domenica, dicembre 27, 2020

Due parole sugli inverni passati e presenti

 Buon dopo Natale a tutti! Come forse sapranno coloro che non vivono in un'atra dimensione, sta arrivando (in realtà è giù arrivata) una ondata di freddo, la seconda di questo promettente inverno 2020-21,dopo quella di inizio mese. Ma questa ondata di freddo si preannuncia ben più solida e duratura- 

D'altro canto è perfettamente normale questo, dal momento che siamo realmente in inverno (che inizia  aqueste latitudini il 21 di dicembre). E' anche normale che ci sia neve in inverno, anche se non scontato, a queste latitudini e magari non pianura. Non è normale invece prevedere che "sarà un altro inverno anonimo" "perché il riscaldamento globale, pardon i cambiamenti climatici) etc etc per poi, di fronte alla "dura replica dei fatti" arrampicarsi sugli specchi e cercare di rovesciare la frittata per far rientrare fatti confliggenti con la propria narrazione nella narrazione medesima.

Su Meteogiornale, tale De Michelis , un tizio che ha delirato in passato su un presunto  100% di consenso degli scienziati sull'ipotesi del AGW, affermazione che esagera una nota e già debunkata bufala,  ha prima cercato di ridimensionare quanto sta accadendo, parlando di "inverno normale con frequenti nevicate in pianura come in passato", e poi, con il classico salto della quaglia, ha scritto un articolo pieno di banalità e sciocchezze, per cercare di dimostrare che un inverno freddo come quello di una volta, sarebbe meteo estremo e non normale e quindi una ennesima prova dei "cambiamenti climatici" (che possono anche essere verso il freddo, come noto a chiunque abbia più di 6 anni di età). Insomma se fa caldo è per colpa del riscaldamento globale, e se fa freddo è colpa dei cambiamenti climatici. Se non è zuppa e pan bagnato!

Andiamo per ordine: ho abbastanza anni da ricordarmi gli inverni degli anni 70, quando ero bambino ed aspettavo con ansia il Natale e la neve che veniva e viene associata, da astuti pubblicitari, a tale evento. Ovviamente, poichè la realtà non è uno spot, la neve non arrivava mai, almeno non a Natale, ed anzi ci furono Natali con sole e temperature massime di ben 17 gradi ! (controllare per credere). Voglio ricordare che all'epoca gli ecologisti dicevano che ci sarebbe stata una imminente era glaciale entro pochi anni...

Alla fine degli anni 70 e inizio degli anni 80 ci furono frequenti nevicate, tant'è che da adolescente bisognoso di qualche soldo in più da spendere mi iscrissi alla lista degli spalatori di neve. Non so onestamente se, in caso di grande nevicata, sarei realmente andato, alzandomi all'alba e bigiando la scuola (o se i miei mi avessero lasciato andare...). Sta di fatto che non cadde nemmeno un piccolo fiocco di neve e così negli inverni successivi, fino a quando nel gennaio del 1985 arrivò il finimondo: Gelo e neve a nn finire con record che ancora sono imbattuti.

 Nevicò nel Natale del 1989, in contemporanea con la rivolta contro Ceasescu in Romania e ad un attacco influenzale, e poi nel febbraio del 1991, con una settimana siberiana. In quell'anno nevicò addirittura ad Aprile, mentre mi trovavo in provincia di Varese a svolgere il Servizio Civile presso una ASL (clima impazzito, si direbbe ora...).  Poi le nevicate diventarono ancora più rade, salvo delle estemporanee ondate nei capodanni del 1995 e 1996 (mi trovavo in entrambi i casi in montagna, nevicò anche in pianura ad ogni modo) . L'inverno del 2000 fu freddo e poi ci furono nevicate abbastanza rilevanti anche fra il 2005 ed il 2010. Infine l'ultimo grande evento nel febbraio del 2012 con due settimane di freddo e gelo intenso. A questo seguirono alcuni inverni secchi e caldi, ma negli ultimi 3 anni le cose sono di nuovo cambiate, con un gennaio del 2017 molto freddo (la foto della volpe ghiacciata dentro il Danubio fece il giro del mondo) ed il crollo di quell'albergo sugli Appennini dovuto ad una valanga di neve, con l'irruzione di gelo siberiana poco prima delle elezioni del  2018 he, seppur senza grandi nevicate nelle pianure del nord Italia (nevicò a Napoli, però) fece crollare svariati record di freddo, fino a quella attuale, che potrebbe però essere solo l'inizio di un inverno estremamente freddo. Più freddo della norma.

Quindi se guardiamo ai fatti, vediamo come inverni "caldi" e "freddi" o anche così e così, si sono alternati in continuazione, esattamente come le estati (la prevista "estate rovente"2020 è rimasta nelle previsioni, nella realtà è stata nelle medie, anzi sotto alle medie a giugno e solo leggermente sopra ad Agosto, nulla di anormale, alla fine ). Questo è del tutto normale. E' normale che nevichi (ogni tano) di inverno, perché siamo, non dimentichiamocelo, in un periodo interglaciale, ovvero in una pausa di una era glaciale, in attesa di ritornarci (speriamo il più tardi possibile!). Il nostro pianeta non è in fiamme, ma nel frigorifero, in attesa di essere messo nel congelatore.

