martedì, dicembre 02, 2014

Renzi, l'illegittimo governante

Su Renzi e sul suo governo si possono avere varie opinioni, si può pensare che stia cercando di innovare l'Italia, oppure si può pensare che la stia facendo tornare indietro, lo si può vedere come un giovane capace oppure come un arrogantello raccontafavole. Come il nuovo Tony Blair, od il nuovo Berlusconi, o forse, più sensatamente, il nuovo Craxi. Si possono vedere con favore certi provvedimenti e con sfavore altri. Si può anche sospendere il giudizio, in  attesa di verifiche più consistenti. Ma una cosa non si può proprio non notare: la illegittimità politica (sottolineo politica) del suo governo.
MI si dirà che il governo Renzi è legittimo in quanto ha raccolto il voto di fiducia di entrambi i rami del parlamento, ed è stato poi legittimato Post-elezione dal voto delle elezioni europee (che sono però elezioni europee, e non italiane, sulla sopravvalutazione di quel voto leggi qui), ma queste sono quelle che, tecnicamente parlando si chiamano arrampicature sui vetri.
Io sto parlando della legittimità politica, le leggi, lo sappiamo, sono fatte ed interpretate ad uso e consumo di chi se le fa e se le interpreta, ma qui non parliamo dell'acquisto di una casa, parliamo della legittimità di un governo politico che si vuole anche democratico, ovvero espressione della volontà del popolo, che valuta programmi e persone e li sceglie (almeno così si suppone che sia).
Già con Monti abbiamo avuto un governo instaurato fuori dal dettato popolare, ma in quell'occasione il governo venne denominato "tecnico" proprio per sottolineare il fatto che la sua legittimità non risiedesse nella politica, e quindi nel mandato popolare, ma in una situazione di "emergenza"tale da far sospendere alcune regole della democrazia così come si è concretizzata dal 1948 ad oggi nel nostro paese.
Ma in questo caso il governo si dichiara politico, e non tecnico, e a questo punto la questione si pone, ed in modo evidente.
Ricordiamoci che la maggioranza ampia di cui dispone Renzi ed il PD alla camera è stata conquistata dal precedente segretario del PD, Bersani, che aveva stracciato Renzi alle elezioni primarie, e, ancor di più, all'accordo elettorale e di programma con SEL ed altre formazioni, programma sottoscritto da milioni di elettori contestualmente al voto delle primarie. Renzi, come peraltro il suo predecessore Letta, ha stracciato quel programma e preso in giro milioni di elettori, stringendo un accordo non solo con la NCD di Alfano, ma addirittura un accordo segreto con il nemico giurato di sempre, Silvio Berlusconi, a cui probabilmente sono state promesse cose indicibili in pubblico (ed infatti è arrivata la sentenza di assoluzione nel caso Ruby, sentenza che ha portato uno dei giudici alle dimissioni, cosa che dovrebbe far insospettire qualsiasi persona perbene e dotata di un minimo di buon senso).
Ma già prima di allora il comportamento di  Renzi era stato discutibile: egli  ha conquistato il partito attraverso delle primarie farsa in cui le regole sono state stravolte in modo tale da assicurargli una agevole vittoria, facendo votare milioni di non iscritti, condotti a votare Renzi dopo una martellante campagna pubblicitaria durata un anno almeno, in più andando al turno decisivo non contro un solo sfidante, come sarebbe stato logico, ma due, in modo tale da rendere più debole il fronte avverso. Da una parte Renzi, splendente di luce propria ma sopratutto altrui, e dall'altra il noioso e debole Cuperlo che rappresentava il vecchio del partito, e l'enfant terrible Civati, troppo giovanile e movimentista per rappresentare una seria alternativa. Insomma giocava contro nessuno e ha dovuto dividerli in 2 (la metà di 0 è sempre 0, comunque) perché a Renzi non interessa vincere, come a Berlusconi. Lui vuole stravincere. Anche se di là non c'è nessuno, anche se la maggior parte degli elettori rimane a casa, come alle europee e nelle recenti regionali Emiliane. Anche se gli iscritti al partito sono non la metà,ma la metà della metà. Ma questo è il personaggio, che a qualcuno piacerà anche , anzi di sicuro,  ma essere arroganti non  rende legittimi.
Dopo aver così conquistato il partito ha conquistato lo scranno di presidente del Consiglio: ha avvertito la debolezza di Letta, indebolito dall'uscita della maggioranza del PDL dal governo. oltre che da una situazione economica che stentava a migliorare (adesso è peggiorata, ma se lo dite siete dei gufi..) lo ha rassicurato (tranquillo Enrico) mentre si preparava nell'ombra a pugnalarlo, tramando alle sue spalle ed iniziando a tessere quella rete di appoggi e complicità che gli servivano a scalzarlo, ed infine lo ha colpito senza alcuna remora o pietà.
Nei fatti, al di là del comportamente poco etico del Nostro, quello che si è avuto, alla fine è un governo che non ha nulla a che vedere con quello che gli elettori hanno votato, non ha nulla a che vedere con una maggioranza politica espressione di un comune programma, che si regge, come già detto suila forza parlamentare dovuta ad un accordo elettorale che non esiste più.
Renzi non fa altro che parlare di riforme di rinnovare l'Italia eccetera eccetera ma non è chiaro affatto quale sia il suo programma, finora ha fatto più chiacchiere che fatti, ma questo è, in qualche modo, secondario. Il punto è che Renzi non è stato eletto da nessuno, sostanzialmente si è autoeletto con una operazione di palazzo, un intrigo degno dei Borgia. Finora non ha fatto altro che sventolare sondaggi d'opinione (che sappiamo quanto sia volubile, tant'è che in entrambi gli ultimi appuntamenti elettorali i risultati reali si sono discostati notevolmente dalle previsioni) mentre la sempre più evidente disaffezione degli italiani verso i politici (compresi quelli nuovi e nuovissimi) si è manifestata nelle recenti tornate elettorali, con record di astensionismo persino in regioni come l'Emilia, dove ancora pochi anni fa si raggiungevano record di affluenza. Anche il partito di Renzi pare indebolito dal crollo degli iscritti, insomma più che entusiasmo la leadership di Renzi sembra basarsi sulla rassegnazione e la disillusione. Ma la impressione è che il peggio debba ancora arrivare...

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