale dove si trovavano l'ufficio dello sceriffo, il saloon , il bordello e il motel.
Oggi c'è una strada principale e tutto è lì: il mac donald, il Taco Bell il KFC, il supermercato, la pompa di benzina ed il motel.
Diverso discorso per Los Angeles: una megalopoli cresciuta confusamente, fatta di molte città che si sono via via unite.
Qui è facile passare da quartieri residenziali eleganti e centri commerciali esclusivi a zone squallide caratterizzate da baracche, case decadenti e depositi abbandonati. E tutto ciò senza soluzione di continuità, per così dire.
Las Vegas, non è una città ma un grande parco giochi.
San Francisco è bella, ma più che bella direi che ha un suo fascino.
Non ha una precisa caratterizzazione architettonica, per cui si va da edifici in simil barocco a grattacieli, ci sono case basse ad un piano ma anche edifici considerevolmente più alti. E anche qui ci sono zone non propriamente ridenti e zone molto ricche, quartieri cinesi e quartieri in cui si sente ancora il profumo degli anni 60 e della summer love, magari un po' annacquato, ma pur sempre profumo.
Bellissimo quel vecchio garage trasformato in un negozio di dischi, cd e DVD con decine di posters alle pareti.
Una tentazione per il portafoglio incredibile.



American Life


Difficile capire molto di un paese per un solo viaggio, certo che in America si trova di tutto e di più, non solo a livello di paesaggi ma anche di persone.
Personalmente ho potuto verificare l'abitudine delle cameriere di riempirti la tazza del caffé, abitudine che avevo conosciuto per aver visto "le Iene" di Tarantino (la famosa scena iniziale della mancia )
Avevo sentito parlare del fatto che ci fosse una severa disciplina automobilistica, con racconti di auto della polizia che sbucavano dal nulla a multare chi oltrepassava i limiti di velocità. Molti film sono pieni di scene similari.
Invece devo dire che non ho visto nulla del genere. Gli americani in realtà oltrepassano i limiti di velocità, senza esagerare, si intende. E non spuntano volanti piene di poliziotti anfetaminici.
C'è da dire comunque che il livello di educazione, e non solo automobilistica, è nettamente più alto di quello Italiano.
A Los Angeles è un po' diverso, qualche furbetto c'è, ma in quel casino è inevitabile, per così dire.
In realtà l'emozione di essere fermati dalla Polizia l'abbiamo avuta, a causa di una svolta a sinistra mal effettuata.
In realtà non effettuata per niente.
Una voce è spuntata dal nulla invitandoci a parcheggiare a destra.
-Are you drunk?
-No, we are italian!
La cosa si è risolta con una risata ed un consiglio paternalistico di andare a piedi.
Mi ha colpito anche il numero impressionante di clochard, ubriachi, o gente semplicemente stramba che affolla certe vie di San Francisco, Market street in particolare.
Non tutto è oro quel che luccica.
E poi la visione dall'alto di New York, mentre l'aereo decolla e cadono le prime ombre della sera, e si accendono le prime luci, rimane l'ultima fotografia, solo mentale, purtroppo, di questo indimenticabile viaggio.

lunedì, settembre 01, 2008

Viaggio negli USA




Nel mio viaggio negli States ho annotato alcune impressioni sfuggevoli che vorrei qui riportare

Il mangiare: Una volta lessi un'articolo del solito giornalista filo-americano che sosteneva che agli antiamericani Michael Moore fosse simpatico perché è come gli antiamericani pensano siano gli americani : "grassi e brutti".
Beh, non c'è bisogno di essere antiamericani, o complottisti o qualcuna delle altre categorie che gli addetti al pensiero corretto si inventano per dire che gli americani sono (mediamente) proprio così: grassi e brutti, e molto di più di Michael Moore.
D'altro canto, se si vede una colazione al'americana ( o meglio, se la si consuma) ci si rende conto del perché.
Se pensate che la colazione Inglese sia eccessiva sappiate che al confronto di quella che vi servono negli States è roba da anoressici.
Ad essere moderati vi serviranno pancetta, sausages, orzo, patate al forno e dei Pancakes grossi come pizze, ma se volete potete pure prendere il burritos o una bistecca.
Se non basta la colazione potete fare un salto al supermercato.

Supermercati

Entrare nei supermercati americani è una esperienza quasi mistica.
Se avete presente quella pubblicità della Coop di un po' di tempo fa, quella del tipo che stava per giorni nel supermercato perchè lì si trovava tanto bene, allora sapete cosa avrei fatto io.
Sono rimasto veramente affascinato, di più, abbagliato dalla quantità ed abbondanza di confezioni, generalmente del tutto inutili se non dannose, che si possono trovare: Succhi di frutta da 5 litri, decine di costolette di maiale in una unica confezione, ceddar cheese venduto a Kilogrammi, cheese cake al gorgonzola che, ovviamente, con lo zola non hanno nulla che fare, pizze gigantesche superinfarcite, una quantità impressionante di salse per barbecue (mi viene in mente il cuoco di Planet Terror!) comprese quelle di Paul Newman (!) e di altri nomi che presumo famosissimi, etc.
In più si sta al fresco, e questo, con una temperatura che fuori era vicina ai 40° non è un particolare di scarso rilievo.
Infine, mente in Italia, riempire il sacchetto della spesa è spesso una attività stressante ed umiliante, con cassiere velocissime che hanno finito ancor prima che tu abbia iniziato a mettere la merce nel sacco, qui hai un addetto che ti riempie lui il sacchetto e te lo porge gentilmente.