Sostenere che "farà più freddo perché fa più caldo" non è soltanto un paradosso, è semplicemente una bufala, perché in realtà le temperature sono crollate a livello mondiale, come dicono i dati

Le Anomalie di temperature (rispetto alla media 1980-2020) sono scese soprattutto nell'emisfero Nord di oltre un grado, ed è previsto un calo di circa mezzo grado a livello mondiale. Il clima sta cambiando verso il freddo e repentinamente. D'altro canto siamo in piena Nina, che dispiegherà i suoi effetti nei prossimi mesi, ed il mimino dell'attività solare degli ultimi tre anni dovrebbe dispiegare anch'essa i suoi (temporanei) effetti nei prossimi 2-3 anni. Poi ci sono le previsioni di scienziati di fama mondiale come la Zharkova che prevedono una attività solare ridotta per i prossimi 30 anni con riduzione delle temperature globali. Ma questo è un altro discorso in cui non mi addentro. Mi limito a guardare i fatti e questi tendono verso la previsione di un inverno e probabilmente primavera  più fredda, o fresca, che nel recente passato. Come avviene da sempre ciclicamente.

Basta con le prese in giro, per favore...

sabato, dicembre 26, 2020

L' importanza di chiamarsi House

 


Qualche settimana fa mi capitò di vedere su una dei millemila canali televisivi un pezzettino di una puntata della serie Tv Dr.House Md trasmessa fra il 2004 ed il 2012 per un totale di 8 stagioni e più di 150 puntate. Improvvisamente mi sono ricordato che quella serie televisiva l'avevo seguita, e mi era piaciuta a tal punto di comprarmi le prime due stagioni. Poi però me ne ero disamorato altrettanto velocemente, non so bene per quale motivo. Forse perché le prime 2 stagioni erano tutto sommato abbastanza ripetitive: la puntata si apriva con una introduzione in cui veniva presentato il momento fatale in cui la malattia si presentava, spesso spiazzando lo spettatore poichè il paziente non era il più delle volte quello che ci si aspettava. Il caso veniva preso in carico dal Dr House e dalla sua equipe, che nonostante l'utilizzo di pratiche più da poliziotti che da medici, sbagliavano la diagnosi fino a ridurre il più delle volte il povero paziente in fin di vita, per poi salvarlo grazie ad una intuizione, anche questa più da libro giallo che non da trattato di medicina, del geniale e "scorbutico " Dr House. Questo mi era sembrato all'epoca il limite più evidente, oltre al fatto che i personaggi di contorno sembravano un po' troppo di contorno, un poco basati su stereotipi (la brava ragazza buona di cuore, il figlio di papà dal passato da seminarista, e il dottore afroamericano con un passato da ladruncolo). Non tutte le puntate ed i casi poi risultavano interessanti o credibili. Però rivedendolo l'ultima puntata della seconda stagione mi incuriosì molto a tal punto da spingermi a prendere in considerazione la possibilità di acquistare le altre stagioni "per vedere come va finire." Non è stato necessario perché sono disponibili su Amazon Prime, che devo dire offre un servizio interessante con diverse Serie TV e film di buon valore (e anche una certa quantità di trash, ma pazienza).

Ho approfittato quindi di tale possibilità e sono andato avanti nella visione della serie, scoprendo, ma mano che procedevo nella visione, di aver colpevolmente trascurato una delle serie migliori della Tv degli ultimi 20 anni. In effetti Dr House ha vari livelli di lettura, in cui quello più noto, ovvero il Dottore misantropo e geniale, è solo quello più superficiale. Ho parlato dell'elemento giallo della serie. Ebbene Dr House è in larga parte una sorta di omaggio ad uno dei personaggi più noti del giallo mondiale, ovvero Sherlock Holmes. I due personaggi hanno parecchio in comune, l'iniziale del nome, ad esempio, ed il fatto che il loro miglio amico inizia anch'esso con la stessa iniziale: Watson e Wilson, che rappresentano la loro parte razionale e "borghese". In entrambi i casi sono degli scapoli ( o divorziati) solitari e misantropi pieni di manie, tossicodipendenti, che si dilettano di dedurre come sono e cosa hanno fatto le persone da particolari apparentemente irrilevanti. Ciliegina sulla torta entrambi abitano in Baker Street. Ed entrambi risolvono i casi sulla base dell'intuizione.  


Le puntate del Dr House sono un viaggio nel corpo ma sopratutto nella psiche delle persone, spesso i casi presentati sono dei casi, magari esagerati, ma che pongono all'attenzione dello spettatore molti problemi della attuale società, dalla identità di genere, alla fedeltà. alla lealtà verso gli altri o la propria coscienza, al fanatismo religioso ma anche ecologista o alimentare/salutista, ai dilemmi etici che si pongono in modo drammatico quando ci sono in ballo questioni di vita o di morte .

La frase più famosa di House rimane "tutti mentono la variabile è su cosa mentono" e certo nella gran parte (ma non sempre) delle puntate vi è sempre una qualche menzogna che viene scoperta o viceversa deve rimanere segreta. Ma non è solo un trucco narrativo per far scorrere le puntate, è in realtà la vera filosofia di House, la amara constatazione che tutto è sempre in qualche modo una bugia, amore e amicizia compresi, perché da un punto di vista distaccato, analitico, scientifico appunto, alla fine tutto è una menzogna egoistica per dare un senso a una cosa che non ne ha, ovvero la vita.


