
Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
lunedì, giugno 04, 2012
il mio no alla parata militare del 2 giugno
In questi giorni ci sono stati appelli e raccolte di firme in rete per chiedere al presidente Napolitano di fermare la parata e le celebrazioni, in modo da concentrare risorse e uomini in Emilia Romagna, colpita dal terremoto.
Naturalmente la richiesta, come era ampiamente prevedibile, non è stata accolta, anche se ha costretto i vari lacchè di regime ad evoluzioni sofistiche sul perché non fosse possibile annullare la parata, e perché fosse giusto tenerla.
Probabilmente costoro avevano anche ragione sul fatto che ormai l'ingranaggio era già stato messo in moto da tempo e non fosse possibile fermarlo.
Così come è vero che le risorse veicolate non sarebbero state così enormi.
Io personalmente non credo però che non bisognasse fare la parata per risparmiare i soldi per i terremotati. Penso che una parata militare per celebrare la Repubblica, che fu istituita attraverso un referendum popolare, sia semplicemente insensata.
E poi la Repubblica è nata dalla resistenza, che è nata proprio dalla lotta armata contro le istituzioni militari del precedente regime.
E' nata dalla sconfitta di un regime che si basava sulla retorica degli "8 milioni di baionette", del "chi muore in guerra è vissuto assai", del se avanzo seguitemi se indietreggio ....fatemi fuggire.
Detto in due parole: la repubblica fondata sul lavoro e che ripudia la guerra NON può essere celebrata con una parata militare. Punto.
Anzi no, come va di moda dire adesso. Assolutamente.

venerdì, giugno 01, 2012
Cosa succede a chi fa il suo dovere in Italia, oggi.
ecco una informazione che non troverete sui giornali, e che riposto senza cambiare nulla da una pagina di Facebok chiamata opinioni, informazioni, emozioni
"Umberto Rapetto non è più un colonnello della Guardia di Finanza. Ufficialmente e formalmente si è trattato di dimissioni. In verità, pare che desse parecchio fastidio ai “poteri forti”, alla politica e alla criminalità organizzata. Per questo è stato “gentilmente invitato” a farsi da parte.
“Chiedo scusa a tutti quelli che mi hanno dato fiducia, ma sono stato costretto a dare le dimissioni“, ha scritto su Twitter l’ex colonnello. ”Qualche modulo e una dozzina di firme sono bastati per cancellare 37 anni di sacrifici e di soddisfazioni”, ha aggiunto il militare qualche ora dopo. Parole più che eloquenti.
Ma chi è Umberto Rapetto? Per i più si tratta di un nome insignificante. Eppure siamo di fronte a un super esperto di informatica e lotta alle frodi. Autore di numerose pubblicazioni, è anche docente universitario. Gli Stati Uniti ce lo invidiano.
Le sue competenze e la sua intensissima attività hanno consentito al nostro Stato di individuare migliaia di evasori fiscali. Peccato che poi le somme concretamente recuperate sono minime.
Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte. Finchè un giorno, dopo cinque mesi di duro lavoro, ha chiuso il dossier, facendolo arrivare ai carabinieri: ha fatto arrestare quindici persone. Rapetto si è presentato in giudizio con migliaia di pagine di prove e con conti precisi: le società dei videopoker sotto accusa devono allo Stato di 98 miliardi, 456 milioni, 756 mila euro. Cifra mostruosa, superiore persino alle ultime quattro manovre finanziarie messe assieme. Gli imputati che sono stati tutti condannati penalmente hanno patteggiato, anche se Rapetto era contrario: il colonnello sosteneva che dovevano restituire fino all’ultimo centesimo di euro. Alla fine i giudici si sono rivolti alla Corte dei Conti la quale ha preso atto della condanna penale della Cassazione e ha imposto agli imputati il pagamento di appena 2,5 miliardi di euro. Lo sconto è di quelli che nemmeno nel più pazzo dei supermercati: 96,5%! Qualcuno ne ha parlato in tv? Ovvio che no, la farfallina di Belen, i dettagli delle cenette simpatiche di Arcore o il sole in Primavera sono argomenti ben più importanti. Non è così?
In sintesi, l’attività del colonnello Rapetto consente di accertare 98 miliardi e mezzo di evasione fiscale ad opere delle società che operano nel gioco d’azzardo. E che fa lo Stato? Concede uno sconto del 96,5%! Già, perché se a non pagare le imposte è un piccolo imprenditore o un normale cittadino, si interviene con i carri armati. Se a a evadere sono le grandi società, si va coi guanti, c’è il super premio. Quel premio che non c’è stato per Rapetto. Costretto a dimettersi perché faceva fin troppo bene il proprio mestiere. Proprio sicuri che una Repubblica in cui l’immoralità è la norma debba essere festeggiata? Fate voi."
sabato, maggio 19, 2012
Rilfessioni di primo mattino
Sono stato molto assente negli ultimi mesi, per varie ragioni, altri impegni, stanchezza di tenere un blog, problemi di salute, troppa frequentazione di FaceBook ( di cui parlerò)
Penso che proverò ad essere più attivo, dal momento che un blog, questo blog, mi pare rappresenti un modo di comunicare molto migliore rispetto a FaceBook (che trovo francamente il paradiso del narcisismo, dell'esibizionismo e dell'idiozia, anche se tutto il web è una cosa simile ormai...) o peggio a twitter, che non ho nemmeno capito come funzioni e tantomeno ne capisco l'utilità, a parte quella di lurkare sui twitter dei VIP ;-)
Ho proprio voglia di demolire un po' di miti di questa triste epoca (gente tipo Travaglio, Beppe Grillo oppure falsi miti come il download illegale ed il mito della "democrazia in rete" ). In più parlare di musica e cinema. Insomma c'è tanto lavoro da fare, il lavoro che mi ero posto come piccolo obiettivo, mettere un granello di sabbia contro gli ingranaggi del luogo comune delle ideologie dominanti e delle contro-ideologie che vorrebbero dominare, insomma il mio personalissimo libero pensiero.
A presto...