Thanks!-
You're Welcome!-



Televisione
:
E' come in Italia.
Ma anche molto peggio.

Panorami e paesaggi
Questa è la vera ragione del mio viaggio negli Staete e ne son veramente soddisfatto: Canyon deserti, laghi, mare con le onde alte e mare con la nebbia, boschi cactus, sterpaglia, roccia rossa e roccia nera, sabbia....ho visto veramente di tutto, e dovrei postare tons di foto (che non ho fatto, mi sono fermato ai quintali)
Tutto troppo bello.
E indimenticabile.
(continua.....)

venerdì, agosto 22, 2008

Il luogo comune dell'estate


Un luogo comune è costituito da una credenza,o un concetto, sintetizzata in una o più serie di frasi, che la maggior parte dele persone, o almeno un numero rilevante, ripetono dandone scontate la veridicità, senza preoccuparsi minimamente della verifica della stessa.
Un luogo comune è l'esatto contrario di quella che viene definita teoria scientifica, da Popper in poi.
Quest'ultima, infatti, per essere tale, deve essere verificabile e falsificabile, ovvero fornire gli strumenti per poter dire se è vera o falsa.
Il luogo comune è, in quanto tale, inverificabile e infalsificabile.
Che le stagioni non esistano più può essere vero o falso, ma nessuno che lo sostiene andrà mai a informarsi e a verificare, statistiche metereologiche alla mano, se ciò è vero o meno, altrimenti scoprirebbe che d'inverno continua a fare più freddo che d'estate, che i fiori sbocciano in primavera e le foglie cadono d'autunno. Come sempre, d'altro canto.
Così chi sostiene che ci sia una allarme criminalità, che "cara la mia signora non si può più vivere con tutta questa delinquenza" non andrà a verificare l'asserzione, scoprendo che venti anni fa c'era molta più criminalità ed un numero molto superiore di omicidi rispetto ad oggi.
Ed è almeno trent'anni che il sottoscritto sente dire che "adesso nei dischi ( Lp o CD) ci sono solo un paio di pezzi buoni, non come una volta". E naturalmente continuo ad ascoltare dischi che, per fortuna, di pezzi buoni ne hanno molti più di 2 o 3, alle volte persino tutti (ma anche no).
Infine, il luogo comune, per essere tale, deve essere sufficientemente vago da poter essere condiviso anche da chi non condivide nulla o quasi, e di lasciare nella vaghezza e nella indeterminatezza lo stesso oggetto del luogo comune.
Il luogo comune poi si basa sempre su un non detto condiviso, che è poi la sua vera forza.
Ci si lamenta della delinquenza in aumento perchè in realtà dà fastidio vedere persone di altri paesi attorno, che prima non c'erano, si rimpiangono i bei tempi andati (e la musica d'allora) perché si sta invecchiando.
Ci si lamenta delle stagioni perché si pensa che siamo vicini anon vederne più etc etc.
L'ultimo luogo comune, molto gettonato, e a sfondo musicale, è il seguente:" e' da anni che non c'è un tormentone estivo degno di questo nome"
Asserzione che tutti possono considerare vera, proprio per la sua vaghezza (cosa è un tormentone, e cosa lo definisce, e ancora cosa lo rende degno, la bellezza, la tormentosita, che significa poi rottura di balle, il numero di copie vendute, i passaggi radiotelevisivi, che cosa?), per il suo basarsi su un non detto condiviso (ai miei tempi, cara la mia signora era tutto più bello anche i tormentoni).
Il problema dei luoghi comuni è che, in fondo,dato quanto sopra, è perfettamente inutile smentirli, ed è questa la loro forza.
Perché quindi parlare di Giusy Ferrari o di "I Kissed a girl" di Katie Perry?*
E allora rimpiangiamo pure i tempi di "Vamos a la playa" dei Righeira.

PS
*Ma io preferisco "Sweet about me" di Gabriella Cilmi.

Chi ha paura di Avril ?


