mercoledì, gennaio 05, 2022

La illusione del Green Pass e la variante Omicron

Prima meditazione dell'anno (tanto per rompervi). Dunque il governo (dei migliori e quello precedente dei diversamente migliori, anche se più o meno erano gli stessi) ha affrontato la pandemia prima impacchettandoci in casa, poi decidendo che se uno era asintomatico era malato (??) poi evitando le cure sul territorio, poi puntando su un vaccino sperimentale (è così, è inutile che diciate che lo dicono i novax, un vaccino sotto i tre anni di sperimentazione è sperimentale, non vuol dire che non funzioni o sia disastroso, significa che non è stato sufficientemente sperimentato) poi inventandosi il green pass che avrebbe dovuto permettere di frequentare luoghi vari (e quindi rilanciare l'economia, in definitiva) ai vaccinati, ignorando alcune cose che erano note, ovvero che presto o tardi il vaccino avrebbe perso la sua efficacia ( e l'ha perso prima del previsto, proprio perché sperimentale) che ci sarebbe potuto essere qualche variante che avrebbe scavalcato, poco o tanto o del tutto il vaccino medesimo. La variante è arrivata, si chiama Omicron e per fortuna, nonostante l'allarmismo pavloviano dei media e politici, è molto meno letale della precedente Delta, come mostrano anche i dati italiani. Tuttavia si insiste con il Green pass, super, mega, extralarge, con le discriminazioni (chiamiamole col loro nome) con le confusioni per cui non si capisce più nulla. E milionate di tamponi, con file kilometriche, che vista la stagione, fredda come poche, se uno non è malato di covid finisce per ammalarsi di tosse e raffreddore, e rifarsi la fila per paura etc.
Il mio consiglio è di uscire il meno possibile di casa, evitare per i prossimi 15 giorni feste, assembramenti, troppi giri nei negozi o peggio ristoranti etc,se si vuole essere più sicuri fare la seconda o terza dose che sia, ma sapendo che non è detto funzioni (soprattutto nella prima settimana) e lasciare che l'ondata come al solito passi o meglio si abbassi.
Poi passato questo periodo, si dovrà tornare ad investire sulla sanità, sulle risorse, sulla medicina di base, magari ci si fornirà di un vaccino proprio, come fatto da Cuba, e non da qualche multinazionale americana, perché tutto  questo non sia stato invano, perché le morti e le sofferenze (a mio modo di vedere evitabili) non siano state invano

 

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