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Il Governo Prodi è stato bocciato al senato. Ormai è sicuro che si andrà alle elezioni e queste saranno un trionfo per Berlusconi e la ricostituita caserma della libertà provvisoria, solo fino ad un mese fa divisi su tutto, ma notoriamente quando c'è aria di mangiatoia ogni problema sparisce.
Non sono affatto contento di ciò, ma se bisogna tracciare un bilancio della esperienza del governo Prodi senza tener conto delle prospettive piuttosto buie che si aprono non riesco a trovare molti motivi per rimpiangerlo.
E' vero, i conti dello Stato sono stati messi in ordine, sul piano economico il governo Prodi ha fatto indubbiamente molto meglio dello scellerato governo Berlusconi, forse anche troppo meglio, levandogli le castagne dal fuoco.
Peraltro era impossibile fare peggio, anche se , chissà, il futuro governopotrebbe riuscire nel miracolo.
Il bilancio però è negativo, ampiamente negativo, se guardiamo al resto.
Non è stato fatto nulla per caratterizzare il governo come un vero governo progressista e riformatore, nessuna o quasi delle vergognose leggi dell'era Berlusconi sono state minimamente scalfite, né la legge Biagi né la legge Bossi-FIni,nè la Cirielli. In extremis è stato ripristinato il falso in Bilancio ma giusto come zuccherino.
Sul piano etico non c'è stato nessun miglioramento. Si è iniziato con la nomina di 105 sottosegretari e si è finiti, ignobilmente, con la solidarietà a Mastella.
E' stato approvato l'indulto, un provvedimento anche coraggioso, ma lo si è fatto con i voti di Forza Italia, includendo dentro i reati contro la pubblica amministrazione che interessavano a costoro, in questo modo facendo l'interesse ideologico di Lega e AN, in prima fila a sfruttare l'ovvio dissenso popolare, e l'interesse materiale di Forza Italia, che ha incassato un provvedimento da lei voluto senza sporcarsi le mani.
I pacs son diventati Dico prima di essere messi in un cassetto da cui non usciranno più (vogliamo forse scontentare il Vaticano?).
Non è stato fatto nulla per risolvere il conflitto di interessi, la prima cosa che mi aspettavo sarebbe stata fatta, non sono nemmeno stati rifatti i vertici RAI, con il risultato di avere una informazione uguale a quella dei 5 anni berlusconiani e di avere le prossime elezioni ancora una volta drogate dalla potenza propagandistica della destra berlusconiana.
MA quel che è peggio, quello che è infinitamente peggio e sul quale si è misurato il fallimento reale dell'esperienza di Prodi è stato che, sul piano ideologico-culturale, è continuata la dittatura della destra.
Il Governo di Centro-Sinistra (sic!) , i suoi amministratori locali, i suoi giornali , in primis l'organo semiufficiale del Partito democratico, ovvero La Repubblica, hanno adottato tutte le più becere ideologie dell'avversario, facendole proprie e rafforzando presso l'opinione pubblica la percezione e, di conseguenza l'adesione ad essa.
Revisionismo storico, Xenofobia, razzismo, tutto è stato sdoganato, si sono attaccati i giudici scomodi e censurati i comici irriverenti. Come al tempo di Berlusconi.
Passerà alla storia il direttore del TG2 Mazza che accusava Beppe Grillo di essere il mandante di un omicidio ancora non avvenuto.
E, a seguire, la demonizzazione di ogni forma di dissenso pacifico, dalle proteste contro la base di Vicenza al dissenso verso le ingerenze Vaticane.
Solo una settimana fa Veltroni e D'Alema, per una volta concordi, definivano una palata di fango sulla faccia dell'Italia la presa di posizione dei Docenti della Sapienza e dicharavano inammissibili le proteste.
Che poi il governo Prodi sia caduto per mano di Mastella e Dini, entrambi implicati via consorte negli ennesimi scandali politici, ed entrambi politici che avrebbero potuto tranquillamente far parte di un governo Berlusconi, e forse ne faranno pure parte in futuro, rappresenta una specie di ironica sintesi delle contraddizioni in cui si è dibattuto il Governo fin dal suo nascere.
La prospettiva di avere altri 5 anni di "dittatura soft" di Berlusconi, con altri 5 anni di recessione economica, cialtronate, leggi ad personam e tutto il resto è terribile, per me e per tutta l'Italia (almeno quella onesta) ma chi è causa del suo mal, pianga se stesso.