In definitiva Dr House è una grande riflessione sulla esistenza, sulla vita, sulla morte, sul destino ineluttabile che ci aspetta a tutti, e quindi sul cogliere l'attimo fuggente, sul rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato. Già perché House ed il suo atteggiamento cinico, improntato a dire verità scomode, proprio perchè detesta le menzogne, da un lato le troviamo riprovevoli, dal momento che violano le regole che condividiamo, che sono alla base di quella che chiamiamo convivenza civile, dall'altro ci affascina, perché vorremo essere, almeno qualche volta nella vita, liberi, cinici e spregiudicati. E alla fine ci riconosciamo nel suo essere un infelice, felice della propria infelicità, che manda al vento tutte le occasioni per essere felice, perché vorrebbe dire essere come gli altri ci vogliono. Ovvero noiosi e prevedibili e pieni di buon senso.

E il finale, forse un poco deludente sul piano prettamente narrativo, ce lo mostra definitivamente libero, morto ma vivo, e quindi ormai totalmente libero da qualsiasi ruolo che la società possa imporre ai suoi membri. 

Naturalmente esistono altri motivi per apprezzare la serie, per esempio molte battute divertenti, in particolare gli scambi di battute fra House e la amministratrice Cuddy, o quelli con il fidato (e pazientissimo) Wilson, per non parlare degli scherzi, spesso infantili al limite del demenziale, che i due si scambiano, e in qui House qualche volta ha persino la peggio.

Dr Gregg House nostro fratello...per sempre....


sabato, novembre 14, 2020

Il covid e la voglia matta di delazione

 I regimi totalitari si sono sempre basati su un ampio consenso. Certo non ampio quanto preteso o sperato, ma pur sempre ampio. Proprio però per la natura totalitaria del potere, non  hanno mai tollerato possibili opposizioni, pe quanto blande, e soprattutto si sono sempre preoccupati di stroncarle sul nascere prima che possano diventare forti e creare grattacapi. Per questa ragione è sempre stato importante per tali regimi un attento controllo del corpo sociale. Ma per controllare bene le persone ed essere sicuri che nulla sfugga non ci si può certo affidare solo agli organi ufficiali di repressione, che proprio in quanto ufficiali sono facilmente riconoscibili, e quindi diviene altrettanto facili per i possibili "devianti" occultare i propri pensieri e  parole per non dire opere sovversive. Ecco che la figura dell'informatore, o meglio del delatore, diviene la figura giusta per poter informare le autorità preposte di eventuali comportamenti ,o anche solo intenzioni. Nelle società che si dicono democratiche il controllo poliziesco è ovviamente molto meno intenso, sorttoposto a regole giuridiche di garanzia che sono difficilmente evadibili. Il potere si premura quindi di evitare comportamente che non può sanzionare sul piano legale o giuridico, sanzionadoli sul piano ideologico o morale. Ed ecco quindi il ruolo dei massmedia mainstream, che riempiono la testa dei poveri lettori o ascoltatori di vuoti concetti pseudoetici e psuedo scientifici inducendoci a non comportarci "male" e tantomeno a pensare male Ecco quindi che si producono miti pseudoscientifici come quelle sulla alimentazione sana, che devi seguire acriticamente, altrimenti morirai giovane nel fiore dei tuoi 80 anni, oppure altri moralismi da accatto spesso legati a varie forme di marketing fra cui la "sostenibilità" e il "green" sembrano avere affiancato la insopportabile "eccellenza" italiana (O francese o tedesca o ...) Chi non è d'accordo con queste teorie viene accusato di gretto egoismo, populismo, complottismo o, ultimo e più odioso di tutti, "negazionismo"

Ma anche qui c'è bisogno, sopprattutto in tempi di coronavirus e lockdown, che nel corpo sociale nascano persone che si incarichino, del tutto spontaneamente si intende, a riportare all'ordine i trasgressori, che li spiino e li sottopongano ad un processo di umiliazione pubblico. 

Mi riferisco in particolare ad un caso, in cui uno di questi "giustizieri del Web" ha diffuso un video in cui una donna, non fornita di mascherina, veniva fermata da ben tre auto della polizia e dinveiva contro i poliziotti. Il commento era "questa persona non dotata di cervello che va in giro senza mascherina, è per colpa di persone come lei che il virus si diffonde" Il giustiziere però precisava che la sorella della persona lapidata sul web gli aveva scritto dicendo che la donna "smascherata" era stata in cura presso uno psichiatria. Quindi l'idiota aveva pubblicato un video (che non ha nemmeno ritirato anche se avvertito) di una persona con disturbi mentali e l'aveva sottoposta ad un giogo mediatico. NON solo, ma l'affermazione di questo idiota secondo il quale " se vai senza mascherina sei responsabile dell'aumento dei casi " è una affermazione dl tutto priva di qualsiasi valore scientifico, come detto dal Dottor Fauci e dallo stesso OMS e come derivante dal fatto scientifico che una persona per strada non può contagiare nessuno, dal momento che il virus di disperde nell'aria e che ci vuole almneo un quarto d'ora in un ambiente chiuso, o contatti con parti infettabili (come naso ed occhi) per poter contagiare od esser econtagiati. Tanto è vero che i casi di contagio ci sono stati nella prima fase negi ospedali e case di riposo e in quest aseonda fase in famiglia, e secondariamente a scuola e nei posti di lavoro, ma ASSOLUTAMENTE non per strada.

