Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
domenica, ottobre 05, 2008
Orroreeee!!
"Ho orrore di chi trae profitto dal proprio corpo"
Questo quanto dichiarato qualche settimana fa dalla ministra delle pari opportunità Mara Carfagna, a commento (e giustifica) dei suoi provvedimenti anti-prostituzione,per il vero molto sopravvalutati nei loro effetti da un po' tutti, ma questo è un altro paio di maniche.
Molti hanno fatto frizzi e lazzi a questa avventata dichiarazione, facendo notare che chi ha fatto calendari e altre foto ammiccanti non abbia le carte in regola per ergersi a moralizzatrice.
Il che è vero quanto banale: peraltro si potrebbe obiettare che in fondo quelli sono errori di gioventù, che tutti ci si può sbagliare. salvo poi ravvedersi, ed infine che i provvedimenti presi sono necessari e blablabla.
Le parole della Ministra (o ministro, fate vobis) sono secondo me improvvide, per il substrato ideologico che nascondono.
Mara Carfagna dice una grossa banalità, talmente grossa da rientrare nel campo delle "cazzate da treno", e la condisce con una confusione semantica.
La confusione semantica riguarda il termine profitto, laddove andrebbe usato il termine reddito, che non è la stessa cosa.
Il primo riguarda l'uso del lavoro altrui, il secondo riguarda l'uso del proprio lavoro.
La banalità riguarda il fatto di trarre reddito dal proprio corpo.
Mi pare che anche gli atleti traggano reddito dal loro corpo, e perché i cantanti non traggono dalle loro corde vocali reddito? Oltre che attrici, attori fotomodelle...ma anche al di fuori del mondo più o meno dorato dei "vip" si usa il proprio corpo.
Lo usano i lavoratori manuali, ma anche gli intellettuali, visto che il cervello fa parte del proprio corpo, fino a prova contraria.
La Carfagna quindi mistifica la situazione sociale delle prostitute, in quanto a trarre profitto dal loro corpo sono, ovviamente, gli sfruttatori, che infatti si chiamano così proprio perché sfruttano gli altri.
I provvedimenti che colpiscono le prostitute sono l'equivalente del colpire gli schiavi per colpire la schiavitù.
Non è che il reato di immigrazione clandestina sia poi lontano da questa logica.
Ma in cosa consisterebbe poi la differenza tra il lavoro di prostituta e qualsiasi altro lavoro, se in tutti i casi si trae reddito dal proprio corpo?
Essenzialmente solo dalla parte di corpo da cui si trae "profitto" per dirla carfagnamente.
Ci sarebbero parti pure e parti impure del proprio corpo, così come esistono animali impuri di cui è vietato mangiare la carne, secondo alcune religioni.
Insomma alla fine è un problema di carattere ideologico: ti punisco perché usi una parte impura di te, e colpisco te prima che il "pappone" perché ti dò la colpa della tua schiavitù.
Ho orrore di chi trae profitto dalla propria ipocrisia...
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