lunedì, luglio 31, 2006

La strage degli innocenti: Perché?

Domenica 30 luglio. E' una domenica come le altre, almeno per noi che abbiamo la fortuna di vivere in paesi che sono in pace, o almeno, che non sono teatro di guerra. Ormai le vacanze sono prossime e l'unica preoccupazione sembra quella di difendersi dal caldo. Come ogni domenica vado dai miei genitori a pranzare. Guardiamo il tg in attesa che inizi il (noiosissimo ) GP di formula 1. E una notizia stravolgente viene a turbare il sonnacchioso pomeriggio domenicale.
A Cana, in Libano, una bomba ( o forse più di una) ha centrato un edificio. Ma l'edificio è pieno di civili, per lo più bambini. Come si verrà a sapere più tardi, molti sono disabili. E' una strage, una infame strage. 60 morti di cui 37 bambini. Una strage che, fatte le dovute proprozioni, non è inferiore a quella delle Twin Towers . Mi verrebbe da gridare, da urlare, ma si sa le convenzioni sociali sono più forti delle emozioni. MI sale il sangue alla testa. Penso di sfogarmi attraverso il blog. Poi ci ripenso: meglio aspettare e vedere se ci sono novità, qualcosa che spieghi l'accaduto. E poi ci sono altri siti che sviscerano i problemi del mondo. Vado avanti con il mio stupidissimo e vacanziero post (quello che leggete qui sotto). Ma stamattina accendo la tv, cerco notizie, e mi incazzo di brutto. però incomincio a riflettere con più lucidità
E allora decido che qualche cosa va detto, oltre l'indignazione e la facile condanna ( non troppo facile se si abita in un paese così conformisticamente filoisraeliano come l'Italia)
E allora mi pongo la domanda: perché questa strage? le risposte più o meno valide che mi vengono in mente sono le seguenti
1) Errore: secondo un video diffuso dai comandi israeliani quell'edificio era il punto di partenza di lanci di missili da parte dei miliziani di Hezbollah. Il problema è che il video non dimostra nulla; può essere un edificio qualsiasi, inoltre gli israeliani si contraddicono dicendo che era da dietro l'edificio che sparavano ( o da davanti? decidiamoci!) Inoltre il video viene tirato fuori almeno 9 ore dopo la strage. Troppo tempo per non pensare ad una affannosa ricerca in qualche archivio. Infine i giornalisti presenti non vedono traccia di rampe di lancio , nè vengono trovati corpi di persone che possano essere miliziani hezbollah, nonostante le immagini vadano in diretta su tutte le emittenti arabe ( e non). Insomma una delle tante bugie israeliane.
peraltro se si sbaglia, si chiede scusa. Ma le scuse, per quanto inutili possano essere in casi come questi, non arrivano.
2) Teoria del "fallo di frustrazione": da calciofilo so che, quando un giocatore o una squadra non beccano palla, o non riescono a fare quello che vorrebbero, se la pigliano con le gambe degli avversari, e cercano di romperne qualcuna.
Tradotto: l'offensiva Israeliana non procede molto bene, anzi, finora il risultato è uno 0-0, per non dire che il mitico esercito con la stella di Davide sta facendo, militarmente parlando, sincera pena: tanti morti fra i civili, ma il potenziale di fuoco di Hezbollah rimane intatto. E le perdite tra i soldati israeliani aumentano. Addirittura le truppe sono costrette a sgomberare un paio di villaggi occupati perché vengono fatti a fettine dal fuoco incrociato. E allora ecco che arriva il "fallo da frustrazione" sotto forma di strage di innocenti. Non potendo sconfiggere chi le armi ce le ha, ce la si prende con chi non ce le ha, ed è troppo piccolo per usarle.
La differenza con il calcio, che per quanto sputtanato è un gioco con delle regole, è che qui si muore, E le regole non ci sono, perché l'arbitro è distratto, o meglio, indossa la stessa divisa di chi compie le stragi oppure ha perso il fischietto. E quindi si limita a "deplorare".
3) L'ipotesi più inquietante: Israele ha fatto quella strage, non per errore, o perché le è scappata la mano per impotenza e frustrazione, ma perché voleva fare la strage. E la voleva fare per la stessa ragione per cui ha voluto questa guerra.
Ricapitoliamo: è da due mesi che l'esercito israeliono fa strage di civili e non, palestinesi. Arrestano l'intero governo di Hamas, stroncando sul nascere qualsiasi possibile trattativa, poi mandano un gruppetto di soldati sul territorio libanese. Questi vengono arrestati (lo so, la versione ufficiale è che sono stati "sequestrati" sul territorio israeliano, peccato sia falsa, come dimostrano i primi lanci di agenzia del 12 luglio). Al posto di trattare uno scambio di prigionieri iniziano a mettere a ferro e fuoco l'intero paese. però non sfondano. E , nonostante i tentativi di coinvolgere Iran e Siria il conflitto rimane circoscritto, Tutttavia Israele continua ad avere l'appoggio USA e l'indifferenza europea ovvero la "luce verde". A questo punto la strage, con la promessa di andare avanti fino a "lavoro finito" (proprio così, uccidere è un lavoro)
Il dubbio allora è questo: e se Israele facesse il "lavoro sporco" per qualcun altro, ovvero cercassi di creare un caos in medio Oriente tale da giustificare l'entrata in guerra degli USA, che così potrebbero finalmente attaccare Damasco e, soprattutto, Teheran?
Certo, un'a strategia rischiosa, e che va perseguita calcolando bene i tempi e i modi, facendo finta di fare una azione limitata, aprendo speranze di trattative e "cessate il fuoco" abbastanza improbabili da non potere essere realizzate, insomma perseguire la stessa strategia che ha portato alla rioccupazione di Gaza, solo che stavolta con ben altre prospettive e ben altri rischi.
Spero francamente di sbagliarmi, ma il timore è che questa sia un'ipotesi tutt'altro che peregrina.
PS
Non ho volutamente messo alcuna foto della strage. Mi è parsa una forma di rispetto verso le giovanissime vittime di questo eccidio. Gli hanno tolto la vita, non togliamoli la dignità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"Perché" temo sia una domanda che resterà senza risposta. Quello che è certo è che il modo in cui Israele sta conducendo la guerra non fa altro che assicurare altri, infiniti, anni di massacro nella zona. E non c'è da escludere quello che dici nella terza opzione...

