mercoledì, novembre 28, 2018

Cambiamenti climatici: Global Warming o Global Cooling?

Si sente ormai parlare in continuazione di cambiamenti climatici: una vera ossessione, spesso portata avanti con totale mancanza di argomenti scientifici e con toni che ricordano i regimi totalitari. Secondo il pensiero unico dominante andremmo irreparabilmente verso un'epoca sempre più calda che porterebbe a non si sa bene quali sconquassi catastrofici, e addirittura minaccerebbe la stessa sopravvivenza del pianeta!
Tralasciando la mera constatazione che le teorie catastrofiste per definizione non sono scientifiche per la semplice ed oggettiva ragione che sono teorie catastrofiste, e le catastrofi non sono mai accadute, altrimenti non saremmo qui a parlarne, verifichiamo se questa ipotesi possa esser vere-
Va ricordato che la terra esiste da milioni di anni , e da almeno 260 è abitata da esseri viventi (piante ed animali). Durante questo lunghissimo periodo ci sono stati migliaia di cambiamenti climatici, e be prima che l'uomo comparisse, con aumenti e diminuzioni di gradazione fino a 40 gradi centrigradi. Eppure la vita sulla terra esiste ancora. Che strano...

Qui sopra potete vedere i rilevamenti delle temperature prese da satellite, che sono considerate le più affidabili, dal momento che quelle terrestri sono per l'80% stime e vi sono vari possibili errori di rilevamento. Come si vede le temperature sono salite durante i periodi caratterizzati da quella anomalia calda chiamata volgarmente El Nino, per poi calare quando le anomalie diventano negative (NIna). SI noti come le temperature siano in calo dal marzo 2016, quando il gigantesco Nino è andato man mano ad esaurirsi, producendo un calo delle temperature da 0,84 a 0,14 rilevato nel settembre 2018. Si tratta di un calo di 0,7 gradi nel giro di 2 anni e mezzo,  di cui nessun mass-media ha parlato. Strano vero? Quindi le temperature sono calate e, basandoci sul passato recente, possiamo supporre che caleranno ancora, almeno fino al prossimo El Nino.
Ma c'è di più: secondo gli scienziati solari, che studiano i cicli solari, siamo vicini ad un Minimo Solare piuttosto accentuato. Si è visto nella storia come  i cicli solari influenzino di più il clima di qualsiasi altro elemento (di sicuro molto di più del Co2). Bene, adesso siamo vicini ad uno di questi minimi, il sole è privo di macchie solari già da centinaia di giorni. Ovviamente questa situazione non ha ripercussioni immediata, ci vorranno mesi, se non anni, perché questo si rifletta sul clima terrestre, ma la tendenza sarà quella. Inevitabilmente.
Vediamo poi altri due indicatori. La copertura nevosa terrestre e i ghiacciai artici.
Per quanto riguarda la prima abbiamo il seguente grafico che indica la copertura nevosa dell'emisfero nord


All'inizio degli anni 90 alcuni scienziati predissero che la neve sarebbe diventato un evento "raro e gioioso". In effetti dall'inizio degli anni 70 (quando alcuni prevedevano viceversa una Era Glaciale in arrivo) fino ai primi anni 90 il trend sembrava quello: ma poi, gradualmente, le nevicate sono tornate prima nella media, e poi decisamente superiori. Sopratutto negli ultimi 6-7 anni, con buona pace di queste previsioni, le nevicate sono diventate molto frequenti, ovviamente non dappertutto e non nella stessa misura.
Infine abbiamo lo stato dei ghiacciai, in particolare dell'Artico. Anche qui i predicatori di catastrofi avevano predetto che, nel 2010, o al massimo nel 2013, i ghiacci marini artici, quanto meno nei mesi estivi, sarebbero del tutto o quasi scomparsi. Inutile dire che, anche questa volta, hanno fatto cilecca. non solo i ghiacciai marini non sono scomparsi, ma ci sono stati importanti segnali di ripresa, soprattutto dopo la crisi del 2016 (il Nino, ricordate?). Attualmente i ghiacciai stanno aumentando in modo impressionante, al di fuori di ogni più rosea previsione.
ecco come è lo stato delle cose
Come si può vedere siamo ai massimi dal 2014, dentro (seppure di poco) alle medie tra 1980 e 2000.
A questi dati si aggiunga che in questi ultimi 2 mesi si sono verificati record di freddo e neve in vari punti del mondo, in particolare Canada e Stati Uniti, e che le proiezioni stagionali danno anche in Europa ed in Italia un inverno che dovrebbe essere almeno come quello degli anni 80, ma con più precipitazioni nevose, ed ecco che il sospetto che si stia procedendo, non si sa con quale velocità, verso anni di raffreddamento globale (global cooling) piuttosto che il contrario, prende decisamente quota.
Chi vivrà, vedrà.

1 commento:

Unknown ha detto...

La dimostrazione di quanto siano contraddittorie le tesi sul riscaldamento globale,è supportata da questa che qui sto commentando, di parere diametralmente opposto,orientata verso anni di raffreddamento globale(global cooling,piuttosto che global warming).

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