Leggo la notizia che in Malaysia, un partito di ispirazione islamica vorrebbe la cancellazione del concerto che Avril Lavigne dovrebbe tenere il 29 di questo mese, a causa, secondo gli stessi, dell'eccessiva sensualità dello show stesso.
Verrebbe da ridere: se c'è una cosa che non si può dire dello show di Avril Lavigne è che sia troppo sensuale, vsto che la cantante canadese canta (e suona) in calzoni lunghi e maglietta e scarpe da ginnastica per tutto il tempo, coprendosi pure con una pudica felpa rosa nel finale. E di certo non simula atti sessuali nè si tocca nelle parti intime, come fanno altre(i).
Verrebbe da dire "levateje er vino" (o la grappa di rose) se non che si presume che, in quanto islamici osservanti, siano debitamente astemi.
Ma se qualcuno solleva un problema, giusto o sbagliato che sia la soluzione, vuol dire che qualche ragione, magari non detta, c'è.
La ragione di questa levata di scudi non è da ricercarsi nella presunta sensualità dello show, ma piuttosto nel fatto che Avril, come peraltro altre sue colleghe, forse in modo più netto, è un simbolo di indipendenza e autodeterminazione femminile.
Compone le sue canzoni, le canta, le suona alternandosi a vari strumenti, e, peggio, comanda a bacchetta un gruppo di musicisti tutti maschi.
Troppo per dei tradizionalisti conservatori e bacchettoni, che pensano che le donne debbano stare in casa e non avere voce in capitolo su niente, altro che primeggiare in qualcosa, seppur di frivolo.

venerdì, luglio 25, 2008

Batman il cavaliere oscuro (e pure la trama non è da meno...)



Mercoledì ho visto Batman il Cavaliere Oscuro, francamente più per caso che per scelta: arrivato in leggero ritardo alla proiezione del film Funny Games (ma ci riprovo stasera) sono stato invitato dal bigliettaio ad optare per una altro film, e per non saper nè leggere né scrivere (che è poi il principale motivo per cui si finisce a vedere un film come questo) ho "optato" per l'ennesimo episodio della saga di Batman.
Ammetto di essere partito con un po' di pregiudizi, peraltro ben giustificati, visto che Nolan è un regista che ritengo ampiamente sopravvalutato, ed avevo trovato il precedente Batman Begins assolutamente con poco nerbo ed estremamente confuso.
Questo cavaliere oscuro, preceduto da un discreto battage pubblicitario, che verte su una presunta ultima grande performance di Heath Ledger, e da ultimo sulle disgrazie (o la coglioneria, dipende dai punti di vista) di Christian Bale, mi è parso un pochino meglio di quel che temessi, ma decisamente peggio di quel che sperassi.
Il film ribadisce tutto quel che di negativo penso di Nolan; è un di quei registi che si perdono in manierismi insopportabili, tipo ripetere ogni tre per due lo stesso movimento di camera circolare, senza nessuna necessità. Infarcisce i suoi film di troppi elementi buttati lì, come su una di quelle pizze iperfarcite all'americana, per cui alla fine si ha come un senso di gonfiore, non esattamente allo stomaco.
Infine, come è ormai norma nei "filmoni" hollywoodiani, le sue trame sono sempre piene di buchi di sceneggiatura ed eccessivamente complicate, o, per meglio dire, cervellotiche, per cui pare che questi signori che corrono si tirano pistolettate, pugni, calci, fanno esplodere edifici e quant'altro abbiano pure la genialità( ed il tempo) di prevedere ogni mossa possibile altrui e propria manco fossero degli scacchisti di livello mondiale.
Se vogliamo parlare di cast, diciamo che in un cast in cui pure il netturbino che compare per due minuti è un attore di una qualche fama, magari televisiva, alla fine non rimane impresso quasi nessuno.
Maggie Gillenhall, che sostituisce Katie Holmes, ha lo stesso nasino a patata ed è altrettanto inespressiva, Christian Bale ha sempre la stessa espressione per tutto il film, ma il problema è che aveva la stessa espressione in tutti i film che ha fatto, persino Caine e Freeman sono ordinari.
L'unico ad emergere nel piattume generale è Heath Ledger, che non so valutare sia da Oscar o meno, (dovrei sentirlo in originale) certo infonde al suo Joker una vitalità ed una forza che non si possono ignorare, creando forse l'unica vera ragione per vedere il film.
Il film poi accenna a problemi quali sicurezza, libertà, potere, rispetto delle regole, ma senza risolverli.
Le scene d'azioni risultano spesso confuse e quasi inesplicabili, dal momento che il film procede per accumulo (la famosa farcitura da pizza americana).
Ogni tanto, qua e là, qualcosa di buono c'è, generalmente quando in scena c'è il Joker ovvero Ledger, seppure a me non sia piaciuto molto un Joker trasformato da ladro, psicopatico, ma anche in qualche modo simpatico, in una specie di incarnazione del Male, quasi un altro Myers (lo psicopatico di Halloween).
Però ammetto che è un film che, se visto a neuroni spenti e da una persona abituata ai video games, può pure piacere e divertire quel tanto.
E poi, dopo "io Sono Leggenda" posso sopravvivere a qualsiasi cosa, persino ad un film di Nolan.