PS
Farò anche qualche scherzetto a chi viene qui pensando sia un sito pornografico :-DDD
martedì, aprile 03, 2012
Il governo dei tecnici ovvero della crisi della democrazia
Il governo tecnico insediatosi da novembre alla guida dell'Italia rappresenta un ennesimo esempio del progressivo svuotamento della democrazia in Italia e nel mondo.
Vediamo il perché: tecnicamente si tratta di un governo legittimo; ha difatti ricevuto la fiducia da parte delle due camere.
IL problema però sorge se si pensa che non è un governo eletto dal popolo. Gli elettori non hanno eletto né direttamente né indirettamente Mario Monti. Non hanno dato una delega, né esplicita né implicita alla sua elezione. Nei fatti Monti governa con l'appoggio di schieramenti concorrenti, e nemmeno uniti in questo, dal momento che Lega da una parte e Italia dei Valori dall'altra non lo appoggiano. Si tratta di un governo extra-elettorale, se non propriamente extra-parlamentare.
Ora qui sorge un grosso, grossissimo problema. Difatti che cosa è la democrazia, se non un sistema di legittimazione del Potere che si esercita sul popolo?
Da sempre chi comanda cerca una giustificazione ed una legittimazione del proprio ruolo di preminenza. Un tempo la legittimità la dava il sangue, ovvero essere illegittimo erede del legittimo sovrano. Ma perché il potere era considerato legittimo? Fondamentalmente non c'era altra ragione che la tradizione e, in definitiva, la forza bruta. Un'altra giustificazione stava nella sacralità del potere stesso. In sostanza si pensava che il potere derivasse dalla volontà degli Dei, prima, e del Dio unico poi. Non a caso il potere statuale è sempre stato legato al potere religioso, alle volte corrispondendo a quest'ultimo.
Con l'emergere della classe borghese quest'ultima ha rivendicato il potere, conquistato attraverso le tre rivoluzioni borghesi, l'inglese, la francese e quella americana.
Non potendo certamente legittimare il potere sulla base della tradizione, visto che rivoluzione significa esattamente rompere con la tradizione, di sangue o divina che sia, né apertamente con quello della forza, la borghesia cercò la legittimità del nuovo potere nella democrazia, termine che deriva dal greco e che, letteralmente, significa dominio o tirannia del popolo, e che era stata applicata solo nella città greca di Atene e per un certo periodo nella Roma antica, prima che questa degenerasse in un impero tirannico e poi decadesse sotto la spinta da un lato del cristianesimo e dall'altro dei popoli barbari.
In realtà questa "tirannia del popolo" era riservato solo ai possidenti maschi, e ci sono voluti un secolo di lotte, di repressioni feroci, di colpi di stato e regimi autoritari(e due guerre mondiali)prima di approdare all'attuale formula del voto universale, che è considerata l'apice dello sviluppo politico e l'unico potere legittimo, a tal punto che si invadono paesi con la stravagante giustificazione che si vuole esportare la democrazia, come fosse una merce che tutti desiderassero a costo della morte. (insomma come l'Ipad !)
Negli ultimi anni molti studiosi, scienziati della politica, sociologi, hanno notato come le democrazie occidentali stiano diventando sempre più influenzate dai detentori delle grandi ricchezze, dalle multinazionali, dalle banche, dalla finanza globale, incontrollabile proprio perché globale. Hanno anche notato come i governi eletti su scala nazionale debbano rendere conto non tanto agli elettori, quanto ad organismi sovra nazionali che nessuno ha eletto, ed anzi portano avanti politiche decisamente anti-popolari.
Sostanzialmente il governo Monti è stato nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perchè potesse adempiere a quanto la Commissione Europea ha richiesto all'Italia per "non fare la fine della Grecia" ovvero essere costretta a sacrifici inauditi quanto di dubbia utilità per non essere esclusa dall'Europa Unita.
In sostanza il padrone del governo, colui o coloro a cui Monti (e Napolitano) ed il suo governo devono rendere conto non sono gli elettori (tanto più che Monti stesso ha dichiarato che non si presenterà nelle prossime elezioni e quindi non si sottoporrà al giudizio degli italiani, che sarebbe poi la condicio sine qua non per considerare un governo democratico) ma la Commissione europea, al cui giudizio il governo si deve sottomettere.
Ma c'è un altro elemento. oserei dire soggetto, che emette un giudizio vincolante. Questi è il famoso Spread, che un po' come quelle divinità della antica Grecia che salvavano o condannavano l'eroe. Così come Ercole o Maciste anche noi dobbiamo sottoporci al giudizio di queste entità quasi divine. Mercato, spread, le divinità che, sostituendo Giove o Zeus, danno o tolgono potere e forse anche la vita.
Vediamo il perché: tecnicamente si tratta di un governo legittimo; ha difatti ricevuto la fiducia da parte delle due camere.
IL problema però sorge se si pensa che non è un governo eletto dal popolo. Gli elettori non hanno eletto né direttamente né indirettamente Mario Monti. Non hanno dato una delega, né esplicita né implicita alla sua elezione. Nei fatti Monti governa con l'appoggio di schieramenti concorrenti, e nemmeno uniti in questo, dal momento che Lega da una parte e Italia dei Valori dall'altra non lo appoggiano. Si tratta di un governo extra-elettorale, se non propriamente extra-parlamentare.
Ora qui sorge un grosso, grossissimo problema. Difatti che cosa è la democrazia, se non un sistema di legittimazione del Potere che si esercita sul popolo?
Da sempre chi comanda cerca una giustificazione ed una legittimazione del proprio ruolo di preminenza. Un tempo la legittimità la dava il sangue, ovvero essere illegittimo erede del legittimo sovrano. Ma perché il potere era considerato legittimo? Fondamentalmente non c'era altra ragione che la tradizione e, in definitiva, la forza bruta. Un'altra giustificazione stava nella sacralità del potere stesso. In sostanza si pensava che il potere derivasse dalla volontà degli Dei, prima, e del Dio unico poi. Non a caso il potere statuale è sempre stato legato al potere religioso, alle volte corrispondendo a quest'ultimo.
Con l'emergere della classe borghese quest'ultima ha rivendicato il potere, conquistato attraverso le tre rivoluzioni borghesi, l'inglese, la francese e quella americana.
