Confesso, e senza nemmeno una punta di vergogna, di non aver seguito nemmeno un minuto del recente Festival di Sanremo. Non per snobismo, alcune edizioni le ho seguite (in particolare me ne ricordo una con Sabrina Ferilli tra le conduttrici e Alanis Morrissette i Cranberries e addirittura Springsteen tra gli ospiti internazionali) ma quest'ultima, visti ospiti, cantanti e conduttore, mi è sembrata totalmente inutile e non attraente. Pare invece che abbia riscosso un fenomenale successo, anche se poi la audience reale attorno ai 12 milioni non è stata affatto da record.
Quello che ho capito del Festival è che è stato l'inizio dell'era bipartisan anche televisiva, in cui le differenze tra "governo" ed "opposizione" saranno superate, in questo caso le differenze tra servizio pubblico e canali commerciali berlusconiani.
Infatti il conduttore era Bonolis, alfiere di Mediaset, tra i partecipanti c'era la incomprensibile presenza di Iva Zanicchi, una ormai ex cantante degli anni 70, conduttrice di programmi televisivi su Mediaset, e poi ascesa al ruolo di parlamentare europea nelle file di, guarda caso, Forza Italia. Come se questo non bastasse, la serata finale ha avuto una ospitata di Maria De Filippi, altra esponenente dei canali berlusconiani, e il vincitore è stato tale Marco Carta, che mi dicono sia stato lanciato proprio dal programma Amici della De Filippi.
Per completare il quadro una delle attrattive di maggior successo pare sia stato un balletto simil-porno, porno familiare si intende, di tre o quattro conigliette di playboy o qualcosa di simile, in perfetto stile mediaset.
La cosa mi interessa e mi stupisce poco, in fondo è da anni che RAI e Mediaset si assomigliano sempre di più, ed è sicuramente più preoccupante la feroce lottizzazione della RAI ed il controllo partitico su di esso che non la discutibile gestione di un evento canoro che ha fatto il suo tempo.
Ho il sospetto però che anche questo si aun piccolo tassello nella costruzione di quel tipo di "pensiero unico" che sta uccidendo la libertà di pensiero nel nostro paese.
La controprova?
NEgli stessi giorni, mi è capitato di vedere un pezzetto di Striscia la notizia, altra trasmissione che non seguo mai (temo proprio di venir arrestato per questo).
Durante la puntata hanno fatto vedere dei pezzi di vari "orrori" televisivi.
Nella loro galleria c'era però una evidente incongruità, una di quelle cose del tipo "chi è l'estraneo?". Difatti insieme a dei veri e propri momenti trash costituiti da litigate, esibizioni di stupidità e cattivo gusto varie, c'era un pezzetto preso da una trasmissione per bambini di RAI3.
Si vedeva una intervistatrice che, in studio, chiedeva a dei bambini il loro parere sul festival di Sanremo. E i bambini, devo dire molto svegli e per niente intimiditi dai tentativi della conduttrice di moderare (ovvero rendere conformistici) i loro pensieri, dicevano quello che pensavano senza nessuna reticenza.
Constatavano come le canzoni fossero "noiose e poco orecchiabili", ed è secondo me la migliore critica che abbia sentito negli ultimi vent'anni.
E su Bonolis notavano, come cercasse di essere simpatico a tutti i costi ma alla fine risultasse solo antipatico e presuntuoso.
Mi sarebbe piaciuto andare a stringere le mani a questi bambini, e mi sono chiesto, ingenuamente , perché fossero stati messi alla stregua dei partecipanti del Grande Fratello o altre trashate similari.
L'unica risposta che ho trovato è che osare criticare Bonolis, per giunta da dei bambini, che sono per antonomasia "la bocca della verità" sia una cosa riprovevole nel nuovo regime Raiset.
Per loro sfortuna c'è ancora qualcuno che pensa e giudica con la propria testa, forse perché non ancora condizionato.
Ma, essendo una trasmissione di RAI3, molto probabilmente, si sarà trattato di bambini "comunisti".
Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
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1 commento:
Mi si dice che la nuova pubblicità della RAI (forse per il pagamento del canone) punta su L'isola dei famosi.
Paghiamo per una TV di qualità.
Ciao, cometa
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