La logica di queste cose è la stessa di quelli che riprendono ragazzine ubriache a feste per poterle "sputtanare"in pubblico

L'emergenza da COvid risulta quindi in una sorta di delazione di massa, dove, attraverso i social, si possono controllare i comportamenti e persino le opionioni considerate "a rischio"

E questo spiega perché nella DDR ci fossero mezzo milione di spie e delatori della Stasi.


venerdì, ottobre 30, 2020

Record di freddo negli USA, L'Inverno sta arrivando, (ma i media mainstream censurano)

 Come dicono ne "il Trono di Spade": L'inverno sta arrivando.

Infatti in questi giorni vi è stata, come previsto da tempo, una enorme ondata di freddo e vero gelo su Canada e USA, con valori anche di oltre 20 gradi sotto le medie del periodo.  Sono crollati centinaia di record di freddo, ma sono ben pochi i media che ne hanno parlato. Una delle rare eccezioni è questo articolo.

Questo un estratto : Come se non bastasse la neve, molte aree hanno sperimentato temperature gelide, scese ben al di sotto dei record esistenti. Il valore più basso del weekend lo ha registrato Potomac (Montana) con un incredibile -34°C domenica 25 ottobre. Sempre in Montana, sono stati tanti i record battuti: a Billings registrati -15°C (battuto il record di -8°C del 1997), a Glasgow -19°C (battuto il record di -16°C del 1919), a West Yellowstone -30°C (cancellato il record di -20°C del 1997). Ma lo scettro per la temperatura più estrema va a Bozeman, sempre in Montana, non tanto in valore assoluto quanto per il distacco dal record esistente: raggiunta una minima di -29°C, 18°C in meno rispetto al precedente record di -11°C. “Non è normale vedere così tanti record in questo breve periodo di tempo e record monumentali, ha detto Corby Dickerson, meteorologo dell’ufficio del Servizio Meteorologico Nazionale di Missoula, che ha definito questa storica ondata di freddo come “un’opportunità che capita una sola volta nella vita” per un meteorologo, considerato quanto sia precoce il periodo dell’anno in cui è avvenuta.

Bisogna cercare nei siti dedicati alla controinformazione sul clima (quella che i fanatici del catastrofismo climatico chiamano "negazionisti" ) per avere un po' di informazioni complete, ovvero quello che dovrebbe essere il dovere della "stampa libera" che invece, evidentemente, persegue altri scopi

Ed ecco quindi che si viene a sapere che le termpeature sono state così fredde da non poter essere nemmeno valutate o ancora che nel Michigan sono stati superati i record di neve monitorati dal 1979 o ancora che, dando uno sguardo più generale a quanto accaduto quest'anno, apprendiamo che sono stati battuti nel'anno 2020 negli USA si sono verificati 3.782 record di temperatura minima giornaliera contro 517 di temperatura massima, mentre per quanto riguarda i record mensili ne sono stati registrati 234 contro un solo record di caldo, se poi si guarda ai record di tutti i tempi (ovviamente per località) i record  di freddo registrati sono 144 contro...zero record di caldo!

Insoma pare che l'arrivo della Nina (che alcune proiezioni dicono che potrebbe essere da record attorno ai 2gradi ed oltre, anche qui superando le previsioni che davano una moderata NIna non superiore al grado) e soprattutto l'arrivo del grande assente dalle pagine dei giornali e dei siti specializzati, quel minimo solare che dovrebbe durare secondo alcuni studi scientifici tra i 10 ed i 30 anni, e dovrebbe fare abbassare le temperature globali in modo non marginale, stiano iniziando a dare i primi segnali forti, compreso l'aumento delle precipitazioni nevose sull'emisfero nord, precipitazioni che, secondo la scienza mainstream avrebbero dovuto praticamente sparire. Se tanto mi dà tanto presto anche in Europa, e forse anche in Italia, dovrebbe arrivare il freddo ed il gelo. Ne vedremo delle belle...


 

 


sabato, agosto 29, 2020

Anche il Tour de France sotto la scura del "politicamente corretto"

 Oggi sabato 29 agosto parte la gran Boucle, meglio nota come Tour de France, uno degli avvenimenti sportivi più importanti e rituali, insieme al torneo di Wimbledon e al Gran Premio di Montecarlo.

Ovviamente la data è stata posticipata dagli inizi di luglio alla fine di Agosto (la data tradizionalmente occupata dalla Vuelta d'Espagna) a causa del Corona virus, anche se poi a conti fatti sarebbe stato meglio mantenere la vecchia data, visto che i casi in Francia sono tornati quasi ai livelli di marzo-aprile (seppure con una ratio di mortalità bassissima, a controprova del fatto negato da molti "esperti" che il virus ha perso larghissima parte della sua forza). Mi piacerebbe parlare delle squadre, del percorso, delle difficoltà di una gara difficile come questa, che si snoda attraverso tappe di montagna o tappe nervose, con le solite difficoltà climatiche (in questo caso andremo verso tanti tappe con pioggia e forse anche freddo, rispetto al luglio tradizionalmente caldo e a volte anche torrido delle ultime stagioni).

Ma purtroppo mi trovo costretto (moralmente) a perdere il mio tempo a parlare dell'ennesima cialtronata imposta dal cosiddetto e sempre più mefitico "politicamente corretto". Questa volta a cadere sotto la scure dei nuovi inquisitori sono le miss del tour, quelle simpatiche e gentili ragazze che regalavano ai ciclisti, dopo 6 o 7 ore di corsa sotto il sole e la pioggia, un sorriso, unmazzo di fiori, ed un bacio sulla guancia (scandaloo!!111!!).

