lunedì, agosto 02, 2021

La Transizione ecologica:ovvero la follia al potere

Dopo Il corona virus ecco la nuova frontiera dell'emergentismo internazionale: La Transizione ecologica, il green new deal, chiamatelo come volete, ovvero la folle teoria che il mondo sta per finire per colpa dell'anididride carbonica e che possiamo cambiare il clima a nostro piacere, e rendere la terra di nuovo "cool" (sic!) e quindi dobbiamo investire migliaia di miliardi per salvare la terra

Si tratta semplicemente di una supercazzola pseudo scientifica di dimensioni galattiche.

Secondo questa supercazzola diffusa da mass media e personaggi totalmente incompetenti, da attori, Vip e pop star fino a ragazzine  diventate famose per non andare a scuola(e non si sa bene come uno possa capirne di scienzia senza una adeguata istruzione, misteri della fede e della resilienza) che, in un mondo umanamente corretto sarebbero a casa loro amorevolmente curate in modo tale da poter avere una vita normale e non trasformate in fenomeni da baraccone ad uso e consumo di media, politicanti e settori delle corporation avide di rilanciare i propri profitti attraverso il consumo "sostenibile e responsabile", noi saremmo più o meno  prossimi alla fine della vita del pianeta terra, il tutto per via dell'effetto serra causato dell'inquinamento. E questo porterebbe il pianeta terra ad avere temperature mai registrate prima e sarebbe letteralmente in fiamme . Il tutto viene condensato in slogan tanto apocalittici quanto  demenziali quali. "Bisogna fare qualcosa subito! non c'è tempo da perdere, la scienza è chiarissima stabilita ed indiscutibile e se lo neghi sei un negazionista  ed un criminale ambientale e devi morire o ci farai morire a tutti!!!Laìpocalisse climatica è ormai inevitabile ( e quindi perché preoccuparci ? ndr)"

In realtà la scienza non è affatto chiara, né stabilita né indiscutibile. Non lo è mai, figuriamoci sul clima, su cui la quasi totalità degli scienziati che si occupa a vari livelli, compresi quelli del famigerato IPCC, ammettono che non ne sappiamo quasi nulla. Non sappiamo esattamente per quali ragioni esistono i cambiamenti climatici nè sappiamo esattamente la loro intensità o velocità, ma sappiamo che essi esistono da sempre e non solo sulla terra ma anche su tutti gli altri pianeti del sistema solare. Pensare che da sempre i cambiamenti climatici sono naturali e poi, da un certo punto non meglio specificato (il 1870? il 1950? il 1980?) questi diventino per il 50, 70, 85 0 100% dovuti solo ad una supposta e non dimostrata influenza umana è puro pensiero magico. D'altro canto è la perfetta sintesi del pensiero dell'ecologismo profondo, che ha già portato alla supercazzola del buco dell'ozono, causato anche lì, ovviamente,  dall'uomo e dai gas CFC.  Peccato che il bando dei gas CFC (protocollo di MOntreal, 1987) non abbia affatto ridotto il buco dell'ozono, che anzi ha toccato questo inverno il massimo dell'espansione da sempre.

L'effetto serra è naturale, non è causato dall'uomo, ovviamente, e senza di questo avremmo 30-35 gradi in meno sulla terra, con tutte le ovvie conseguenze del caso ovvero niente vita.

Diciamo subito che il nostro pianeta non è affatto in fiamme, chi dice questo o mente sapendo di mentire o dovrebbe informarsi meglio, Siamo in realtà in un periodo caldo di una glaciazione, detto anche interglaciale, Negli ultimi 300 milioni di anni abbiamo sempre avuto molto più caldo di adesso, 5 milioni di anni fa il mare arrivava  a Piacenza, tanto per dire, E poi sono iniziate le glaciazioni, Perché sono iniziate? Quali le cause? Non si sa, ma di certo non a causa di cali della Co2, questo è sicuro. I periodi interglaciali precedenti, che durano generalmente fra i 10.000 ed i 15.000 anni, all'interno di periodi di glaciazione di circa 100.000 annì sono stati più caldi di quello attuale. 

