domenica, aprile 24, 2022

Perché Mariupol potrebbe essere la svolta della guerra in Ucraina

 La Caduta, o per meglio dire la liberazione di Mariupol dalla presenza del mortifero Battaglione D'Azov, i neonazisti che hanno occupato la città massacrando la popolazione civile negli ultimi anni nel totale silenzio della sedicente unione europea, potrebbe rappresentare un punto di svolta nella guerra della Russia all'Occidente imperialista e ai suoi vassalli ucraini.

Infatti non solo sta crollando miseramente la narrativa imposta a basa di fake news e "informazioni unilaterali" sul conflitto, che vogliono tutto il Bene da una parte ed il Male dall'altra, dal momento che le interviste fatte ai cittadini di Mariupol dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio i crimini di guerra compiuti dai nazisti in quella sventurata città (e le autorità russe stanno raccogliendo prove enormi su questi fatti) ma soprattutto sta venendo allo scoperto il vero motivo della guerra, la "pistola fumante".

L'acceieria Azovstal, dove si sono rifugiati gli ultimi elementi del battaglione Azov, con truppe regolari ucraine e civili presi in ostaggio (entrambi, ci sono voci da parte addirittura Ucraine che parlano di esecuzioni sommarie di chi voleva arrendersi) nasconde dei segreti imbarazzanti per la Nato.

Qui infatti, oltre a vari "consiglieri militari stranieri" leggi militari NATO, ci sarebbero armi chimiche, quelle armi del cui possesso il Cremlino ha accusato L'Ucraina. Armi che proverrebbero dai laboratori biochimici installati in Ucraina, un tempo appartenenti all'Unione SOvietica e poi passati in mano alla Nato.

Questa non è una supposizione "complottista" ma una affermazione del sottosegretario alla Difesa Italiano Mulè, a cui è sfuggita, in mezzo a tante menzogne, questa briciola di verità. 

E' del tutto evidente che, se venisse confermata l'esistenza di queste armi e il loro possesso da parte dell'Ucraina, tutta la narrativa sul conflitto finirebbe a gambe all'aria.

LA Russia potrebbe presentarsi all'ONU portando queste prove, e la guerra verrebbe giustificata in base all'articolo 51 della carta delle Nazioni Unite, che permette il ricorso alla guerra per difendersi, anche preventivamente. Va specificatoche la guerra preventiva è una forzatura, a cui hanno però ricorso gli USA nel caso dell'Irak nel 2003. Si tratta di un precedente di cui è impossibile non tenere conto, seppure va ribadito che di forzatura si tratta, ma in questo caso sarebbe più credibile, visto che l'Ucraina e la Russia confinano, cosa che non si può dire di Irak e Stati Uniti, ovviamente.

Questo è uno scenario che si potrebbe aprire, e in concomitanza con la sempre più evidente vittoria sul campo della RUssia porterebbe alla cessazione dell'ostilità e al riconoscimento delle richieste russe.

A meno che non si voglia veramente trasformare un conflitto locale che tale doveva rimanere e che si sarebbe potuto risolvere da tempo nella terza guerra mondiale.


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