Il tutto rigorosamente vestite, non certo in bikini mozzafiato. Le miss del giro e del tour erano un elemento magari di contorno, ma con un loro ruolo quasi istituzionale, alla pari della macchina del direttore o delle ammiraglie delle squadre o dei motociclisti che effettuano le riprese.

 Tra l'altro, almeno un tempo, nascevano storie d'amore con i ciclisti, ed in qualche caso miss e ciclista convolavano pure a nozze.

Ma oggi non è più tempi di romanticismi  e galanterie, è tempo di dure e spietata ideologie, spietata quanto stupide  e controproducenti, ed ecco che via le miss... come richiesto dalla bellezza di ben 38.000 firmatari almeno a sentire la Gazzetta dello Sport. Firme raccolte non in piazza con notaio, ma ovviamente su qualche piattaforma digitale, facilmente hackerabile e dove non vi è controllo di doppioni o multipli di firma. In ogni caso poche migliaia su 60 milioni di francesi (e 300 milioni di europei, che in quanto spettatori avrebbero avuto diritto alla loro voce in capitolo)

Mi devo correggere però: non via le miss ma via una miss e dentro un mister.

Eh già, perchè per non essere "sessista" ora la competizione avrà una donna ed un uomo sul palco, in sostanza si è licenziata una donna per fare spazio ad un uomo. Il cui ruolo appare incerto, che cosa farà, distribuirà baci oppure si occuperà solo dello spumante?  Si tratta di una vera e propria idiozia, che alla fine porta alla diminuzione delle possibilità occupazionali femminili (uno dei cavalli di battaglia del femminismo autentico, prima che venisse sostituito dal femminismo per cerebrolesi attuali) per dare più spazio agli uomini, il tutto a causa della paranoia contro il cosidetto "sessismo" termine che significa tutto ed il contrario di tutto, e cioè in sostanza, assolutamente nulla.

Ma la cosa preoccupante non è la notizia in sè per sè, è molto probabile che nel giro di due, massimo tre anni si torni alla tradizione, come succederà in altri ambiti, passata la ubriacatura ideologica, come successe tra la fine degli anni 70 e la metà degli anni 80. No, la cosa apreoccuante è che una piccolissima minoranza di persone, di poche migliaia, con un atto illegale (ovvero privo di valore legale ) imponga le proprie opinioni a tutto il mondo. Va ricordato che la democrazia, almeno la democrazia liberale, si basa sul volere della maggioranza, nel rispetto della minoranza, non nel volere delle minoranze nel disprezzo della maggioranza. Quella ha un altro nome. Si chiama dittatura.

giovedì, giugno 25, 2020

IL caso Floyd e la confusione fra abusi di polizia e razzismo

Un uomo viene ammanettato, buttato per terra e soffocato dai poliziotti per avere dato una banconota falsa ad un negoziante (che non lo conosceva). Di casi del genere ce ne sono, purtroppo, tanti e troppi, in USA e anche in altri paesi. Si tratta di un abuso di polizia, abusi che quasi mai vengono puniti. Ma la persona morta, l'ormai famoso Floyd, è un afroamericano, un uomo di colore, un nero, un negro, ed ecco che la protesta monta all'improvviso, nonostante il lockdown ed il corona virus (che evidentemente non può colpire i manifestanti..) si attacca la polizia, alle volte con armi da fuoco, si distruggono statue, si assaltano negozi, si saccheggia e si ruba (che sicuramente non serve molto per evitare future violenze, però magari quel paio di scarpe serviva...)
Tutto ciò perché Black Live Matters  ovvero Le vite dei Neri Contano (e quelle degli altri?)  e vi è il privilegio bianco, i bianchi non sarebbero insomma vittime della polizia, quindi razzismo di qua ,di su di giù.
Se si guardano le statistiche, però, si scoprono cose interessanti.
Per esempio che ci sono 1100 morti all'anno uccisi dalla polizia, ma di questi  il 76% delle persone ammazzate non sono nere, ma bianche o ispaniche, Quindi solo il 24% dei morti sono neri. Si dice che i neri però siano solo circa il 14% della popolazione. Ma questa è una statistica che non ha significato alcuno, bisogna vedere quanti sono i crimini commessi dagli afroamericani. Normalmente se te ne stai a  casa tua e non vai in giro a rapinare è difficile che ti sparino. Bene, gli omicidi sono comessi per il 58% da neri e le rapine per il 60% da neri
Chi uccide altri neri è per il 93% un altro nero, mentre i bianchi uccisa da bianchi sono 84%
Dove possiamo scorgere in queste cifre il "privilegio dei bianchi"? Leggiamo caso mai di una società dvoe vige la"separazione" fra le etnie.
Possiamo vedere come spesso la polizia abusi del suo potere, come non ci sia una attribuzione di reponsabilità (99% di assoluzioni), ma non possiamo certo vedere nulla di razzista in questo.
Caso mai possiamo vedere del razzismo all'incontrario nel fatto di negare che anche altre persone che non sono di colore possono e di fatto siano vittime di abusi. Possiamo vedere del razzismo all'incontrario nel negare che i neri siano vittime maggiori di repressione soprattuto perché sono colori che compiono più reati, certamente anche perché sono sfavoriti socialmente più di altri, ma allora non è il razzismo il punto.
Peraltro gli USA hanno avuto per otto anni un presidente afroamericano, la loro più famosa popstar (mMichael Jackson) era afroamericano (anche se un po' "slavato" dalla plastica chirurgica) la loro attuale popstar più importante è Beyoncè, afroamericana. Ci sono conduttori televisivi strapagati come Ophra Winfrey, ed il famoso Bill Cosby che fu l'attore più pagato delle televisione americana, prima di venir accusato da decine di donne di molestie e stupri, e venir condannato per stupro nel 2018 con sentenza definitiva.Le star della NBA sono tutte o quasi di colore, e ci sono decine di attori e attrici apprezzati, vincitori di Oscar e premi e adeguatamente pagati. Ci sono imprenditori, dottori e uomini politici. Gli USa non sono il sudafrica della'Apartheid, e per il vero neppure il Sud Africa è quello di allora:
Non riesco a vedere nel complesso di questa situazione una vaga prova che vi sia, al giorno d'oggi, non negli anni 50 o 60 del secolo scorso, un razzismo istituzionale od istituzionalizzato. Naturalmente ci sono i razzisti, negli stati del Sud degli USA e probabilmente anche negli altri stati, c'è il razzismo in Italia ed Europa, magari non necessariamente nei confronti dei neri, forse di più degli arabi.
MI pare che quello che sta succedendo sia la stessa situazione, uguale e  contraria di quanto accaduto in Italia 2 anni fa, quando uno spacciatore, incidentalmente africano, violentò, uccise e fece a pezzi una sventurata e disgraziata ragazza italiana. Questo fatto di cronaca, certamente raccapricciante, ma altrettanto certamente non rappresentativo della comunità africana in Italia, venne usato dalla destra per una ignobile campagna di odio razzista, culminata in un tentativo di strage da parte di una ex guardia del corpo del poco onorevole Salvini.
Allora come oggi il metodo è lo stesso, prendere un episodio, toglierlo dalla sua cornice particolare, e renderle un elemento interpretativo universale, ovvero una chiave di lettura della realtà.
Se un africano ha ucciso una ragazza italiana, ergo tutti gli africani sono un pericolo per tutte le ragazze italiane: se un poliziotto, rappresentante degll Stati Uniti D0america, ha ucciso un afroamericano, ergo il governo e le istituzioni americane nonché la polizia sono  razziste.
In verità quello che andrebbe fatto sempre è Non generalizzare, non banalizzare, guardare alle cose con quel giusto distacco  e quella necessaria consapevolezza critica che, senza nulla togliere alla umana compassione per le vittime, rimane il solo modo di comprendere i fenomeni sociali, senza cadere nella trappola degli opposti ideologismi.




