Mi era sfuggito che è nata una nuova televisione :"la Tv delle Libertà".
Come si capirà dalla declinazione al plurale, si tratta di una emittente di ambito berlusconiano ( una new entry! per dirla alla radiodeejay) che rappresenta i sedicenti "circoli della liberta".
Ora, tutto questo uso della parola libertà, che temo di tipo orwelliano, mi fa pensare che la parola Libertà sia la parola più sputtanata sulla faccia della terra, anche più della parola pace, con buona pace, appunto, della malanima della Orianona Fallace.
Interessante, ancorché abbondantemente delirante (interessante proprio perché delirante) è la presentazione che viene fatta sull'impagabile "Corriere della Serva" di questa iniziativa e della sua protagonista, tale Michela Brambilla
Vediamo un po' l'incipit (l'incipit è sempre importante)
Ha spento il cellulare dopo la telefonata di
Antonio Di Pietro
che le ha augurato, «come il presidente
Berlusconi, di riavvicinare la gente alla politica. Ha dormito due ore e mezzo perché «di cose da fare ce n'è sempre tante». Ha messo su un tailleurino nero avvitato, un decolleté «tacco 15» e punta affilata, una riviere di brillanti, un filo di trucco e via in video. Il debutto in onda di
Michela Vittoria Brambilla, come anchorwoman e supervisor della «
Tv delle libertà
(canale Sky 862) scivola liscio come il body di maglina nera che occhieggia dalla scollatura.
Notate come sia la descrizione, molto agiografica, non di una giornalista o attivista politica, ma di una specie di diva del cinema ( o, forse, di pornostar).Ci sono tutti i luoghi comuni del berlusconismo più vieto. il dormire poco perché, si sa; chi dorme non piglia pesci (e nemmeno voti), l'esaltazione dell'aspetto fisico e del Look. C'è tra l'altro da dubitare che abbia messo su solo "un filo di trucco", visto che notoriamente la televisione esalta le rughe e perciò il trucco è sempre abbondante.
ma proseguiamo....
Il panico da «prima» nei corridoi degli studi della Euroscena, quartier generale romano della emittente in via Gregorio VII, se c'è non si avverte. Forse perché lei imprenditrice ittica, presidentessa dei Circoli delle Libertà e della Confcommercio giovani, candidato premier ideale per Berlusconi, ha avuto anche un rodaggio televisivo nelle news Fininvest. Forse perché la tv «che restituisce voce ai cittadini» nasce con l'aiuto affettuoso di personaggi chiave della storia Mediaset: dal direttore Giorgio Medail, a Dede Cavalleri producer delle news del Biscione ora dg dei Circoli, fino allo scenografo Mario Catalano.
Lasciamo da parte il tono apologetico (quel "forse" che significa "di sicuro") e concentriamoci sul contenuto. La signora Michela in questione fa parte della classe borghese, in quanto tale è "imprenditrice ittica (l'avevo detto, per quello dorme poco!) presidentessa di ...blablabla. Ed in quanto tale si riconosce nel progetto Berlusconiano. Questo è il non detto e sottinteso. Mentre il detto è che lei con la televisione ci sa fare in quanto già dentro ai meccanismi e "affettuosamente aiutata" da uno stuolo di comprimari del Berlusca televisivo. Niente male per chi si propone di "restituire la voce ai cittadini". C' da chiedersi chi gliela abbia tolta , se non i sopracitati personaggi e le sopracitate emittenti.
proseguiamo...
Il risultato è visibile: nessuna approssimazione tecnica nelle quattro ore di diretta che ogni giorno si ripeteranno a rullo. Il suo talk-show quotidiano di mezz'ora sarà il pezzo forte di un palinsesto all'insegna del «niente fiction» che intervallerà rubriche, come la rassegna stampa «Titoli contro» ai collegamenti con i Gazebo dei Circoli allestiti in piazze sempre diverse a linee dirette con esperti.
Sguinzagliati a caccia di «scoop» anche gli iscritti ai circoli.
Come si vede, al di là delle dichiarazioni di principio, si tratta di una televisione espressione di un progetto politico, che dà voce, non ai cittadini, ma unicamente ai rappresentanti e sostenitori di questi fantomatici "circoli".
Insomma un potente strumento di propaganda politica . A quale scopo istituito? La risposta arriva più avanti.
In un salottino in finta radica con poltrone gialle a sorvegliare la messa in onda c'è Maurizio Del Tenno, «vicepresidente di Michela» in tutte le iniziative editoriali spuntate «a tempi record in due mesi»: un settimanale ospite de Il Giornale, una web tv, un sito internet. Con un impegno economico che Del Tenno quantifica in circa 30 milioni di euro. Arrivati da «imprenditori che hanno dato ... contributi», dice, marcando la distanza dai forzisti: «Noi siamo con Silvio Berlusconi, con Forza Italia no». E infatti nella tv che non vuole politici, a «sorpresa», la telefonata di Berlusconi arriva.
