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Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
domenica, giugno 10, 2012
Bossi+ Berlusconi = Beppe Grillo!
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lunedì, giugno 04, 2012
il mio no alla parata militare del 2 giugno
In questi giorni ci sono stati appelli e raccolte di firme in rete per chiedere al presidente Napolitano di fermare la parata e le celebrazioni, in modo da concentrare risorse e uomini in Emilia Romagna, colpita dal terremoto.
Naturalmente la richiesta, come era ampiamente prevedibile, non è stata accolta, anche se ha costretto i vari lacchè di regime ad evoluzioni sofistiche sul perché non fosse possibile annullare la parata, e perché fosse giusto tenerla.
Probabilmente costoro avevano anche ragione sul fatto che ormai l'ingranaggio era già stato messo in moto da tempo e non fosse possibile fermarlo.
Così come è vero che le risorse veicolate non sarebbero state così enormi.
Io personalmente non credo però che non bisognasse fare la parata per risparmiare i soldi per i terremotati. Penso che una parata militare per celebrare la Repubblica, che fu istituita attraverso un referendum popolare, sia semplicemente insensata.
E poi la Repubblica è nata dalla resistenza, che è nata proprio dalla lotta armata contro le istituzioni militari del precedente regime.
E' nata dalla sconfitta di un regime che si basava sulla retorica degli "8 milioni di baionette", del "chi muore in guerra è vissuto assai", del se avanzo seguitemi se indietreggio ....fatemi fuggire.
Detto in due parole: la repubblica fondata sul lavoro e che ripudia la guerra NON può essere celebrata con una parata militare. Punto.
Anzi no, come va di moda dire adesso. Assolutamente.
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venerdì, giugno 01, 2012
Cosa succede a chi fa il suo dovere in Italia, oggi.
ecco una informazione che non troverete sui giornali, e che riposto senza cambiare nulla da una pagina di Facebok chiamata opinioni, informazioni, emozioni
"Umberto Rapetto non è più un colonnello della Guardia di Finanza. Ufficialmente e formalmente si è trattato di dimissioni. In verità, pare che desse parecchio fastidio ai “poteri forti”, alla politica e alla criminalità organizzata. Per questo è stato “gentilmente invitato” a farsi da parte.
“Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno dato fiducia, ma sono stato costretto a dare le dimissioni“, ha scritto su Twitter l’ex colonnello. ”Qualche modulo e una dozzina di firme sono bastati per cancellare 37 anni di sacrifici e di soddisfazioni”, ha aggiunto il militare qualche ora dopo. Parole più che eloquenti.
Ma chi è Umberto Rapetto? Per i più si tratta di un nome insignificante. Eppure siamo di fronte a un super esperto di informatica e lotta alle frodi. Autore di numerose pubblicazioni, è anche docente universitario. Gli Stati Uniti ce lo invidiano.
Le sue competenze e la sua intensissima attività hanno consentito al nostro Stato di individuare migliaia di evasori fiscali. Peccato che poi le somme concretamente recuperate sono minime.
Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte. Finchè un giorno, dopo cinque mesi di duro lavoro, ha chiuso il dossier, facendolo arrivare ai carabinieri: ha fatto arrestare quindici persone. Rapetto si è presentato in giudizio con migliaia di pagine di prove e con conti precisi: le società dei videopoker sotto accusa devono allo Stato di 98 miliardi, 456 milioni, 756 mila euro. Cifra mostruosa, superiore persino alle ultime quattro manovre finanziarie messe assieme. Gli imputati che sono stati tutti condannati penalmente hanno patteggiato, anche se Rapetto era contrario: il colonnello sosteneva che dovevano restituire fino all’ultimo centesimo di euro. Alla fine i giudici si sono rivolti alla Corte dei Conti la quale ha preso atto della condanna penale della Cassazione e ha imposto agli imputati il pagamento di appena 2,5 miliardi di euro. Lo sconto è di quelli che nemmeno nel più pazzo dei supermercati: 96,5%! Qualcuno ne ha parlato in tv? Ovvio che no, la farfallina di Belen, i dettagli delle cenette simpatiche di Arcore o il sole in Primavera sono argomenti ben più importanti. Non è così?
In sintesi, l’attività del colonnello Rapetto consente di accertare 98 miliardi e mezzo di evasione fiscale ad opere delle società che operano nel gioco d’azzardo. E che fa lo Stato? Concede uno sconto del 96,5%! Già, perché se a non pagare le imposte è un piccolo imprenditore o un normale cittadino, si interviene con i carri armati. Se a a evadere sono le grandi società, si va coi guanti, c’è il super premio. Quel premio che non c’è stato per Rapetto. Costretto a dimettersi perché faceva fin troppo bene il proprio mestiere. Proprio sicuri che una Repubblica in cui l’immoralità è la norma debba essere festeggiata? Fate voi."
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