sabato, maggio 16, 2020

Il pensiero magico al tempo del corona virus

Il pensiero magico è quella forma di pensiero irrazionale secondo il quale tutti i problemi, o la maggior parte di essi, derivano da qualcosa di negativo, eliminato il quale, vivremmo felici, contenti, ricchi sani ed in pace con noi, gli altri, e la natura.
La base del pensiero magico nei secoli è sempre stata la religione nelle sue varie forme, dall'animista fino a quella monoteista, in cui malattie e disastri naturali erano attribuiti al Diavolo ed ai suoi seguaci.
Con la secolarizzazione della società è mutato il tipo di pensiero magico, assumendo la forma del pensiero ideologico, magari supportato dal pensiero pseudoscientifico. E così Nazisti, comunisti, nazionalisti e liberisti, hanno identificato i loro capri espiatori, colpevoli a prescindere di tutti i mali del pianeta, che, una volta liberato da questi colpevoli, sarebbe tornato ad un Eden immaginario.
Ed ecco quindi Ebrei, minoranze sessuali o nazionali, nemici del popolo o della nazione, oppure concetti più astratti come proprietà privata o intervento statale nell'economia diventare il capro espiatorio, il colpevole od i colpevoli di tutti i mali.
Di recente l'ecologismo ha sostituito religioni ed ideologie, con il suo pensiero magico che vede nella semplice esistenza dell'uomo la causa di tutti i mali ambientali-
Il problema di chi è affetto da questo modo di pensare è semplicemente che non si rende conto del fatto di essere affetto da questo modo di pensare, ovvero che il suo non sia un pensiero razionale e logico, che affonda la sua ragion d'essere da una lucida ed obiettiva osservazione della realtà, ma in una serie di pregiudizi che il Nostro elabora attraverso la ripetizione di quanto da lui già conosciuto, ovvero il pensiero magico stesso, che viene quindi reiterato, e non può essere smentito neppure dalla evidenza più palese.
Qualche tempo fa, in una discussione sui cambiamenti climatici, un credente del pensiero magico sul clima non sapendo cosa rispondere nei confronti di uno scettico che era evidentemente più ferrato in materia ( e ciò non deve stupire, i credenti non sono mai molto informati perché non sentono la necessità di approfondire le loro credenze, sia perché pensano di sapere già tutto, sia perché non vogliono metterle in dubbio) concluse che "fra 10 anni moriremo tutti e sarà colpa vostra che non ci credete!"
Questo è un esempio da manuale del funzionamento del pensiero magico. le prove della realtà del pensiero magico non sono mai nei fatti reali, ma in fatti immaginari e futuri, che in un tempo futuro dimostreranno la validità dell'assioma al quale si aderisce.
Il corona virus, con il suo carico di drammaticità e straordinarietà (importa poco in questa sede stabilire se del tutto reale o in parte creato a tavolino, ne parlermo più tardi) essendo un evento del tutto imprevisto (quelli che "io l'avevo detto" sono solo dei patetici narcisi affetti da megalomania) non può fare altro che risvegliare l'irrazionalità in ciascuno di noi.
Io stesso mi sono ritrovato a disinfettare il mazzo di chiavi perché semplicemente l'avevo usato per aprire le varie porte per andare a buttare la spazzatura: nel mio condominio il buttare la spazzatura è difatti una avventura degna di un racconto gotico, con tanto di porte scricchiolanti e scale a chiocciola...
Se questa è la mia paranoia personal a livello sociale abbiamo la paranoia sui runner (che non mi sono tanto simpatici, ma certo non sono loro la causa di diffusione del virus) su quelli che vanno più di una volta alla settimana a fare la spesa (se una famiglia è di 4 o 5 persone e solo uno può andare a fare la spesa, spiegatemi come cazzo fa ad andare meno di due volte, e già sarebbe da fargli la Ola, altro che criticarlo a cazzo) e su quelli che, "se non si riaprirà il 3 aprile, il 4 maggio, il 18 il 1 giugno, a settembre" la colpa è solo loro, magari per lo stesso motivo per cui è colpevole il nostro scettico del clima, ovvero che non crede a tutte le stronzate che si dicono, e quindi il suo ateismo blasfemo verrà punito dal Signore vendicatore in persona
Aggiungo un piccolo aneddoto personale.
Mentre trasportavo materiale che mi era arrivato dal corriere per la mia attività, ho dovuto sorbirmi il chiacchiericcio di due appartenenti al genere femminile, una molto anziana e l'altra non ancora anziana,ma sulla buona strada, che parlavano dell'emergenza, snocciolando dati manco fossero delle esperte di statistica o dei dottoroni.
-sono aumentati i casi- ha sentenziato la più giovane
- i casi sono diminuiti, sono aumentati i morti- l'ha corretta la più anziana
- eh, dì poco!- riprende l'altra - è colpa di quelli che vanno senza mascherine- ha infine sentenziato con assoluta convinzione
