domenica, novembre 27, 2022

Mondiali in Qatar: calcio, dollari ed ipocrisia

 


Sui mondiali di calcio in Qatar si stende inesorabile ed inevitabile, il velo sempre confortante della ipocrisia. Partiamo dai fatti: L'assegnazione del mondiale in Qatar è stato deciso ben 12 anni fa, con una decisione già discutibile per i tempi affrettati. Normalmente si decidono i mondiali di volta in volta con al massimo 8 anni di anticipo, tempo necessario per presentare i progetti e dimostrare di poterli realizzare. Attualmente sono assegnati i mondiali del 2026 ai paesi nordamericani (USa Canada e Messico) mentre non si ha l'ufficialità per i mondiali del 2030. Nel 2010 furono assegnati in tutta fretta e furia l'edizione del 2018 alla Russia e quella del 2022 al Qatar. La decisione fu controversa dapprincipio, soprattutto per ragioni sportive. Un paese senza alcuna tradizione calcistica, caratterizzato da un clima così caldo da rendere obbligatorio la disputa inedita durante l'inverno, creando non pochi grattacapi organizzativi  soprattutto alle federazioni europee . Poi c'erano altri problemi, il fatto che il Qatar non sia un paese democratico particolarmente attento ai nuovi e antichi diritti umani(per usare un eufemismo), a cui si possono aggiungere l'inaccettabile bilancio in vite umane per costruire stadi ed infrastrutture mancanti, infine, anche se a nessuno pare importare molto, l'appoggio finanziario dato al terrorismo islamico. Tuttavia nessuno ha mai parlato di boicottaggio, fino ad una settimana prima almeno. Le uscite di Fiorello ci sarebbero state se l'Italia avesse partecipato? Non credo. In quanto alla Germania, i cui giocatori hanno fatto una vera e propria messinscena tappandosi la bocca, perchè "censurati" (in realtà la FIFA ha ammesso che potesse essere indossata una fascia con scritto "No discrimination", ma i tedeschi come loro solito volevano fare di testa loro e mettersi la loro fascetta, si sono fatti fotografare con le mani sulla bocca per poi perdere pietosamente contro il Giappone), avrebbe potuto semplicemente non partecipare alla competizione, ovvero fare un vero boicottaggio. Boicottaggi sportivi in passato ce ne sono stati. L'URSS non giocava contro il Cile ed il Sudafrica nel tennis e negli altri sport. Gli USA boicottarono i giochi olimpici di Mosca, e l'URSS li ripagò della medesima medaglia ai successivi giochi di Los Angeles etc. Insomma se si pensava e si era veramente convinti di avere delle ottime ragioni per boicottare questi mondiali, beh, c'erano 12 anni di tempo per farlo e magari riuscire a far cambiare la decisione. Ma queste manfrine hanno solo un nome: ipocrisia.

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