In Italia 120.000 anni fa vivevano ippopotami, rinoceronti, leoni e iene, come in Tanzania adesso, per la ovvia ragione che il clima era quello della Tanzania oggi. Poi iniziò la glaciazione (con periodi meno freddi detti interstadiali). 15.000 anni fa l'italia era una tundra, salvo le alpi e gli appennini che, sopra i 1000 metri, erano immense distese di neve e ghiaccio. Poi, per fortuna, questo finì, Il caldo sciolse i ghiacciai, fece salire le acque degli oceani e permise la nascita della civiltà, che nacque e si sviluppò in paesi caldi sulle rive dell'Eufrate e del Nilo, allora molto fertili grazie a temperature maggiori di circa 4 gradi a quelle attuali e che consentivano molta pioggia. Il deserto del Sahara allora era molto inferiore a quello attuale non perché facesse più freddo ma perché faceva più caldo. Negli ultimi 10.000 anni abbiamo difatti avuto quasi sempre più caldo tranne in alcuni brevi periodi durati qualche secolo, come la Dark Age tra il 5 ed il 7 secolo, che portò al crollo dell'Impero Romano, e la Peg ovvero Piccola Era glaciale che durò dal 1550 al 1850 circa. Insomma siamo semplicemente usciti da un periodo di freddo anomalo che riduceva i raccolti e provocava fame, miseria e malattie. Nel 1709 vi fu un inverno talmente freddo in Europa da far gelare tutti i fiumi ed i laghi, dal Portogallo alla Grecia, dall'Inghilterra all'Italia. Più di un milione di persone morirono di malattie, freddo e carestie. Questo sarebbe il clima "normale" che gli ecologisti rimpiangono.

Grafico sulle temperature della Groenlandia dall afine della glaciazione fino agli anni 50 del XX secolo. Le temperature attuali non sono superiori a quelle degli anni 50


 

Bene, nessun di questi cambiamenti climatici ha a che fare con la Co2 nè tantomeno con la CO2 di origine umana, che peraltro rappresenta solo il 4-5% della Co2 totale

Ricostruzione dell'andamento delle temperature (linea azzurra) e della Co2 (linea viola)Come si nota la Co2 è sempre stata superiore agi attuali livelli e non ha nessuna relazione con le temperature

 

Per farla breve vi sono molti fattori che influenzano il clima, dai raggi cosmici, alla attività del sole, alla attività degli oceani (Nino e Nina ma anche NAO ed AO,) a gas serra come metano e soprattutto Vapore Acqueo, a sua volta derivante dal sole e dalle nubi, le quali  possono cambiare il clima drasticamente fino ad aumentare le temperature o farle diminuire di 100 gradi, almeno secondo Nasa ed IPCC (e se lo dicono loro...)

Il contributo della Co2 al clima esiste, beninteso, ma è significativo solo quando è estremamente bassa, sopra i 250  questa diviene mano mano inesistente. Non lo dico io ma centinaia di ricerche scientifiche che affermano che anche raddoppiando la co2 le temperatura aumenterebbero fra un minimo di 0,03 gradi (ovvero nulla) a 1 grado (la maggior parte delle stime è fra 0,3 e 0,5 gradi). questo senza considerare gli altri elementi che condizionano il clima terrestre.

Pealtro negli ultimi 30 anni la CO2 è salita da 360 ppm (parti per milione) a 420, ma l'influenza sul clima appare essere praticamente nulla come si vede dai dati satellitari


 I picchi di temperatura corrispondono esattamente agli eventi di Nino, mentre quelli negativi a situazione di Nino neutro o negativo (NIna) in sostanza sono gli Oceani e non la CO2 a guidare il clima.  Nei prossimi mesi è prevista una nuova Nina, e quindi è facile prevedere un ulteriore calo delle temperature, Chissà se quando le temperature torneranno ai livelli dell'inizio anni 80 fine anni 70 qualcuno se ne accorgerà e quale spiegazione verrà data, oppure se verrà negato e taciuto....

In realtà ci sono molti scienziati che hanno previsto un periodo di almeno 30 anni di calo delle temperature. Non potendo sapere se questo accadrà o meno non sottoscrivo tale teoria, mi limito a segnalarla. 

Come vedete non c'è nessun "consenso scientifico"  e la scienza non è affatto stabilita, come ammette persino uno dei collaboratori dell'ex presidente degli Stati Uniti Obama, il Dottor Koonin nel suo libro Unsettled .

Teniamo infine presente, e in realtà dovrebbe essere la prima cosa d aconsiderare, che l'aumento di temperature e Co2, produce effetti benefici sull'agricoltura (compresa la Zottecnia) ovvero consente di nutrire il pianeta. IL numero di persone che soffrono la fame è crollata dagli anni 70 ad oggi da 1 miliardo  e mezzo ad 800 milioni, e questo a fronte di un quasi raddoppio delle popolazione mondiale. In europa la produzione agricola è cresciuta nel 2017 del 6%. Eppure si dice che i cambiamenti climatici distruggono l'agricoltura e aumentano la fame nel mondo !

Il punto però è un altro: anche se non è dimostrato che il clima sia una semplice variabile della Co2, anche se gli allarmismi su alluvioni, siccità aumento del mare e quant'altro non hanno nessuna giustificazione scientifica (non sono io a dirlo, ma l'IPCC) potrebbe esserci la possibilità che lo siano, e comunque potrebbe valere la pena cercare di mitigare eventuali effetti negativi (che però potrebbero essere peggiori con un clima più freddo, come durante la Piccola Era Glaciale ) e rendere il mondo meno dipendente dagli idrocarburi.

