Ha fatto scalpore (non troppo, giusto un po' ) un video pubblicato su Google in cui si mostra un gruppo di studenti di circa 15 anni che umilano e picchiano un ragazzo portatore di handicap. Il tutto condito da scritte inneggianti al nazismo tracciate sulla lavagna.
La cosa è stata deprecata ( solo da alcuni giornali e alcuni intellettuali) ed è stata catalogata come "bullismo", con varie letture sociologiche abbastanza banalizzanti. Che sia in crescita il bullismo e modi di fare basati sulla prepotenza, l'arroganza e la violenza è probabilmente vero, e non me ne stupisco, visto che l'esempio che viene dal mondo degli adulti e dalla società "adulta" è quello che è.
Ma non catalogherei questo episodio in particolare come semplice "bullismo".
Il bullo, almeno quello dei tempi miei, agiva per lo più da solo, cercava di guadagnare qualcosa di concreto dalla sua prepotenza, che so, un compito passato o qualche "benefit" di tipo materiale, e aveva poco interesse a pubblicizzare quel che faceva.
Gli autori di questo ignobile gesto invece non paiono interessati a qualche vantaggio materiale. Lo fanno per divertirsi, per così dire. E non tengono affatto nascosto quello che fanno, ma anzi gli danno la pubblicità maggiore che si possa dare ad un episodio del genere, Lo pubblicano su Internet, che ormai è diventato il luogo privilegiato della comunicazione.
Non sembrano proprio degli sprovveduti bulletti.
Non solo, ma lo inquadrano ideologicamente in modo corretto, come dimostrano le ss naziste tracciate a commento. In effetti non si può negare che il nazismo sia stata (e sia) l'ideologia che più di ogni altra abbia promosso la discriminazione e l'odio verso le minoranze, senza distinzione, fino al genocidio totale.
Non so a voi, ma tutto ciò mi ricorda tristemente i video girati dai gruppi affiliati ad Al Qaeda, quelli dove il disgraziato di turno viene esposto davanti a una qualche scritta prima di essere sgozzato o "giustiziato" in altro modo.
Se si compie un gesto, e gli si dà risaltoe pubblicità, vuol dire che quel gesto lo si rivendica.
Esattamente come i terroristi islamici, gli autori di questo gesto rivendicano quello che fanno, e lo fanno vedere a tutti perché altri possano emularli.
Si tratta quindi di un gesto lucidamente nazista, tanto più che gli stessi autori lo hanno collegato a quella esperienza storica, e non a qualcosa d'altro.
L'eventualità poi che , probabilmente, nessuno degli autori del gesto sia collegato a formazioni paranaziste, che pure pullullano in certi ambienti, non rende la cosa meno inquietante, come non le rende meno inquietante il silenzio della politica ufficiale, evidentemente più propensa a scandalizzarsi per le toilette o gli spinelli che per cose di ben altra serietà
Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
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