Già, come se, per ogni persona che va in giro senza mascherina (che ricordiamo, sono solo importanti in luoghi chiusi, oppure se si è a stretto contatto, altrimenti sono solo un accessorio per comunicare al prossimo "rispetto le regole, contribuisco alla causa, quindi non rompermi i coglioni) ci fosse automaticamente un morto, o un aumento dei morti, mentre ovviamente le persone che muoiono si sono ammalate molto tempo addietro e morirebbero comunque in mancanza di cure specifiche efficaci (che sono il vero problema, ma che viene trascurato)
In senso più generale assistiamo ad un proliferare di commenti esageratamente pessimisti sui social, in cui si prevede apocalissi di contagi perché "la gente è tutta in giro " (falso) perché i ciclisti vanno senza maschera o la tengono sul mento (prova tu a pedalare con la mascherina, e poi basta tenere le distanza, in questo caso di 4-5 metri) senza tenere conto che nei vari paesi in cui si sono allentate le regole questo non è accaduto, nè sta succedendo in Italia.


giovedì, aprile 09, 2020

L'autoinganno del "dopo sarà meglio"

Se c'è una cosa in cui l'essere umano eccelle è l'arte di ingannare ed autoingannarsi.
E l'emergenza coronavirus è un'altra occasione utile ai pifferai di regime e alle allodole in cerca di uno specchio in cui riflettere narcisisticamente se stessi prima di finire nella padella antiaderente di qualche volatile più grosso e più vorace.
E cosè abbiamo due autoinganni,  tanto consolatori quanto fallaci, e che si disperdetanno velocemente al primo contatto con la realtà come l'odore di Curry del mio vicino pakistano quando arriva la folata di benigno vento.
la prima è l'autoinganno buonista del "dopo questa esperienza saremo più buoni, solidali, addirittura, ha sentenziato non ricordo quale filosofo pronto ad accapparsi i 15 secondi di celebrità , saremo più comunisti, ma non il comunismo cattivo, no, quello buono.
Invece no, saremo ancora più chiusi, più sospettosi, non solo verso gli stranieri (già circolano blacklist di paesi amici e nemici, laddove meditteranei (ma non arabi) sono gli amici e i paesi del nord sono i nemici con tedeschi ed olandesi che superano perfino gli odiatissimi francesi, ma anche verso il vicino di casa che potrebbe essere l'untore che ci priverà della salute (anche se poi la salute ci viene privata da tante cose, in primis la mancanza di investimenti pubblici nel settore)
Peraltro se le cifre fornite dalla protezione civile sono giuste, allora mi permetto di dire che 107 milioni raccolti sono una miserevole miseria in un paese di 60 milioni di abitanti, non son nemmeno 2 euro a testa. se questo è essere migliori e solidali...
e poi c'è l'altro autoinganno, quello pseudoecologista del "però possiamo vedere il cielo di Milano o roma o rovigo senza smog, la natura che ha una pausa dall'inquinamento e torna a vivere gli uccelli cantare..." e altre miserevoli cazzate.
Cazzate, proprio così cazzate. Il cielo terso e limpido, magari non tutti i giorni, lo si vedeva anche prima, io vedevo da kilometri e kilometri di distanza (l'uomo è uno degli animali maggiormente forniti di vista, altrettanto dei leggendari falchi, sappiatelo) vedevo in lontananza quando il vento aveva spazzato via nubi, nebbia e smog le montagne, negli ultimi mesi ricoperte di neve (che non è politicamente corretto dire che cade ed esiste ancora, ma diciamolo, cade ed esiste ancora, anzi siamo ai massimi di innevamento degli ultimi 40 anni).
Adesso non lo vedo più perché come posso vederlo se posso uscire  solo per mettermi in fila a fare la spesa altrimenti sono un pericoloso untore che mette a repentaglio la salute propria ed altrui?
E vogliamo parlare del contatto con la Natura? E come possiamo averlo se non possiamo nemmeno passeggiare nei parchi o prendere la bici per percorrere una semplice pista ciclabile, che ci consentiva di incontrare lungo il fiume (nel mio caso il Naviglio Martesana) svariate specie di uccelli, dalle anatre alle folaghe ai gabbiani (visibili anche al Parco Lambro) fino agli Aironi ed alle oche selvatiche? Già ci hanno tolto anche questa libertà con la scusa del "social distancing".
Ed è vero che si sentono di nuovo gli uccelli la mattina? Beh, se c'è una cosa che ho notato è proprio che la mattina non si sentono più gli uccelli cantare, non si vedono praticamente più le cornacchie che qui a Milano sono in grande quantità, e persino i piccioni sono in calo.
Un fatto strano ma che va in direzione esattamente opposta a quanto ci raccontano.
Ma tutti come tante belle pecore siamo obbligati a pensare che "dopo sarà meglio"
disoccupazione, social distancing per mesi e paranoia...non vedo dove  questo sia meglio.
ma le pecore non pensano ciò che vogliono loro ma ciò che vogliono i proprietari del gregge
Che sia questa l'immmunità di gregge ?

