domenica, ottobre 15, 2006

Horror: Morti viventi e Musei della cera


La terra dei morti viventi è un film di cui mi imbarazza parlare. L'imbarazzo nasce dalla mia stima per George Romero, regista del film. Intendiamoci, non metterei il buon George alla pari di registi come Carpenter, Wes Craven, TIm Burton o De Palma, per citare alcuni punti fermi, ma è comunque un regista che ha fatto la storia dell'horror film con la trilogia dei "Living Dead", e che ci ha regalato film inquietanti come "Martin" o macabramente divertenti come "Creepshow", o semplicemente sublimi come "Monkey Shines". E' imbarazzante parlare quindi di un film come "la terra dei morti viventi" quarto e, a questo punto spero, ultimo capitolo della saga iniziata nel lontano 1968 con "Night of the living Dead".
Detto in poche parole è un film in cui niente funziona: Trama, sceneggiatura, personaggi, per non parlare degli attori.
I dialoghi sono piatti che più piatti non si può, le svolte di sceneggiatura assolutamente forzate.
Autoparodistico il personaggio di Dennis Hopper e assolutamente inutile quello di Asia Argento.
Anche sul piano dell'azione il film non va oltre alla sufficienza. Soprattutto se messo a confronto con il remake dell"alba dei morti viventi" film con vari difetti ma sicuramente maggiormente efficace da questo punto di vista.
L'unico comparto in cui il film abbonda, forse pure troppo, è quello del gore (insomma, il reparto sanguinaccio, interiora e budella ). In effetti ogni 10 minuti qualcuno viene fatto a pezzi e divorato. L'impressione è che il povero George, che viene da 15 anni di flop e fallimenti vari, abbia cercato di sfruttare il marchio "Morti viventi" per uscire dall'anonimato, e abbia spinto l'acceleratore sul versante dello splatter, per coprire la mancanza di idee, saccheggiando malamente capolavori come "1997 fuga da New York", a cui diverse scene rimandano, per riuscire a tenere insieme in qualche modo un film a dir poco mediocre. Qualche critico ha parlato di "Romero non conciliato", ma il messaggio politico è talmente scontato e rozzo (nonché ambiguo, in fondo i rivoltosi non muovono un dito, si limitano a farsi "liberare" dal'esercito degli Zombie visto come Deus Ex-Machina della storia) da sembrare anch'esso messo lì per coprire i difetti del film.
L'unico pregio del film è far capire quanto fosse bello (e molto più "romeriano") 28 Giornidopo
Giudizio: 2 stelle su 5 ma non farlo più George!
Dopo un film così deludente, anche un film senza grosse pretese come "The Wax Museum" rappresenta una bella boccata d'aria.
Il museo delle Cere è quel film "teen-horror", famoso soprattutto perché tra gli interpreti c'è la famigerata Paris Hilton.
In realtà, e per fortuna del film, la strombazzata presenza della ricca ereditiera (mai conosciuta una ereditiera povera) si limita a 10 minuti e 4 battute 4, oltre che un inutile (e noioso) striptease e alla scena in cui la pulzella viene finalmente eliminata con soddisfazione generale.
Il film si regge in realtà sulle spalle della ben più brava (e anche bella) Elisha Cuthbert.
La trama non è niente di che, nè lo sono le interpretazioni, con l'eccezione della già citata Elisha, per un'oretta il film si trascina senza dare grandi brividi, però nell'ultima mezz'ora la tensione cresce alla grande ed il finale è tra le cose migliori che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni.
Insomma la dimostrazione che basta una minima sceneggiatura per fare un Horror dignitoso
Giudìzio 3 stelle su 5.

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