domenica, luglio 20, 2008

Edward mani di forbice


Confesso che, pur essendo un estimatore di Tim Burton, fino a qualche settimana fa non avevo ancora visto Edward mani di forbice.
Dopo aver colmato questa lacuna, posso dire che, già in quel film, si vedeva tutto il talento ed il genio dell'autore americano.
La storia di Edward è una classica favola, ma è molto lontana dalle classiche favole consolatorie a cui Hollywood ci ha abituati.
E' la classica storia del diverso e del suo rapporto con gli altri.
Mentre in altri film, qual ad esempio Elephant Man, il diverso, il freak, a fronte di difficoltà iniziali finisce poi per essere accettato, in Edward questo paradigma narrativo viene ribaltato.
Infatti Edward, crazione del classico scienziato folle, viene invitato da una delle tante classiche madri di famiglia middle class della amena cittadina che circonda il lugubre maniero dove Edward è cresciuto, a far parte della sua famiglia e, quindi, della comunità.
Inzialmente è popolarissimo, sia perché è una novità, sia per le sue qualità artistiche dovute proprio al fatto di avere forbici e lame affilatissime in luogo delle mani.
E la sua popolarità sembra discendere proprio dal suo essere freak.
Ma dopo poco i meccanismi tipici della società (gelosia, invidia, avidità) si metteranno in moto per isolare e condannare il diverso.
Così ad Edward non rimarrà che tornare da dove è venuto, fingendosi morto.
Una favola fuori dal tempo, ma anche molto puntuale nel denunciare i tic, le manie, i difetti di certa provincia americana (ed occidentale)
Il tutto proposto in termini, per usare un termine alle volte abusato, poetici, più che retorici.
E lì sta la differenza tra il buon regista, ed il genio.

mercoledì, luglio 16, 2008

Spigolature D'estate

Ottaviano Del Turco, ex sindacalista Uil (boni quelli!) ed ex esponenete del PSI Craxiano (boni quelli) ora presidente della Regione Abruzzo arrestato per una squallida questione di tangenti.
Mi piacerebbe ora sentire quelli che "Beppe Grillo con il suo qualunquismo ed antipolitica ha fatto perdere la sinistra (che saresse il PD, siori e siore!) cosa cazzo hanno da dire...

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A tal proposito, aspetto con ansia i vari che hanno chiesto a Di Pietro e a chi altri di prendere le distanze da Sabina Guzzanti (sic!) prendere le distanze da Del Turco e la sua cricca.

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Subito ho sentito politici e leccaculi vari (pardon, pratici, si dice pratici) lamentare le durissime condizioni di detenzione a cui sarebbe sottoposto il loro eroe.
Non entro nel merito, anche se non credo che 24 ore di isolamento siano una cosa così rara in Italia.
Vorrei ricordare che c'è chi, come Michele Fabiani, è in isolamento da 9 mesi, e senza uno straccio di prova.
Ma un conto è un anarchico ed un conto è un esponente della Casta.
Giusto?

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Sentenza sulle torture di Bolzaneto.
Condanne miti e già indultate ( e se non lo fossero un bel decretone d'urgenza sotto la voce "sicurezza", in cui ci sta di tutto e dippiù)
Anche qui lamenti.
Ma di cosa?
Questo è uno Stato borghese,( democratico borghese, se vogliamo puntualizzare) che ha i suoi scagnozzi che lo difendono (si dice le forze dell'ordine, mannaggia a me, me lo dimentico sempre!) con le buone e, a volte le cattive.
O le cattivissime, talvolta.
E pretendiamo che lo stato condanni i suoi dipendenti, ovvero condanni se stesso?
Scusate ma per le stragi di Stato ha mai pagato qualcuno?
E per Pinelli, la cui morte è stata considerata "malore attivo" da una sentenza della infallibile magistratura?.
Immaginiamoci la stessa scena a parti invertite. Un poliziotto, o carabiniere, insomma un "tutore" dell'ordine, cade inspiegabilmente da una finestra di una stanza dove ci sono 5 anarchici o estremisti di sinistra qualsiasi.
Malore attivo o "infame omicidio terrorstico"?
Niente di nuovo sotto il sole "La legge è uguale per tutti (ma qualcuno è più uguale degli altri)"

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Nanni Moretti è andato in Piazza Navona alla "famed" manifestazine IDV.
Ha aspettato che arrivasse Beppe Grillo e poi se n'è andato.
Su questo atto di maleducazione, per giunta pianificata, ci ha imbastito un paio di interventi (che francamente non ho letto e nemmeno ho avuto voglia di leggere)
D'altro canto l'aveva detto in un suo film :"Ecce Bombo"
"ma mi si nota di più se vengo, se non vengo, o se vengo e mi metto da solo vicino alla finestra..."
Ti si nota di più se dici meno cazzate, Nanni...

***
Berlusconi vuole impedire le intercettazioni per i reati di corruzione.
Cioè in sostanza vuol impedire le indagini, perché se non con le intercettazioni, come si possono avere prove su reati di questo tipo?
Adesso ho capito che vuol dire Libertà per certa gente...

giovedì, luglio 10, 2008

Domande

Ma perché quelli che passano in automobile,tenendo la musica a tutto volume,ed obbligandoti ad ascoltarla pure a te,per giunta ascoltano costantemente musica di merda?

Ma veramente c'è qualcuno che crede che la cosa riprovevole non sia fare pompini per fare carriera politica, ma usare la parola pompino per stigmatizzare il fatto?