giovedì, aprile 02, 2020

Il corona virus è colpa di ....

COme tutti gli eventi epocali (e non ) che si rispettino, anche il corona virus ha dato il via a tutta una serie di speculazioni, più o meno sensate, di cui si è parla qui, in cui si cerca il famoso capro espiatorio, che va la di là della classica "caccia all'untore, di cui parlava Manzoni nel suo straordinario (e consigliabilissimo) "Storia della colonna infame" dedicato alla pestilenza del 1630 a Milano.
Riassumiamo quindi i vari colpevoli indentificati dai vari "scienziati"
Colpa dei pipistrelli
colpa dei cinesi che mangiano cani, pipistrelli e pangolini
colpa degli esperimenti in laboratorio
colpa dei francesi, dei tedeschi e degli americani
colpa del liberismo
colpa del comunismo
colpa dell'inquinamento
colpa del capitalismo e dei padroni
colpa degli immigrati
colpa dei politici buonisti
colpa dei tagli alla sanità
colpa dei peccati dell'uomo
colpa dei runners e dei ciclisti
colpa di chi fa la spesa più di una volta alla settimana
colpa dell'uomo che distrugge l'ambiente
colpa di chi mangia carne
colpa del vicino di casa
colpa dei lombardi e dei settentrionali
colpa dei tifosi
colpa dell'europa
colpa della globalizzazione

Forse qualcuna di queste "spiegazione" avrà anche un minimo  aggancio alla realtà, ma di certo tutte queste "spiegazioni" suonano come un tentativo, del tutto normale nelle situazioni di emergenza, di scaricare sugli altri il peso di ciò che accade, ribadendo la validità della propria scala di valori, a cui ci aggrappiamo in cerca di un rifugio sicuro, di un appiglio a cui resistere.
Se proprio dovessi cercare un colpevole, però, stante le responsabilità evidenti di governi ed organizzazioni che dovrebbero tutelare la salute ma che hanno mostrato tutti i loro limiti (tipo OMS e ISS, noti carrozzoni pubblici che si occupano normalmente di sciocchezze come il colesterolo, più che di problemi reali) la cercherei nella cosa più semplice e che, normalmente, cone insegna il famoso rasoio di Occam, è anche la soluzione più probabile
E se la "colpa" fosse semplicemente della Natura, che produce microbi e virus in continuazione, e che da sempre si incarica di ridurre la popolazione in eccesso attraverso questo micro organismi, che, come tutti i micro organismi, cercano di sopravvivere il più a lungo possibile, e quindi attaccare la specie umana, che è una delle più diffuse, sia un buon metodo di sopravvivenza?
Certo, questo va contro alla tanto diffusa, quanto sciocca ideologia che vede in tutto ciò che è naturale il "Bene" e tutto ciò che è innaturale inquanto creato dall'uomo il "male".
Ideologia che dimostra quanto l'Uomo si sia allontanato dalla Natura, mitizzandola oltre modo. da un lato pretendendo di poterla "dominare" (tanto da pretendere  di poter modificare il clima a proprio piacere, o di modificare l'appartenenza ad un dato sesso) e dall'altro pensando contradditoriamente che tuttò ciò che è naturale sai buono di per sé ignorando che le leggi di Natura sono spesso crudeli e tutt'altro che "buone" (il concetto di buono e cattivo è peraltro squisitamente umano).
Maforse è giunto il momento di ridiscutere le nostre convinzioni, e questa emergenza potrebbe essere una occasione importante.

Post in evidenza

L'OMS e la carne cancerogena: tanto fumo per pochissimo arrosto

Il 26 ottobre il mondo dell'informazione ha rilanciato una sorta di annuncio Shock. All'ora di pranzo radio e televisioni hanno &quo...