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Il 25 Aprile, come tutti gli anni mi sono recato in piazza a ricordare, ma soprattutto a festeggiare, e in definitiva a rinverdire l'anniversario della Liberazione. Un bel corteo, colorato, festoso, vario e soprattutto multicolore, con dentro tutto e di più.
Ho visto sfilare i curdi del PKK vicino ai colori dell'ARCIGAY, i radicali di sinistra vicino ai DS, Bandiere tricolori e bandiere anarchiche, i Centri sociali e i partiti, gli studenti e i lavoratori, ragazzine giovanissime e anziane signore. Bellissima una scena a cui ho assistito: un gruppo di ragazze giovani che fotografava una signora decisamente anziana vestita con t-shirt rossa con su l'immancabile ritratto di Che Guevara. E ancora: vestiti di tutti i colori , chi era imbaccuccato e chi era quasi nudo, i punk e i signori con il completo grigio, insomma il popolo, o almeno quella parte di popolo che ancora si riconosce in alcuni valori fondanti, l'antifascismo innanzitutto, ma anche altre cose, come la contrarietà alla guerra e la convinzione che democrazia sia anche la difesa di valori come la solidarietà e il multiculturalismo e che la Costituzione più che essere affossata debba essere finalmente applicata.
Queste manifestazioni sono poi anche l'occasione per ritrovare vecchi volti o salutarsi ancora. Isomma un'occasione per uscire dal trito tran tran della vita quotidiana, in cui ognuno finisce per guardare o badare solo ai fatti suoi. per una volta si st ainsieme ad altre persone e non in modo commerciale o rituale, ma perché si è uniti, almeno per un giorno, per qualcosa che va al di là delle contingenze e ci unisce. Oltre a queste considerazioni generali, mettiamoci pure che ho rivisto una persona che non vedevo da tempo e direi che sì, è stata proprio una bella giornata.
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