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mercoledì, ottobre 10, 2007
Tremate, tremate...gli Zombie son tornati!
28 Settimane dopo è il titolo del seguito di 28 giorni dopo (che fantasia eh?).
Diretto dal pressoché sconosciuto Juan Carlos Fresnadillo, ma comunque prodotto da Danny Boyle, regista del precedente nonché del celeberrimo Trainspotting. è l'ennesimo rovesciamento della vecchia regola che dice che il seguito deve essere obbligatoriamente inferiore al primo.
Infatti, per quanto il primo film fosse un ottimo zombie, il seguito risulta nettamente superiore, e non solo perché, come Wes Craven insegnava in Scream 2, i seguiti hanno "più sangue, più morti" ( e questa regola viene ancora una volta rispettata), ma perché il film risulta essere più originale del primo, e si basa su una idea assolutamente innovativa e sovversiva dal punto di vista narrativo.
Il film si apre non da dove si chiudeva il primo, ma da un punto intermedio. L'azione è contemporanea allo svolgimento del primo film, ma parallela. Una coppia. rifugiatasi in un casolare presso altre persone, viene aggredita dagli Infetti. Il marito, interpretato da Robert Carlyle, attore feticcio di Ken Loach e interprete del noto "Full Monty", fugge di fronte al pericolo, lasciando la moglie (Catherine Mc Cormack) in balia degli zombie. 28 settimane dopo, gli infetti sono tutti morti, Londra, sotto la sorveglianza di un contingente della NATO, sta iniziando a rivivere, i Profughi tornano a casa ripopolando la città. E' così che l'uomo può riabbracciare suo figlio e sua figlia. Poco dopo i due, allontanatisi dalla zona di sicurezza, troveranno la madre incredibilmente ancora viva.
Ma il momento in cui la famiglia si riunisce è anche il momento in cui il caos e la distruzione tornano più forti di prima.
Di più non voglio dire, per non rovinare la visione a chi volesse vederlo.
Mi limito a spiegare che l'idea sovversiva del film è quella di aver messo al centro della storia la famiglia, ma con implicazioni del tutto diverse da quelle che di solito siamo soliti vedere in casi del genere.
Il film si fa apprezzare per un ritmo sostenutissimo,un montaggio serratissimo, una colonna sonora perfetta, e un sottotesto ( in realtà ben più di uno) di grande spessore.
In sostanza, se non lo vedete siete dei sarchiaponi!
Quattro stellette e mezzo.
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3 commenti:
Cacchio. Il primo m'era piaciuto tantissimo. Dopo questa recensione mi tocca vederlo questo seguito...
La fotografia della mezz'ora iniziale del primo toglie il fiato. la storia non e` che sia questa genialata ma nel complesso un film piacevole
Bellissima la prima parte, la seconda è stereotipata e un pò troppo finta. Più avvincente 28 giorni dopo.
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