Ma quanti soldi prendono a "La Repubblica" per parlare ogni due giorni di Amy Winehouse?

domenica, luglio 06, 2008

Dopo il rilascio di Ingrid Betancourt

Come tutti saprete di certo Ingrid Betancourt è stata liberata qualche giorno fa dallo stato di prigionia in cui si trovava da 6 anni, sequestrata dai guerriglieri delle FARC.
COn lei liberati altri 14 prigionieri, pare 11 soldati colombiani e tre americani che non si sa bene chi siano, soldati, contractors (cioè mercenari) o agenti FBI.
La notizia che Ingrid sia libera non può che fare piacere. Primo perché che qualcuno ritrovi la libertà, chiuque esso sia, è di per sè positivo ed in secondo luogo perché Ingrid Betancourt, di nuovo libera, potrà riprendere la sua battaglia, con la quale si era fatta molti nemici, e non solo tra i guerriglieri, contro la corruzione e per il rispetto dei diritti umani.
Tuttavia, passata la sbornia della felicità, qualche analisi va azzardata.
Innanzitutto va detto che le circostanze della operazione di liberazione appaiono un pò sorprendenti: la liberazione di 15 ostaggi, piuttosto importanti, senza sparare un colpo, o è un miracolo , come detto da un funzionario del governo colombiano, oppure è un inbroglio, e dal momento che io sono uno scettico sull'esistenza dei primi propenderei per il secondo. La televisione svizzera, solitamente attendibile, parla di 20 milioni di dollari come riscatto , o, più probabilmente , corruzione dei guardiani.
Anche l'aspetto di Ingrid, ben più florido di come era stato raccontato (e fotografato) mi fa pensare che sia stata curata in vista di uno scambio.
Le reazioni e le analisi concordano tutte, molto ottimisticamente, sul fatto che per le Farc sia giunta la fine, e che da ora in poi la Colombia si avvii alla normalizzazione e alla pace.
Il primo punto mi pare inficiato da una buona dose di propaganda: anche dei Talebani si diceva che erano stati sconfitti, affermazione che oggi sappiamo falsa. Se c'è un conflitto vuol dire che ci sono delle ragioni, e fino a che quelle ragioni non vengono risolte il conflitto non può esserlo, può dimnuire temporaneamente, ma non scomparire d'incanto.
Ma amche ammettendo che le FARC e le altre organizzazioni guerrigliere gettino la spugna o abbiano di molto diminuite le proprie capacità restano in piedi tutti gli altri problemi: il narcotraffico ed il pesante controllo che esso esercita su buona parte del governo Colombiano, il paramililitarismo e la continua violazione dei diritti umani, la corruzione.
Mentre scrivo ci sono una settantina di parlamentari invischiati in faccenduole come corruzione, narco traffico, omicidi, rapimenti, altro che Vallettopoli!
Il Cugino del dittatore Uribe (a chiamarlo presidente proprio non ci riesco) è stato arrestato per paramilitarismo e la corte suprema della Colombia ha messo in discussione la legge che ha consentito ad Uribe il secondo mandato, (il che significa che sta governando illegalmente) mentre quest'ultimo sta già pensando ad un terzo, e sicuramente la liberazione di Betancourt può giovare alla scopo.
Rimangono poi quattro milioni di "deplazados", che difficilmente rientreranno nelle loro case, visto che spesso case e terreni sono stati rubati dai paramilitari per essere venduti alle multinazionali americane.
IL cambiamento inizierà solo quando questi problemi saranno affrontati, e chissà che proprio la Betancourt, se riuscirà ad arrivare alla Presidenza della Colombia, sempre che glielo permettano e ne abbia ancora la forze, non possa inaugurare una vera svolta.
La strada è ancora lunga....

giovedì, luglio 03, 2008

Saturn Award 2008


Poco da segnalare per l'ultima edizione dei Saturn Award, considerati gli Oscar della Science-Fiction (da intendersi in senso molto ampio).
A parte il premio come miglior film Horror per Sweeney Todd il resto dei premi appaiono un po' banali e poco significativi; diciamo pure deludenti.
Che senso ha premiare film come Enchanted o dare miglior premio come attore nella categoria film a Will Smith per "I am Legend" (per fortuna è l'unico premio dato a quel filmaccio)oppure a Matthew Fox nei telefilm per "Lost" (io non sono un anti-Jake militante, ma Fox è indubbiamente uno dei punti deboli di quell'ottimo cast).
Mi fa felice invece la vittoria di Summer Glau nella categoria Best supporting actress per il TF "The Sarah Connor Chronicles" interessante rivisitazione della saga di Terminator.
E speriamo che questo significhi che lo vedremo presto in televisione.

