Il 2 dicembre a Roma si è svolta una manifestazione "oceanica" ( o almeno così è stata descritta dai giornali e mass-media di regime). Si trattava della manifestazione della sedicente "Casa delle Libertà" ( ogni volta mi chiedo a quali libertà si riferiscano questi signori, poiché già la Libertà è un concetto vago e astratto, figuriamoci poi le libertà che mi suonano un po' simili alle Licenze). Questa manifestazione era stata convocata ufficialmente contro la finanziaria del neo-governo Prodi. In realtà sui manifesti non appariva nessun richiamo alla finanziaria (anche perché, diciamocelo, ma chi dovrebbe lamentarsi di questa finanziaria? Persino Loro sanno che se al governo ci fossero stati loro, avrebbero dovuto aumentare le tasse, e avrebbero fatto manovre di gran lunga più impopolari e "classiste" di quella in atto) ma la dicitura era, a caratteri cubitali " Manifestazione per la Libertà". E poi una foto di Romano Prodi, con un' espressione alquanto buffa.
Proprio così. Evidentemente c'è una qualche libertà, o addirittura la libertà che sarebbero minacciate non dall'austera e minacciosa figura di Stalin, ma da quel vecchio tecnocrate democristiano di Prodi.
Roba da ridere.
Meno da ridere invece quello che si è visto e sentito a quella manifestazione, dove saluti fascisti, bandiere nere e celtiche accompagnavano insulti omofobi e razzisti, come ben descritto da varie testimonianze.
Di fronte a questo spettacolo, ancora una volta sono state desolanti le reazioni della sinistra più o meno radicale od istituzionale, che è riuscita a plaudire alla "grande prova di democrazia" (già il saluto romano è notoriamente sinonimo di democrazia, come lo sono il becero razzismo padano, l'omofobia e il sessismo) dimenticandosi opportunisticamente gli insulti, le minacce e le bastonate (vedi Genova 2001) che i "bravi democratici" hanno riservato alle "nostre"( a questo punto mi chiedo, nostre di chi?).
Come diceva un mio amico, quando si è troppo buoni, si finisce per essere coglioni
Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
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