Non potendo certamente legittimare il potere sulla base della tradizione, visto che rivoluzione significa esattamente rompere con la tradizione, di sangue o divina che sia, né apertamente con quello della forza, la borghesia cercò la legittimità del nuovo potere nella democrazia, termine che deriva dal greco e che, letteralmente, significa dominio o tirannia del popolo, e che era stata applicata solo nella città greca di Atene e per un certo periodo nella Roma antica, prima che questa degenerasse in un impero tirannico e poi decadesse sotto la spinta da un lato del cristianesimo e dall'altro dei popoli barbari.
In realtà questa "tirannia del popolo" era riservato solo ai possidenti maschi, e ci sono voluti un secolo di lotte, di repressioni feroci, di colpi di stato e regimi autoritari(e due guerre mondiali)prima di approdare all'attuale formula del voto universale, che è considerata l'apice dello sviluppo politico e l'unico potere legittimo, a tal punto che si invadono paesi con la stravagante giustificazione che si vuole esportare la democrazia, come fosse una merce che tutti desiderassero a costo della morte. (insomma come l'Ipad !)
Negli ultimi anni molti studiosi, scienziati della politica, sociologi, hanno notato come le democrazie occidentali stiano diventando sempre più influenzate dai detentori delle grandi ricchezze, dalle multinazionali, dalle banche, dalla finanza globale, incontrollabile proprio perché globale. Hanno anche notato come i governi eletti su scala nazionale debbano rendere conto non tanto agli elettori, quanto ad organismi sovra nazionali che nessuno ha eletto, ed anzi portano avanti politiche decisamente anti-popolari.
Sostanzialmente il governo Monti è stato nominato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perchè potesse adempiere a quanto la Commissione Europea ha richiesto all'Italia per "non fare la fine della Grecia" ovvero essere costretta a sacrifici inauditi quanto di dubbia utilità per non essere esclusa dall'Europa Unita.
In sostanza il padrone del governo, colui o coloro a cui Monti (e Napolitano) ed il suo governo devono rendere conto non sono gli elettori (tanto più che Monti stesso ha dichiarato che non si presenterà nelle prossime elezioni e quindi non si sottoporrà al giudizio degli italiani, che sarebbe poi la condicio sine qua non per considerare un governo democratico) ma la Commissione europea, al cui giudizio il governo si deve sottomettere.
Ma c'è un altro elemento. oserei dire soggetto, che emette un giudizio vincolante. Questi è il famoso Spread, che un po' come quelle divinità della antica Grecia che salvavano o condannavano l'eroe. Così come Ercole o Maciste anche noi dobbiamo sottoporci al giudizio di queste entità quasi divine. Mercato, spread, le divinità che, sostituendo Giove o Zeus, danno o tolgono potere e forse anche la vita.
mercoledì, febbraio 08, 2012
Recensioni Cd 2011
Con un po' di ritardo ci siamo. Ed ecco la carrellata di recensioni di una annata sinceramente abbastanza avara.
Adele- 21
Partiamo dal disco che è stato il caso dell'anno (alla faccia delle pretese di Lady Gaga !)
Preso atto dell'immenso ed imprevisto successo (vendere 15 milioni di dischi in un anno di questi tempi di crisi e download illegale equivale a venderne una trentina ai bei tempi) e di cui bisogna rendere merito ad Adele (beh sì i dischi sono fatti per essere venduti e se uno ci riesce senza ricorrere nemmeno a trucchetti tipo mettere i dischi a 0,99 cents c'è solo da portare rispetto) mi sento in dovere di ridimensionare un po' certi giudizi strabilianti.Il disco è un disco più che discreto con 3-4 pezzi realmente belli, però onestamente, decisamente troppo manierista e scontato nel suo proporre ostinatamente musica che sembra presa di peso da dischi di 40/50 anni fa per essere considerato un capolavoro od una pietra miliare.
In sostanza Adele non fa altro che mettersi nella striscia di altre cantanti (dalla Winehouse a Melanie Fiona, passando per Duffy e, parzialmente, Gabriella Cilmi) che hanno riscoperto il Soul degli anni 60, senza aggiungere niente di nuovo.
Il disco è. in definitiva, un prodotto gradevole, molto facilmente ascoltabile e ciò ne spiega il successo immenso, ma anche scontato e un poco noioso alla lunga, e se alla fine della fiera, la migliore canzone risulta essere Love Song, ovvero una cover dei Cure, qualche ragione c'è.
voto 7,5
Lady Gaga - Born This Way
Gaga divide in due il pubblico : chi la esalta come una sorta di genio innovatore, e chi invece la considera solo una mediocre cantante che non fa che riciclare vestiti, atteggiamenti e musiche di altre pop star.
Born this way, lanciato in pompa magna da una campagna promozionale senza precedenti e francamente eccessiva, sembra dare decisamente ragione ai secondi
Difatti il presunto "album della decade " si presenta come una sorta di greatest Hits di successi di altri artisti; Madonna, Dusty Springfield Cher, Kyle Minogue, Kool and the gang, Whitney Houston, Natasha Bedingfield, the Cardigans, solo per citarne alcuni,vengono saccheggiati con risultati che alle volte rasentano il vero e proprio plagio.
Quando non copia qualcun altro Gaga copia se stessa, come in Judas, le cui somiglianze con Bad Romance sono talmente evidenti da risultare persino divertenti.
Il dichiarato amore per il Metal (Gaga conosce persino i Black Sabbath e, udite udite, pare pure gli Iron Maiden) che avrebbe dovuto portare ad una unione fra Dance e Metal si risolve in un paio di schitarrate prese di peso dagli Iron Maiden di Two minute to midnight (segno che effettivamente li ha ascoltati e, quindi, ricopiati)
Quando prova a confrontarsi con la musica messicana e la lingua spagnola, come in Americano, i risultati sono esilaranti. Forse sarebbe stato meglio chiedere a Shakira come si fa a mischiare la musica latina con i ritmi rock e dance, ma Gaga è presuntuosa e come tutti i presuntuosi si espone al ridicolo
Anche dove pare avere qualche idea, come in You and I, queste vengono rovinate dalla esigenza di rendere radiofonico il pezzo, per cui ecco una batteria fracassona a rovinare il tutto.