a.

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno la tua analisi e la tua costernazione. Il governo di Israele è un pericolo per il mondo e va fermato assolutamente. Così come i suoi potenti ed illustri alleati... Ma chi può farcela? Ci stanno conducendo verso il baratro della guerra mondiale, ogni giorno di più, sempre e solo per garantirsi potere, privilegi e profitti.

pablito ha detto...

Ho appema comprato un libro si chiam "il mercato della paura". Gli autori sono Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo, due dei pochi giornalisti validi attualmente in circolazione: il libro dovrebbe parlare (L'ho appena comperato!) di come l'ntelligence agisce e di come l'informazione sia manipolata al fine di garantire consenso alla guerra.
Dopo poche pagine è riportato il parere di Daniel Byman, consulente del comitato di controllo sull'intelligence e della commisione sull'11 settembre che qui riporto
Uomini chiave dell'amministrazione...hanno cominciato a mettere in guardia Siria e Iran. Il senatore della Florida, Bob Graham, ha chiesto pubblicamente che i campi di Hezbollah in Libano diventino il prossimo obiettivo militare americano. Nella comunità dell'intelligence sta prendendo corpo l'argomento secondo cui è maturo il tempo per un cambio di regime in due paesti tradizionalmente alleati degli USA e strategicamente fondamentali in Medio Oriente come l'Arabia saudita e il Pakistan.
E' il suono inconfondibile che annuncia una prossima escalation della Guerra al Terrore. Chiamiamola pure "fase tre", e teniamo presente che il suo orizzonte è ancora più buio di quelli che abbiamo già conosciuto.

Se questo parere poggia su basi reali, ed è probabile che sia così, allora ho proprio paura che siamo veramente vicini a questa imprevedibile "fase tre".
e come diceva Lando Buzzanca sono "augelli senza zucchero "

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