martedì, luglio 01, 2008

Il Boss e l'ATM


A latere del concerto di Bruce Springteen (di cui potete leggere brevissima recensione qui)va notato come l'Azienda tranviaria Milanese, nonché la giunta di Milano, abbiano collezionato l'ennesima figuraccia e l'ennesima dimostrazione di dilettantismo e provincialismo. Migliaia e migliaia di persone sono rimaste senza la possibilità di tornare a casa, e comunque hanno impiegato un tempo sproporzionato alla distanza.Ho letto varie storie, tra cui quella di una famiglia proveniente da fuori Milano, che aveva parcheggiato la macchina a Sesto MArelli in uno dei parcheggi comunali e che, dopo una specie di Odissea, ha trovato il portone del parcheggio chiuso!
E non è stato di certo un caso isolato.
La mia modesta esperienza è stata che, dopo aver preso il tram numero 16, ho trovato il Metrò già chiuso alla fermata di De Angeli, poichè avevano avuto la brillante idea di prolungare le corse solo su un ramo del metrò, e non sull'altro. Tornato dopo classico giro dell'Oca a Lotto, ho visto che ancora centinaia e centinaia di persone aspettavano un mezzo, segno evidentemente che pure l'altro ramo del Metro era stato chiuso abbastanza presto.
A questo punto eviterò un'altra esperienza del genere
Una bella politica per incentivare l'uso del mezzo pubblico, non c'è che dire!
Grottesche le reazioni delle cosidette autorità: la Moratti e il nano De Corato (troppo intento a dare la caccia ai cosidetti nomadi pe preoccuparsi del traffico cittadino)sono stati silenti (e almeno di questo li ringraziamo, ma avrebbero dovto chiedere scusa, un gesto di umiltà che la nostra Casta politica detesta più della dichiarazione dei redditi).
Invece ha parlato il Questore: Nel mirino i concerti Rock, titolava la Repubblica.
Insomma non colpa di chi non sa prevedere che, da un concerto a S. Siro, escono migliaia di persone che devono tornare a casa (anche perché generalmente uno lavora), ma la colpa è del rock e di quel fanigottone di Bruce Springsteen che non ne voleva sapere più di smettere di suonare e ha sforato l'orario.
Non c'è limite all'idiozia.

domenica, giugno 22, 2008

Lo schifo e la vergogna

Leggo la notizia di una ragazzina Rom di 12 anni, e della sua famiglia, aggrediti, percossi e minacciati.
La bambina è stata insignita anche di un premio da parte dell'UNICEF per le sue doti artistiche; non che se non avesse avuto il premio l'episodio sarebbe stato meno grave, ma perché dà la misura della becera ignoranza ed odio insensato che anima gli aggressori, aggressori che sono solo la punta dell'Iceberg di un atteggiamento diffuso, un atteggiamento, una mentalità per cui le persone non vengono giudicate (ammesso che si debba giudicare, non sta forse scritto, "non giudicare se non vuoi essere giudicato", ma qui si fanno tutti il segno della croce ma nessuno ha letto i Vangeli, oppure gli hanno letti ma non ci hanno capito un cazzo) per ciò che fanno, per ciò che sono come individui, ma perché sono appartenenti ad una etnia, ad una minoranza, a qualcosa che viene visto come diverso.
Non importa chi quella persona realmente sia, cosa faccia realmente, cosa pensi, fa parte di una minoranza, quindi è "cattiva" di default, mentre chi fa parte della maggioranza è automaticamente buono e dalla parte della ragione, del giusto.
Si dirà che la maggioranza degli italiani la pensa però in un certo modo, che le elezioni hanno premiato chi rincorre i peggiori istinti umani (od animali?) e punito chi si ostina a parlare di solidarietà ed uguaglianza.
Vero, seppure semplificato assai.
Come disse De André durante un concerto.
"Le maggioranze hanno la cattiva abitudine di guardarsi alle spalle e di contarsi, dire siamo trecento milioni , siamo un miliardo e seicento milioni e, approfittando del fatto di essere così numerose pensano di potere, e di avere il diritto sopratutto, di vessare, di umiliare le minoranze"
Ormai quando apro il giornale e leggo queste cose provo solo schifo e vergogna e mi chiedo: cosa stiamo diventando "noi" italiani, noi "maggioranza"?

