lunedì, ottobre 22, 2007

Di tutto un po'(p)

Ci sono varie cose accadute nella settimana su cui mi vengono in mente pensieri che non condivido, come direbbe un personaggio di Altan.
In ordine sparso Radiohead, diritti d'autore, Primarie, Weltroni (o Veltroni), Mastella, Nobel....
Partiamo da quella più importante:
I Radiohead hanno distribuito in rete il loro ultimo album, al prezzo stabilito dall'utente: Un coro di Straordinario! rivoluzionario! bene bravi, bis ha accolto la notizia.
Tutto ciò non fa che riconfermare il mio giudizio su quanto ignoranti e leccapiedi siano i giornalisti italiani. Ora io non ce l'ho su assolutamente con i Radiohead, anche se non mi fanno impazzire, ma mi pare che la loro sia stata un'abile, e anche intelligente, mossa pubblicitaria, ma assolutamente non una Rivoluzione.
Innanzitutto di dischi scaricabili gratuitamente in rete (o acquistabili ) e non solo di dischi, ce n'è una barcata, basta informarsi un minimo: Certo magari posso capire che Alessio Lega non sia importante (per i massmedia) quanto I radiohead, ma i Nine Inch Nails che hanno messo a disposizione le tracce audio del loro ultimo album forse lo dovrebbero essere.
In ogni caso i radiohead sostanzialmente fanno quello che hanno fatto molti, cioè vendono la loro musica direttamente al consumatore, l'unica differenza è che il prezzo è stabilito dall'utente. si va quindi dai pitocchi che danno niente (ma avrebbero comunque scaricato col P2P a gratis), a chi dà anche 10 o 15 euro.
E almeno 350.000 persone hanno prenotato la versione in CD con vari extra, libretto fotografico ed altro alla non troppo modica cifra di € 40.
Insomma, tenuto conto che le royalties reali sono il 5% del prezzo di vendita ovvero uno solo dei 21 euro che vi chiedono al negozio (il che dimostra che la storia della tutela del diritto d'autore è una fanfaluca)e che in tre giorni sono stati scaricati un milione e mezzo di "album" è evidente che i quattro abbiano guadagnato molto di più di quanto avrebbero guadagnato con il metodo tradizionale, e per giunta avendo un ritorno pubblicitario e d'immagine che nemmeno Madonna e Britney insieme.
Di fatto il disco uscirà a gennaio, inevitabilmente e giustamente perché non tutti hanno internet, e quindi tutto rientrerà nella norma.
Rivoluzione? direi di no. La rivoluzione vera ci sarà se i grandi artisti decideranno di unirsi e mettersi in proprio, e di vendere i dischi (in rete o meno) a dei prezzi sensati, e non da furto come quelli attuali.
Intanto, c'è qualcuno che fa proposte serie sul diritto d'autore, il file sharing etc
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Ci sono state le primarie del Nuovo Partito Democratico (democratico-Cristiano aggiungerei).
NOn si sa bene quale fosse lo scopo di queste "elezioni", Ho ricevuto due manifestini elettorali e in nessuno di questi c'era spiegato perché mai avrei dovuto sprecare parte del mio tempo di un giorno festivo per recarmi al Gazebo ( o al Gabibbo, come direbbe la mia portinaia) e votare.
Anche perché il risultato finale è stato il più scontato che si potesse avere: stravittoria di Walter Veltroni, esattamente lo stesso risultato che si sarebbe avuto se al posto di votare in 3 milioni e passa avessero votato in, diciamo, 1000.
Il che dimostra ancora una volta quello che già si sapeva: le elezioni non servono a decidere chi (ci governa, si oppone, si candida, ci sindaca ecc.) ma a legittimare chi (ci governa, si oppone, si candida, ci sindaca ecc.)
In ogni caso ogni elettore doveva versare un obolo di almeno un euro (come vedete non solo i Radiohead hanno queste idee brillanti, d'altro canto Veltroni è una popstar, non lo vedete che aria da eterno adolescente ha? mejo de McCartney e Jagger, e poi a uno a cui piace Giovannona Coscialunga, idee geniali del genere vengono in mente così, con un battito d'occhiale).
Almeno un euro, dicevo. La compagna Afef (compagna di Tronchetti Provera, che avete capito?) ne ha versati 50, così ci informano le cronache . Se alle prossime elezioni la Afef sarà candidata per il PD, come si sussurra, e voi no, sappiate che il motivo è che voi avete versato solo un euro, e lei ben cinquanta. Pitocchi siete stati e questo è quel che vi meritate.
Ecco cosa succede ad avere il braccino!
Ma torniamo a Walterino e all'obolo. Se la matematica non è un'opinione, e se realmente ci sono stati 3 milioni e mezzo di elettori significa che sono stati raccolti 3 milioni e mezzo di euro. Più 49 euro in più della Signora Tronchetti.
IL tutto per eleggere uno che pronuncia frasi come la seguente: - L'Italia ha bisogno di un partito che si proponga di dare cultura di governo al bipolarismo italiano.. e ancora "- Se le parole hanno un senso, questo significa che il Partito democratico nasce per superare l'idea che quel che conta è vincere le elezioni."
Giuro che l'ha detto realmente!
E a sto punto i 3 milioni e mezzo non era meglio tenerseli, o darli in beneficenza?