Di fatti la musica di Gaga non è orecchiabile in senso proprio, ovvero ti entra in testa, ma non sulla base di melodie riuscite, ma in base ad un ritmo assordante e ad una serie di urla belluine (vedi Judas, che in questo senso è esemplare ma anche la stessa Born This Way) che stanno a metà tra le urla di guerra dei Galli ed i cori da stadio, cacofonici ma che ti entrano in testa facilmente.
In quanto ai testi provate a leggere Government Hooker e se riuscite a trovarci un significato, allora siete redattori della settimana enigmistica.
Sembra di trovarsi di fronte ad un quattordicenne che ha riversato il contenuto del suo Ipod e l'abbia remixato usando Garage Band.
In definitiva un disco banale, presuntuoso, per nulla originale e mal prodotto, che ha fallito anche quello che era l'obiettivo principale e palesemente dichiarato, ovvero di avere, nel campo della musica Pop, lo stesso impatto che ha avuto Avatar nel cinema; in realtà con un terzo delle copie vendute rispetto al precedente (ed al disco di Adele) Born this Way vince il titolo di Flop della decade.
voto 4
Avril Lavigne Goodbye lullaby
Ho già recensito questo disco e quindi devo aggiungere poco, se non che a distanza dì mesi mantiene tutto il fascino dei primi ascolti. Avril torna dopo 4 anni con un disco intenso (con l'ovvia eccezione del singolo pop What the Hell) pieno di melodie raffinate ed atmosfere struggenti, un disco di tale intensità che potrebbe realmente sconvolgere l'ascoltatore casuale abituato alle sonorità usa e getta che quest'anno in particolare sono andate di moda. Il che spiega lo scarso successo del disco (ammettendo che essere in testa alle classifiche di una quindicina di paesi e nella top ten di un'altra ventina voglia dire avere scarso successo).
Comunque sia, un capolavoro, talmente bello che temo che il prossimo disco di Avril non possa altro che risultare deludente. E poi che bello risentire di nuovo la chitarra acustica in tempi in cui pare che pure la musica la facciano solo le macchine...
voto 10
Sum41- Screaming BloodyMurder
UN disco in un certo modo collegato al precedente, visto che si tratta del gruppo dell'ex marito di Avril Lavigne.
Sinceramente a me i SUM 41 non sono mai piaciuti troppo , li ho sempre visti come una versione di serie B dei Green day, che ha loro volta sono, (o almeno sono stati ) una versione di Serie B dei The clash. Devo però ammettere che stavolta il disco che hanno fatto è eccellente. (evidentemente divorziare fa bene sul piano artistico) Se è vero che la musica non è molto mutata ed i Sum continuano ad alternare fasi lente a riprese veloci, c'è da dire che però è mutato il modo di mischiare gli elementi delle canzoni, per cui alle volte si parte di gran carriera con attacchi violenti e si finisce in modo lento e melodico. Insomma tra accelerazioni punk e pause melodiche, schitarrate e riff irresistibili, assoli messi nel modo giusto e nel posto giusto il disco non può certo deludere gli amanti del rock adrenalinico che amino però anche la precisione tecnica. Un signor disco di rock puro.
voto 9
The kooks-junk of the heart
II Kooks mi avevano stupito con Konk, un disco molto melodico ma molto rock al tempo stesso. Qui invece i Kooks hanno messo da parte la loro caratteristica principale, che li rendeva così unici, ovvero li saper usare la chitarra elettrica in modo raffinato ed originale, cosa che li rendeva unici nel panorama del rock attuale, dominato da gruppi che fanno riff già sentiti decine di volte. Infattii nel disco la chitarra elettrica è praticamente assente ed il risultato è un disco senz'altro gradevole ed orecchiabile, dal momento che i Kooks s le canzoni le sanno scrivere, ma anche decisamente moscio. ed alla fine non si distingue molto dal pop/rock di consumo di gruppi quali i One Repubblic od i Maroon Five. Un altro gruppo che finisce nel grande niente
voto. 5,5
Pretty Reckless-Light me up
Se i Kooks sono la delusione dell'anno questi PR sono invece la rivelazione. All'inizio li avevo snobbati, tradito dal fatto che la frontwoman è la bella Taylor Momsen, attrice di serie TV quali Gossip Girl:pensavo si trattasse di una sorta di Paris Hilton in versione rock, ma ascoltandoli più attentamente devo ammettere che i PR e Taylor ci sanno fare. In effetti riescono proporre un rock piuttosto ruvido, ma tutt'altro che rozzo nelle soluzioni sonore, e riescono a dare il meglio nelle ballate, come la bellissima Just tonight: magari non inventeranno l'elisir di lunga vita, però sono maledettamente gradevoli : voto 8,5
Beyoncé- 4
Deve essere l'anno dei numeri perché dopo 21 di Adele abbiamo 4 di Beyoncé.
Il quarto lavoro della cantante di Houston cerca di trovare nuove vie rispetto ai precedenti, anche rispetto a Shasha Fierce, disco che mi era piaciuto molto. Il risultato è riuscito parzialmente. le prime 4 canzoni sono ballate fatte in modo diverso, si spazia dalle chitarra elettrica pizzicata fino alla orchestra. e rappresentano il meglio. Poi il disco si fa più ritmata e movimentato, però non riesce ad essere convincente a parte Start over e Love on top: prima di chiudere c'è però I was There, un altro pezzo molto raffinato. L'impressione é che il disco sia costruito un po' troppo sulla voce di Be, il che da un lato è giustificato, ma dall'altro gli impedisce di mantenere uno standard elevato: insomma i produttori gli mettono lì una base ritmica e le dicono, adesso ci pensi tu. E non sempre la cosa funziona. Nella versione de Luxe ci sono due pezzi bellissimi che non avrebbero di certo sfigurato nel resto del disco e a quel punto uno non ci capisce più nulla. vabbé7,5 alla versione normale e 8 alla DeLuxe.