I problema è che i costi economici e persino ambientali per fare questo sono assolutamente insostenibili, aldi là del fatto che le fonti alternative sono piuttosto inefficaci. Le pale eoliche, che vediamo pubblicizzate dappertutto come la soluzione più sostenibile, sono del tutto insostenibili. Difatti consumano suolo 158 volte di più di una tradizionale centrale,  devastano ambiente e territorio in modo spropositato (altro che TAV!), uccidono uccelli delle speci più rare (aquile, rapaci diurni e notturni, oltre che pipistrelli) e sono inefficaci sul piano della produzione di elettricità, si rompono facilmente e devono essere sostituite ogni 12/15 anni circa. Un po' meglio per il fotovoltaico che consuma "solo " 50 volte in più suolo, e potrebbe essere una soluzione se messo sopra ai tetti delle case ma al momento attuale porta ad un aumento della deforestazione. Peccato inoltre sia carissimo e se piove, è molto nuvoloso o nevica, non produca energia... 

In Germania e California il costo dell'energia ha toccato le stelle, e sono aumentati i black out....

Oltre a questi problemi ce ne sono altri, di tipo ambientale: in effetti non è che le cose si facciano da sole, o che si utilizzi la manna che scende dal cielo, ma si devono utilizzare minerali, utilizzare e quindi consumare energia (che al momento è basata sugli idrocarburi "cattivi", e lo sarà per almeno i prossimi 30 anni), acqua etc,. 

Come ricorda questo articolo di Mariutti apparso su "Il Sole 24 Ore"  Pannelli solari, pale eoliche, batterie e auto elettriche sono dispositivi tecnologici fatti di cemento, plastica, acciaio, titanio, rame, argento, cobalto, litio e decine di altri minerali.

Eh già chi ci aveva pensato...  prosegue l'articolo
Di circa una decina di materiali alla base della “rivoluzione verde”, infatti, le riserve conosciute basterebbero a coprire solo pochi di anni di consumo in uno scenario 100% rinnovabili. L’Unione Europea, per esempio, prevede che, per centrare gli ambiziosi target del Green Deal, avrà bisogno di molte più terre rare di quante ne vengano estratte attualmente in tutto il mondo.

Questo grafico mostra come la domanda di materie prime supererà prima del 2050 le risorse
 

Un altro articolo, sempre di Mariutti, fa a pezzi anche il mito delle auto elettriche che emettono meno Co2 (anche se il problema come ho già detto non è la CO2, che non è inquinamento, casomai Pm 10 e biossido di azoto, ma l'articolista è un fermo seguace della teoria che "la Co2 fa male ed è scienza conclamata) e dimostra ancora una volta il costo insostenibile della cosidetta "rivoluzione sostenibile. In particolare interessante la chiusura dove ricorda come, molti paesi in via di sviluppo non reggerebbero il peso di questa "rivoluzione Green "

Oggi Paesi come la Nigeria, il Chad, l’Angola, l’Uganda vivono di petrolio. Il petrolio paga le scuole, gli ospedali, i tribunali. In decine di Paesi al mondo lo Stato corrisponde ai cittadini un dividendo, un reddito di cittadinanza diremmo noi, garantito dalle rendite petrolifere. E parliamo di Paesi dove, altrimenti, la popolazione morirebbe di fame, non certo del Canada. A noi questa strategia di sviluppo potrà anche fare orrore ma chi strepita per mettere al bando i combustibili fossili non sta suggerendo alcuna alternativa, la soluzione per il momento è sacrificare nigeriani e chadiani per garantire un futuro perfetto ai figli della borghesia europea e americana. 

A gridare all’ONU “quanto siete malvagi” ci dovrebbe andare un’adolescente nigeriana, non Greta Thunberg. E non c’è dubbio che tra i malvagi l’adolescente nigeriana metterebbe anche Greta, visto che la giovane svedese esorta il mondo a “lasciare i combustibili fossili sottoterra” mentre il 75% della spesa pubblica della Nigeria è pagata dal petrolio.

 

In conclusione possiamo dire che "La conversione o transizione ecologica"  non è necessaria per salvare il pianeta, è inefficace e costosa sul piano energetico, è disastrosa sul piano ambientale ed ingiusta sul piano economico globale.

Va soltanto a vantaggio delle multinazionali dell'auto elettrica, degli apparati burocratici statali che aumentarenno le tasse,  allocheranno risorse ai loro "clientes" e controlleranno maggiormente l'economia, e dei produttori di determinati settori industriali, il tutto a svantaggio delle maggior parte della popolazione e di quella natura che a parole adoriamo e vogliamo proteggere, ma nella realtà ignoriamo e distruggiamo

Una vera follia che produrrà disastri incommensurabili, e senza nessuna vera ragione. 

Ps

Se volessimo migliorare, non salvare, il pianeta, dovremmo progettare e realizzare un piano di aiuto e sviluppo dei paesi poveri. Ma questa non pare essere una priorità.


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