***
News dal Governo
Di Pietro ha chiesto le dimissioni di Mastella.
Mastella ha replicato dicendo che Di Pietro è un analfabeta del diritto.
Sono d'accordo con entrambi.
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IL premio Nobel Watson ha dichiarato che gli africani sono meno intelligenti dei bianchi.
Il premio Nobel per la letteratura Doris Lessing ha dichiarato che L'IRA (nel senso dell'Irish republican Army) è stato peggio dell'11 settembre, che in fondo non è stato sto granché.
Ipotesi scientifica su cui lavorare: ma che per caso i Nobel li danno solo ai rincoglioniti?
Ipotesi alternativa: vincere il Nobel rincoglionisce.

That's all folks!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo un piccolo commento all'operazione dei Radiohead. Non metto in dubbio che il loro guadagno sia moltiplicato rispetto alla vendita tradizionale. Ma sembri non considerare il fatto che seppure i RH guadagnano perfino di più (anche se noi non conosciamo il loro contratto; ed è questo che determina la percentuale di royalties, in quanto sono danari che passano comunque attraverso i discografici), rimane il fatto che:
1) chi vuole la musica paga solo pochi euro e non 60 (tanto costa il box fisico di "In rainbows") o i 18 di un cd a prezzo medio;
2) i 50 e passa euro risparmiati dall'appassionato sono quelli che prima andavano nelle tasche delle major, e con i quali il mercato viene drogato e i nostri gusti musicali condizionati.
Insomma, per ogni cd di un Caparezza qualsiasi, il 90% di quello che spendi va al Mazzarò di turno e serve anche per far vincere Sanremo al prossimo figlio di papà, alla prossima navigata adolescente dagli occhioni di bambi.

A parte questo, a parte la stima per Alessio Lega... secondo me (ma forse ho un approccio troppo "professionale") Kid A è un disco che resterà nella storia :-)
Ciao! erri

pablito ha detto...

Erri, la mia non era e non voleva essere una analisi approfondita della questione, altrimenti avrei dovuto scrivere di più.
Soltanto ho voluto fare notare come sa stata oggettivamente ingigantita, senza alcuna minima analisi o distinguo critico, una notizia che, può far piacere ai fan dei radiohead o agli appassionati in genere ma non è, ribadisco, nulla di così epocale.
Tra l'altro i Radiohead sono senza contratto discografico quindi non vedo quale altra scelta avessero.
Pure Prince ha fatto una cosa simile tra l'altro trovandosi in grossi guai con la sua casa discografica. E varrebbe la pena ricordare che The CLash pubblicarono un disco triplo al costo di uno, non guadagnando una sterlina dalle prime 200,000 copie vendute (l'accordo riguardava l'inghilterra)in tempi in cui la parola Download era sconosciuta.
E' evidente che c'è un conflitto tra interessi contrapposti, tra case discografiche, artisti ( o una parte di essi)e pubblico ( o una parte di essi) e nessuno può prevedere che sbocchi potrà avere.
Almeno non io. ;-))

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