The Vincent Black Shadow: The Finest crime
i VBS si fanno risentire dopo un paio di anni di assenza, in cui erano stati dati per sciolti. La buona notizia è che esistono ancora. La cattiva notizia è che sono peggiorati. Hanno cambiato la cantante, che non è più la straordinaria Cassandra Fox, ma una tipa volenterosa e nulla più, sopratutto sembrano avere perso quella ispirazione che caratterizzava la loro musica. In questo EP si limitano a fare del buon rock, debitamente duro, ma lontanissimo da quella sorta di pop-punk-metal.country-jazz-blues-etcetc che li rendeva semplicemente unici e fantastici. peccato
6,5
Brooke Fraser- Flags
Questa cantautrice neozelandese, figlia di un ex.giocatore dei mitici All Blacks, e che aveva iniziato come cantante un po' mistica, ha iniziato a farsi conoscere anche da noi, Quello che ci propone è una musica country (lontanissima dal country di Nashville,per intendercise vogliamo un riferimento diciamo Sheryl Crow) impreziosita da qualche piccola spolverata di rock e di blues. Alcune canzoni sono delle gemme, altre sono un pochino noiose, ma siamo decisamente su livelli alti. per capirlo ascoltatevi Crows+ locusts, un pezzo che inizia quasi svogliato per poi, grazie all'intervento di una chitarra elettrica che si introduce timidamente per poi assumere coraggio, trasformarsi in una cavalcata gioiosa, o quell'altro piccolo gioiello che si chiama Albertine. Avendola vista dal vivo confermo che si tratta di artista vera, che andrebbe seguita con più attenzione
8,5
The Subways: money and celebrity
Altro gruppo che era un po' sparito, torna con un disco che invece li vede tornare in piena forma: il precedente non mi era piaciuto del tutto, aveva secondo me un sound che non si confaceva del tutto alle caratteristiche del trio inglese: questo disco invece la vena un po' punk ed un po' folle del terzetto è molto più evidente, ed il risultato sono una dozzina di brani tiratissimi e brillanti, forse un pochino ripetitivi alle volte, ma che raggiungono il fine dichiarato. divertire senza troppe menate.
8,5
Miles Kane- Color of the trap
Altro personaggio abbastanza lontano dalla luce dei riflettori, questo Miles Kane è l'animatore di uno dei gruppi più interessanti del Brit Pop inglese, the last shadow Puppets, ma ha militato anche in altri gruppi come The Rascals
In questo disco le atmosfere sono molto nostalgiche, con chiari riferimenti alla psichedelia ed alla musica che si ascoltava attorno alla metà degli anni 60. Eppure Miles riesce a sfuggire, a differenza dì Adele, al pericolo del manierismo, grazie ad una maggiore capacità di svecchiare e rendere attuale un repertorio altrimenti risaputo e ad una spruzzata di sano rock,
Non sempre, intendiamoci, la per lo più ci riesce e questo va a suo onore.
voto 8
Shakira- Live from Paris
cd audio e dvd tratto dal concerto che ha chiuso il trionfale tour di Sale el sol a Parigi.
tralascio il DVD, che comunque è ottimamente girato ed è forse il più bello tra i DVD di Shakira, per concentrarmi sul disco audio. Che ci fa sentire sopratutto la band di Shakira, una band veramente affiatata e formata da ottimi professionisti, che riescono a far risaltare quel che nei dischi non sempre viene evidenziato. Un concerto quindi fatto di molti ritmi diversi, di un suono potente, ma che poi riesce a diventare romantico e suadente in pezzi come antes de la sei o Je l'aire a morir. Dal canto suo Shakira fa vedere, anzi sentire, per l'ennesima volta di essere una signora cantante, oltre che showgirl, e la sua voce risalta alla grande sul tappeto sonoro che la sua band sa costruire. Quindi un gran bel live, anche se mi sarebbe piaciuto sentire classici come NO ,La Pared, Objection o Don't bother,messi da parte per canzoni meno famose e meno belle. Ma come suol dirsi chi si accontenta gode.
voto 9
Tom Waits- Bad AS me
IL buon vecchi Tom è come il vino, invecchiando migliora.Questo disco ci propone la solita miscela di Blues ad atmosfere jazz rarefatte che lo hanno esso famoso: qualche volta lo trovo un po stucchevole, per esempio in pezzi come Satisfied, dove ci sono riferimenti non casuali a Satisfaction dei Rolling Stones (e difatti alla chitarra c'è un certo Keith Richards…) . Però la maggior parte delle canzoni sono piccole gemme, come talking at the sane time, Pay me( che mi ricorda i Pogues) o Kiss me.
La voce unica di Tom, sempre roca e vissuta, conferisce all'insieme quel tocco distintivo che fa la differenza.
Voto 9
Adele- 21
Partiamo dal disco che è stato il caso dell'anno (alla faccia delle pretese di Lady Gaga !)
Preso atto dell'immenso ed imprevisto successo (vendere 15 milioni di dischi in un anno di questi tempi di crisi e download illegale equivale a venderne una trentina ai bei tempi) e di cui bisogna rendere merito ad Adele (beh sì i dischi sono fatti per essere venduti e se uno ci riesce senza ricorrere nemmeno a trucchetti tipo mettere i dischi a 0,99 cents c'è solo da portare rispetto) mi sento in dovere di ridimensionare un po' certi giudizi strabilianti.Il disco è un disco più che discreto con 3-4 pezzi realmente belli, però onestamente, decisamente troppo manierista e scontato nel suo proporre ostinatamente musica che sembra presa di peso da dischi di 40/50 anni fa per essere considerato un capolavoro od una pietra miliare.
In sostanza Adele non fa altro che mettersi nella striscia di altre cantanti (dalla Winehouse a Melanie Fiona, passando per Duffy e, parzialmente, Gabriella Cilmi) che hanno riscoperto il Soul degli anni 60, senza aggiungere niente di nuovo.
Il disco è. in definitiva, un prodotto gradevole, molto facilmente ascoltabile e ciò ne spiega il successo immenso, ma anche scontato e un poco noioso alla lunga, e se alla fine della fiera, la migliore canzone risulta essere Love Song, ovvero una cover dei Cure, qualche ragione c'è.
voto 7,5
Lady Gaga - Born This Way
Gaga divide in due il pubblico : chi la esalta come una sorta di genio innovatore, e chi invece la considera solo una mediocre cantante che non fa che riciclare vestiti, atteggiamenti e musiche di altre pop star.