lunedì, giugno 16, 2008

Fare dell'Italia un nuovo Cile



La notizia dell'intenzione del nuovo ministro degli Interni, Ignazio La Russa, di schierare nelle città italiane "con compiti di sicurezza" contingenti di militari italiani (in missione di pace...sic!) potrebbe essere presa come una delle tante boutade demagogiche, atte a gettare fumo negli occhi del popolo sovrano (e bue) e poco altro.
Invece non è così.
Se è evidente come la supposta "emergenza sicurezza" (che sarebbe più giusto chiamare psicosi sicurezza, visto che tutti gli indice reali indicano un paese tutt'altro che preda della delinquenza o con tassi di criminalità particolarmente alti, anzi) non possa di certo essere combattuta mandando un paio di migliaia di soldati per le strade delle città italiane, non è altrettanto evidente a cosa serva realmente una simile decisione.
Tanto per sbarazzarci della motivazione ufficiale, basta fare due conti. In Italia ci sono ben 110 capoluoghi di provincia, il che significa ua ventina di soldati per città.
Anche limitandosi ai capoluoghi regionali la cifra salirebbe a poco più di 100 soldati.
Scartata l'ipotesi ufficiale, e partendo dal presupposto che ci sia una logica in tutto ciò, non resta che capire che logica sia.
La logica è abbastanza semplice, è il tentativo di fare dello stato d'eccezione, dell'"emergenza", la regola. La tendenza ad usare lo strumento del decreto legge, in uso ormai dai tempi di Bettino Craxi , ben al di là del dettato costituzionale, che ne limita l'uso a situazioni appunto di emergenza o particolare urgenza, è diventata ormai la regola.
In Italia è tutta una emergenza, le intercettazioni telefoniche , gli stupratori (purchè rumeni) ,gli ultras, la monnezza, le centrali nucleari, tutto.
La sicurezza sul lavoro molto di meno, e pure gli aumenti dei prezzi, ma si sa c'è emergenza ed emergenza.
Ma fare dello stato d'eccezione la regola mandando l'esercito nelle città per ordine pubblico segna un salto di qualità non indifferente.
Prima di tutto perché si crea il precedente. L'esercito che dovrebbe fare ronde per la sicurezza dell'inerme cittadino che altrimenti cadrebbe preda del delinquente extracomunitario e clandestino (pare che al di fuori di queste categorie non esista in pratica delitto, anche se le statistiche mostrano altre verità) può essere domani schierato a fronteggiare manifestazioni politiche o sindacali o studentesche, o di cittadini in rivolta per qualcuna delle vere emergenze che i politici creano, piuttosto che fronteggiare o risolvere, senza ulteriori strappi alle norme costituzionali, già messe da parte per tempo.
Inoltre teniamo presente un elemento piuttosto inquietante.
L'Esercito Italiano non è più formato da soldati di leva, forse poco preparati, ma comunque rappresentativi di un po' tutta la popolazione italiana.
Viceversa si tratta di un esercito professionale, una élite armata, con valori particolari, ben diversi da quelli della gran parte della popolazione.
Per di più molti di questi sono reduci da missioni all'estero di ben altra portata, missioni in cui spesso hanno sparato sulla popolazione locale (vedasi quanto accaduto in Somalia, ma anche in Iraq e Afganistan), insomma sono preparati ad affrontare situazioni con i modi spicci.
Infine mandare i soldati nelle città significa far conoscere il territorio agli stessi, renderli capaci di muoversi in modo efficace e veloce.
Ed ora facciamo una ipotesi: poniamo che tra due o tre anni, o anche al termine della legislatura, si vada ad elezioni, e poniamo che le forze di governo le perdano, magari di poco, come successo nel 2006.
E poniamo che Berlusconi e i suoi, come già successo nel 2006, facciano fatica ad accettare il verdetto delle urne, o non lo vogliano affatto.
Avere l'Esercito schierato nelle città, magari più massicciamente di oggi, e con compiti più estesi, cosa può comportare secondo voi?
A me vengono già i brividi....

martedì, giugno 10, 2008

Ipotesi

Una coppia uccide un uomo, un proprio dipendente, per assicurarsi la assicurazione sulla vita dello stesso, e ne brucia il cadavere.
NOn è la trama di un mediocre Noir di serie B, ma quanto accaduto a Verona e scoperto da una indagine dei carabinieri.
C'è però un particolare: la coppia di assassini è composta da due italiani, anzi, due padani, per dirla alla Calderoli.
La vittima, l'assassinato, è un Rumeno.
Proprio così un rumeno.
IL che ci dice una cosa che già sapevamo, il male non ha confini, e gli italiani non sono meglio degli altri.
Ma immaginate un po' se questa notiziola, che ho dovuto scovare da una attenta lettura dei giornali online, fosse stata a parti invertite.
Ci sarebbero stati titoli a nove colonne, dichiarazioni roboanti, editoriali preoccupati o demonizzanti, riunioni d'urgenza del consiglio dei ministri, minaccia di leggi speciali ed espulsioni di massa.
Per fortuna invece sono dei "nostri" che hanno ammazzato "uno di loro".
Niente di cui preoccuparsi.
Non è un problema di sicurezza questo, solo normale crimine.
Ah, dimenticavo, per venerdì: Forza Romania!!

lunedì, giugno 02, 2008

Quando il gioco si fa duro....



