lunedì, novembre 15, 2010

Primarie a MIlano: Yes We can!

I risultati delle primarie di ieri sono un punto di partenza importante per rilanciare un'idea di governo e partecipazione politica diversa dal malaffare condito di nulla pneumatico e razzismo degli ultimi 15 anni.
La partecipazione è stata buona, contrariamente a quel che si è detto con la solita superficialità: 67.000 e passa elettori non sono male non solo se comparati ai risultati decisamente inferiori delle primarie precedenti (che riguardavano però il solo PD) ma sopratutto se andiamo a vedere la partecipazione alle ultime elezioni.
In occasione delle ultime regionali avevano votato infatti 600.000 elettori, i 67.000 di queste primarie rappresentano quindi l'11% dei votanti reali, i una fetta consistente di elettorato, tenuto poi ovviamente conto che quei 600.000 non erano tutti di centro sinistra, ovviamente.
E' vero che nelle primarie del 2006 si erano toccata la cifra di 80.000 votanti è anche vero che in generale allora la partecipazione era molto più alta, ed andrebbe aggiunta un'altra cosa, quella più rilevante; allora si era trattata di una specie di elezione pro-forma, visto che da un lato vi era un candidato (Ferrante) appoggiato da tutti e dall'altra un candidato (Dario Fo)che aveva ricevuto un appoggio puramente formale da parte della sola Rifondazione, insomma, una specie di farsa.
Quest'annno invece si è trattata di una campagna elettorale vera, con alcuni colpi bassi, anche, con quattro candidati di cui due, Pisapia e Boeri, venivano dati testa a testa dai sondaggi.
Alla fine ha prevalso Pisapia, con un margine tutto sommato abbastanza netto, di oltre 5 punti percentuali.
Il risultato non fa certamente piacere ai vertici locali e nazionali del PD, che si erano spesi per il candidato Boeri, facendo secondo me un grave errore di valutazione e di tattica.
Avendo caricato di valenze eccessive queste primarie ora si trovano a fare i conti con il proprio fallimento, e difatti già ci sono state le prime dimissioni tra i maggiorenti del partito.
Sarebbe però un vero peccato che questioni interne a questa o quella formazione politica avessero effetti negativi su quello che deve essere l'obiettivo principale: sconfiggere Letizia Moratti ed il comitato d'affari (e malaffare) che rappresenta e che si è impadronito della città.
Yes, We can.

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