Born this way, lanciato in pompa magna da una campagna promozionale senza precedenti e francamente eccessiva, sembra dare decisamente ragione ai secondi
Difatti il presunto "album della decade " si presenta come una sorta di greatest Hits di successi di altri artisti; Madonna, Dusty Springfield Cher, Kyle Minogue, Kool and the gang, Whitney Houston, Natasha Bedingfield, the Cardigans, solo per citarne alcuni,vengono saccheggiati con risultati che alle volte rasentano il vero e proprio plagio.
Quando non copia qualcun altro Gaga copia se stessa, come in Judas, le cui somiglianze con Bad Romance sono talmente evidenti da risultare persino divertenti.
Il dichiarato amore per il Metal (Gaga conosce persino i Black Sabbath e, udite udite, pare pure gli Iron Maiden) che avrebbe dovuto portare ad una unione fra Dance e Metal si risolve in un paio di schitarrate prese di peso dagli Iron Maiden di Two minute to midnight (segno che effettivamente li ha ascoltati e, quindi, ricopiati)
Quando prova a confrontarsi con la musica messicana e la lingua spagnola, come in Americano, i risultati sono esilaranti. Forse sarebbe stato meglio chiedere a Shakira come si fa a mischiare la musica latina con i ritmi rock e dance, ma Gaga è presuntuosa e come tutti i presuntuosi si espone al ridicolo
Anche dove pare avere qualche idea, come in You and I, queste vengono rovinate dalla esigenza di rendere radiofonico il pezzo, per cui ecco una batteria fracassona a rovinare il tutto.
Di fatti la musica di Gaga non è orecchiabile in senso proprio, ovvero ti entra in testa, ma non sulla base di melodie riuscite, ma in base ad un ritmo assordante e ad una serie di urla belluine (vedi Judas, che in questo senso è esemplare ma anche la stessa Born This Way) che stanno a metà tra le urla di guerra dei Galli ed i cori da stadio, cacofonici ma che ti entrano in testa facilmente.
In quanto ai testi provate a leggere Government Hooker e se riuscite a trovarci un significato, allora siete redattori della settimana enigmistica.
Sembra di trovarsi di fronte ad un quattordicenne che ha riversato il contenuto del suo Ipod e l'abbia remixato usando Garage Band.
In definitiva un disco banale, presuntuoso, per nulla originale e mal prodotto, che ha fallito anche quello che era l'obiettivo principale e palesemente dichiarato, ovvero di avere, nel campo della musica Pop, lo stesso impatto che ha avuto Avatar nel cinema; in realtà con un terzo delle copie vendute rispetto al precedente (ed al disco di Adele) Born this Way vince il titolo di Flop della decade.
voto 4
Avril Lavigne Goodbye lullaby
Ho già recensito questo disco e quindi devo aggiungere poco, se non che a distanza dì mesi mantiene tutto il fascino dei primi ascolti. Avril torna dopo 4 anni con un disco intenso (con l'ovvia eccezione del singolo pop What the Hell) pieno di melodie raffinate ed atmosfere struggenti, un disco di tale intensità che potrebbe realmente sconvolgere l'ascoltatore casuale abituato alle sonorità usa e getta che quest'anno in particolare sono andate di moda. Il che spiega lo scarso successo del disco (ammettendo che essere in testa alle classifiche di una quindicina di paesi e nella top ten di un'altra ventina voglia dire avere scarso successo).
Comunque sia, un capolavoro, talmente bello che temo che il prossimo disco di Avril non possa altro che risultare deludente. E poi che bello risentire di nuovo la chitarra acustica in tempi in cui pare che pure la musica la facciano solo le macchine...
voto 10
Sum41- Screaming BloodyMurder
UN disco in un certo modo collegato al precedente, visto che si tratta del gruppo dell'ex marito di Avril Lavigne.
Sinceramente a me i SUM 41 non sono mai piaciuti troppo , li ho sempre visti come una versione di serie B dei Green day, che ha loro volta sono, (o almeno sono stati ) una versione di Serie B dei The clash. Devo però ammettere che stavolta il disco che hanno fatto è eccellente. (evidentemente divorziare fa bene sul piano artistico) Se è vero che la musica non è molto mutata ed i Sum continuano ad alternare fasi lente a riprese veloci, c'è da dire che però è mutato il modo di mischiare gli elementi delle canzoni, per cui alle volte si parte di gran carriera con attacchi violenti e si finisce in modo lento e melodico. Insomma tra accelerazioni punk e pause melodiche, schitarrate e riff irresistibili, assoli messi nel modo giusto e nel posto giusto il disco non può certo deludere gli amanti del rock adrenalinico che amino però anche la precisione tecnica. Un signor disco di rock puro.
voto 9
The kooks-junk of the heart
II Kooks mi avevano stupito con Konk, un disco molto melodico ma molto rock al tempo stesso. Qui invece i Kooks hanno messo da parte la loro caratteristica principale, che li rendeva così unici, ovvero li saper usare la chitarra elettrica in modo raffinato ed originale, cosa che li rendeva unici nel panorama del rock attuale, dominato da gruppi che fanno riff già sentiti decine di volte. Infattii nel disco la chitarra elettrica è praticamente assente ed il risultato è un disco senz'altro gradevole ed orecchiabile, dal momento che i Kooks s le canzoni le sanno scrivere, ma anche decisamente moscio. ed alla fine non si distingue molto dal pop/rock di consumo di gruppi quali i One Repubblic od i Maroon Five. Un altro gruppo che finisce nel grande niente
voto. 5,5
Pretty Reckless-Light me up
Se i Kooks sono la delusione dell'anno questi PR sono invece la rivelazione. All'inizio li avevo snobbati, tradito dal fatto che la frontwoman è la bella Taylor Momsen, attrice di serie TV quali Gossip Girl:pensavo si trattasse di una sorta di Paris Hilton in versione rock, ma ascoltandoli più attentamente devo ammettere che i PR e Taylor ci sanno fare. In effetti riescono proporre un rock piuttosto ruvido, ma tutt'altro che rozzo nelle soluzioni sonore, e riescono a dare il meglio nelle ballate, come la bellissima Just tonight: magari non inventeranno l'elisir di lunga vita, però sono maledettamente gradevoli : voto 8,5
Beyoncé- 4
Deve essere l'anno dei numeri perché dopo 21 di Adele abbiamo 4 di Beyoncé.