Appiedato da un contrattempo tecnologico non ho aggiornato il blog nelle ultime settimane, ed in questo breve lasso di tempo ho visto il piccolo mondo che mi circonda andare letteralmente a pezzi, travolto da una irrefrenabile voglia di fare e farsi male.
Nelle ultime settimane ho assistito ad una vera apocalisse del buon senso, della giustizia e della dignità, .
Ricapitolo un po' i fatti, almeno alcuni, in ordine sparso.
Un ragazzo viene ammazzato a Verona da una squadraccia fascista, Di Pietro viene interrotto in Parlamento ed il Presidente della Camera non riesce a far meglio che dire che il diritto di parola dipende "da quello che uno dice".
ovvero la libertà di parola è stata abolita.
Un giornalista, uno dei pochi a potersi fregiare di questa qualifica, al posto di quella di pennivendolo come quella degli altri. va in televisione a ricordare dei fatti, reali quanto spiacevoli,ovvero che l'attuale Presidente del Senato, Schifani, ha avuto lunghi rapporti con esponenti della mafia condannati.
Apriti cielo!. Da destra a Sinistra (si fa per dire) piovono cori indignati e bipartisan di protesta.
Non verso Schifani ma verso l'untore, a cui non viene contestata la veridicità dei fatti, ma semplicemente la libertà di poterlo ricordare.
E ancora: Sulla corta di un fatto di cronaca, con ogni probabilità costruito ad arte, cioè il presunto, e tuttora non ancora accertato, tentativo di rapimento di un neonato da parte di una giovanissima Rom (teniamo presente che non esiste un solo caso provato di rapimento di bambini da parte di Rom o zingari che dir si voglia, trattasi quindi, fino a prova contraria, di pregiudizio razziale) si scatena un vero e proprio progrom, degno delle peggiori pagine delle storia europea.
A Roma, caduta nelle mani del fascista Alemanno si hanno nell'ordine: devastazione del circolo Mieli, un circolo dedicato alle tematiche dell'omosessualità, aggressione ad un givoane redattore di una radio romana, aggressione fascista all'università con uso di catene e spranghe, ed infine minacce ad un ballerino albanese in quanto albanese.
Il tutto condito da un raid in un quartiere di Roma culminato nella devastazione di negozi di immigrati, immigrati regolari va fatto notare, il tutto motivato dal furto presunto subito dal boss del quartiere.
Infine, a chiudere il cerchio, ma qui siamo nella norma, manganellate su chi chiede e a ragione di non essere sepolto dalla spazzatura.
Un bel quadro di arroganza, prepotenza, violenza, razzismo, follia, idiozia.
NEl frattempo il nuovo governo si produceva nel famoso fumo senza arrosto, ovviamente tra gli applausi di sicofanti, nani e ballerine.
In effetti tutte queste presunte grandi decisioni e direttive prese a napoli si situano tra il demagogico ed il patetico.
L'esercito alle discariche non serve a scopo repressivo (e ci mancherebbe!) ma per portare via la spazzatura!
La defiscalizzazione del lavoro straordinario, oltre che già esistere, visto che il lavoro straordinario è perlopiù in nero, è inutile perché in una situazione di recessione economica nessuno imprenditore si mette a utilizzare il lavoro straordinario, pena il fatto di ritrovarsi i magazzini pieni e dover procedere successivamente a licenziamenti.
Questo senza tenere conto che più lavoro straordinario significa comuqnue meno assunzioni e più incidenti sul lavoro.
I mutui sono stati un po' allungati nei tempi, non abbassati ed in quanto alla cosa più strombazzata (od osteggiata) ovvero il reato di clandestinità, è talmente un'idiozia, che non verrà applicata, altrimenti l'Italia si trasformerà in una prigione a cielo aperto , (18 mesi in un CPT una follia nazista!) con conseguente decuplicamento della spesa pubblica , migliaia di anziani senza badanti abbandonati a se stessi, fabbriche in cerca di forza lavoro. e gli stessi che plaudono inconsapevoli all'idiozia del magnifico governo berlusconi III appronterebbero una forca a cui apendere il Puzzone ed i suoi ignavi ministri.
Naturalmente questa semplice osservazione non la troverete sui giornali, dove è tutto un suonar di violini e mandolini che non si sentiva dall'ultima esibizione di Claudio Villa al festival di Sanremo.
In questo contesto mi sono chiesto che senso abbia quello che scrivo qui.
Ho l'impressione che qualsiasi discorso che non sia il ripetersi di frasi fatte cada su orecchie sorde
MI spingo più in là: ho la grave sensazione che il Pensiero sia morto, o sul punto di morire,
Attenzione non questo o quel pensiero, non l'Ideologia (che, anzi, sta fin troppo bene, ed è l'ideologia più nefasta che ci sia mai stata nella storia, quella del voltare la testa dall'altra parte, del chiagni e fotti, della furbizia al cubo vista come unico modo di vita, dell'egocentrismo più sfrenato e imbecille) ma il Pensiero.
Il pensiero è figlio del dubbio, senza di questo non c'è il pensiero, solo slogan o tuttalpiù quella pietosa e un po' ignobile attività intellettuale che consiste nel giustificazionismo, diciamo pure nell'arrampicarsi sugli specchi, nel negare per esempio che le cose da me elencate ad inizio articolo sia espressione di intolleranza razzista e che siano i prodromi di una sorta di regime fascista.
Oppure negare che ciò che è politico, è politico.
IL negare che l'ideologico sia ideologico eccetera.
Noto anche che alcuni blogger gettano la spugna. come One more blog e me ne dispiace.
Non credo che sia il momento di gettare la spugna, questo.
Originariamente questo blog era solo uno spazio personale, e non aveva particolarii finalità politiche, nemmeno voleva averle.
Ma poi i fatti hanno portato nella direzione di una più marcata dimensione politica.
Connotazione che non verrà meno nei tempi futuri.
Per il cazzeggio, soprattutto musicale, c'è già It's only rockenroll, ottimo blog a cui rimando (pubblicità!)
C'è un lavoro da fare, mantenere viva la memoria ed il dubbio, le due cose senza cui non c'è pensiero, ma solo omologazione, ed è questo che cercherò di fare.

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