mercoledì, dicembre 02, 2009

Berlusconi, Marrazzo, D'Addario e Brenda, questione di gossip o di democrazia?

Mi capita di leggere in giro per il web difese dei vari Berlusconi e Marrazzo, quasi tutte vertenti sulla teoria, cara ai Berluscones, che si tratterebbe di gossip, senza alcuna valenza politica o morale,una invazione del campo della privacy, il tutto magari servito con qualche spennellatura di sapore paralibertario sui trans, sulla liberazione sessuale e via vaneggiando.
A parte che il termine Gossip a me richiama alla mente un gruppo indie rock con influenze disco anni 70, in italiano si chiama pettegolezzo, per quanto mi riguarda la difesa dei Berlusconi, dei Marrazzo e di quanti altri non solo non mi trova concorde, ma anzi penso che sia un ennesimo esempio della decadenza morale di questo paese e un ulteriore sintomo della crisi del concetto di eguaglianza che sta alla base della democrazia.
vediamo perchè punto per punto

1)Le informazioni riguardanti fatti privati dei politici violerebbero la privacy e tutti abbiamo diritto alla privacy.
Abbiamo diritto alla privacy? Certo che sì, mi chiedo però quale diritto avrebbe il sottoscritto dal momento che tutti di me è reperibile attraverso vari canali, basta fare una ricerca in Internet per sapere di questo o quello, o magari pensare di sapere. Inoltre sappiamo che banche, uffici pubblici, aziende etc sanno di noi moltissimo, per esempio quanto spendiamo, cosa compriamo etc etc.
Ma al di là di questo un uomo pubblico è pubblico in quanto è conosciuto ed ha un ruolo pubblico tanto più se politico.
In quanto tale sa di non avere la stessa privacy del cittadino comune.
Peraltro sportivi, attori, cantanti, e cosidetti VIP sono da sempre sotto l'occhio dei giornali e dei pettegoloni di professione, la loro vita viene sezionata addirittura:perché i politici dovrebbero avere un trattamento diverso?
2)Non è in base al comportamento nel privato che si deve giudicare un politico
 Un attore, cantante etc può essere giudicato in base al suo lavoro, piuttosto che alla sua vita privata, anche se sappiamo che qualcuno potrebbe avere una pubblicità, sia in positivo che in negativo, da cose che riguardano la sua vita privata.
Un uomo politico va giudicato anch'esso in base al suo lavoro, e deve essere giudicato anche dalla coerenza dei suoi atteggiamenti privati rispetto alla sua vita pubblica, ovvero rispetto al programma politico che ha presentato agli elettori.
Un politico che abbia nel suo programma la difesa della famiglia e dei valori cattolici, non può avere un comportamento che contraddice questo, e se lo ha, è giusto che il cittadino ne sia informato.
Esattamente come un uomo politico che promette lotta alla corruzione non può evidentemente avere zone d'ombra nei suoi comportamenti che siano in contrasto con quanto da lui propugnato in pubblico.
Perché mai un uomo politico che tradisce la moglie non dovrebbe tradire anche i suoi elettori, che tra l'altro nemmeno conosce. quale affidabilità può avere costui?
Quale affidabilità ha un uomo politico che avesse frequentazioni discutibili, che usasse droghe, frequentasse persone legate alla criminalità, prostitute o "faccendieri"?
Quale credibilità e affidabilità dovrebbe avere un uomo politico che mentisse su questo, che fosse ricattabile per questo?
3) Sono questioni private.
Per nulla. Se il sig Rossi va a prostitute è un problema suo, libero lui di andarci e libero io di pensare o no pensare ciò che voglio al riguardo.
Se il sig rossi è un politico che fa della lotta alla prostituzione uno dei suo cavalli di battaglia la cosa cambia.
Ma cambia ancora di più se al sig Rossi vengono procurati certi favori in cambio di altri favori che riguardano il suo ruolo pubblico
In quel caso possiamo parlare di corruzione, ancorché lo scambio possa essere "in natura".
Ed è questoil caso dell'affaire Tarantini-D'addario-Berlusconi, che no è evidentemente "gossip" ma un grave scandalo politico.
Uso del denaro pubblico: ma portare in giro escort intrattenitrici, amici degli amici o recarsi da tizio o caio per questioni private e farlo con mezzi pubblici e pagati dai contribuenti è altra cosa che riguarda il privato o non riguarda forse l'onestà e la correttezza?
Se vogliono farsi i cazzi propri almeno paghino con i loro soldi.
Perché i 5000 euro o i duemila di Berlusconi, sono comunque soldi dei cittadini.