Il quarto lavoro della cantante di Houston cerca di trovare nuove vie rispetto ai precedenti, anche rispetto a Shasha Fierce, disco che mi era piaciuto molto. Il risultato è riuscito parzialmente. le prime 4 canzoni sono ballate fatte in modo diverso, si spazia dalle chitarra elettrica pizzicata fino alla orchestra. e rappresentano il meglio. Poi il disco si fa più ritmata e movimentato, però non riesce ad essere convincente a parte Start over e Love on top: prima di chiudere c'è però I was There, un altro pezzo molto raffinato. L'impressione é che il disco sia costruito un po' troppo sulla voce di Be, il che da un lato è giustificato, ma dall'altro gli impedisce di mantenere uno standard elevato: insomma i produttori gli mettono lì una base ritmica e le dicono, adesso ci pensi tu. E non sempre la cosa funziona. Nella versione de Luxe ci sono due pezzi bellissimi che non avrebbero di certo sfigurato nel resto del disco e a quel punto uno non ci capisce più nulla. vabbé7,5 alla versione normale e 8 alla DeLuxe.
The Vincent Black Shadow: The Finest crime
i VBS si fanno risentire dopo un paio di anni di assenza, in cui erano stati dati per sciolti. La buona notizia è che esistono ancora. La cattiva notizia è che sono peggiorati. Hanno cambiato la cantante, che non è più la straordinaria Cassandra Fox, ma una tipa volenterosa e nulla più, sopratutto sembrano avere perso quella ispirazione che caratterizzava la loro musica. In questo EP si limitano a fare del buon rock, debitamente duro, ma lontanissimo da quella sorta di pop-punk-metal.country-jazz-blues-etcetc che li rendeva semplicemente unici e fantastici. peccato
6,5
Brooke Fraser- Flags
Questa cantautrice neozelandese, figlia di un ex.giocatore dei mitici All Blacks, e che aveva iniziato come cantante un po' mistica, ha iniziato a farsi conoscere anche da noi, Quello che ci propone è una musica country (lontanissima dal country di Nashville,per intendercise vogliamo un riferimento diciamo Sheryl Crow) impreziosita da qualche piccola spolverata di rock e di blues. Alcune canzoni sono delle gemme, altre sono un pochino noiose, ma siamo decisamente su livelli alti. per capirlo ascoltatevi Crows+ locusts, un pezzo che inizia quasi svogliato per poi, grazie all'intervento di una chitarra elettrica che si introduce timidamente per poi assumere coraggio, trasformarsi in una cavalcata gioiosa, o quell'altro piccolo gioiello che si chiama Albertine. Avendola vista dal vivo confermo che si tratta di artista vera, che andrebbe seguita con più attenzione
8,5
The Subways: money and celebrity
Altro gruppo che era un po' sparito, torna con un disco che invece li vede tornare in piena forma: il precedente non mi era piaciuto del tutto, aveva secondo me un sound che non si confaceva del tutto alle caratteristiche del trio inglese: questo disco invece la vena un po' punk ed un po' folle del terzetto è molto più evidente, ed il risultato sono una dozzina di brani tiratissimi e brillanti, forse un pochino ripetitivi alle volte, ma che raggiungono il fine dichiarato. divertire senza troppe menate.
8,5
Miles Kane- Color of the trap
Altro personaggio abbastanza lontano dalla luce dei riflettori, questo Miles Kane è l'animatore di uno dei gruppi più interessanti del Brit Pop inglese, the last shadow Puppets, ma ha militato anche in altri gruppi come The Rascals
In questo disco le atmosfere sono molto nostalgiche, con chiari riferimenti alla psichedelia ed alla musica che si ascoltava attorno alla metà degli anni 60. Eppure Miles riesce a sfuggire, a differenza dì Adele, al pericolo del manierismo, grazie ad una maggiore capacità di svecchiare e rendere attuale un repertorio altrimenti risaputo e ad una spruzzata di sano rock,
Non sempre, intendiamoci, la per lo più ci riesce e questo va a suo onore.
voto 8
Shakira- Live from Paris
cd audio e dvd tratto dal concerto che ha chiuso il trionfale tour di Sale el sol a Parigi.
tralascio il DVD, che comunque è ottimamente girato ed è forse il più bello tra i DVD di Shakira, per concentrarmi sul disco audio. Che ci fa sentire sopratutto la band di Shakira, una band veramente affiatata e formata da ottimi professionisti, che riescono a far risaltare quel che nei dischi non sempre viene evidenziato. Un concerto quindi fatto di molti ritmi diversi, di un suono potente, ma che poi riesce a diventare romantico e suadente in pezzi come antes de la sei o Je l'aire a morir. Dal canto suo Shakira fa vedere, anzi sentire, per l'ennesima volta di essere una signora cantante, oltre che showgirl, e la sua voce risalta alla grande sul tappeto sonoro che la sua band sa costruire. Quindi un gran bel live, anche se mi sarebbe piaciuto sentire classici come NO ,La Pared, Objection o Don't bother,messi da parte per canzoni meno famose e meno belle. Ma come suol dirsi chi si accontenta gode.
voto 9
Tom Waits- Bad AS me
IL buon vecchi Tom è come il vino, invecchiando migliora.Questo disco ci propone la solita miscela di Blues ad atmosfere jazz rarefatte che lo hanno esso famoso: qualche volta lo trovo un po stucchevole, per esempio in pezzi come Satisfied, dove ci sono riferimenti non casuali a Satisfaction dei Rolling Stones (e difatti alla chitarra c'è un certo Keith Richards…) . Però la maggior parte delle canzoni sono piccole gemme, come talking at the sane time, Pay me( che mi ricorda i Pogues) o Kiss me.
La voce unica di Tom, sempre roca e vissuta, conferisce all'insieme quel tocco distintivo che fa la differenza.