Quindi si tratta di uno strumento propagandistico di Berlusconi (ma non di Forza Italia, cosa da non sottovalutare) istituito allo scopo di rafforzare la propria immagine, evidentemente appannata (il potere logora chi non ce l'ha, diceva la Vecchia Volpe Andreotti, e Berlusconi il potere, quantomeno quello politico , in questo momento non ce l'ha, e poi gli anni passano per tutti, compresi gli eterni giovinotti) e di avere uno strumento in più contro chi, in FI, potrebbe pensare di fargli le scarpe (per esempio, un certo governatore della Regione Lombardia). Ovviamente i cittadini e il restituire loro la voce c'entrano come i cavoli a merenda, così come nulla c'entra la "Libertà " (ma de che, vorremo poi sapere).
Detto questo avremmo concluso, ma il finale fa capire il livello culturale, (e anche intellettuale) di cui è provvista (o sprovvista) l'attuale aspirante nuova classe politica.
«È qui la festa?» esordisce coprendo di complimenti «il nuovo strumento di pluralismo» e la Brambilla. Davvero un imprevisto? Scuotendo la chioma ramata la neoconduttrice confessa: «Me lo aspettavo. È molto attento dall'inizio. E mi sono permessa di chiedergli consigli. Sullo studio e la sigla. Altro no. La nostra è una iniziativa autonoma. E per darle il via abbiamo fondato una società per conto dei circoli, la Vittoria srl, e abbiamo raccolto pubblicità. L'unica difficoltà è un po' questa: trovare gli sponsor, trattare con le banche. Ma non mi preoccupa». Non la turbano neanche le polemiche: «Ci accusano di populismo che è finito 60 anni fa. Ora la gente è consapevole. E ha voglia di essere ascoltata. Nei primi 50 minuti di trasmissione sono arrivate 1.100 telefonate e 8.000 contatti al sito internet. Le critiche le ascoltiamo volentieri. Se sono minacciose come quelle che domenica hanno convinto i poliziotti a intervenire intorno a casa mia, un po' meno». Quanto alla investitura di Berlusconi dice di non contare: «Non esiste problema della leadership. Più del 60% degli italiani vuole ancora Berlusconi leader. Io sono fra quelli».
Per quanto mi riguarda si commenta da sola, ma una breve chiosa va fatta:
Trovo involontariamente ridicolo il sottolineare che è una iniziativa autonoma, visto che dentro c'è mezza Mediaset, la sponsorizzazione del Giornale ( di Berlusconi) e Berlusconi medesimo.
Bellissimo poi il riferimento storico: "ci accusano di populismo che è finito 60 anni fa".
A dire il vero è il fascismo ad essere finito 60 anni fa, come regime almeno. E questo non può ovviamente impedire a nessuno di considerare fascisti e populisti per quello che sono.
Poi il solito richiamo alla gente "che è consapevole" (poco populista eh?) ed il solito vittimismo di default.
Ed infine, tanto per far capire da che parte si sta, ed anche quali metodi informativi si vogliano utilizzare, la solita frase propagandistica che cita inesistenti sondaggi che comproverebbero che "più del 60% degli italiani vuole Berlusconi presidente"
Presidente di che? dell'associazione Caciocavallo?
Insomma il solito plebiscitarismo populista e presidenzialista che il Peron d'Italia continua a proporci, affidandosi a personaggi sempre più folcloristici ed improbabili.
Addappassà a nuttata!
Blog di Pablo, continuazione ideale delle Pablo Pages. Qui si parla di tutto un po', secondo l'estro del momento: politica attualità, cinema, musica sport e cazzeggi vari....Presumo che chi capita qui sia mio amico, o almeno conoscente, altrimenti va bene lo stesso :-))
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6 commenti:
Questa nuova tv si commenta da sola. Un motivo in più per non accendere quella diabolica scatola..
Noiosissimo, mi chiedo se c'è veramente qualcuno che guarda 'sta monnezza... almeno lei è bona?
Mi sento quasi privilegiato a non avere la TV.
ciao!
Però almeno un link alla fonte da cui hai tratto lo spunto potevi mettercelo :-(
Star, si citano le fonti primarie non le secondarie ;-b
E poi sapevo che ci avresti pensato tu ;-)
Beh, sui blog si usa citare anche da dove si è appresa la notizia ;)
Io almeno lo faccio.
Ho chiamato il mio blog "iltrenodinotte" proprio per dare l'idea delal notte in cui siamo, ma anche della liberatoria decisione con cui attraversala.
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