4)In ogni caso è una invadenza del privato.
I vip sopracitati, od il signor Rossi che non fosse un politico, non decidono della mia vita privata, i politici sì con leggi che riguardano l'inseminazione artificiale, il diritto a vivere o morire, il consumo di sostanze, la prostituzione, persino il fatto di mangiare un panino o bere una bibita per strada.
E io non dovrei sapere nulla di loro in nome della privacy?
Per quanto riguarda Berlusconi in particolare: costui ha innondato le case degli italiani con album di famiglia in cui faceva vedere quanto fosse felice e bella la sua famiglia, senza peraltro avvertire che questa era la sua seconda famiglia, e che ha fatto due figli con la signora Veronica, fuori dal matrimonio con la prima moglie quando questo era ancora valido.
E' lui che ha schiaffato in faccia agli italiani la sua vita privata, ancorchè raccontandola in modo truffaldino.
E se la Sig.ra Veronica ha tirato fuori i suoi altarini in pubblico non è altro che la nemesi storica di questo comportamento.
5) NOn sarebbero ricattabili se non ci fosse moralismo e fosse considerato lecito avere rapporti sessuali anche con transessuali
Questo è forse il discorso più ambiguamente viscido e scivoloso: é errato per due motivi.
Primo perché si basa su un se, e i discorsi che si basano su un se mi fanno sempre venire in mente un proverbio milanese che recita " se mio nonno avesse le ruote sarebbe un tramvai"
Se fossimo in un mondo ideale forse(forse) sarebbe lecito qualsiasi tipo di rapporto sessuale, pur anche con una capra, ma probabilmente in un mondo ideale non esisterebbero nemmeno i Berlusconi ed i Marrazzi, nè le persone dovrebbero prostituirsi o mentire uno all'altro. E non esisterebbero nemmeno sbirri corrotti.
Però non viviamo in un mondo ideale,
E resta il fatto che spendere soldi pubblici o abusare di uffici pubblici per chi ricopre incarichi pubblici, tradendo la propria famiglia e mettendosi in situazioni di ricattabilità, non è quantomeno intelligente, a prescindere dalle altre considerazioni più sopra esposte.
Detto questo mi rimane una sola cosa da specificare: perché ritengo questo un problema di democrazia? Molto semplice, perché non riesco a vedere una democrazia laddove i potenti possano fare e disfare a loro piacere, e non siano tenuti ad un comportamento esemplare,proprio perchè hanno gli onori devono avere oneri come e più degli altri.
Leggendo i libri di Storia ho appreso come nelle società antiche, che pure erano brutali, dove pure vi erano gli schiavi e le donne erano considerate poco più che niente, però vi era un maggiore controllo sui potenti. I consoli romani venivano destituiti alla prima sconfitta,i generali cartaginesi venivano addirittura uccisi.
E così in molte società dove il venir meno ai propri doveri non era perdonato con facilità.
Alessandro Magno combatteva insieme alle sue truppe, George w. Bush volava invece a 10. km dal suolo su un aereo mentre New York stava bruciando.
Ho il sospetto che nelle nostre società, democratiche a parola, le differenze fra potenti e sudditi siano di gran lunga superiori ai tempi antichi

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