Voto 9
giovedì, gennaio 26, 2012
E se al governo ci fosse un computer?

A me sta storia del "governo tecnico" non convince proprio. cosa vorrebbe dire "governo tecnico" ?
IL governo è l'organo politico per eccellenza. Qualsiasi governo è politico, innanzitutto e inevitabilmente. Un governo tecnico è comunque un governo politico, è comunque espressione di una maggioranza politica, e mette in atto delle politiche, che non sono "tecniche" ma sono inerenti a scelte politiche ed economiche basate su interessi ed ideologicamente motivate.
IL governo Monti, ben lungi dall'essere un governo che applica con equità ed imparzialità decisioni "tecniche" ha fato vedere chiaramente quali interessi difende: blocco delle pensioni, allungamento dell'età pensionabile, aumenti di Ici e catasto, tagli al settore pubblico, nessun taglio alle spese militari, poco o niente ai "costi della politica "(l'indennità parlamentare è stata in realtà aumentata di 1000 euro) Niente patrimoniale nemmeno nelle forme più soft, niente ICI ai beni della Chiesa (non parliamo di chiese ma di edifici, scuole etc, e niente ICI nemmeno alle banche: liberalizzazioni che non colpiscono i veri monopoli, dalle TLC alle banche, ma taxisti e farmacie (sic!). Certo c'è stato qualche tassa in più sui beni di lusso e qualche spettacolare e mediatica caccia all'evasore. Peraltro, se è apprezzabile lo sforzo che la Guardia di Finanza sta facendo, va ricordato che in un paese normale la lotta all'evasione dovrebbe essere un fatto normale, non una cosa straordinaria manco stessimo resistendo ad una invasione aliena.
Per il resto il governo si sta dedicando ad attaccare l'articolo 18, con la motivazione che i diritti sono privilegi (ed i privilegi sono diritti)
Per avere un governo tecnico vero, dovremmo avere un governo fatto da un computer, che prendesse decisioni non in base agli interessi della razza padrona ben rappresentata dall'amico dei bacnhieri Monti e CO, ma dal matematico calcolo dell'interesse comune. Basterebbe inserire le voci "equità" "solidarietà" "giustizia" "sviluppo" e vedere un po' cosa farebbe i nostro computer. credo che le decisioni sarebbero un bel po' diverse, tipo ad esempio un bel taglio deciso a tutti gli stipendi dei cosidetti super manager, un taglio a tutte le spese inutili, l'accorpamento di carabinieri e POlizia, che farebbe risparmiare parecchio denaro aumentando l'efficienza, una riduzione degli stipendi e del numero di politici, abolizione di auto blu e voli riservati, tassa sull'inquinamento, incentivi seri per creare occupazione, taglio delle tasse per i ceti popolari, e chissà quanti altri provvedienti che il mio limitato cervello non può concepire, ma un cervellone elettronico sicuramente sì.
E di sicuro non ci sarebbe il continuo attacco ai diritti che i lavoratori hanno conquistato, che sembra essere l'ossessione di questi governanti tanto poco tecnici quanto spudoratamente ideologici.
sabato, gennaio 14, 2012
Democrazia all'italiana
Giovedì 12 è stato uno di quei giorni che rendono chiaro a chi abbia una minima capacità di ragionamento lo stato attuale delle cose, e come tutto cambi perché niente cambi.
Nella stessa gioranta abbiamo avuto il voto contrario della camera all'arresto di Cosentino, preceduto di poche ore dalla decisione della consulta di bocciare due referendum sulla legge elettorale, nonostante la Consulta stessa dichiari che l'attuale legge sia, probabilmente incostituzionale e vada comunque cambiata.
Tra l'altro trovo ridicolo che chi dovrebbe stabilire se una legge è anti-costituzionale non lo faccia e bocci la possibilità di cambiarla, ma a parte questo assurdo, le considerazioni che trovo spontaneo fare sono altre.
Per dirla in due parole, nella stessa giornata il cittadino medio, il cittadino comune che segue le cose con un minimo di interesse ed attenzione, riceve due tipi di informazione: la prima è che i deputati, i politici, insomma quella che viene chiamata a torto o ragione "la casta" pretendano ed ottengano trattamenti diversi da quelli degli altri cittadini, quelli appunto che non fanno parte di tale casta.
La seconda è che l'unica possibilità che ha il cittadino di decidere più o meno, in prima persona, gli venga tolta con motivazioni alquanto risibili, ed assegnata ad altri, appunto quelli della Casta, di cui, (vedi notizia uno) è difficile se non impossibile fidarsi.
Insomma pagate le tasse e non rompete i coglioni.
Questo il messaggio.
Non molto incoraggiante, anzi diciamola tutta, a me li fa girare, i cosidetti, altroché...
Nella stessa gioranta abbiamo avuto il voto contrario della camera all'arresto di Cosentino, preceduto di poche ore dalla decisione della consulta di bocciare due referendum sulla legge elettorale, nonostante la Consulta stessa dichiari che l'attuale legge sia, probabilmente incostituzionale e vada comunque cambiata.
Tra l'altro trovo ridicolo che chi dovrebbe stabilire se una legge è anti-costituzionale non lo faccia e bocci la possibilità di cambiarla, ma a parte questo assurdo, le considerazioni che trovo spontaneo fare sono altre.
Per dirla in due parole, nella stessa giornata il cittadino medio, il cittadino comune che segue le cose con un minimo di interesse ed attenzione, riceve due tipi di informazione: la prima è che i deputati, i politici, insomma quella che viene chiamata a torto o ragione "la casta" pretendano ed ottengano trattamenti diversi da quelli degli altri cittadini, quelli appunto che non fanno parte di tale casta.
La seconda è che l'unica possibilità che ha il cittadino di decidere più o meno, in prima persona, gli venga tolta con motivazioni alquanto risibili, ed assegnata ad altri, appunto quelli della Casta, di cui, (vedi notizia uno) è difficile se non impossibile fidarsi.
Insomma pagate le tasse e non rompete i coglioni.
Questo il messaggio.
Non molto incoraggiante, anzi diciamola tutta, a me li fa girare, i cosidetti, altroché...
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